I VECCHI TRAM DI ROMA

Incredibili queste MRS in Piazza S.Pietro... fra l'altro le prime ci devono essere state molte volte, perchè queste in foto sono della quarta serie.

le prime mrs sono del 1927, la demolizione dei borghi penso sia intorno al 1937/38, quindi un decennio è sicuro

Disponibile ancora qualche copia, prezzo speciale appassionati 10 euro.

Ho una domanda/curiosità...
È possibile che le ultime mrs rimaste in servizio abbiano avuto una frenatura aggiuntiva girando la manopola dell'acceleratore al di sotto dello 0?
Mi ricordo che una volta sulla lunga discesa di via Prenestina prima di viale palmiro togliatti, avendo preso molta velocità, il guidatore giró la manovella al di sotto dello 0 per frenare prima di azionare il freno in se stesso...

trammue, aiutaci tu.....

le mrs, come pure le vecchie biassi, sono da sempre dotate del freno elettrico, che consiste nel far funzionare i motori come dinamo e quindi dissipare l'energia cinetica sul reostato
ma, a differenza che all'estero, questo dispositivo in italia è stato raramente usato dai conducenti (il motivo lo ignoro, secondo me è un sistema molto efficace)
sulle stanga questo dispositivo, perfezionato, è invece usato normalmente ad ogni fermata
inoltre alcune mrs ricostruite negli ultimi anni (e poi accantonate come tutte le altre...) erano state equipaggiate con il freno elettromagnetico, che consiste in una potente elettrocalamita che quando eccitata attira l'acciaio delle rotaie provocando un'energica frenatura sia per l'attrito sia per le cosiddette correnti di focault
questo è montato di fabbrica sulle stanga e sulle pcc

in quest'immagine si legge la scritta "MARCIA" alla sinistra dello zero, e seminascosta dalla manovella, la scritta "FRENO" che si aziona girando il cotroller alla destra dello zero

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quindi dissipare l'energia cinetica sul reostato

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... serviva pure per scaldarsi d'inverno.....

Ho visto che quando il binario incontrava uno scambio, il conducente dava "2 punti" di corrente con la manopola e contemporaneamente frenava il tram, quindi presumo che il tratto dello scambio era isolato elettricamente dal resto del binario, in modo tale che la corrente non assorbita dal motore (frenato) passava necessariamente per la bobina probabilmente posta in serie al binario che azionava lo scambio: e' cosi'?
Raffa49

si è così, anche se in gergo il sistema viene detto "a lancio di corrente" in realtà si tratta semplicemente di una serie
non è il binario ad essere isolato, ma il filo aereo in corrispondenza della slitta di comando
il freno viene azionato per aumentare il tempo di transito sulla slitta
oggi a roma questo sistema è stato completamente abbandonato, ma sopravvive ancora a napoli e milano

www.tramroma.com/common/gen_tecn/traz_ele/access/scamb_tr.htm

articolo un po' complesso per i non addetti, ma esauriente per chi ha la pazienza di leggerlo e capirlo
fra l'altro parla esplicitamente dell'importanza che ha la distanza fra scambio e slitta e la sua relazione diretta con la distanza fra muso del tram e punto di contatto del trolley
tutto quello di cui abbiamo recentemente discusso sul tread napoletano

Articolo interessantissimo e molto esplicativo; ora ho capito dove era la chiave, non nel mancato assorbimento del motore, ma nella slitta!
L' articolo mi ha anche esaurientemente spiegato cio' che mi stavo domandando mentre lo leggevo: la posizione del trolley doveva essere posizionata sull' imperiale non allo stesso posto, ma ad una certa posizione dipendente dal rapporto tra la lunghezza e il musetto del tram in modo da avere sempre una misura costante, vero?
Approfitto di questo post per chiedere a quanti lo stanno leggendo dove potrei trovare dei disegni quotati (anche un figurino con le misure di massimo ingombro) del tram di Roma MRS oppure se si puo' avere pagando qualcosa, o comunque dove cercarlo, e se il tram Stefer 321 era derivato dal MSR o viceversa (sono molto simili) grazie!!
Raffa49

il 321 è la massima evoluzione delle mrs ,era dotata di avviamento automatico e comando multiplo (questo mai utilizzato).tutte le mrs stefer avevano una cassa metallica simile a quella delle terza serie atac che però era mista ferro-legno.

...anche i carrelli erano più moderni,peccato fossero rimasti ad aderenza parziale...

l'aderenza parziale era una necessità burocratica, dovuta al fatto che pur con una sola cassa il tram era considerato una sorta di unione permanente tra motrice e rimorchio, donde la presenza del carrello solo portante anteriore e la cassa perfettamente simmetrica... come si pensasse di poter trainare un rimorchio con queste vetture è un mistero che difficilmente sarà risolto... sappiamo soltanto che dovevano essere acquistati dei rimorchi a carrelli numerati nella stessa serie con numeri pari (2002, 2004, 2006, etc), e che il prototipo 2001 ha avuto inizialmente gli organi di aggancio anteriori