FILOBUS DI BARI

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nostalgico1969
00martedì 5 febbraio 2013 23:55
HO VOGLIA DI RITORNARE BAMBINO
INCURIOSITO DAL PROGETTO DI RIPRISTINO DI ALCUNE TRATTE FILOVIARIE A BARI (SONO DI CARBONARA E QUINDI MAGGIORMENTE INTERESSATO) MI SONO IMBATTUTO NEL VOSTRO FORUM. INTANTO COMPLIMENTI PER LA COMPETENZA DI TUTTI VOI E PER LA SINCERA PASSIONE CHE HO POTUTO INTRAVEDERE NEI COMMENTI E NELLE STORIE RACCONTATE. GUARDANDO TUTTE LE FOTO PUBBLICATE (SOLO DEI VERI APPASSIONATI POTEVANO AVERLE NEL CASSETTO) MI SONO DAVVERO COMMOSSO E RATTRISTITO PENSANDO A COME ERA BELLA BARI FINO A 30 ANNI FA. HANNO DATO TUTTI ADDOSSO ALLA PRIMA REPUBBLICA, MA PRIMA BARI FUNZIONAVA, A COMINCIARE DAL TRASPORTO PUBBLICO. I POLITICI DAVVERO METTEVANO L'INTERESSE PUBBLICO AL PRIMO POSTO, ED AVERE BEN 35 KM DI TRATTE AD INQUINAMENTO ZERO ERA DAVVERO PENSARE AI CITTADINI. NEGLI ULTIMI 20 ANNI E' SPARITA LA FILOVIA (UN MITO PER TUTTI I BAMBINI COME ME), E' SCOMPARSA LA FIERA DEL LEVANTE COME NOI LA RICORDAVAMO (QUELLA DI OGGI E' SOLO UNA BRUTTISSIMA COPIA), LO STADIO DELLA VITTORIA E' STATO SOSITUITO DA QUELLA SCHIFEZZA DEL SAN NICOLA (ALLO STADIO ERA BELLO DA CARBONARA ARRIVARCI CON L'AUTOBUS) I RELITTI DEI BIFILARI IN CENTRO SONO UN COLPO AL CUORE FORTISSIMO.
PER UN ATTIMO SONO TORNATO BAMBINO, A QUEL RICORDO DI MIO PADRE CHE ORGOGLIOSO MI PORTAVA IN GIRO PER LA CITTA', QUELL'ORGOGLIO ORMAI SVANITO.
PER INTENDERCI NON STO DANDO LA COLPA A QUESTO O A QUELLO SCHIERAMENTO POLITICO. DICO SOLO CHE NON VEDO L'ORA RIPRISTINO LE LINEE DEI FILOBUS 4, 4/ E TUTTE LE ALTRE AL PIU' PRESTO, PER POTER PORTARE A FARE UN BEL GIRO DELLA CITTA' ANCHE ALLE MIE BAMBINE SUI NUOVI MEZZI. SPERO CHE BARI RITORNI AD AVERE QUELLA DIGNITA' DI GRANDE CITTA' CHE AVEVA UN TEMPO, DOVE TUTTO FUNZIONA (I SOLDI CI SONO, HO LETTO DI FINANZIAMENTI SPESI PER IL RIPRISTINO DELLE TRATTE DA CAPOGIRO. MA QUANTA GENTE CI HA MANGIATO?)
XJ6
00mercoledì 6 febbraio 2013 14:02
Benvenuto ma, per favore, non scrivere tutto in maiuscole. Grazie.

[SM=x346219]
TROLLINO59
00martedì 19 febbraio 2013 22:15
assessore contro direttore...
http://www.barinedita.it/notizie/n432-filobus-decaro--%C2%ABora-l-avvio-dipende-dall-amtab%C2%BB.-la-risposta-dell-azienda

ridicoli... ENTRAMBI.

e che un direttore di esercizio venga a dire che ci vogliono almeno 30mila km di rodaggio per ottenere il nulla osta sui filobus mi fa scompisciare dal ridere...
vergognoso...
Flavio Menolotto
00venerdì 5 aprile 2013 21:03
inizio corse prova
Segnalo che sull'odierna edizione on-line de "La Repubblica" è comparso un'articolo con breve video di una prova dei nuovi filobus VH baresi, link http://video.repubblica.it/edizione/bari/dopo-30-anni-torna-il-filobus-ma-e-solo-una-prova/124498/122986
Cordiali saluti da Flavio Menolotto

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5 aprile 2013

Dopo 30 anni torna il filobus ma è solo una prova
Dopo oltre 30 anni sono tornati a circolare in città anche solo per una prova, tra l'incredulità di automobilisti e passanti. Tornano a Bari i filobus, la linea elettrica che collegherà entro la fine dell'anno le periferie di Carbonara e Ceglie al centro città. Alla presenza del presidente dell'Amtab, Tobia Binetti, e del direttore d'esercizio Sergio Bocchetti, il primo mezzo ha effettuato un viaggio di 15 minuti lungo il percorso Carbonara-corso Alcide De Gasperi. Un piccolo esperimento per valutare la fattibilità logistica. I filobus sono stati addirittura finanziati nel 1992 ma per alterne vicende non sono mai entrati in funzione. Ora la svolta con la creazione di due tratte. Il percorso della prima tratta di 10.537 metri, si svilupperà lungo piazza Umberto I, via De Marinis, corso Alcide De Gasperi, viale Einaudi, viale della Resistenza, largo 2 Giugno, viale della Repubblica, viale Unità d’Italia, via Capruzzi, corso Benedetto Croce, corso Alcide De Gasperi, via De Marinis. La seconda tratta filoviaria Carbonara-Ceglie da 4.300 metri si snoderà invece lungo piazza Umberto I, via Vittorio Veneto, via Vincenzo Roppo, via Umberto I, cimitero di Ceglie e ritorno lungo le stesse strade.
di FRANCESCO PETRUZZELLI

ct139k
00venerdì 5 aprile 2013 21:08
ADDIRITTURA IL VAN HOOL!!!!
TROLLINO59
00venerdì 5 aprile 2013 21:43
prova di "FATTIBILITA' LOGISTICA" ??????

e che roba è?
ma possibile che si debbano sentire str***te simili????
nostalgico1969
00venerdì 5 aprile 2013 23:10
E VAI..............................
SONO PRONTE LE PATENTI?
TROLLINO59
00venerdì 5 aprile 2013 23:11
no. devono passare il nulla osta di fattibilità cartacea........ahahahah
nostalgico1969
00venerdì 5 aprile 2013 23:22
Ho visto il video. il van hool e' davvero elegante
Cori x
00sabato 6 aprile 2013 03:42




Ingegner Bocchetti, Decaro dice che la partenza dei filobus dipende ora solo da lei.

Appena mi è stato affidato l'incarico, a dicembre scorso, mi sono messo al lavoro. L'avvio della nuova linea di filobus non è un processo facile e immediato. In questi giorni stiamo effettuando le verifiche sulle tre sottostazioni di Sant'Anna (viale De Gasperi), Largo 2 Giugno (nei pressi del supermercato GS) e di Ceglie (via Domenico di Venere). Abbiamo cominciato la revisione delle vetture e faremo partire il primo corso di formazione del personale preposto alla conduzione. Dopo 25 anni, da quando cioè la filovia fu dismessa nel 1987, abbiamo perso tutte le necessarie professionalità. Inoltre sono subentrate nuove norme sulla sicurezza e nuove disposizioni Ustif (Ufficio speciale trasporti a impianti fissi) a cui dobbiamo ottemperare.

Ma non avevate già ottenuto le autorizzazioni del ministero?

Purtroppo no. Non abbiamo ancora il riconoscimento di agibilità sulla prima tratta, quella di 9 Km che va da via Capruzzi a piazza Umberto di Carbonara. E su questo stiamo lavorando. Inoltre devono essere messe a punto anche tutte le vetture. Si tratta di cinque vecchi filobus trimodali BREDA, modello F1, che richiedono diversi interventi di aggiornamento e di tre filobus acquistati più recentemente, marca VAN HOOL, modello A330T. Questi mezzi sono stati per troppo tempo fermi ed esposti alle intemperie nel deposito all'aperto. Si tratta di macchine con delicate parte elettroniche. Molte schede si sono rovinate e sono da sostituire. Si sa, l'efficienza delle macchine dipende dall'utilizzo.

Infatti. Molti sono convinti che non cammineranno mai.

Questo non è vero. Abbiamo già messo su strada alcuni mezzi e stiamo verificando il funzionamento. Lo facciamo durante le ore notturne, ma anche nelle prime ore pomeridiane. Per ottenere il certificato ministeriale di agibilità dovranno percorrere almeno 30mila km. Un risultato che pensiamo di conseguire nel giro di poche settimane.

Ma se non avete personale in possesso di brevetto di guida, chi li sta conducendo?

In questa fase stiamo utilizzando personale messo a disposizione dai nostri fornitori. Prevalentemente conducenti provenienti da Napoli e da Lecce. Ma contiamo di selezionare tra le circa 50 domande pervenute dagli autisti di autobus della provincia di Bari una ventina di nuovi conducenti. I candidati dovranno frequentare un corso e saranno sottoposti da un esame finale davanti ad una commissione che presto sarà istituita, composta da esperti esterni dell'Ustif regionali e interni all'azienda.

TROLLINO59
00sabato 6 aprile 2013 08:49
Cori, l'articolo è nel mio post del 19 febbraio....
Cori x
00sabato 6 aprile 2013 16:25
Lo so TROLLINO ma ho voluto evidenziare certe frasi molto eloquenti. [SM=x346220] Ho modificato evidenziando quello che reputo interessante...
TROLLINO59
00domenica 14 luglio 2013 01:00
Breda in prova ieri per le vie di Bari

Flavio Menolotto
00sabato 19 ottobre 2013 16:25
Da "La Repubblica - Bari" del 18/10, cordiali saluti da Flavio Menolotto.

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Un filobus chiamato desiderio viaggia con 17 anni di ritardo.

Dopo tanti annunci il servizio non parte: “Mancano le risorse”. Ma sono stati già spesi 6 milioni

di FRANCESCA RUSSI

I lavori sono terminati a dicembre 2010, il collaudo è avvenuto a marzo 2012, gli annunci dell'avvio del servizio si sono ripetuti nel 2011, 2012 e 2013.
È una storia infinita quella del filobus che dovrebbe collegare il centro di Bari al quartiere Carbonara. La prima tratta, lunga 10 chilometri a partire da via Capruzzi, è stata ultimata: le sottostazioni elettriche di Sant'Anna e di largo Due Giugno riattivate, i primi cinque mezzi rimessi su strada, le prove funzionali effettuate. Tutto sembra essere pronto. Quello che manca, oltre alla dichiarazione di agibilità della rete, è il budget. Almeno un milione e mezzo di euro per garantire lo start up.

È questa la cifra calcolata dal direttore di esercizio Sergio Bocchetti, nominato all'Amtab per gestire il servizio filobus. I costi, infatti, lievitano: un chilometro di linea filoviaria costa quasi il doppio di quello su gomma. E poi servono altre professionalità che l'azienda del trasporto pubblico urbano non ha al suo interno. "Le sottostazioni devono essere telecomandate a distanza e c'è bisogno di un monitoraggio costante della linea elettrica che lambisce i fabbricati - spiega Bocchetti - i ganci e le trasversali possono essere danneggiati dai fattori atmosferici e subire deformazioni".

Per tutto questo serve personale specializzato, dunque soldi, che il Comune di Bari dovrebbe mettere e che, in tempi di blocco delle risorse dovuto al patto di stabilità, non sarà semplice recuperare.

"Manca poi un atto formale che il Comune deve adempiere - prosegue il direttore d'esercizio - trasferire all'Amtab impianti e veicoli, in comodato o in proprietà, perché si possa effettivamente partire". E bisogna fare in fretta perché le macchine, ferme da anni (alcuni mezzi giacciono nel deposito dal 1996) rischiano di deteriorarsi. "Le risorse impegnate finora sono tali e tante che, se non si dovesse partire con il filobus, rischiamo di bruciare 6 milioni di euro spesi finora" conclude Bocchetti che assicura che il servizio partirà entro la fine dell'anno.

"Abbiamo fatto la richiesta delle risorse finanziarie al Comune" ribadisce il presidente dell'Amtab Tobia Binetti. "L'importante è partire, anche se non a pieno regime - risponde il delegato alla mobilità del Comune Antonio Decaro all'inizio si alterneranno la linea 4 e il filobus,
la Regione ci darà qualcosa e si prenderanno i soldi dai chilometri non fatti delle altre linee".

I sindacati, però, sono scettici. "Non ci hanno mai convocato per darci notizie" commenta Nicola Merico della Fit Cisl. "Nessuna comunicazione - incalza Luigi Minafra della Filt Cgil - gli autisti hanno dato l'adesione per partecipare ai corsi per ottenere la patente per il filobus, ma non è partito ancora nulla".

(18 ottobre 2013) © Riproduzione riservata

TROLLINO59
00sabato 19 ottobre 2013 23:01
In sostanza non hanno nessuno che ci capisce di filobus....
eppure fino a 20 anni fa c'erano mezzi, linee, filovieri ed addetti a centinaia...

come disperdere nel tempo professionalità e conoscenze...

bestie!
apatras1
00mercoledì 11 giugno 2014 22:17
Novità?
C'è qualcuno che ha notizie (si spera positive) da bari? Oppure come temo nulla si muove??
lor366
00mercoledì 11 giugno 2014 22:28
I filobus girano in prova, nominato il direttore ed addestrati 20 autisti non si capisce cosa si stia aspettando. Comunque visti due greca in prova il 22 maggio scorso in viaCapruzzi che e' il capolinea barese.
lor366
00mercoledì 11 giugno 2014 22:30
Scusa volevo dire visti due Breda....tra l'altro hanno comprato due filobus ex Cremona per pezzi di ricambio.
albatros28
00martedì 30 dicembre 2014 11:14
Aggiornamento Filobus Bari
BariToday
CRONACA

Sei milioni di euro per l'Amtab, il Consiglio approva il piano di rilancio
Si compone uno dei tasselli per il nuovo assetto del rinnovo ai vertici delle municipalizzate e degli Enti partecipati dal Comune: il sindaco Antonio Decaro ha scelto, questa mattina, il nuovo direttore generale dell'Amtab. Si tratta di Francesco Lucibello, di origini calabresi. Un ritorno ai vertici dell'azienda di trasporto pubblico, poiché Lucibello è stato già dg 10 anni fa. Prenderà il posto di Tobia Binetti.

Per il nuovo direttore, scelto da una rosa finale di 7 candidati, il compito di rilanciare l'azienda sotto molti punti di vista, anche attraverso un aumento di capitale da 6 milioni di euro spalmato nei prossimi 3 anni: "Bisognerà - ha affermato Decaro - efficientare servizi e costi. Possiamo avere ricavi maggiori anche sulla sosta. Da parte nostra continuerà il sostegno, come di recente con l'acquisto di 14 autobus".

Il sindaco ha anche parlato dei filobus per collegare il centro con Carbonara, di cui si aspetta da anni l'entrata in esercizio: "Sostituiranno la linea 4 e avranno un impatto ecologico praticamente pari a zero, essendo elettrici. I corsi per gli autisti sono stati completati e prossimamente si procederà al rilascio delle patenti".

apatras1
00martedì 30 dicembre 2014 20:21
siamo al grottesco
ma quanti anni servono a fare le patenti? E' una storia assurda come quella dei 30.000 km di rodaggio. Non ci crediamo più...
wasca
00venerdì 2 gennaio 2015 13:04
Davvero scandaloso...di sicuro c'è qualcosa sotto che non viene rivelato. Tutti questi anni per riattivare una linea filobs già esistente, facendo tutto al risparmio. Persino i pali sono stati sostituiti solo dove strettamente necessario montando cessi anchora più brutti dei precedenti.

L'azienda è piena di debiti e questi sono gli stipendi dei dirigenti, fino a 100.000 euro l'anno, più del sindaco:
http://www.amtab.it/index.php?option=com_content&view=article&id=691&Itemid=203
albatros28
00mercoledì 11 febbraio 2015 12:55
Filobus Fantasna – L’ Amtab si interroga 5 milioni spesi dal 2011 e non ci sono
Dal Corriere del mezzogiorno

BARI — Quattro milioni e 600mila euro spesi solo per l’impianto e l’acquisto dei mezzi. Altri 500mila euro per pagare un direttore di esercizio, la manutenzione e i corsi di formazione per gli autisti. Ma dei filobus, progetto del 2011 per collegare Carbonara con l’estramurale Capruzzi, non si sa ancora nulla. Anzi, la Procura ha allargato l’indagine già in corso sull’Amtab, acquisendo tutte le carte degli ultimi 4 anni. Perché i contratti che sono stati stipulati, sarebbero stati effettuati senza alcuna gara e non rispettando quindi le procedure di bando pubblico. Ed è per questo che il direttore generale dell’Amtab, Francesco Lucibello (presente ieri in commissione Mobilità in Comune) ha inviato una contestazione al direttore di esercizio dell’impianto filoviario, Sergio Bocchetti, sospendendo tutte le future operazioni e in attesa della stipula del contratto tra Comune e Amtab.
«Quando mi sono insediato – spiega Lucibello – ho riscontrato una serie di irregolarità sulle quali ho chiesto spiegazioni. Ci sono stati lavori chiesti persino a voce. L’Amtab ha speso negli ultimi due anni 500mila euro senza che ci fosse neanche una carta ufficiale, un contratto insomma, che permetteva all’azienda di agire in questo senso». Inoltre, tutte le spese che sono state fatte in questi anni, dal direttore di esercizio (50mila euro l’anno escluse le spese) ai corsi di formazione per gli autisti per fare prendere loro il patentino per guidare i filobus (100mila euro) fino alla manutenzione della linea (200mila euro), hanno inciso sulle casse già vuote dell’azienda di trasporto urbano. Per il momento quindi gli otto filobus (cinque risalenti agli anni Novanta e per i quali non si trovano neanche più i pezzi di ricambio) restano in officina. Perché l’Amtab non ha alcuna certezza sull’avvio del servizio: basti pensare che un tratto a Carbonara non è stato fornito di collegamenti filoviari. Lucibello ha elencato i problemi dell’azienda, a cominciare dai debiti con i fornitori come quello del gasolio, per finire al pasticcio combinato dall’amministrazione sugli abbonamenti per gli over 65. A settembre il sindaco Antonio Decaro aveva offerto la gratuità del servizio a tutti i baresi più anziani. Ma i fondi sono finiti. E l’Amtab ha dovuto sospendere il servizio e rimettere tutto a pagamento. Anche perché i 16mila abbonamenti dati agli over 65 hanno pian piano mangiato quelli destinati a studenti e universitari.
L’Amtab, infine, sta ridefinendo un nuovo programma di esercizio, potenziando anche le attività di controllo. Lucibello sta presentando contestazioni nei confronti di dipendenti che non rispettano il contratto: l’ultimo, uno dei responsabili proprio dei verificatori.
TROLLINO59
00mercoledì 11 febbraio 2015 23:04
E' arrivato il salvatore della patria...
questo cerca solo visibilità e magari otterrà rogna...
albatros28
00giovedì 26 febbraio 2015 13:45
bari 5 milioni per filobus fermi da 20 anni
da Clickmobility.it ( mobilità e trasporto pubblico ) del 12/02/2015

È l'eterna incompiuta dei filobus, i tram elettrici per collegare Carbonara e Ceglie direttamente a via Capruzzi.
Annunciati per il 2011 e rimasti in pratica sulla carta, a parte qualche breve apparizione per i giri di prova senza passeggeri.

Anzi, nel vigente contratto di servizio tra Comune e Amtab non c'è proprio traccia dei filobus.
Otto filobus che restano fermi nei depositi rischiando di non essere più utilizzabili, anche per la mancanza sul mercato dei pezzi di ricambio. È il caso dei cinque mezzi risalenti agli anni '90, mentre altri tre sono stati acquistati di recente.

Costi vivi insomma che si aggiungono ai 500mila euro spesi negli ultimi tre anni: 200mila euro per lavori di rete, altri 200mila euro per il compenso al direttore di esercizio e 100mila euro di corsi e di formazione per insegnare agli autisti la guida dei tram elettrici.

Cifre sulle quali Lucibello annuncia massima chiarezza, dato che la sua recente nominaa direttore generale va proprio nel senso di risolvere da subito i disservizi e le carenze dell'azienda di trasporto urbano.

Una volta attivati, i filobus causeranno l'inevitabile soppressione della linea 4 anche a causa dei maggiori costi che comportano rispetto al trasporto su gomma.

Di recente, è stata la ripartizione comunale Traffico a inviare una nota all'Amtab per chiedere informazioni sulle fasi di avanzamento e sulle procedure ministeriali. Il sistema dei filobus è collaudato, ma manca il via libera dell'Ustif, l'ufficio speciale trasporti a impianti fissi, che fa capo al ministero dei Trasporti. L'Ustif dovrà convocare una commissione per visionare l'impianto e verificare la bontà del progetto, prima di dare il via libera definitivo.

L'altra incompiuta resta l'attivazione delle paline alle fermate. «La metà dei bus non riesce a trasmettere le informazioni sugli orari e sui tempi di percorrenza e la manutenzione delle paline non è ancora nostra perché è di competenza del Comune" aggiunge Lucibello nel corso della sua audizione comunale.

Audizione conclusa con il caso degli abbonamenti gratuiti agli over 65: sono 16mila gli anziani che hanno richiesto questo contributo per sei mesi (voluto dal sindaco Decaro e senza limiti di reddito).

Numeri oltre le previsioni che hanno costretto così l'azienda a sospendere nei giorni scorsi ulteriori emissioni avendo sforato il plafond previsto. In pratica per ogni abbonamento gratuito, valido da settembre scorso e sino al prossimo 31 marzo, l'Amtab ha speso 210 euro, che moltiplicati per i 16mila utenti, fanno un totale di circa 3,2 milioni di euro, con oltre 800mila euro rispetto ai 2,4 milioni che vengono accantonati nel contratto di servizio per le tariffe e gli abbonamenti agevolati a categorie come studenti, invalidi e meno abbienti.

albatros28
10venerdì 19 giugno 2015 12:44
Che fine hanno fatto i filobus di Bari
Sono stati spesi 5 milioni dal 2011 per fare cosa ????????
Dove sono stati spesi ????????
TROLLINO59
00venerdì 19 giugno 2015 12:56
Giacion sepolti in un campo di grano....non è un filobus nè un tulipano.....
albatros28
00sabato 10 ottobre 2015 11:07
Tre anni e 100mila euro di compensi Ma i filobus restano in garage

Se non rappresentasse un insensato sperpero di denaro pubblico, farebbe ridere. Dopo tre anni di lavoro e almeno centomila euro di compenso — sugli altri cinquantamila maturati ma non sborsati sarà un giudice a doversi esprimere — il «direttore d’esercizio» il cui esercizio era quello di rimettere per strada i filobus, viene congedato, con richiesta di danni. Gli otto mezzi, col contachilometri a zero ma già vetusti, restano in garage. E se tre anni fa sembrava imminente la prima corsa del vecchio filobus rinnovato, ora è difficile dire se qualcuno ci salirà mai.
Il consulente
Dopo tre anni buoni di lavoro, l’ingegner Sergio Bocchetti, incaricato del delicato compito di sbrogliare questa matassa, è stato invitato a far le valigie. Gli attuali amministratori dell’Amtab — che sono altri rispetto a quelli di tre anni fa — hanno anche sollevato molti dubbi (con relativi esposti) sul lavoro svolto da Bocchetti. Che, tra corsi di guida per autisti e manutenzione della linea, ha speso all’incirca altri 400 mila euro. Per cosa? Non molto, visto che oltre ai problemi tecnici ancora da risolvere, i filobus baresi non sono neppure autorizzati dal ministero dei Trasporti a circolare. Una debacle. Non lo nasconde Francesco Lucibello, tornato al ruolo di direttore dell’Amtab da qualche mese, pessimista sull’esito della sperimentazione. «Bocchetti ha fatto eseguire lavori non commissionati. Ha affrontato spese che non avrebbe dovuto affrontare. Per questo l’abbiamo allontanato».
La perizia
Di qui gli strascichi legali. E ora? «Ora abbiamo affidato il lavoro di predisporre una relazione per dirci come procedere, che interventi fare, alla Ferrotramviaria». Costo? 40 mila euro. Una relazione. Non esattamente una svolta che preluda a una soluzione imminente. «L’Amtab non ha il know how — si difende Lucibello — per questo occorre individuare chi ce l’abbia e chiedergli come procedere: cosa c’è cosa fare per poi sottoscrivere un contratto di servizio». Il contratto di servizio che Amtab ha già con il Comune per assicurare il sistema di trasporto urbano, infatti, non è sufficiente, non può contemplare anche il filobus. Più che una débâcle, un pasticciaccio. Perché, anche quando i consulenti, retribuiti, avranno spiegato all’Amtab come procedere e quando Amtab, foraggiata con altro danaro per un contratto di servizio ad hoc, avrà garantito la sorveglianza 24 ore su 24 delle tre sottostazioni lungo una linea lunga appena 15 chilometri e quindi ottenuto l’autorizzazione a far marciare i mezzi resterà il problema dei problemi: chi paga? I filobus, infatti, hanno costi di manutenzione più alti, rischi di interruzione maggiori — un banale tamponamento sulla sua strada costringe a staccare il mezzo dalla rete elettrica per farlo circolare a gasolio o metano — e perfino tempi di percorrenza identici a quelli dei bus, visto che non hanno una «sede dedicata».
Le responsabilità
Ma allora chi e perché ha pensato fosse un’idea intelligente ripristinare un servizio sparito molti anni fa (magari non a caso)? Non questa amministrazione comunale, e nemmeno la precedente. Interrotto nel 1981 il sistema filoviario, è diventato un pallino della giunta barese fin dal 1991, quando sono stati comprati i primi cinque mezzi «nuovi» per ripristinare la linea Carbonara - Bari. Tentativo abortito e mezzi mai tirati fuori dal garage. Ma è stata poi l’amministrazione Emiliano a crederci. Il filobus era nel primo programma elettorale, quello del 2004. L’allora assessore al Traffico Decaro, si è adoperato, ottenendo un finanziamento dal ministero. Passare alla fase operativa si è rivelato complicato eppure nel 2010 altri tre filobus sono stati acquistati. Sono passati altri cinque anni, l’assessore è diventato sindaco e non si è andati oltre il giro di collaudo. Se non fosse che, senza percorrere neppure un metro con i passeggeri a bordo, i filobus sono già costati una barca di denari, ci sarebbe da suggerire una più decorosa rinuncia al progetto.
a.lividini
00sabato 10 ottobre 2015 12:17
magari vendendo sia mezzi che materiali ad altre reti forse di qualche spesa si riesce a rientrare
AlleModena89
00venerdì 27 novembre 2015 20:02
Se i mezzi non sono stati equipaggiati con il sistema attuale, nutro forti dubbi...
apatras1
00venerdì 19 febbraio 2016 19:26
Storia infinita
Immagino che a Bari sia tutto immobile, stante le notizie di novembre scorso... tristissime. Però considerare il filobus stesso come uno spreco è una esagerazione... certo costa di più ma qualche vantaggio ce l'ha pure. Scarichi e rumori hanno un valore. Se poi una linea è l'inizio per filoviarizzare il centro....
PS: io sono stato a Bari nel luglio del 1984: i filobus giravano numerosi su almeno tre linee.
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