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I VECCHI TRAM DI ROMA

  • Messaggi
  • liquidatore
    00 08/02/2014 13:18

    dovuta al fatto che pur con una sola cassa il tram era considerato una sorta di unione permanente tra motrice e rimorchio,


    ecco perchè si chiamano MRS Moto Rimorchiata Saglio....
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    Raffa49
    Post: 96
    Registrato il: 19/07/2013
    apprendista tranviere
    00 08/02/2014 13:28
    vecchi tram di Roma
    "Saglio" era la societa' costruttrice?
    Era un cognome oppure l' acronimo di qualcosa?
    Raffa49 [SM=x346235]
  • liquidatore
    00 08/02/2014 13:57
    Saglio era un ingegnere dell'ATAG (l'antenata della'ATAC)
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    trammue
    Post: 5.828
    Registrato il: 07/01/2008
    maestro tranviere
    00 08/02/2014 18:56
    come pure Urbinati era un ing della stefer
    come pure l'ing Bianchi, quello che "inventò" il sistema di trazione ferroviaria a corrente continua poi diffusosi in mezza europa, era un dipendente FS
    ossia progetti a costo zero e aziende che coltivavano talenti e quindi automaticamente si qualificavano
    in tempi più recenti dobbiamo però ricordare l'ing. Muscolino, recentemente scomparso, che da dipendente FS ha portato molte innovazioni ed inoltre ne ha curato con molta dovizione la parte storica
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    Raffa49
    Post: 96
    Registrato il: 19/07/2013
    apprendista tranviere
    00 08/02/2014 19:07
    Scusa Trammue, le RMS serie 2000 e 2100 avevano tutte le ruote a raggi?
    C'e' stata qualche vettura con le ruote a vela?
    Grazie!
    Raffa49
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    trammue
    Post: 5.828
    Registrato il: 07/01/2008
    maestro tranviere
    00 08/02/2014 19:07
    l'idea del progetto saglio, cioè di un solo carrello dotato di due motori, aveva il grosso vantaggio che tutta la parte elettrica, dal trolley al controller, al reostato e fino ai motori, fosse esattamente la stessa delle precedenti vetture a due assi, in modo di avere un magazzino ricambi unificato
    la qual cosa è tornata molto utile in fase di ricostruzione della 907: infatti molti componenti altrimenti introvabili sono stati recuperati dalle MRS appena dismesse e non ancora demolite
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    trammue
    Post: 5.828
    Registrato il: 07/01/2008
    maestro tranviere
    00 08/02/2014 19:13
    ruote
    per una risposta esauriente dovrei leggere il testo citato (nu poco 'e pacienza) ma sostanzialmente ti posso dire che nei miei ricordi la sola prima serie ha coservato le ruote a raggi fino alla fine, mentre le altre serie erano dotate di ruote piene, anzi addirittura c'era un sistema elastico fra disco e cerchio per ammortizzare le vibrazioni, ma questo è stato applicato durante le riparazioni postbelliche, quindi è probabile che all'origine tutte o almeno una buona parte avessero i raggi
  • liquidatore
    00 08/02/2014 22:44
    [SM=x346228]
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    Stephenson
    Post: 372
    Registrato il: 04/12/2012
    tranviere senior
    00 08/02/2014 22:53
    www.tramroma.com/tramroma/rete_urb/tram/rotabili/urbro...


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    "... quando alza gli occhi al cielo, anche l'uomo più ateo si chiede se tutto non sia opera di un creatore ..."
    www.tramroma.com
  • liquidatore
    00 08/02/2014 23:21
    era una necessità burocratica, dovuta al fatto che pur con una sola cassa il tram era considerato una sorta di unione permanente tra motrice e rimorchio

    puoi essere più chiaro......? grazie
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    Stephenson
    Post: 372
    Registrato il: 04/12/2012
    tranviere senior
    00 09/02/2014 03:11
    i due carrelli emulavano la parte motrice (carrello motore) e la parte rimorchio (carrello portante)... la vettura MRS è una tappa fondamentale della storia del tram, e per fortuna ne abbiamo tre funzionanti, una delle quali grazie al cielo senza i pattini


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    Stephenson
    Post: 372
    Registrato il: 04/12/2012
    tranviere senior
    00 09/02/2014 03:14
    le MATER, per fare un esempio, non erano tram articolati, ma convogli di motrice e rimorchio permanentemente accoppiati con un elemento intermedio PRIVO DI RUOTE... anche se avevano la terza porta centrale si utilizzavano normalmente solo le due di estremità, salita posteriore e discesa anteriore... l'uso della centrale era evento raro, che richiedeva di comandare un secondo fattorino per la sua manovra... quando nel 1958 divennero obbligatori gli indicatori di direzione, siccome stavano ormai sparendo i rimorchi un po' ovunque, si stabilì che dovevano montarli solo le motrici: ebbene, le MATER ebbero gli indicatori solo sulla parte motrice...


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    alessandro(1976)
    Post: 397
    Registrato il: 01/08/2011
    tranviere senior
    00 09/02/2014 11:34
    fu così anche nelle altre realtà che l'adottarono?e all'estero?
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    Stephenson
    Post: 372
    Registrato il: 04/12/2012
    tranviere senior
    00 09/02/2014 11:44
    www.tramroma.com/common/temp.htm

    Notizie che ho trovato io smentirebbero il punto 3, ma non posso certo dubitare da chi le cose le ha viste di persona. Comunque è sicuro che nelle intenzioni doveva essere come ho scritto.
    Circa l'idea del Saglio, è da dire che la MRS è il primo tram monodirezionale italiano, mancava quindi l'esperienza di cui invece altri hanno preso spunto per le vetture a totale aderenza.

    [Modificato da Stephenson 09/02/2014 11:47]


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    Raffa49
    Post: 96
    Registrato il: 19/07/2013
    apprendista tranviere
    00 09/02/2014 11:55
    Potreste cercare di spiegare a un neofita cosa significa "aderenza totale" ed "aderenza parziale" e la loro differenza?
    Grazie
    Raffa49 [SM=x346235]
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    trammue
    Post: 5.828
    Registrato il: 07/01/2008
    maestro tranviere
    00 09/02/2014 12:43
    semplice, aderenza totale è quando tutti gli assi sono motorizzati e quindi tutto il peso del veicolo contribuisce alla trazione
    parziale ovviamente è quando alcuni assi non sono motorizzati, e allora il peso che grava su loro è un peso morto da trascinare come se fosse un rimorchio
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    trammue
    Post: 5.828
    Registrato il: 07/01/2008
    maestro tranviere
    00 09/02/2014 13:05
    lo so che è OT, ma visto che l'ing. formigari ci legge, rispondo qui:
    circa il Bianchi, ho scritto che ha "inventato" la cc fra virgolette, ovviamente intendevo che è stato il primo a importare in europa il sistema 3000 volt cc
    e non è stato per niente un madornale errore: i sistemi in corrente alternata richiedevano la bassa frequenza e l'esperimento di utilizzare la freq industriale (all'epoca 45 Hz) diede risultati disastrosi, basta guardare la foto dei locomotori della roma-sulmona che sembrano l'astronave di godzilla.....
    per utilizzare la 50 Hz si è dovuto attendere il dopoguerra e gli ignitron
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    Raffa49
    Post: 96
    Registrato il: 19/07/2013
    apprendista tranviere
    00 09/02/2014 13:13
    Spiegazioni molto esaustive, grazie!
    E se posso fare un' altra domanda (sempre nell' ottica di allargare la mia conoscenza)...cosa significa "trazione bassa" che ho letto varie volte?
    Raffa49
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    Stephenson
    Post: 372
    Registrato il: 04/12/2012
    tranviere senior
    00 09/02/2014 13:33
    ma è esistita anche una via di mezzo (a roma presente solo sulle motrici 200 della roma-fiuggi e sulla motrice ambulanza 1 del comune)



    Il carrello chiamato ad aderenza massima (maximum traction), è caratterizzato dall'avere una sala motrice con ruote di diametro normale e una sala portante con ruote di diametro minore: la posizione della ralla è tale che il carico applicato al carrello risulti per circa il 70-75% sulla sala motrice. La disposizione fu largamente adottata sulle installazioni tramviarie e ferroviarie leggere agli inizi del secolo XX, allo scopo di semplificare la costruzione delle motrici a carrelli evitando l'installazione di quattro motori e le conseguenti complicazioni elettriche; d'altronde, la soluzione di un carrello motore e un carrello portante portava ad una aderenza pari al 50%, che si poteva anche ridurre ancora in particolari condizioni di carico delle vetture, insufficiente al traino di rimorchiate (esempi di tali motrici li troviamo nei tipi 500 della CGO di Parigi e nelle MRS di Roma). Benchè largamente impiegati, i carrelli ad aderenza massima non erano scevri da inconvenienti: la percentuale del carico gravante sulla sala motrice non poteva eccedere il valore più sopra citato, pena il facile svio delle ruote portanti ma, nello stesso tempo, il valore di aderenza ottenuto era spesso insufficiente per consentire il traino di rimorchiate su pendenze anche non eccessive.

    La normale disposizione dei carrelli era con le sale portanti orientate verso l'interno; la disposizione inversa (reversed maximum traction) talvolta usata in Inghilterra dava luogo a svii ancor più frequenti.

    Nota. - Sembra che questo tipo di carrello, prima di essere impiegato in trazione elettrica, fosse già stato applicato su alcune rimorchiate a due piani per tram a vapore: ponendo la sala con le ruote di minor diametro in avanti si poteva abbassare la piattaforma anteriore della vettura, facendo più spazio per l'accesso alla scala per il piano superiore.


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    trammue
    Post: 5.828
    Registrato il: 07/01/2008
    maestro tranviere
    00 09/02/2014 20:03
    nonostante fossero una vera chiavica, questi carrelli furono impiegati sulle circa 1000 vetture a due piani della london transport

    trazione bassa
    io ricordo di averla letta su una pubblicazione riguardante le locomotive diesel D343/345/443/445, ma non ho mai approfondito la cosa
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