Tram onirico - Racconti di vita e di tram

... autobiografico, nel racconto. Appena appena ...

una illustrazione per il racconto...

julia

Questo è il vero epilogo

... mica innamorato? Mi pare di scorgere qualche velato indizio ...

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Mi pare di scorgere qualche velato indizio ...

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come questo: ?

Ottimo, Alex, manifesto anche qui il mio compiacimento anche se l'avevo già letto in versione "quasi definitiva". Bisogna che si cominci ad ipotizzare una stampa di questi racconti...

Bellissima la foto di Julia, anche se spero per lei che non si specchi troppo in te...

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Ok, è arrivato il momento di mostrare quanto sia alto il tuo valore di fotografa, oltre all'indiscutibile e sottinteso tuo valore di essere umano

Begin to insert some Neaples photo onto your discussion, please

Per tutti. La foto di Julia: Io ero in un bar e Julia fuori dallo stesso. Il vetro ha fatto da "filtro" sembrando così una soprapposizione. E' stato fatto un solo scatto

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anche se spero per lei che non si specchi troppo in te..

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Augusto, puoi tradurre questo per me?

Ovunque, sopra un monte o negl' abbissi delgi oceani, ti dedico una canzone.
Le tue foto sono canzoni, te ne dedico una.
Se il mio limite ti offende, ti dedico una canzone.
Quando piangi, ti dedico una canzone, quando ridi il sole sorge e ti dedico una canzone.
Se l'assassino conoscesse l'amore intenso come il nostro, si armerebbe di una penna per scrivere canzoni.
L'afflitto,il mesto (the sad man), il disperato scriverebbero canzoni.
Se mi odi, se mi vuoi male, se mi detesti, le mie canzoni saranno d'amore per te.
A te, mia eternità, dedico una canzone.
Ogni angolo di questo pianeta, di questa galassia, di questo universo è bello per deicarti una canzone.
Quale più completa orchestra che esegue nobili arie di complesse ed essenziali note trascritte sul pentagramma del tuo adorabile animo e il tuo gentile cuore è l'amplificazione di cotanta bellezza. A te dedico una canzone, a te moja ucraijnka, a te moja zhinka, solo a te!

Scusate per l'ot... non ci sono tram in questi versi

In alcuni momenti mi trovo a Napoli, nei Quartieri Spagnoli, al castello di S. Elmo, nuotando con Maruzzella, toccando Capri con un dito, contando i pali illuminati di via Posillipo e con un amico sognando il Dazio fiorente di Sirio e Carrelli.
In alcuni momenti mi trovi a Taranto giocando a Sandokan con quegli amici che mai si cancelleranno nel cuore di ogni uomo, di ogni donna cresciuti con quei ricordi... essenziali e preziosi che aiutano a crescere e rimaner bimbi per sempre... sempre è la nostra meta.
In alcuni momenti mi trovo a Lecce in odio per la donna e in amore per la donna, in contrasto con la mia vita stessa... amando e avvolte odiando. A Lecce con amici che mi hanno dato il prezioso senso di amare, quella donna che mi ha dato il dono dell'amore. Quanto è preziosa questa parola
In alcuni momenti mi trovo a Kiev...non la conosco, tutto è sconosciuto: Santa Sofia, il Djpro, la lingua... ma tutto è familiare, tutto è in me. Trasuda tutto di FAMIGLIA....Tutto: Napoli, Taranto, Lecce, Kiev.... si dice che l'amore divino è infinito...per me è infinito l'amore di queste 4 città... allora l'infinito ha una fine....

Questo è un augurio di buon compleanno a un caro amico (Enrico), attuale presidente dei Cicloamici Lecce.

"Nello MCDXV, medesimo anno dello Signore Nostro, nello quale si consumò la cruenta battaglia di Azincourt, dove i "lunghi archi", probabilmente di fattura gallese, furono le armi decisive di essa, lo Re delle Quercie volle in sposa la Regina delle Stelle, nome ispirato, poichè lo reame suo, Iddio volle, fu posto sulle alture de li monti appresso li grandi laghi salati.
Un prode soldato capitano trascorse lo dì dello suo vital ciclo. Ei fu uno araldo de la giusta Via, condottiero leale, ma di tanto in tanto contro se medesimo avea a combattere. In ogni dove, però, era seguito da uno, anch'esso valoroso soldato, sergente delle truppe, excellente cicerone di quei lochi et optima vece a servigio di tattiche movenze offensive pel nemico.
Lo orgoglio dello suddetto Capitano lo rendeva iracondo, ma mai privo di immacolato core. Ei fu eroe e scelse il nulla per la vita sua volutamente destinata a pro per lo padrone suo. Lo signore suo jocondo di cotanti servigi et altrettanta lealtà, volle invitare li compagni d'arme dello medesimo nello maniero suo. Ignaro fu lo prode guerriero. Inde per cui lo signore organizzò uno semplice et gaudioso convivio, omaggio al prode et impavido soldato. Lo segente suo, però, era cosciente al riguardo.
Vi erano lo Re delle Quercie e la Regina delle Stelle che di loro sponte vollero donargli una piccola parte dello contado loro.
Tutti cantarono un buon dì dello Suo vital ciclo."

Salve a tutti,

sto partecipando ad un esercizio di scrittura collettiva.

Sulla base di una traccia comune, mi sono impegnato a scrivere una storia in paragrafi di 420 lettere ciascuno sulla base di spunti che, a giorni alterni, vengono dati dal capofila dell'esercizio.

E' più difficile a spiegare che a fare.

Il tutto ha preso avvio da pochi giorni, ed il risultato dei miei sforzi si può vedere qua:

storie.perfiducia.com/user/onnantonio

Poiché si tratta sostanzialmente di un gioco, la sfida è quella di raccogliere quanti più lettori possibile. A chi va di dare una mano, può iscriverti qua:

storie.perfiducia.com/

e, seguendo le istruzioni, indicare che vuol seguire la storia di Giusto (diventandone "seguace").

E quest'è.

Grazie e ciao

PS No, per ora non si parla di tram. Nei futuri paragrafi, chissà.

Antò, io, in verità, non ho avuto proprio il tempo neanche di vedere di cosa si tratta, ma mi riprometto di farlo in questi giorni.

Questa discussione langue... mi darò da fare

Nel caffè c'è la caffeina
nel tea c'è la teina
nel latte, ovviamente, la lattina....
...nel vino c'è l'ovina.. ..ho sbagliato smile [SM=x346231] [SM=x346231]

Ultimamente sto componendo dei ritmi su delle basi composte sulla tastiera di un ottimo pianista e tastierista....questa notte ho avuto il sentore di sognare i sirio al Dazio di Bagnoli... non sono sicuro ma ho avuto quella sensazione

Guarda, ho saputo che c'è qualcuno che vorrebbe fare pressioni per riportare i tram almeno a piazzale Tecchio, ma non ne so di più.

Tutto l'anello passava sotto ad una grotta molto illuminata e vedevo le PW passare e fermarsi e la festa di Piedigrotta era vicino alla tranvia.
BELLISSIMO !!!!!

Evviva!

Ex linea 2 e tutta Fuorigrotta piena di Tram!!! La linea 2 (quella vecchia) additittura inerbita e avevano binari in comune con la Cumana. Viale G. Cesare con binari e fili di alimentazione.... ma poi sparisce tutto ed io, iracondo, inveivo contro chi aveva tolto tutto....

Te lo dico da anni che devi smettere di drogarti...

da cosa lo evinci? dai binari "inerbiti"?

Mi trovo a Napoli e, in zona Teduccio, completamente cambiata, c'è un carosello di Sirio e Carrelli. In più mi sento per telefono con Augusto per incontrarci e, durante la telefonata, scopro un binario abbandonato, ma su di esso c'è una Carrelli...seguo il binario e mi porta in una zona di Napoli che in realtà non esiste. Cambio sogno: vedo sferagliare una Officina sull' anello di piazza B Marino; l'anello tranviario non si trova dove realmente è, ma su via Cintia. In entrambi i luoghi è pieno di verde, alberi. Poi vedo tram che passano in piazzale Tecchio che è vicino la stazione centrale (piazza Garibaldi) e mi basta attraversare la strada che raggiungo subito la stazione di Campi Flegrei pur restando in piazza Garibaldi e, anche lì, è pieno di alberi...vi giuro che non assunto alcuna sostanza stupefacente (purtroppo )

Io invece ho fatto per tantissimi anni un sogno stranissimo, ero nel tram a via Marina e poi all'improvviso guardavo fuori dal finestrino e mi trovavo a via stadera, un sogno premonitore? Io all'epoca ci ridevo su questo sogno, pensavo che stavo all'impazzimento generale.

Ero nei pressi del capolinea del Dazio a Bagnoli...i binari semi sepolti nell' asfalto. Abitavo in un palazzo molto grande e, forse risalente al '700...vi erano famiglie umili ed oneste e bambini e c'era il rimpianto della presenza del tram... nel cortile interno di questo palazzo vi erano altre costruzioni su perimetro che formava un immenso giardino...questi altri palazzi erano abbandonati e, al centro di questo spiazzo, tra alberi e piante spontanee, vi erano delle colonne doriche risalenti alla Magna Grecia ed io stupito mi chiedevo cosa ci facessero qui a Napoli quel tipo di architettura. Le colonne erano molto alte.