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BOLOGNA - Progetto metrotranvia

Ultimo Aggiornamento: 01/04/2024 08:48
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15/09/2006 17:43
 
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tranviere veterano
Progetto Metrotramvia


TRAMVIERE: Anche se da un po' di tempo sono l'unico partecipante a questa discussione, spero che almeno qualcuno legga i miei interventi...



Non preoccuparti caro amico che i tuoi messaggi li ho sempre letti con attenzione. Non intervengo spesso in questa discussione in quanto abitando in questa città mal digerisco le infinite chiacchiere spesso ad uso e consumo delle varie campagne elettorali. Ho nel cassetto i primi progetti del ritorno del tram a Bologna, seppure com'è ovvio che sia in chiave moderna. Erano i primi anni '80 che venne divulgato una ipotesi di progetto in tal senso, l'era tramviaria bolognese era terminata da circa 20 anni e da allora tra nuovi progetti, varianti e varianti delle varianti ne sono trascorsi altri 25... La cosa bella è che l'unica Giunta che ha promesso qualcosa e l'ha mantenuta è stata quella di Centro-Destra di Guazzaloca ( la sola in circa 60 anni ) che promise come è noto di affossare il progetto già allora approvato dal Ministero dei Trasporti e così mantenne. Il tutto venne deviato sul ridicolo tram su gomma senza rotaia centrale come Padova e Aquila con relativo acquisto di 49 Civis proboscidati di 18 metri. Dopo 5 anni di Giunta Guazzaloca e due di Giunta Cofferati non è stato steso un solo metro di rotaia di plastica rifrangente 3M, dell'unico Civis arrivato in città ( tramutato a 600 vv per circolare nell'attuale rete filoviaria ) non si ha più traccia né notizie. Non male davvero.
Quindi è logico che diffidi un tantino... certo mi piacerebbe questo potesse concretizzarsi ma ora aspetto di vedere i cantieri come a Firenze prima di sbilanciarmi.

Una piccola precisazione: Bologna non brilla in effetti per isole pedonali ma dire che non c'è una sola via pedonale non è esatto. Via D'azeglio e varie stradine attorno a Piazza Maggiore e Nettuno sono pedonali fin dalla metà degli anni '60.

E veniamo ora al binario sopravvisuto della ex Tramvia per Malalbergo di cui ha giustamente parlato Tramviere. Questo binario parte dalla stazione delle Tramvie Provinciali, dove ora c'è il Museo dei Trasporti bolognese, lungo la Via Ferrarese si raccorda con la ex fabbrica di treni e tram Casaralta e quindi termina più avanti ancora fino all'ex Monopolio dei tabacchi. In questo punto, ormai arrivati al Parco Nord, il binario non esiste più ma fino al 1955 proseguiva verso l'attuale carcere della Dozza e quindi fino a Malalbergo.
Da circa 5 anni non vi passano più convogli e data la chiusura della Casaralta e dei Monopoli di Stato questa tratta non ha ormai più alcuna utilità.


In pieno quartiere ecco il binario in questione che ormai non è quasi non più visibile. Sulla destra l'antica fermata.



Ancora gli edifici ferroviari e la croce di S.Andrea che indica l'attraversamento necessario a raggiungere la Caserma.



Il binario corre, in sede protetta, lungo la popolare e caotica via Ferrarese. Un tempo era facile incontrare dei convogli carichi di sigarette provenienti dai Monopoli che raggiungevano la vecchia stazione delle Tramvie e da qui, tramite raccordo, la vicinissima rete delle Ferrovie dello Stato.



Qui possiamo vedere i due scambi per il raddoppio verso la gloriosa Casaralta.



Un'altra immagine degli scambi, ormai pieni di detriti, erbacce e asfalto, che permettevano l'accesso alla fabbrica.



Ed eccola qui l'amatissima Casaralta ormai dismessa da diversi anni. Che peccato vederla così... in tempo non sospetti addirittura venne ricostruita e riammodernata ma poi è subentrata la crisi ed ora se ne sta lì tutta recintata ormai rifugio per topi e sbandati. La Firema è attualmente proprietaria della fabbrica ma credo non abbia in progetto di riprendere la produzione, fra l'altro lo stabilimento era anche a rischio di salute per i lavoratori dato che sulla Casaralta grava cupa anche l'ombra di 25 morti sospetti sicuramente riconducibili alle coimbentazioni dei veicoli con l'amianto.
In cento anni di storia da qui sono usciti migliaia di tram e treni che hanno riempito ogni città di Italia. Ricordo bene i 656 delle FS uscire fiammeggianti dallo stabilimento e trainati da un carro da manovra raggiungere le Ferrovie dello Stato percorrendo il vecchio binario dei tram a vapore bolognesi.



Oltrepassata la Casaralta il binario prosegue verso il Monopolio dei Tabacchi dove fra altri raddoppi e binari morti venivano caricate le stecche di sigarette. Qui si vede il binario appunto dirigersi verso Parco Nord. Sulla sinistra un carro scala della rete filoviaria bolognese sta rientrando al vicino deposito Ferrarese.


Che dire ancora? Le città cambiano e così anche le abitudini e la storia delle strade. Imprese imponenti come i Monopoli e la Casaralta hanno chiuso i battenti lasciando un vuoto incolmabile che non ha coinvolto solo il binario dei vecchi tram a vapore ma anche profondamente l'aspetto stesso del quartiere.
Già si parla, e per chissà quanto se ne parlerà, di nuove speculazioni edilizie cui le grandi aree finora occupate dalla Casaralta e dai Monopoli fanno molto gola.






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