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AUTOBUS DI FIRENZE

Ultimo Aggiornamento: 25/03/2019 21:20
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09/10/2009 23:56
 
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tranviere veterano
Pro e contro della rivoluzione al Duomo
Da piazza San Marco a via XXVII Aprile, passando per San Lorenzo, viale Strozzi e viale Redi. Tutte le migliorie e le difficoltà della pedonalizzazione al Duomo

Piazza San Marco - Qui un nuovo terminal. Il rischio: cresce il caos

PRO: Da piazza di passaggio diventerà il terminal per accedere al centro storico. Capolinea degli autobus 31, 32, 33, 7 e 25, e fermata delle linee più importanti che saranno dirottate da piazza Duomo, come gli autobus 14 e 23. Sarà un luogo estremamente vitale a tutte le ore del giorno. E chi ne beneficerà sono soprattutto i commercianti: «Noi lavoriamo grazie al flusso di persone che arrivano con i bus — dice l’edicolante — non possiamo che esserne contenti». Molte delle persone dirette al Duomo «dovranno per forza passare da qui e magari si fermeranno a prendere un caffè o una pasta», aggiunge una barista. E secondo una residente della zona di San Lorenzo la riorganizzazione dei bus porterà anche altro di positivo: «Sicuramente ci sarà più controllo e credo che con l’occasione verrà sistemata anche la piazza con nuove panchine, meno buche per strada e più pulizia». La prendono con filosofia alcuni cittadini alla fermata dell’autobus: «I bus sono sempre gli stessi: non ci sarà un aumento del traffico. E se così fosse vorrà dire che avremo un servizio migliore per tutta la città».

CONTRO: Dalla fermata di piazza San Marco scendono e salgono dagli autobus 4.000 persone, nelle ore di punta. La paura più grande di chi ci passa ogni giorno è che, con l’eliminazione delle fermate al Duomo, questo numero raddoppi: «A mala pena si riesce ora a camminare sui marciapiedi — si sfoga la signora Carla — con tutti i turisti, le macchine, i motorini, gli autobus. Secondo me si bloccherà tutto». E per chi ci vive è una questione di sopravvivenza: «Non si possono tenere aperte nemmeno le finestre per il rumore continuo dei bus — dice un residente — per non parlare dell’inquinamento». Ma è l’incertezza che crea maggiori dubbi: «Io vorrei sapere se riuscirò ad arrivare al lavoro in orario — dice Anna — a me interessa soltanto questo». Le preoccupazioni le hanno gli stessi autisti degli autobus: «Sarà un gran caos. E poi i passeggeri dei bus se la prenderanno con noi perché viaggeremo in ritardo. Sarebbe stato meglio garantire delle corsie preferenziali: la pedonalizzazione non era una priorità».

Via XXVII Aprile - C’è l’incognita parcheggi. Esultano i negozianti

PRO: Alcuni commercianti in via XXVII Aprile amano definirla «una zona ancora popolare». Ma spesso «poco apprezzata e conosciuta, nonostante si trovi poco distante dal centro storico: il passaggio di più autobus sarà una grande occasione per rivalutarla», dice una barista. E poi c’è il risvolto economico, non secondario: «In questi tempi di crisi non possiamo che essere felici se arriverà più gente. Già si fermano circa 4 autobus ma non hanno un elevato numero di passeggeri». «Firenze non può essere un monumento per sempre: deve cambiare e modernizzarsi», aggiunge il tabaccaio. La pensa allo stesso modo la fioraia di piazza Indipendenza: «Tanto il traffico ce l’abbiamo anche ora, non credo ci accorgeremo dell’aumento: sarà sicuramente meglio per le nostre attività». Dalla strada passeranno alcune delle linee forti del sistema di bus cittadino, dirette a San Marco, ma anche verso la stazione di Santa Maria Novella: «Per me sarà positivo — dice Marta, una pendolare — vorrà dire che invece di andare nella piazza per prendere il bus ce l’avrò praticamente sotto casa».

CONTRO: Prima di arrivare in piazza San Marco, via XXVII Aprile diventa via degli Arazzieri e la carreggiata si restringe a meno di sei metri. Una sorta di imbuto che ha scoraggiato, in passato, l’idea di far passare la tramvia, e oggi crea dubbi per l’arrivo del traffico di autobus cancellati da piazza Duomo: «Si perderà un sacco di tempo al semaforo perché gli autobus possono passare soltanto uno per volta», dice un autista di Ataf. È sotto gli occhi di tutti quella strada: «Stretta, troppo stretta. Vorrei sapere se ci saranno tolti i parcheggi, perché se così fosse non sono per niente d’accordo», dice una residente in macchina. E poi c’è il problema dei fornitori dei negozi: «Avranno una fascia oraria? Sarà lasciata una corsia per il traffico privato?», si chiede una barista della via. Ma sembra che il problema comune a tutti, abitanti della zona e commercianti, sia quello dell’inquinamento: il rumore degli autobus che passeranno con un’alta frequenza, ma anche lo smog che saranno costretti a respirare.

Borgo San Lorenzo - Il passaggio dei taxi preoccupa solo i banchini

PRO: «Piazza Duomo davvero tutta pedonale?», qualche commerciante non riesce ancora a crederci. Ma l’idea piace. Loro sono già abituati ai soli pedoni: Borgo San Lorenzo è una delle prime strade ad essere stata vietata al traffico cittadino. Una sorta di isola felice, a pochissimi passi da piazza Duomo, dove invece è attualmente caos: «È una vergogna che la piazza sia in queste condizioni. Ed è anche pericoloso per tutti i turisti che dalla piazza attraversano la strada per raggiungere Borgo San Lorenzo rischiando di essere investiti. La pedonalizzazione doveva essere fatta tempo fa». Borgo San Lorenzo è una tappa fissa per i turisti, già ora, ma sicuramente piazza Duomo sgombra dalle auto e dagli autobus avrà le sue ricadute positive anche per questa strada. Unico cambiamento: qui arriveranno i taxi che non passeranno più al Duomo. «Tanto ci passano pure ora, abusivamente», commenta un negoziante. E un suo collega aggiunge: «Quando i nostri clienti chiedono un taxi, ora siamo costretti a fissare il punto d’arrivo in piazza Duomo, per loro potrebbe essere un servizio migliore».

CONTRO: In alcuni momenti le persone in Borgo San Lorenzo sono talmente tante che diventa difficile anche camminare. «Vorrei sapere come faranno a passarci pure i taxi», sbotta l’edicolante di fronte alla chiesa. «La strada mi sembra troppo stretta per poter consentire il loro passaggio. Ma io mi preoccupo non tanto per le attività commerciali, ma per l'incolumità delle persone. Conoscendo i tassisti, c’è da aver paura». Il passaggio dei taxi dalla via sarà un problema anche per le sette attività che oggi hanno le pedane fuori dai ristoranti: «I vigili, qualche giorno fa, sono venuti a prendere le misure per capire se dovranno essere tolte le pedane: la nostra non dovrebbe creare problemi al passaggio dei taxi. Certo, sarebbe meglio che non passassero accanto alle persone che mangiano». L’ambulante all’inizio di Borgo San Lorenzo, da piazza Duomo, non ci pensa nemmeno a spostarsi: «Io ho una licenza!». E contro i taxi nella via si è schierato anche il presidente del Quartiere 1 Stefano Marmugi.

Viale Strozzi - Meno corsie per le auto. Più corse per la Fortezza

PRO: A guardare bene viale Strozzi sembra che una corsia preferenziale per gli autobus sia già disegnata. Un pezzo di cordolo di cemento accompagna gli autobus che si immettono sul viale da via Valfonda. Con la pedonalizzazione di piazza Duomo, l’intero viale, fino a via Ridolfi, avrà una corsia per gli autobus, delimitata da un new jersey. È questa la soluzione pensata dal Comune per evitare il passaggio dei mezzi dal centro storico. Ma la novità più importante è che la carreggiata riservata sarà in contromano, consentendo ai mezzi pubblici di Ataf provenienti da piazza Indipendenza, di andare verso la stazione di Santa Maria Novella; gli autobus in direzione opposta passeranno da piazzale Bambini e Bambine di Beslan. Con la riorganizzazione dei bus sarà trovata una soluzione anche per l’incrocio di via Ridolfi-viale Strozzi, uno degli snodi stradali più pericolosi della città. Un semaforo regolerà il traffico di auto che si immettono verso Belfiore, oppure piazza Libertà. E grazie ai nuovi percorsi dei bus, la zona della Fortezza da Basso sarà più fruita e raggiungibile da diversi punti della città.

CONTRO: Il traffico è una costante per viale Strozzi, soprattutto nel tratto accanto alla Fortezza da Basso. Attualmente sono quattro le carreggiate dirette verso piazza Libertà, ma per effetto della pedonalizzazione di piazza Duomo una di queste sarà dedicata agli autobus, in contromano. Sono innanzitutto gli autisti a preoccuparsi: «Dovrà essere garantita la nostra sicurezza e quella dei passeggeri con strutture adeguate. Ci sembra comunque singolare la scelta di una corsi con diverso senso di marcia in una strada a grande scorrimento», dicono i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Faisa. Anche gli automobilisti non sono convinti del cambiamento: «Nella stagione invernale, non ricordo giorno — racconta un cittadino — in cui non ci siano stati rallentamenti: se ci tolgono una corsia sarà ancora peggio». A differenza delle altre strade, in cui i commercianti sono tendenzialmente favorevoli dall’aumento degli autobus, accanto a viale Strozzi si teme l’isolamento: «La strada è stretta — spiega il gelataio — e se ci toglieranno i parcheggi nessuno si fermerà più per un gelato».

Viale Redi - Difficoltoso prendere il 23. Ma migliora il traffico

PRO: L’autobus 23 è uno dei collegamenti più utilizzati per la zona di San Iacopino. E continuerà ad esserlo. Di giorno, e anche di notte, grazie alla linea notturna 71. Nonostante si temesse l’allontanamento del suo percorso dal centro storico, a causa della pedonalizzazione di piazza Duomo, il collegamento del bus sarà garantito grazie al mantenimento del passaggio in via Alamanni. Le fermate del bus Unità e Duomo saranno evitate attraverso un nuovo percorso che toccherà la stazione di Santa Maria Novella e piazza San Marco (passando per via Valfonda-via Ridolfi­piazza Indipendenza-via XXVII Aprile). Fuori dal centro storico, l’autobus 23 in direzione via di Novoli, non passerà più da viale Redi, ma entrerà nel quartiere di San Iacopino con il percorso via della Scala-via delle Porte Nuove-via della Carra. Questo consentirà di migliorare il servizio pubblico nell’area vicina a via Ponte alle Mosse, densamente popolata. Ed evitare la concentrazione di autobus su via Valfonda in direzione Fortezza da Basso, percorso necessario per arrivare verso viale Redi.

CONTRO: La zona di via Ponte alle Mosse guadagna una linea in più, mentre quella di viale Redi ne perde una. Anche l’unica. È l’effetto del cambiamento di percorso della linea 23, necessario per evitare il passaggio in piazza Duomo. Dalla stazione di Santa Maria Novella l’autobus non andrà più in direzione viale Strozzi, passando da via Valfonda, ma si dirigerà in via della Scala, passando in via delle Porte Nuove - via della Carra. Senza passare insomma da viale Redi: «Non ci sembra giusto: è l’unico autobus che abbiamo vicino a casa — sbotta una residente — saremo costretti ad andare in piazza San Iacopino, sappiamo che non è tanto distante, ma come faranno gli anziani?». Si complicherà anche la vita dei cittadini che vivono nella zona da via Guido Monaco verso la ferrovia: «Per prendere l’autobus verso Novoli— dice Ornella — dovrò fare almeno 600 metri e tre semafori». Anche la Cgil dell’Ataf aveva denunciato, nei giorni scorsi, il rischio di isolamento per quella parte di quartiere.

Federica Sanna

corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2009/9-ottobre-2009/pro-contro-rivoluzione-duomo-16018605810...
[Modificato da trambusfi 11/10/2009 18:44]
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