I VECCHI TRAM DI TORINO - Binari e Ricordi

Lo avevo notato anche io che diverse strade che confluivano in Piazza Vittorio Veneto erano ad essa collegate con linee tranviarie che già alla fine degli anni '70, in occasione della mia prima visita, erano scomparse.
In questo particolare di cartolina siamo nella parte finale della Piazza verso la Gran Madre. L'immagine è degli anni '40 e in quel punto c'è un grande incrocio a doppio binario che taglia la Piazza in quattro oltre a 4 scambi che collegano nei due sensi due bracci dell'incrocio. Questo incrocio,nelle cartoline degli anni '60, mi sembra sia già stato rimosso.

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Scritto da: Settantaquarantuno 07/04/2005 11.39
Per PaoloC: ricordi per caso quando sia stata demolita la cascina “La ciattigliera”, posta dove oggi c’è il distributore Agip (angolo con via Giordano Bruno) e di cui rimane ancora un muretto col nome?
E per caso hai qualche ricordo dei raccordi della zona (Mercati generali, Fiat, ecc.)?

[Modificato da Settantaquarantuno 07/04/2005 11.41]

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Sul libro "Il Lingotto una volta" c'è scritto che negli anni '60 esisteva ancora qualche fabbricato della Ciattigliera, ma presumo che già alla fine del decennio fosse stato demolito quel poco che restava...
Saluti MP

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Scritto da: Roberto Amori 07/04/2005 18.37
Lo avevo notato anche io che diverse strade che confluivano in Piazza Vittorio Veneto erano ad essa collegate con linee tranviarie che già alla fine degli anni '70, in occasione della mia prima visita, erano scomparse.
In questo particolare di cartolina siamo nella parte finale della Piazza verso la Gran Madre. L'immagine è degli anni '40 e in quel punto c'è un grande incrocio a doppio binario che taglia la Piazza in quattro oltre a 4 scambi che collegano nei due sensi due bracci dell'incrocio. Questo incrocio,nelle cartoline degli anni '60, mi sembra sia già stato rimosso.

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Che impressione vedere la piazza così deserta! Il binario che da sinistra confluisce nella piazza doveva essere quello percorso dal 21, che percorreva via Bonafous per poi dirigersi verso la Gran Madre.
Sarei curioso di sapere quale fosse la velocità commerciale dei tram di allora, vista la circolazione + fluida dovuta allo scarso traffico del tempo! Anche se nelle strade strette di certo non potevano viaggiare a folle velocità...

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Scritto da: PaoloC 07/04/2005 15.21

A pagina 11 c'era l'originale e si vede un po' meglio .......
comunque questa sera farò una scansione in alta risoluzione e magari si vede qualche dettaglio in più.

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Ecco la scansione in altissima risoluzione del dettaglio del tram sullo sfondo (tratta dal libro Torino sotto le bombe di Pier Luigi Bassignana per le Edizioni del Capricorno):


Purtroppo essendo una scansione molto esasperata un po' di retinatura c'è comunque.

Guardando e riguardando, mi pare di cogliere un particolare. Ditemi voi se concordate o se ho le travegole ( scritte con una "g" sola sono le tipiche allucinazioni di chi guida autobus turistici Mercedes).
Mi pare di notare che le Fiat "600" abbiano i fanalini con la parte superiore piccola e le targhe bianche (che potrebbero essere quelle provvisorie in cartone in cui Torino è indicata come "A6" - le hanno, per esempio, i camion di Overland). Se così fosse: a) molto probabilmente le due "600" sono vetture dimostrative della presentazione alla stampa o simili.
La foto sarebbe quindi di del 1955, direi in primavera per due motivi: a) al presentazione della "600" è avvenuta a Ginevra, salone che si tiene a inizio anno e b) i vestiti dei passanti sono piuttosto leggeri.
I fanalini (pochissimo visibili, ma mi sembrano proprio loro, quelli tutti rossi e con la zona superiore con un'ogiva per la freccia) confermerebbero la datazione: sono infatti stati sostituiti all'incirca a fine anno, in previsione del nuovo Codice (1956) che imponeva le frecce arancioni.

Quanto ai carrelli della 2836, aggiungo a quanto detto da 7041 che non avevano le boccole Isothermos ma le Riv-Skf, con copriboccola più piccolo. All'inizio sulla 2836 erano montate delle carenature che tentavano di modernizzare i carrelli (visibili per esempio in una delle tavole a colori del volume dell'Arch. Piero Lacchia "I tram di Torino" - Bottega d'Erasmo, Torino 1978 circa). La traversa superiore, ovviamente, è uguale: si tratta pur sempre dello stesso carrello...

L'altra vettura dietro la 2100/2200 bombardata è un'altra 2100/2200.

esagamma715

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Scritto da: esagamma715 08/04/2005 0.18
Guardando e riguardando, mi pare di cogliere un particolare. Ditemi voi se concordate o se ho le travegole ( scritte con una "g" sola sono le tipiche allucinazioni di chi guida autobus turistici Mercedes).
Mi pare di notare che le Fiat "600" abbiano i fanalini con la parte superiore piccola e le targhe bianche (che potrebbero essere quelle provvisorie in cartone in cui Torino è indicata come "A6" - le hanno, per esempio, i camion di Overland). Se così fosse: a) molto probabilmente le due "600" sono vetture dimostrative della presentazione alla stampa o simili.
La foto sarebbe quindi di del 1955, direi in primavera per due motivi: a) al presentazione della "600" è avvenuta a Ginevra, salone che si tiene a inizio anno e b) i vestiti dei passanti sono piuttosto leggeri.
I fanalini (pochissimo visibili, ma mi sembrano proprio loro, quelli tutti rossi e con la zona superiore con un'ogiva per la freccia) confermerebbero la datazione: sono infatti stati sostituiti all'incirca a fine anno, in previsione del nuovo Codice (1956) che imponeva le frecce arancioni.

Quanto ai carrelli della 2836, aggiungo a quanto detto da 7041 che non avevano le boccole Isothermos ma le Riv-Skf, con copriboccola più piccolo. All'inizio sulla 2836 erano montate delle carenature che tentavano di modernizzare i carrelli (visibili per esempio in una delle tavole a colori del volume dell'Arch. Piero Lacchia "I tram di Torino" - Bottega d'Erasmo, Torino 1978 circa). La traversa superiore, ovviamente, è uguale: si tratta pur sempre dello stesso carrello...

L'altra vettura dietro la 2100/2200 bombardata è un'altra 2100/2200.

esagamma715

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caro Esagamma, la tua ipotesi di datazione della foto di piazza Vittorio è molto analitica e interessante, ma, a puro titolo di contributo, osservo:
la targa provvisoria con sigla A6 (allora nota come "targa di carta") era comune, all'epoca e per una buona parte degli anni '60, a tutti i veicoli appena immatricolati; ci voleva un certo tempo, non ricordo se giorni o settimane, per avere quella - metallica - definitiva.
Il vecchio codice della strada restò in vigore, mi pare, fino al 1959. A proposito di frecce direzionali, i tram in precedenza non le avevano proprio, e furono installate intorno al '59 /60, probabilmente prescritte dal Nuovo Codice.
Chissà se qualcun'altro può confermare questi miei (vaghissimi) ricordi ?
Franco

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Scritto da: frabol 09/04/2005 9.01

caro Esagamma, la tua ipotesi di datazione della foto di piazza Vittorio è molto analitica e interessante, ma, a puro titolo di contributo, osservo:
la targa provvisoria con sigla A6 (allora nota come "targa di carta") era comune, all'epoca e per una buona parte degli anni '60, a tutti i veicoli appena immatricolati; ci voleva un certo tempo, non ricordo se giorni o settimane, per avere quella - metallica - definitiva.
Il vecchio codice della strada restò in vigore, mi pare, fino al 1959. A proposito di frecce direzionali, i tram in precedenza non le avevano proprio, e furono installate intorno al '59 /60, probabilmente prescritte dal Nuovo Codice.
Chissà se qualcun'altro può confermare questi miei (vaghissimi) ricordi ?
Franco

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I tram però avevano solo le frecce anteriori, xché dietro non avevano luci! Le stesse 2500,2700 e vecchie 2800 fino ai primi anni '80 avevano una semplice banda rossa catarifrangente e nessun altro dispositivo luminoso, o sbaglio?
X quanto riguarda la targa provvisoria, non saprei dire xché non c'ero; ho letto però su un libro che le sigle tipo A6 x Torino furono introdotte proprio nel 1959; prima si usava la sigla To, con T maiuscola e o minuscola. Se non sbaglio si trattava comunque di targhe a sfondo bianco, quindi le 600 della foto potevano avere una di quelle.
Bye MP

Dopo un fine settimana animato da discussioni, a volte un po' troppe accese, proporrei di continuare da dove c'eravamo lasciati: ovvero parlare di tram.
Spero che Paolo C e gli altri abbiano voglia di tornare a fare le loro considerazioni precise su queste vecchie foto.

Ecco una 2700, la 2739, ripresa a Venaria nel 1982. La vettura come si vede bene è una di quelle dotate del famoso Bissel, ossia l'asse aggiuntivo in testa e coda per migliorarne l'iscrizione in curva, facendo divenire di fatto queste vetture delle 6 assi senza carrelli. A qualcuno incuriosirà pure il bus sulla sinistra.

Bella questa foto, rivela un particolare assente in altre foto: la "finestra" supplementare, sotto al duomo posteriore. Sembra quasi un indicatore di capolinea, che solitamente era presente nella parte anteriore e che comunque era stato rimosso negli anni settanta se ho capito bene...

PS: naturalmente, grazie per la foto! Il bus m'incuriosisce e penso di sapere di quale modello si tratti, ma sarebbe OT quindi non ne parlo...

Scusate ma... che vuol dire OT ?

Altra cosa: come mai non si vedono più in giro le 3100, abolite?

Saluti

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Scritto da: Trillo90 11/04/2005 14.37
Scusate ma... che vuol dire OT ?

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OT ---> Off Topic

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Scritto da: Trillo90 11/04/2005 14.37
Altra cosa: come mai non si vedono più in giro le 3100, abolite?

Saluti

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Ehhh, le 3100 sono state ritirate dal servizio da almeno un paio d'anni, credo...

Bellissima immagine, come sempre Roberto!!! Complimenti!

Dal posteriore si può notare che le 2700 erano, come le 2500, prive di qualunque luce, eccezion fatta per le freccie di direzione, malgrado il codice della strada le imponesse già da diversi anni (o sbaglio?).

Il bus sullo sfondo è un Lancia Esagamma 718 (no, non sono diventato un esperto di bus, ma è lo stesso mezzo ripreso in un'altra foto di Roberto, pubblicata il 30 marzo su queste stesse pagine....).

Sullo sfondo si vedono altri mezzi, un'altra 2700 ed una 2500.

Se non erro, la foto è ripresa dall'angolo posteriore del deposito (alle spalle del fotografo c'è il cortile, mentre sulla destra, il muro di delimitazione).

Le 3100 sono da considerarsi oramai facenti parte del passato. Nei depositi ci sono solo più le false storiche (3279 e 3203) e al Venaria la 3278 (il vecchio tram scuola guida). Gli ultimi mezzi hanno prestato servizio circa 2 anni fa (orario invernale 2002/3) come rinforzi sul 18 e sul 16. Alla fine del 2002 però è capitato di vedere le 3100 anche sul 4 (dove stavano immettendosi le prime 6000)!

Luca

[Modificato da Lucajuventino 11/04/2005 14.51]

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Scritto da: Lucajuventino 11/04/2005 14.48....Dal posteriore si può notare che le 2700 erano, come le 2500, prive di qualunque luce, eccezion fatta per le freccie di direzione, malgrado il codice della strada le imponesse già da diversi anni (o sbaglio?)
......
Luca

[Modificato da Lucajuventino 11/04/2005 14.51]

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Non sbagli: il codice le imponeva almeno dagli anni cinquanta, a meno che i tram non godessero di particolari deroghe. Ma mi sembra improbabile, considerando che circolavano quasi sempre in mezzo al traffico privato (salvo i tragitti su banchina riservata, come in Corso Francia).
Il dubbio quindi rimane: come hanno potuto continuare a circolare fino a metà anni ottanta in quelle condizioni?

Che io sappia, in base ai miei ricordi, i primi tram torinesi che vidi circolare con luci di posizione, stop e luce di retromarcia bianca furono le 3100 "restyling", sono certissimo che i primi esemplari circolavano sul 4 (quello anteriforma, ovviamente), con la scritta (se chiudo gli occhi la rivedo) "Prototipo di 120 nuove vetture tranviarie" sulla fiancata, nello spazio impiegato per le pubblicità. Direi seconda metà anni '70, come periodo. Non ricordo assolutamente, in tutta sincerità, se le 2700 e le 2500 immesse sul 13 nel 1982 fossero dotate o meno di luci di stop, anche se propenderei leggermente (diciamo 60%) per la seconda ipotesi. Può essere forse che il codice della strada consentisse una deroga per i tram, che, muovendosi su una sede fissa, non sono ovviamente soggetti ad improvvisi scarti laterali (ipotesi mia personale, di cui ovviamente mi assumo tutte le responsabilità... ) Tale deroga forse valeva soltanto per le vetture di vecchia costruzione, come le 2500, 2700 e 2800 prima serie.

Ciao linea 13. Le luci posteriori e gli stop comparvero sulle 3100 ristrutturate, consegnate nei primi mesi del 1977. Ricordo le prime vetture del genere in servizio sulla linea 16 a marzo 1977. Sulle 2500 e 2700 non vennero mai applicate le luci posteriori e gli stop e sulle 2800 vennero applicate in sede di ristrutturazione, a partire dal febbraio 1980.

Alle 2500 non vennero mai installate le luci di posizione posteriori in considerazione del limitato utilizzo dopo il 2-5-1982 e della loro trasformazione. Le luci di posizione con i pattini elettromagnetici vennero installati sulle 2700 ancora circolanti. Alle 2800-2857, 3000, 3100, 3200, 3500 con bigliettaio non vennero mai installate le luci di posizione e pattini in quanto erano in corso di trasformazione ad agente unico.

Avete informazioni errate.
La prima vettura 3100 trasformata fu la 3224 e venne consegnata nel dicembre 1976 ed entrò in servizio sulla linea 4 in un primo momento dal 27-12-1976 poi slittò al 3-1-1977.
Era diversa dalle altre vetture per alcuni particolari interni e dagli indicatori di linea ma solo un esperto lo notava.
La seconda era la 3223 e via via tutte le altre vetture fino all'ultima trasformata la 3501.
La linea 4 è stata la prima linea ad adottare la biglietteria a terra che era un sistema già avviato sulle linee bus con la sostituzione dei filobus del 33

Grazie per le precisazioni. Ciao.

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Scritto da: PaoloC 06/04/2005 20.35

21 - Millefonti - Madonna del Pilone

Via Genova - corso Bramante - piazza Carducci - via Nizza (Staz. Porta Nuova, lato partenze) - corso Vittorio Emannele II - via Carlo Alberto - via Giolitti - via Bonafous - piazza Vittorio Veneto - corso Casale - piazzale Marco Aurelio
Ritorno: piazza Vittorio Veneto - via Principe Amedeo - via Accademia delle Scienze - via Lagrange - via Nizza ecc.

Dal 1924 fino a metà anni '60 circa.

Fonte: Museo virtuale dei tram di Torino

[Modificato da PaoloC 06/04/2005 20.39]

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Oltre al citato 21 in Via Principe Amedeo (ritorno Via Giolitti) transitava fino a circa metà anni '60 il 5 sul seguente percorso: BORGATA SASSI-Piazza G.Modena-Corso Casale-Corso Belgio-Corso R.Margherita-Via Vanchiglia-Piazza Vittorio Veneto-Via Principe Amedeo-Via Lagrange-Corso Vittorio Emanuele-Staz. Porta Nuova-Corso Vittorio Emanuele-Via Pier Carlo Boggio-Via Fratelli Bandiera-Via Monginevro-Piazza Sabotino-Via Bionaz-Via Brissogne-BORGATA LESNA ritorno: Via La Thuile-Via Monginevro-ecc...- Corso Vittorio Emanuele-Via Carlo Alberto-Via Giolitti-Via Bonafous-Piazza Vittorio Veneto-Lungo Po Cadorna-Via Napione-Corso R.Margherita-ecc...
(Fonte: "Guida della città di Torino e servizi auto-filo tranviari" in uso al personale viaggiante ATM, 1964 Ruata Editore)
Ciao a tutti

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Scritto da: linea13 11/04/2005 15.46
Che io sappia, in base ai miei ricordi, i primi tram torinesi che vidi circolare con luci di posizione, stop e luce di retromarcia bianca furono le 3100 "restyling", sono certissimo che i primi esemplari circolavano sul 4 (quello anteriforma, ovviamente), con la scritta (se chiudo gli occhi la rivedo) "Prototipo di 120 nuove vetture tranviarie" sulla fiancata, nello spazio impiegato per le pubblicità. Direi seconda metà anni '70, come periodo. Non ricordo assolutamente, in tutta sincerità, se le 2700 e le 2500 immesse sul 13 nel 1982 fossero dotate o meno di luci di stop, anche se propenderei leggermente (diciamo 60%) per la seconda ipotesi. Può essere forse che il codice della strada consentisse una deroga per i tram, che, muovendosi su una sede fissa, non sono ovviamente soggetti ad improvvisi scarti laterali (ipotesi mia personale, di cui ovviamente mi assumo tutte le responsabilità... ) Tale deroga forse valeva soltanto per le vetture di vecchia costruzione, come le 2500, 2700 e 2800 prima serie.

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Faccio anch'io un ipotesi personale sulla deroga, che certamente ci fu, sulle luci di posizione posteriori per i tram (torinesi, perchè le 28 milanesi c'è l'hanno da tempo immemorabile):
la luce interna delle vetture, vista attraverso il finestrino posteriore, era forse ritenuta sufficiente per la localizzazione del mezzo nel buio ! Non mi ricordo infatti di aver mai visto viaggiare una vettura a luce interna spenta, anche se fuori servizio. E per gli stop, forse la capacità di decelerazione in frenata di un mezzo su rotaia era ritenuta così limitata da non richiedere segnalazioni per i mezzi che seguivano.
Qualcuno ha altre ipotesi ?
Ciao a tutti
Franco