Mondo Tram Forum Discussioni sui trasporti tranviari in Italia e nel mondo

Stefer

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  • Omar76
    00 15/10/2007 23:50
    da mal di testa...ma x carità [SM=x346250]
    Me chiedo se pure in altre città se complicavano così la vita
  • apptras
    00 16/10/2007 00:36

    in linea di principio si... le tariffazioni erano tutte complicate più o meno allo stesso modo... Cmq analizzandone il funzionamento si capisce come non sia possibile oggi tornare al bigliettaio. Quanto costerebbe oggi mettere in piedi e mantenere una macchina organizzativa del genere??? [SM=x346232]

  • Omar76
    00 16/10/2007 01:12
    Dipende...oggi i biglietti son molto più semplici...Semmai il rischio è che potenzialmente il bigliettaio diventi bersaglio di malintenzionati...tu pensa...ogni bigleitti è 1 euro.mettiamo mediamente fai 10 biglietti a corsa....per 10 corse son 100 euro...Considerando poi la gente imbranata che sicuramente pretende de comprare un bigleitto con 50 euro sani....
    Se non erro venne fatto a suo tempo un esperimento sui notturni...che furono i primi bus ad avere i veicolari installati (son sempre quelli..dei nokia che penso solo ad ATAC li abbiano acquistati)In alcuni paesi è l'autista a fare il biglietto...vedi infatti i Citaro che hanno il cassettino porta monete accanto all'autista...vabbè...è chiedere troppo....
    Quanto ai bus ho deciso...se mai farò qualcosa sul gommato mi limiterò alle foto e a qualche curiosità. La storia è troppo complessa ed inoltre con il tuo sito approfondisci all'inverosimile...se uno ha voglia di farsi venire il mal di testa si può addentrare nei vari meandri...Ma alla fine la conclusione è che a ROma da troppi anni non c'è un effeto rete...in fondo ATAC x anni ha messo toppe cercando di servire alla meno peggio una città cresciuta senza regole, STEFER ed SRFN si limitavano a fare linee afferenti alle proprie linee su ferro, ma se per la SRFN i bus avevano anche uns enso, in qnt all'epoca non c'era il servizio urbano che c'è adesso, per la STEFER non comprendo perchè mettere tutte quelle linee sulla Casilina in diretta sovrapposizione alla Fiuggi...o anche sulla Tuscolana...Ma forse all'epoca il concetto di nodo di scambio nn era minimamente pensato. Quando venne aperta la Linea A in parte non fu sbagliato il riassetto della rete, in qnt giustamente, si aveva una linea pensate su ferro ed era inutile tenere doppioni di linee...il problema forse è che il tutto andava bene con una linea dimensionata al carico. Invece nel 1980 la Linea A è nata di fatto vecchia, portandosi dietro un progetto risalente ad oltre 20 anni prima....e pensato per altra utenza...E così c'è la situazione di stallo. Non puoi mettere una linea di rinforzo in superficie, perchè i tempi di percorrenza non la rendono competitiva...tanto è vero che il famoso 50 Express non è mai partito...fatti la Tuscolana nell'ora di punta e fai prima a piedi...Bel casino è la mobilità.,..specie in una cittàà come Roma dove si è sempre distrutto....In fondo, la riforma del '29 non era stata pensata anche per spazzare via il tram? A pensarci, e chiudo il papiro, la rete romana è entrata in crisi quando è stata interrotta la circolare...a quel punto, non avendo più itinerari alternativi,è stata la fine (poi si potrebbe discutere ore sul perchè non si son voluti cercare itinerari alternativi...magari nella sezione ATAC...) [SM=x346219] [SM=x346236]
  • apptras
    00 16/10/2007 03:18

    Le autolinee dei gruppi Casilina e Appio Tuscolano erano INTEGRATIVE e non SOSTITUTIVE del servizio su ferro. Furono gradualmente istituite non con l'intenzione di chiudere tutto, bensì di sussidiare l'insufficienza delle ferrotranvie, per le quali si doveva procedere a potenziamenti mai effettuati. Tieni conto che L'ULTIMO progetto STEFER sulla rete dei Castelli è addirittura del 1968, e prevedeva l'attivazione di una rete filoviaria SOSTITUTIVA di gran parte del servizio tranviario. Le linee sono rimaste burocraticamente sostitutive fino al 1978, anno in cui le tranvie dei Castelli sono definitivamente soppresse. Le priorità della STEFER di allora erano ben altre, la metropolitana, la diramazione per l'Aeroporto di Fiumicino dalla Roma-Lido, e tutte le buone intenzioni caddero ben presto nel dimenticatoio. Anche per la Roma-Fiuggi l'ultimo piano di risanamento è del 1982, anno in cui il servizio veniva limitato a Cave, che prevedeva tra l'altro l'acquisto dei treni gruppo 820, la soppressione della diramazione per P.za dei Mirti e la chiusura della tratta Fiuggi-Alatri. Il piano è rimasto a parole in vigore almeno fino al 1988, con limitazione del risanamento alla tratta fino a Genazzano, anno in cui un apposito decreto ministeriale ha definitivamente soppresso la tratta San Cesareo-Alatri.



  • Omar76
    00 16/10/2007 09:34
    Ti aggiungo una chicca: gli 820 erano stati pensati per la trasformazione della Pantano in metropolitana, tanto è vero che son predisposti x la RS!
  • apptras
    00 16/10/2007 21:33

    L'ultimo progetto di ammodernamento della Roma-Fiuggi (firmato A.CO.TRA.L.), è del 1983... E c'è anche un capitolo sul nuovo materiale rotabile, che avrebbe dovuto essere compatibile sia con la tratta extraurbana, sia con la futura linea G della metropolitana (Termini-Pantano Borghese) [SM=x346239]

  • apptras
    00 20/10/2007 00:05
    Re: impressione personale
    Giampi5, 08/10/2007 23.43:

    Anche se il materiale Stefer poteva circolare sulla rete Atac e viceversa, la rete Stefer era armata con rotaie a fungo nei tratti in sede propria, a gola nei tratti promiscui e negli attraversamenti. Per quanto riguarda le rotaie a gola ho notato da sempre una lieve ma interessante differenza tra i due gestori, ma lascio parlare le immagini, senza entrare in troppi commenti tecnici...



    Discutendone con l'Ing. Formigari questi mi ha detto che il bordino STEFER era di poco più grande di quello ATAC, probabilmente in ragione dei lunghi tratti in sede propria. Tale misura non risale però alle origini. Da ciò si deduce che mentre le vetture STEFER non avevano alcun problema sul binario ATAC, le vetture di quest'ultima dovevano procedere con prudenza sul binario dell'altra azienda, in specie sui cuori degli scambi, perché lo svio sarebbe stato altrimenti quasi inevitabile...



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    Giampi5
    Post: 2.262
    Registrato il: 25/03/2007
    tranviere veterano
    00 28/10/2007 21:26
    Vecchia pagina Stefer
    Guardate cosa ho trovato: un'inserzione (pubblicitaria?) della Stefer databile ai primi anni '40, dopo l'acquisizione delle concesse Roma-Fiuggi e Roma-Lido, con particolari del tutto inconsueti come il collegamento per Nemi della tranvia dei Castelli, previsto ma mai attuato...



    PER INGRANDIRE FARE CLIC SULL'IMMAGINE


    [SM=x346228]
  • apptras
    00 30/10/2007 22:40
    Questa pubblicità viene dalla rivista "Trasporti Pubblici", ed era regolarmente pubblicata ancora nella seconda metà degli anni '50, quando anche alcuni tronchi tranviari della rete dei Castelli erano chiusi. La rete veniva pubblicata per esteso, ovviamente senza precisare quali tronchi erano esercitati con autolinea sostitutiva...

    Tieni conto che fino al 1958 gli esercizi STEFER erano separati e coordinati da un direttore generale: Roma-Lido, Tranvie dei Castelli e Roma-Fiuggi avevano ognuna il proprio personale, i propri regolamenti e il proprio direttore d'esercizio, ed agiva ancora come se fosse un azienda a se stante.



    [Modificato da apptras 30/10/2007 22:42]
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    pdad
    Post: 221
    Registrato il: 11/11/2006
    tranviere junior
    00 10/11/2007 17:48
    La diramazione per lo scalo di San Lorenzo della Roma Fiuggi terminava con una vera e propria stazione, partiva dalla progressiva 1+650 dalla stazione capotronco di Roma Termini quando ancora il capolinea si trovava là, togliendo 600 metri quando lo stesso fu spostato dove si trova attualmente, il binario partiva dall’attuale Piazzale Labicano, percorreva Viale dello Scalo di San Lorenzo per terminare all’incirca all’altezza di Via dei Reti.
    La lunghezza totale della diramazione era di Km 0+983 , l’ingresso della stazione si trovava alla progressiva 0+800, il FV invece al Km 0+868.
    La stazione comprendeva ben 8 binari terminali più dei tronchini, doveva esserci anche un fabbricato con al suo interno due binari,probabilmente utilizzato come ricovero del materiale rotabile, in più era presente un raccordo con la rete FS dello scalo di S. Lorenzo.
    Lo spunto per questa descrizione me l’ha data Maurizio quando a menzionato il FV intravisto nelle foto che ha pubblicato Mauro nella sezione i vecchi tram di Roma
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    Giampi5
    Post: 2.262
    Registrato il: 25/03/2007
    tranviere veterano
    00 10/11/2007 19:08
    E quando sono stati eliminati i binari di questo raccordo?
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    pdad
    Post: 221
    Registrato il: 11/11/2006
    tranviere junior
    00 10/11/2007 21:47
    la diramazione dovrebbe essere stata chiusa negli anni '40 e smantellata, considerando che il quartiere di San Lorenzo fu quasi completamente distrutto dai bombardamenti durante il secondo conflitto mondiale
    [Modificato da pdad 10/11/2007 21:49]
  • Omar76
    00 10/11/2007 22:48
    La foto tra l'altro mi sposta la posizione della stazione della SFV, ho sempre ritenuto fosse dove ora sorge il CMP invece era di fronte ad esso.
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    ale 1969
    Post: 46
    Registrato il: 15/11/2006
    apprendista tranviere
    00 19/11/2007 12:04
    Buona giornata a tutti.
    Non intervengo quasi mai perchè su questo bel forum passo la maggior parte del tempo a...leggere gli interventi degli altri forumisti. E' una vera miniera di informazioni, nuove fotografie. Mi trovo sempre più spiazzato!!!
    Oggi sul forum di Omar (Il Mondo dei treni) ho trovato un bel po' di foto di Apptras

    www.ilmondodeitreni.it/mioforum/topic.asp?TOPIC_ID=1588&whi...

    Parecchie sono per me inedite.
    Da fissato per gli schemi dei binari quale sono, mi è piaciuto un sacco quello delle Laziali. In realtà lo conoscevo già sia per ricordi personali, sia perchè l'ing. Formigari lo aveva ridisegnato nelle "Tranvie del Lazio". A questo punto è inevitabile chiedere ad Apptras....se ha altre pagine di questi schemi.
    Genazzano con deposito, Fiuggi con diramazione,......
    Inutile aggiungere che schemi e foto farebbero una bellissima figura su un libro cartaceo.

    Un saluto
    Alessandro
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    pdad
    Post: 221
    Registrato il: 11/11/2006
    tranviere junior
    00 19/11/2007 18:03
    Alessandro intanto accontentati di Colonna

  • Omar76
    00 19/11/2007 23:37
    Sò troppo pigro per scansionare la PGOS....
  • apptras
    00 20/11/2007 01:26


    e meno male che la fatica la fa lo scanner [SM=x346232] [SM=x346232] [SM=x346232]

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    pdad
    Post: 221
    Registrato il: 11/11/2006
    tranviere junior
    00 20/11/2007 11:16
    Inserisco il piano dei binari della stazione di Centocelle relativo al 1932, a questo link digilander.libero.it/micbas832/tramroma/ferr_loc/sfv/storia/sfvst... c'è la descrizione di come funzionavano le manovre e i transiti.

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    ale 1969
    Post: 46
    Registrato il: 15/11/2006
    apprendista tranviere
    00 20/11/2007 13:20
    Ciao e grazie per questi due schemi. Interessante quello di Centocelle, in pratica i servizi per Piazza dei Mirti facevano fermata sull'altro lato della stazione (dove oggi c'è la nuova stazione (nuova, del 1972!) e una corsia della via Casilina.
    I due servizi, quello urbano e quello extraurbano si incrociavano presso l'ingresso del deposito.
    Sulla stazione di Colonna, il primo binario, visto che è staccato poi dal binario di corsa verso Fiuggi, era ad uso merci e quindi era utilizzato pochissimo.
    Ho letto le vostre considerazioni sul misterioso scalo di San Lorenzo, cui avete mostrato quella foto del rudere e che aveva parecchi binari di servizio. Mi ha sempre affascinato questa diramazione, autentico mistero delle tranvie romane: negli anni 60 era ancora visibile il binarietto con la sua rete di alimentazione. Poi la tangenziale ha cancellato tutto. Ho letto che serviva anche uno dei cosiddetti "Raccordi Clementi", come a Genazzano. Questi raccordi però, immagino che siano spariti già negli anni '30.....


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    ale 1969
    Post: 46
    Registrato il: 15/11/2006
    apprendista tranviere
    00 20/11/2007 13:31
    C'era una foto del sito di Formigari che mostrava che negli anni '60, quando accantonavano i rotabili a due assi sul binario della soppressa ES rossa, si vedeva ancora il binarietto per lo scalo di San Lorenzo. Non riesco a trovarla.
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