ma è esistita anche una via di mezzo (a roma presente solo sulle motrici 200 della roma-fiuggi e sulla motrice ambulanza 1 del comune)
Il carrello chiamato ad aderenza massima (maximum traction), è caratterizzato dall'avere una sala motrice con ruote di diametro normale e una sala portante con ruote di diametro minore: la posizione della ralla è tale che il carico applicato al carrello risulti per circa il 70-75% sulla sala motrice. La disposizione fu largamente adottata sulle installazioni tramviarie e ferroviarie leggere agli inizi del secolo XX, allo scopo di semplificare la costruzione delle motrici a carrelli evitando l'installazione di quattro motori e le conseguenti complicazioni elettriche; d'altronde, la soluzione di un carrello motore e un carrello portante portava ad una aderenza pari al 50%, che si poteva anche ridurre ancora in particolari condizioni di carico delle vetture, insufficiente al traino di rimorchiate (esempi di tali motrici li troviamo nei tipi 500 della CGO di Parigi e nelle MRS di Roma). Benchè largamente impiegati, i carrelli ad aderenza massima non erano scevri da inconvenienti: la percentuale del carico gravante sulla sala motrice non poteva eccedere il valore più sopra citato, pena il facile svio delle ruote portanti ma, nello stesso tempo, il valore di aderenza ottenuto era spesso insufficiente per consentire il traino di rimorchiate su pendenze anche non eccessive.
La normale disposizione dei carrelli era con le sale portanti orientate verso l'interno; la disposizione inversa (reversed maximum traction) talvolta usata in Inghilterra dava luogo a svii ancor più frequenti.
Nota. - Sembra che questo tipo di carrello, prima di essere impiegato in trazione elettrica, fosse già stato applicato su alcune rimorchiate a due piani per tram a vapore: ponendo la sala con le ruote di minor diametro in avanti si poteva abbassare la piattaforma anteriore della vettura, facendo più spazio per l'accesso alla scala per il piano superiore.
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"... quando alza gli occhi al cielo, anche l'uomo più ateo si chiede se tutto non sia opera di un creatore ..."
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