Da "L'Unione sarda" del 06-12-2012
Ieri in piazza Repubblica
Ecco Metrolive: happening nelle stazioni
Ci sono i “readers”, quelli che leggono una poesia accompagnati da un leggero sottofondo musicale. Ci sono gli attori di teatro e i ballerini di Ormus force di break-dance. Proiettate su una parete ci sono, quindi, alcune immagini di Cagliari così com'è (in bianco e nero) e come invece potrebbe essere (a colori). Un esempio per tutti: un'immagine in bianconero presenta il vecchio ospedale Marino in abbandono così come appare oggi agli occhi di chiunque si affacci al Poetto; un'altra a colori racconta come potrebbe essere la spiaggia se potessero tornare i casotti. Sullo sfondo, si legge il disagio urbano della città.
POESIA, DANZA E ARTE
La prima tappa di “Metrolive” ha preso il via ieri pomeriggio nella stazione della metropolitana leggera di piazza Repubblica. Il progetto, realizzato dall'associazione culturale Dieresis di Maria Luisa Businco, insieme con Rita Piredda e l'Azienda regionale trasporti, ha iniziato il suo viaggio che proseguirà il 12 e il 19 dicembre,
sempre di mercoledì, giornata dedicata alla mobilità, con l'obiettivo di richiamare l'attenzione della cittadinanza sull'utilità di un trasporto pubblico a basso impatto ambientale. Perché «la metropolitana leggera», ha ricordato la Businco, «rispetto alla marea di auto in circolazione produce un decimo delle emissioni di C02 e quindi inquina meno». Per tre ore, dalle 17 alle 20, ieri, poeti, danzatori e artisti vari hanno animato e trasformato la stazione di piazza Repubblica in uno spazio pulsante di arte e cultura. «Utilizziamo queste forme di espressione per raccontare il disagio urbano della città, affrontarlo e provare a superarlo», ha detto la Businco; «il viaggio rappresenta una metafora della mobilitazione».
OCCASIONE D'INCONTRO La scrittrice Valentina Neri, direttore artistico dell'associazione culturale Mescolarte, ha dato il via alla prima tappa di
questo viaggio che da mercoledì prossimo coinvolgerà direttamente anche i passeggeri sulle carrozze. «Con questa iniziativa le asettiche stazioni ferroviarie possono diventare un'occasione di incontro tra i passeggeri», ha concluso Luisa Businco. Il tempo di aspettare la metro, di attraversare parte della città e portare con sé un racconto, una poesia, una riflessione sul disagio urbano di Cagliari. (ma.mad.)
[Modificato da Filobus2011 08/12/2012 13:32]