Entro un attimo nella cartella dei sogni cagliaritani per chiedere se qualcuno di voi ha visto, giovedì scorso, il servizio di Superquark sulla nuova metro di Istambul.
Mi ha colpito in particolar modo la tecnica del tunnel sottomarino a moduli prefabbricati per attraversare il Mare di Marmara, che ben si applicherebbe come alternativa al tunnel di via Roma.
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I moduli, della lunghezza di 15-20 metri, una volta terminati in superficie vengono calati sul fondo e sigillati l'uno all'altro.
Sicuramente costerebbe una bella cifra, ma l'andamento più rettilineo tra via San Paolo e viale Colombo (con anche più ampi margini di spazio per l'area cantieristica) farebbe risparmiare tempo e difficoltà rispetto all'ipotesi attuale del comune.
Un'altra perplessità riguarda (...caso) la metro interrata: perché realizzarla con un sistema diverso (e più costoso) da quella di superficie? Vi sembra sensato, quando unificandola con la rete di superficie si eviterebbe un fastidioso trasbordo da un sistema all'altro?
Se è simile al VAL torinese non si può certo dire che sia una struttura semplice ed economica, in minima misura ammortizzata dal fatto di essere automatica.
D'accordo (fino a un certo punto) pensare in grande, ma pensare anche razionalmente, a meno che non si voglia favorire solo la lobby delle progettazioni.