Quello dell'aumento stipendiale mi sembra una stupidaggine. Non si può pretendere che i manager facciano il loro lavoro gratuitamente. Che De Gregorio guadagni 1300€ al mese o che l'Amm.re di ANM ne prenda 37 mila quando nella stessa azienda ci sono dirigenti che prendono il triplo.
Il lavoro deve essere pagato ed è chiaro che debba essere riconosciuta una parte di indennità in base agli obiettivi raggiunti.
Nel privato fanno così e le aziende funzionano bene perché i manager non sono "politici" prestati alle aziende. Nel privato se gli obiettivi non si raggiungono i manager vanno a casa. Deve essere così anche nel pubblico. Poi ti faccio vedere come si iniziano a trovare le soluzioni.
Ma bisogna poter avere le mani libere e non essere ostaggio dei sindacati che non ti fanno muovere una foglia.
ANM è sull'orlo del fallimento perchè non c'è mai stata voglia di cambiarla da parte dei sindacati oltre che per mancanza di denaro.
Su questo tema De Gregorio ha perfettamente ragione. C'è un suo post su FB che sottoscrivo.
EAV è ancora un'azienda in difficoltà. Non la difendo mica, ci mancherebbe. Ma negare che prima fosse un'azienda fallita ed oggi è "solo" un'azienda che non riesce ad offrire un servizio per colpa di inefficienze strutturali e non imputabili all'attuala management che in due anni più di quello che ha fatto non poteva fare è negare l'evidenza.
Se quelle di De Gregorio, su EAV, sono solo chiacchiere, lo vedremo tra qualche anno quando i cantieri saranno finiti. Ho già detto che è certamente più facile fare il manager con i soldi e l'aiuto della Regione.
Per il pubblico l'azienda è di proprietà di un'ente.
L'ente nomina persone con mandato "politico" e con scarse competenze in materia nella maggior parte dei casi. Quando pure le persone hanno le competenze, l'ente per motivi politici fa i tagli per coprire altre spese dal suo bilancio e usa l'azienda come "bacino" elettorale. Il bilancio non è certificato da terzi. Non esiste un cda con un terzo (che non sia l'ente proprietario che nomina l'amministratore)che giudichi in maniera tecnica l'operato degli amministratori.
Ed è così che la politica è ostaggio delle sue stesse inefficienze, un vortice che fa andare sull'orlo del fallimento molte aziende pubbliche. Figuriamoci poi quando gli amministratori prendono pure due lire, che motivazioni mai avranno per evitare il fallimento?
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Amo Napoli nonostante le sue contraddizioni!