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Accorpamento aziende di trasporto del Comune di Napoli

Ultimo Aggiornamento: 13/02/2015 16:41
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15/07/2013 20:57
 
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tranviere veterano
5 - 8 minuti con l'apertura di tutte le stazioni ovviamente. Ora, senza i 10 nuovi treni, con il recupero di tutte e 45 UdT si prevede un offerta di servizio con una frequenza di un treno ogni 7 minuti. Ora dato che per mantenere una frequenza di 7 minuti fino a Garibaldi (senza Municipio e Duomo sia chiaro) ci vogliono 14 treni, allora con altri due treni in più si riesce a scendere anche a 6 minuti, cosa fattibilissima se la NewCo lo volesse.
Si avrebbero dunque 32 UdT in servizio e 13 UdT di riserva, cioè il 30% del materiale rotabile.


Per quanto riguarda il numero 450, credo che hai capito che si riferisce al numero di mezzi generale, quindi tram, filobus e autobus. Mentre c'è chi dice che la nuova azienda dovrebbe fare servizio solo con 450 autobus, cioè solo 450 autobus non migliorerebbe nemmeno il servizio urbano. Il numero di AUTOBUS previsto per fine anno quindi è 604, che sommato ai 52 TRAM e agli 87 FILOBUS mette a disposizione della NewCo un numero di mezzi pari a 743 unità.
Con un ridimensionameno di alcune linee, l'estensione della rete tranviaria, l'estensione della rete metropolitana, tutto ciò dovrebbe portare ad una razionalizzazione del tpl su gomma laddove non c'è tpl su ferro, mentre nelle aree già servite dal ferro linee su gomma addutrici e secondarie con un miglioramento deciso del servizio. Prima a Napoli ci volevano 600 - 700 mezzi in servizio sui 900 a disposizione perché il trasporto su ferro era quello che era, scarso e non copriva quasi del tutto il territorio. Ora si può avere un servizio pari anche con solo 480 - 500 vetture in servizio.
[Modificato da Trenomaniaco270191 15/07/2013 21:03]

16/07/2013 10:43
 
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Alessà, tu non hai capito che qui numeri possono solo essere indicativi, perchè all'atto pratico c'è sempre qualcosa di diverso da quello che viene messo su carta. Prima c'erano 700 mezzi in uscita perchè le cose erano nella condizione di funzionare meglio, visto che anche i servizi su ferro - a parte la linea 1 le cui fermate in più non giustificano certo oltre 400 in strada in meno - oggi sono notevolmente peggiorati.

Rispetto a quindici anni fa ci sono solo le fermate da Vanvitelli a Dante e la navetta, non c'è altro in più. La Cumana e la Circumflegrea non funzionano più come prima, la linea 2 fa pena, la vesuviana non ne parliamo, le linee CTP non arrivano più nel centro città...

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16/07/2013 11:18
 
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Vediamo se, alla terza volta in cui lo si fa notare, la si smette di fossilizzarsi su piani industriali in cui, al 90%, i numeri non saranno rispettati.

Fra l'altro, quando tempo fa utilizzai i dati di Londra (il cui servizio autobus è il massimo dell'efficienza) e li rapportai alla dimensione del Comune di Napoli ed alla sua densità abitativa, uscì fuori che un servizio bus (considerando, in teoria, una rete metropolitana *già* efficiente) efficiente dovrebbe prevedere quasi 1000 mezzi in uscita.
Considerando un biglietto ben più economico di quello di Londra, è plausibile pensare ad un 60/70% della massima efficienza teorica, arrivando quindi a 600/700 mezzi in uscita (il tutto, ripeto, ipotizzando una rete su ferro efficiente e capillare, cosa che, di certo, non c'è a Napoli).
Figurarsi se si allarga il discorso alla futura città metropolitana, andando quindi ad includere, ipoteticamente, le linee che adesso sono suburbane...
[Modificato da flapane 16/07/2013 11:20]


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16/07/2013 11:34
 
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maestro tranviere
Non si possono ipotizzare scenari al momento non definiti. Quello che conta sarà la fusione, l'aumento per parco mezzi disponibile, la riprogettazione di parte delle linee e l'ingresso del patrimonio immobiliare (depositi e sedi) nella disponibilità delle aziende.

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16/07/2013 11:46
 
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I piani industriali debbono avere a che fare con: intenzioni politiche; condizioni finanziarie; interessi delle varie parti in gioco.
Sono, appunto, piani, cioè progetti.
Alcuni punti:
1) l'intenzione della Regione di gestire, in prima persona, il trasporto pubblico, compreso quello urbano. Oltre questo, la nascita della città metropolitana potrebbe portare a redigere un nuovo piano.
2) qualcuno può dire, con certezza, quanto sarà stanziato, a livello nazionale, per il trasporto pubblico?
16/07/2013 18:23
 
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Il piano dell'azienda iniziale prevede il recupero del materiale rotabile fermo per mancanza di polizza assicurativa o per guasto, non di acquistare altri mezzi, cosa che che vedrebbe tempo più lunghi di ampiamento del parco mezzi. Augusto non è come dici tu, perché nell'allegato 1, quello in cui si definisce lo scenario della rete su gomma della NewCo, con solo 354 mezzi, ora mi scoccio di ricontare quanti vetture impiegate, si offrono frequenze migliori rispetto a quelle attuali. Ed ora sarà quel che sarà il trasporto su ferro, la nuova azienda intende subito razionalizzare il trasporto laddove non ci sono ferrovie urbane o metropolitane e di garantire invece interscambi gomma - ferro laddove c'è copertura della rete metropolitana, anche tranviaria dato che con l'1 fino a Stadera si prevede la soppressione della 151.

Ma quello che voglio dire io c'è una scheda, che anche Vincenzo201 ha letto, dato il numero di vetture in esercizio in ambito urbano, 354 unità, con un numero del genere si prevedono intertempi di 6 - 8 minuti massimo 10 per le linee direttrici, di 10 - 15 minuti per le linee adduttrici e 15 - 30 minuti per le linee secondarie, se questo non è miglioramento dato che ora devi fare le macumbe per sperare in un autobus.
[Modificato da Trenomaniaco270191 16/07/2013 18:56]

16/07/2013 18:52
 
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Mi sono basato sulla Delibera Comunale riguardante il piano di rigenerazione del parco rotabile ANM emessa a Maggio, delibera che non è decaduta ed ancora in attuazione. Qui vengono indicati, una volta terminato il piano di recupero a fine 2013, i turni macchina previsti su tutte le linee ANM, anche quelle Suburbane. Nell'ordine:

3 - 2 turni macchina
5 - 1 turno macchina
114 - 3 turni macchina
116 - 7 turni macchina
156 - 2 turni macchina
157 - 3 turni macchina
158 - 5 turni macchina
162 - 5 turni macchina
163 - 2 turni macchina
164 - 3 turni macchina
165 - 6 turni macchina
167 - 2 turni macchina
172 - 2 turni macchina
173 - 2 turni macchina
173R - 2 turni macchina
174 - 3 turni macchina (attualmente sospesa)
175 - 6 turni macchina
176 - 2 turni macchina
177 - 2 turni macchina
655 - 2 turni macchina
C43 - 4 turni macchina
C88 - 1 turno macchina
C90 - 2 turni macchina

169 - 4 turni macchina in concessione CTP
171 - 4 turni macchina in concessione CTP

Totale turni macchina: 69

Totale turni macchina linee urbane: 354

Totale vetture in esercizio linee urbane e suburbane: 423 / 604.

Questo sta ad indicare che il numero di 450 vetture è approssimativo, nel senso che in strada si possono mandare almeno altre 27 vetture se non di più dato che viene indicato come limite di vetture in esercizio 480 unità / 604.

Evidenzio che gli attuali turni macchina delle linee suburbane sono pressoche dimezzati se non per alcune linee nulli, quindi sospese, invece con il numero di previsto dalla Delibera il servizio suburbano dovrebbe finalmente ritornare ad essere un po più efficiente dell'attuale, ma in termini di intertempi di passaggio approssimativi per tutte le linee stiamo la, dai 20 ai 40 minuti.
[Modificato da Trenomaniaco270191 16/07/2013 18:53]

16/07/2013 21:26
 
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Non dimenticare che un turno macchina non corrisponde necessariamente ad una macchina...

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15/08/2013 20:17
 
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Curiosità sul Piano industriale
Fino ad un mese fa si discuteva sul fatto se la nuova NewCo avreebbe avuto o non il servizio suburbano. Andando a rileggere ancora bene il Piano Industriale, il primo PDF, inizialmente avevo ipotizzato nessun cambiamento per le linee Suburbane, ed invece ho notato molti cambiamenti anche per queste linee, forse qualcuno l'avrà già letto, io solo ora me ne sono accorto.

Per prima cosa non compaiono le linea 165, presumibilmente passerà a CTP, così come anche la 174. La 169 e 171 sono riportate, ma molto probabilmente il contratto di rete sarà sicuramente rinnovato perché il servizio viene svolto bene e forse è anche meglio. Poi c'è l'istituzione della linea 179 in sostituzione di 172 e 173R limitando a Via Argine e passando per Cercola, San Sebastiano al Vesuvio, Massa e Pollena. Infine la soppressione della C88 e l'istituzione della C89 Volla (Circumvesuviana) - Casoria.

15/08/2013 21:30
 
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Ho letto ora l'allegato. Però! Ci sono frequenze davvero invitanti, su certe linee! 35 minuti sulla 156; 53 sulla 177; 109 sulla 5.
Da notare anche la, speriamo, temporanea rinuncia a riportare il filobus a San Giorgio a Cremano e a Torre del Greco.
[Modificato da Vincenzo201 15/08/2013 21:36]
16/08/2013 08:52
 
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109 sulla 5, pressapoco quella attuale, 53 sulla 177 presuppone la seconda vettura, per il ritorno del filobus a Torre del Greco ero già scettico all'inizio figuriamoci ora che hanno pure riaperto il corso Resina, vedremo...
16/08/2013 09:40
 
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Trenomaniaco270191, 15/08/2013 20:17:


Per prima cosa non compaiono le linea 165



La 165 ci sta, guarda bene. Secondo me quella lista va presa comunque col beneficio d'inventario, le cose possono cambiare a prescindere.

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16/08/2013 11:52
 
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Vabbè era una curiosità che fino ad ora non avevo proprio visto, leggendo un pdf così lungo uno non ci aveva nemmeno fatto caso.ù

Per quanto riguarda la 256, purtroppo non dipende da ANM, ma da un palazzo che si trova ancora pericolante, magari se si riattivasse la 156, anche ogni 35 minuti, si servirebbe almeno la parte alta di San Giorgio, cioè quella non coperta attualmente dalla 256/. Mentre resta la 655, quindi automaticamente la 255 limitata a Portici, ma per quest'ultima il problema non dovrebbe porsi per un probabile ritorno a Torre del Greco. Questa lista va sempre e comunque presa con le molle, staremo a vedere.
[Modificato da Trenomaniaco270191 16/08/2013 11:54]

16/08/2013 14:01
 
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Se il palazzo resterà in quelle condizioni, si dovrebbe prendere in considerazione l'ipotesi di spostare il bifilare: Largo Arso, Martiri della Libertà e percorso abituale. Valutando, ovviamente, costi e benefici.
16/08/2013 14:24
 
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Il comune di San Giorgio se ne frega altamente, se no l'avrebbero già spostato o avrebbero demolito il palazzo non ti pare.

16/08/2013 14:30
 
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Il palazzo non si può demolire, fa parte delle ville vesuviane ed è di pregio storico. O si arriva al punto che è pericoloso e quindi lo si abbatte o resta così com'è. Non è compito del Comune rimetterlo a posto, perché non è suo.
Il bifilare può essere spostato, ma la decisione deve essere presa anche dall'ANM e, per farlo, dovrebbero essere effettuati dei lavori per rendere alcune curve praticabili ai filobus.
[Modificato da Vincenzo201 16/08/2013 14:33]
16/08/2013 15:30
 
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Meno male che è di pregio storico.. infatti sono intervenuti subito per rimetterlo in sesto ho visto... E poi non si può modificare una città per un palazzo di prestigio storico pericolante, e poi dove sta scritto che dev'essere ANM a dicidere dove passare o non passare??

16/08/2013 15:37
 
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Per rimetterlo in sesto, ci vorranno dei soldi. Per quanto riguarda le linee, l'ANM deve comunque valutare, non si tratta solo di decidere ma di valutare, se e come sia possibile modificare i percorsi.
20/10/2013 23:24
 
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GIOVEDI' LA GESTIONE DI METROPOLITANA, FUNICOLARI E PARCHEGGI PASSERA' AD ANM

Estratto da pagina 41 di MATTINO NAPOLI del 20-10-2013 - Autore: COPPOLA LIVIO
Partecipate: 3 mila lavoratori da salvare. Trasporti, parte la fusione.
Anm incorpora Metronapoli: via al piano da 280 milioni

Un futuro più roseo per lavoratori e servizi attraverso un piano di finanziamenti da 280 milioni di euro in due anni. Così si va avanti verso la rivoluzione del trasporto pubblico napoletano. Giovedì si stipulerà l'atto formale per la costituzione della nuova versione della Anm, che incorporerà Metronapoli e i rami di servizio della ex NapoliPark.
Le Partecipate, la fusione Trasporti, parte la holding tremila lavoratori da salvare Anm incorpora Metronapoli: via al piano da 280 milior Livio Coppola Un'azienda unica da 3 mila operatori della mobilità.

Un futuro più roseo per lavoratori e servizi attraverso un piano di finanziamenti da 280 milioni di euro in due anni. Così si va avanti verso la rivoluzione del trasporto pubblico napoletano na delle scommesse più grandi dell'amministrazione de Magistris. Giovedì si stipulerà l'atto formale per la costituzione della nuova versione della Anm, che incorporerà Metronapoli e i rami di servizio della ex NapoliPark.
I tempi sono maturi, perché giovedì prossimo, 24 ottobre, si stipulerà l'atto formale per la costituzione della nuova versione dell'Anm , che incorporerà a tutti gli effetti Metronapoli e i rami di servizio (prevalentemente sosta) della ex NapoliPark, che a sua volta si è trasformata in Napoli Holding, società destinata a gestire gare e contratti t della nuova Anm quanto delle altre Partecipate comunali. Dopo un lungo lavoro di preparazione, passato attraverso la delibera di giunta che ha stabilito due mesi fa la fusione, ecco dunque arrivare la fase operativa della nascita del sistema unico di trasporto cittadino. Un processo reso possibile innanzitutto dalle buone nuove finanziarie che stanno toccando il Comune. Parliamo dell'adesione dell'ente al decreto legge 35 di quest'anno, con cui si sono gettate le basi per il riequilibrio finanziario delle amministrazioni in difficoltà. Napoli si è aggiudicata risorse pari a 596 milioni di euro, da spalmare in due annualità. Per ciò che concerne il primo anno, ben 180 milioni vanno ad appostarsi proprio sul comparto del trasporto pubblico locale, andando m soccorso di aziende che hanno vissuto o vivono tuttora situazioni contabili non eccelse. A partire dalla Anm, che alla fine del 2012 si è vista accrescere l'esposizione delle banche a causa delle difficoltà del Comune di erogarle somme per crediti arretrati pari a 289 milioni di euro. Uno stallo che ha generato svariate crisi di liquidità, condite da un accumulo di debiti con i fornitori che a marzo scorso raggiungevano i 150 milioni di euro. Il tutto a danno della liquidità per manutenzione e circolazione quotidiana dei bus, scesi da 450 (fabbisogno standard) a 300 al giorno. Ora però comincia la risalita. Le pendenze del Comune va verso l'azienda sono in progressiva estinzione grazie ai primi fondi in arrivo da Roma, tanto che Anm ha potuto assicurare 100 pullman in più e programmare per fine anno la messa in strada complessiva di 500 mezzi. Allo stesso tempo Anm giovedì prossimo diventerà azienda unica per il trasporto partenopeo. Sotto la sua sigla sarà dunque incorporata Metronapoli, l'azienda che gestisce le linee su ferro (linea 1, linea 6 e funicolari) e che aveva registrato un bilancio 2011 in perdita (-1,8 milioni) e quello successivo in utile (2,8 milioni). Non è finita, in Anm saranno riversate le attività di gestione di parcheggi e sosta a raso fino ad oggi condotte dalla Napolipark, che dunque cede il suo ramo d'azienda operativo per tramutarsi in Napoli Holding. Quest'ultima (per la quale si fa il nome dell' avvocato Emesto Stajano come nuovo amministratore unico) fungerà invece da società di controllo di tutte le Partecipate del Comune. In primis gestirà subito gare e contratti della Anm in versione unificata, nei prossimi mesi farà lo stesso anche per realtà municipali come Asia e Napoli Servizi. I primi effetti della fusione delle aziende di trasporto saranno quindi due: risanamento finanziario di un sistema appesantito da tagli nazionali e gestioni troppo frammentarie; messa in sicurezza dei lavoratori. In pratica la nuova Anm riunirà i 2.200 lavoratori della vecchia azienda su gomma, i 550 di Metronapoli e i 270 provenienti da Napolipark. Ai 180 milioni previsti per il 2013 si aggiungeranno poi altri 100 per annualità successiva, un monte risorse che dovrebbe impedire la generazione di nuovi debiti con le banche e l'acquisto e manutenzione di nuovi bus e treni, visto che il sistema della metropolitana è in espansione verso piazza Garibaldi e Centro Direzionale. Il modello della fusione sarà progressivamente utilizzato dal Comune anche per altre sue aziende, molte delle quali ancora oggi in sofferenza economica. In tal senso la centralizzazione dei contratti in Napoli Holding rappresenta un primo step del piano di riorganizzazione che coinvolgerà tutte le Partecipate. ® RIPRODUZIONE RISERVATA La società Cambia Napolipark: gestirà i contratti di servizio Stajano in pole per la guida I tempi Giovedì prossimo la firma dell'atto formale con cui Anm incorporerà Metronapoli e i rami di servizio di Napolipark La scheda SISTEMA TRASPORTI DEL COMUNE DI NAPOLI VECCHIO ASSETTO ANM (gomma) METRONAPOLI (ferro) 550 Bilancio 2011 Bilancio 2011 NAPOLIPARK (sosta) Bilancio 2011 VECCHIO ASSETTO NUOVA ANM (Anm + Metronapoli + servizi Napolipark) Obiettivo Bilancio nel 2015 NAPOLIHOLDING (ex NapoliPark)

21/10/2013 22:41
 
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Vota il nuovo nome dell'azienda unica
Sulla pagina del Comune di Napoli...

www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagi...

...o su facebook

www.facebook.com/ComunediNapoli?v=app_126231547426086&


Alcuni di noi hanno votato ATN, Azienda Trasporti Napoli, fra le dieci alternative disponibili.

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