Tram onirico - Racconti di vita e di tram

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XJ6
00venerdì 28 ottobre 2005 01:39
Via Diocleziano a me?

Scritto da: Alessandroch 27/10/2005 19.09
Per consolarti mi invento una storia dove tu sei il protagonista in via Diocleziano, ok? [SM=x346254]

Eh no, il mio territorio di caccia era tra Poggioreale, Piazza Garibaldi e la Riviera. Sogno sì, ma toponomasticamente corretto, per favore [SM=x346236]
Alessandroch
00venerdì 28 ottobre 2005 22:00
Re: Via Diocleziano a me?

Scritto da: XJ6 28/10/2005 1.39
Eh no, il mio territorio di caccia era tra Poggioreale, Piazza Garibaldi e la Riviera. Sogno sì, ma toponomasticamente corretto, per favore [SM=x346236]



perchè c' è una via da quelle parti che hanno denominato "verdiano"? [SM=x346231] .... ne posso mettere un altro? [SM=x346231]

[SM=x346220] [SM=x346220] [SM=x346220]

Augusto1
00sabato 29 ottobre 2005 00:19
che noia...
Perchè se dico che palle poi voi bacchettoni mi riprendete...
[SM=x346221] [SM=x346222] [SM=x346223] [SM=x346235] [SM=x346243] [SM=x346244] [SM=x346245] [SM=x346249] [SM=x346252] [SM=x346241] [SM=x346230]
XJ6
00sabato 29 ottobre 2005 03:19
Noia di che?
Forse il male di vivere hai incontrato? Il rivo strozzato che gorgoglia, l'incartocciarsi della foglia, l'appisolamento del forum? [SM=x346225]
Alessandroch
00sabato 29 ottobre 2005 12:50
??????
Non ho capito gli ultimi 2 post!!!! [SM=x346240]

?????



Francesco E.
00domenica 30 ottobre 2005 01:46
Un sogno filotramviario (più filo...)
Per la serie: sono proprio fuori di testa...

ho fatto un sogno incredibile!

Mi trovo a Fuorigrotta in compagnia di due amiche dei tempi della Gi.Fra (una delle quali è colei che un anno fa di questi tempi, purtroppo, se n'è andata con un male incurabile... mah!); passeggiavamo lungo Via Tiberio (un lungo stradone in discesa alle spalle di quella che fino a nove anni fa era casa mia... quest'arteria, senza sbocco, termina in un grande piazzale, dove si erge uno dei palazzi dei ferrovieri, costeggiato sulla destra da quella che una volta era l'area merci della stazione FS di P.zza Leopardi il cui ingresso è proprio dall'altra parte del complesso piano binari); manco a farlo apposta questa strada trae origine, in diramazione, da via dei Missionari proprio davanti al Deposito autobus della Sita; mentre cammino sollevo in alto lo sguardo e, con mio sbalordimento, vedo dei bifilari nuovi di zecca! Arriviamo giù al piazzale, animatissimo di operai al lavoro e mezzi meccanici, e subito scorgo parcheggiato al centro, davanti al palazzo dei ferrovieri, un autobus Fiat 418 Sofer rosso sbiadito che subito identifico come un "trasporto materiali". Appena più presso a noi, leggermete a sinistra (muso in avanti), c'è un furgone Fiat 238 sul quale si accaniscono, con mio disappunto, alcuni ragazzini... il veicolo ha una foggia strana... accidenti! Mai visto! Nel mio sogno sembra essere l'antenato dei "Pollicino"... verniciato in biverde sembra somigliare più ad un vecchio taxi... in realtà ha una porta tipo Sofer sulla fiancata dx, il tetto rialzato e... la veletta sul ricasco del tetto!!!! Penso... ma che ci fa quì questo strano veicolo? Non faccio in tempo a darmi la risposta che un tizio, riconoscendomi come un socio Aiat-Mondotram ( ma come avrà fatto mi domando?), si premura subito di mettermi al corrente della nuova tecnologia di montaggio della racchetta di ritorno: assemblata a reticolo altrove, arrotolata, trasportata sul posto e poi calata sui sostegni dall'alto, già completa, addirittura con una grande gru!! Il reticolo viene poi rimosso ,in un secondo momento dopo, aver collegato la struttura alla rete restante, mentre il bifilare vero e proprio rimane protetto in una guaina isolante fino al momento del collaudo della linea! Nella mia onirica visione via Tiberio presenta, negli ultimi 50 metri, una pendenza notevole che in realtà non ha (la strada al vero ha una pendenza, accentuata ma non troppo, costante per tutto il percorso ed è anche piuttosto larga, tanto da farci entrare comodamente due filobus affiancati)... questo mi fa domandare al tizio, che nel sogno ha il volto dell' Ing. Moccia (persona veramente esistente... il Direttore dei lavori del cantiere della costruenda Linea 6 Metronapoli!), come pensano di risolvere il problema della grandezza dei Fiat-Sofer 418F (inesistenti... una mia onirica rielaborazione in chiave anni '70 del progetto autobus-filobus Aerfer UtVes?); costui mi risponde, non accorgendosi del palese errore, che hanno ovviato chiedendo alla Ansaldo-Breda di allestire un prototipo su base medioautobus 231 e che, essendo i tempi stretti, sia stato fatto rientrare in fabbrica per, proveniente dalla flotta SFSM, un esemplare di detto modello poiché la produzione degli stessi al momento era sospesa!!!! Prima di proseguire il dialogo faccio in tempo a domandarmi perché non si è accorto dello strafalcione ... il mio era un palese "errore ostativo"... ho parlato di 418F mentre (ovvietà onirica s'intende!)intendevo gli F19!!! Al quel punto, a seguito di una ulteriore mia domanda, vengo a sapere che la linea, circolare, ricalca quasi in toto il percorso tramviario della gloriosa linea 1 passando fra l'altro per Sannazzaro, Galleria Laziale, via Giulio Cesare e P.le Tecchio... dove però, precisa l'ingegnere, i mezzi dovranno invertire la marcia abbassando le aste per l'impossibilità di installare una racchetta a causa del nuovo assetto della Piazza! Si, penso fra me e me, ma di costruirne una davanti Campi Flegrei proprio non se ne parla?! Mah! Quindi, prosegue nel frattempo l'Ingengere, come possono capire lor signori (poiché parlava a tutti e tre), questa che vedete e una diramazione costruita a supporto della linea prinicipale alla quale, fra l'altro, si sta pensando di dare il numero 223 (e la sussidiaria 223 barrata)... . L'unico capolinea è all'altezza del Molo Vigliena... addirittura nel porto (anche per questo si è pensato ad una nuova tipologia di filobus)!!!!!!!!!!!!!!
A questo punto ci congediamo dalla persona e, incamminandoci in salita lungo via Tiberio, mi entusiasmo nel parlare alle mie amiche del fatto che, benché scippata del tram, dopo ben 60 anni (altro errore... gli anni sono 65 dall'inaugurazione della filolinea 40... nel 1940!) il filobus arriva a Fuorigrotta in pompa magna!!! Mentre fantasticavo 'stu pensiero (nel sogno arrivo perfino a parafrasare Totò e la sua " 'A livella "), mi ritrovo in una zona portuale di Napoli non meglio identificata: una lunga banchina basolata, non molto larga, sulla quale scorre un binario, terminante con una deviata di una sessantina di metri, situato a ridosso di un muro sovrastato da una balaustra (del tutto analoga a quella di via Caracciolo) sulla quale io sono affacciato. Da quella visuale scorgo, allineati sul binario proprio sotto di me, alcuni tram accantonati dall' ANM che, nella mia fantasia, sono in attesa di essere imbarcati alla volta dell'Europa dell'est: ecco, penso, quelli sono i tram che andranno in Romania! Preso dall'ansia cerco di individuare le matricole... ma subito mi accorgo che l'unico ad avere la cassa ricostruita "anni '70-'80" è proprio la 1047 che chiude la fila! Priva del pantografo sembra essere stata venduta mentre era ancora in carrozzeria in corso di restauro... infatti la cassa ha quasi tutte le lamiere a zero ed il giallo ministeriale è visibile praticamente solo sul musetto assieme alla matricola; allora, noncurante delle successive incongruenze cerco di riconoscere la 961... la ritrovo in mezzo alcune meridionali (tutte con un'aria alquanto vissuta!) fra le quali riconosco la 1016 ed una improbabile 916! Ciliegina sulla torta: mi volto a sinistra di 90 gradi ruotando con tutto il corpo in modo da far scivolare la vista tramviaria a destra e riconosco di essere proprio su via Caracciolo quasi all'altezza di Piazza Vittoria... la colonna spezzata è davanti a me ad una ventina di metri! Non è possibile... sono finito nel racconto di Alessandro! Via Caracciolo e la Villa Comunale a destra... il porto vecchia maniera a sinistra!!!! Come se non bastasse, proprio da Piazza Vittoria svolta nella mia direzione un maestoso Menarini Monocar con una inusitata tabella di linea di colore giallo recante il numero 66! A questo punto il sogno finisce... e meno male!!!

[Modificato da Francesco E. 30/10/2005 1.47]

Alessandroch
00sabato 5 novembre 2005 11:38
non è un sogno è un racconto vero e proprio.... alla faccia!!! [SM=x346244]

Alessandroch
00venerdì 11 novembre 2005 11:26
invece...
..io ho sognato che mi trovo in una città a me sconosciuta e le tranvie le trovo su lunghi viadotti. I tram sono di costruzione mista tra le 5000 milanesi e le Peter Witt napoletane.
Nel sogno ho sentito la presenza di Francesco ma non mi è apparso.
All' improvviso un ragazzo a me sconosciuto si butta addosso a me x bloccarmi come se stessimo lottando. Cadiamo a terra ed io sotto di lui, inutili i miei tentativi nel liberarmi, mi spiega che quelle macchine si chiamano P.W. e sono in servizio dal 1930.

ma [SM=x346240] [SM=x346240]
Alessandroch
00sabato 31 dicembre 2005 11:46
sempre la ex 2!!!!
L' ho sognata sempre dismessa. L' azienda, nel tagliare le rotaie dal resto dell' impianto tranviario, ha lasciato una meridionale sulla sezione dei binari isolati. Il tram era affollato e i sedili non erano i soliti ma ferroviari.
Il tram si trovava su un raddoppio di binari x le coincidenze, ma non era in corrispondenza dell' ex deposito... come al solito la città era Napoli ma molto diversa.
Augusto1
00sabato 31 dicembre 2005 12:51
interpretazioni spicciole
La tratta tagliata col binario delle precedenze potrebbe essere quella da piazza Bagnoli al Dazio, dove i binari sono tuttora al loro posto. Per quanto riguarda i tram di costruzione mista 5000 di Milano e PW non sei lontano dalla verità, in quanto credo che la 5003 dell'ATM che venne a Napoli influenzò, con il doppio fanale anteriore - già sperimentato, tra l'altro, negli anni '50 - il disegno delle ricostruite.
Alessandroch
00sabato 25 marzo 2006 20:23
Altro sogno... Alquanto ricorrente:
Ho sognato di condurre un tram (o un treno? [SM=x346240] ). Esco dal tunnel 4 Giornate (la galleria vicino alla stazione della metropolitana a Mergellina) dalla parte di viale Augusto. Il punto non è quello xkè mi ritrovo all' uscita della galleria della metropolitana in prossimità di pzza Leopardi. I binari sono ferroviari ma sopra ci passano i tram... c' è un sacco di vegetazione spontanea.
Questo sogno l' ho fatto forse un paio di settimane fa...

Anni fa sognai via G. Testa (a Cavallegeri Aosta) servita da ferrovia: quasi sotto casa di mio cugino (e di mio zio ancora in vita quando ebbi questa visione onirica) c'è un binario ferroviario e sopra ci transitano le D245 da manovra...
I tram non c' entrano nulla questa volta, ma ci sono cmq mezzi su ferro.

Mi manca tanto quella tranvia che non c' è più [SM=x346226] !!!

[Modificato da XJ6 25/03/2006 22.53]

Augusto1
00sabato 25 marzo 2006 22:44
per Alex
Beh, la ferrovia affianca tuttora, in rilevato, via Giuseppe Testa a Cavalleggeri, le loco da manovra in realtà c'erano (non D 245 però) e tiravano i lunghi treni di materiale che entrava e usciva dall'Italsider. La vegetazione all'uscita del tunnel forse richiama quella dell collina di via Manzoni al di sopra dei portali di tutte e tre le gallerie, quella delle 4 Giornate, la Laziale (dove ci sono i binari del tram) e quella FS.
Alessandroch
00domenica 26 marzo 2006 12:08
Io, macchinista o tranviere?
Nel sogno scritto da me nel post precedente ero alla guida di un mezzo su roatie, ma non saprei se fosse stato un tram o un treno...

Qualche mese fa ho sognato piazza Sannazzaro piena di tram ed una soprpelevata che andava verso la racchetta di ritorno a Mergellina. Era tutto chiaro! La Laziale ben definita in ogni suo particolare... c' era anche qualcuno di voi napoletani.
La piazza non era a livello del mare, ma in collina e x andare giù a mare si passava sotto ad una galleria pedonale, cioè una sorta di Laziale molto più piccola...
Alessandroch
00venerdì 14 aprile 2006 09:17
Tu... che sei fantastica !
Tu... che il tuo viso è come il miele
Tu... di cui le struggenti curve addolcisci con la cura del
vignaiolo per le sue uve!
Tu... che mi hai stregato col solo tuo respiro
Tu... che mi hai reso schiavo dei tuoi capricci
Tu... graziosa creatura come vessilli spiegati
Tu... che amabilmente mi comandi
Tu... inconsapevole del tuo amore
Eccomi qua, tuo schiavo, concubino e complice del tuo battito vitale.

Io... misero granello di polvere
Io... che pendo dalle tue colorate labbra
Io... banderuola del tuo vento
Io... ovunque vada, il mio pensiero è drogato per te
Io... tenera et sensibile anima che ogni dì prega per te
Io... schiavo per la tua esistenza.

Cosa dovrei ancora scrivere per te?
Quale parola deve nascere dal mio pensiero per te?
Quale morte è destinata per le mie carni e per le mie ossa?
Non saprei, ma sarò quì ad attenderti, mia dolce e bella creatura.
Tu... Napoli, la mia dimora!!!
Francesco E.
00venerdì 14 aprile 2006 11:52
Accidenti!!!!!!! [SM=x346234] [SM=x346234] [SM=x346220] [SM=x346220] [SM=x346228]
Francesco Angrisani
00venerdì 14 aprile 2006 12:52
Alla faccia del caciocavallo ...
[SM=x346220] [SM=x346220] [SM=x346220] [SM=x346242]
Alessandroch
00sabato 15 aprile 2006 07:59
x i 2 Franceschi:
Vi ringrazio tanto... non avrei mai pensato che vi sarebbe piaciuta. [SM=x346230]
A questo punto mi piacerebbe sapere il parere di qualcun' altro frequentatore del forum [SM=x346229] [SM=x346236]
Alessandroch
00mercoledì 19 aprile 2006 08:00
Stavolta
ero a Taranto anche se la chiamavo Lecce.
La città era piena di binari in disuso: il lungomare, corso Umberto, piazza Ebalia con via Berardi. In sogno ho fatto appassionare uno che di tram non gliene importava nulla.
Sotto casa mia, dove da piccolo giocavo a pallone (sempre a Taranto), c' era una spece di ple Tecchio, giacchè anche lì vi è un' aiula o un piccolo giardinetto; anelli tranviari, scambi ed incroci... ma continuavo a dire "che strano non credevo che a Lecce esistevano tante linee" ma ero a Taranto.
Ho visto transitare anche una carrelli, con livrea arancione, sulla linea 5 (che a Taranto come tram non è mai esistita). Come design era un misto tra le 28 milanesi e le PW di Napoli.

Non ho mai visto tanti binari...
Alessandroch
00venerdì 12 maggio 2006 13:55
Arriva un' altra storia!!!! Prenotate i biglietti [SM=x346232]
Alessandroch
00venerdì 12 maggio 2006 14:58
MEMORIE
Napoli, 24 settembre 1935

Ore 11,30...piazza Dante...aspetto il tram 18. E' il tram dove lei è a bordo; sono trafelato nell' aspettarla.
L' ultima volta che ci siamo incontrati è stata ieri sera in piazza S. Ferdinando...passeggiammo in direzione via S. Lucia sino al Megaride. Le 2 ore che avevamo a disposizione son volate via come polline... nel momento in cui si tornava ognuno a casa propria era una sofferenza vedere lei allontanarsi sulla linea 3 servita dai nuovi bellissimi tram che l' azienda municipale ha acquistato da un paio di anni.
Ed eccomi qui, oggi che l' aspetto in piazza Dante...Ecco il tram...si ferma...la gente scende ed altra sale. La vedo... è bellissima!!!! Il suo cappello è molto attuale alla moda odierna. Il vestito bianco e raggiante come il sole la esalta. La sua figura riesce a rendere beata anche la sua bosretta che porta indosso.
I suoi capelli neri come la pece sono un forte contrasto sul suo abito.
Il suo sorriso è un subire una cannonata di miste trepidazioni forti e devastanti.
Si avvicina a me sempre più, mi tende la mano; seguo il suo esempio e, quando le nostre mani hanno il contatto, lei mi trascina vorticosamente: è stato il invito a passeggiare con lei.
Tento di parlare ma una strana forma di dislessia mi domina!
Siamo in via Roma e ci avviciniamo verso piazza Plebiscito. All' improvvivo lei si ferma e, come un cagnolino, faccio lo stesso. Si gira verso di me e mi bacia! Ho sentito in quel momento una passione che mai potrò cancellare nella mia memoria.
Una passione che ho custodito nel mio cuore...questo cuore: è una forte cassaforte di amore in ricordo di lei.

Siamo nel 2006 ed ho 91 anni e la vita in me sta per finire. Vorrei dare in dono al mio simile questa ricchezza. Non mi sono mai sposato... non l' ho mai voluto. Sono sopravvissuto al 2° conflitto mondiale, sono sopravissuto alle tante amanti... ma non ho mai tradito lei.
E' come se l' avessi sposata, anzi sto andando a sposarmi con lei...Gesù lo sa!!!
Lei morì per tisi qualche mese dopo.
Quei capelli neri... quell' abito bianco e quei colpi di tosse insanguinati... sembava che fosse ferita al suo candido cuore.

Alessandro Cervarich
classe 1915
Francesco E.
00venerdì 12 maggio 2006 21:02
Re: MEMORIE

Scritto da: Alessandroch 12/05/2006 14.58
Napoli, 24 settembre 1935




Oh mamma!! [SM=x346234] [SM=x346234] [SM=x346222]
XJ6
00sabato 13 maggio 2006 11:49
Alex, hai proprio deciso di farci scendere ...
... il gocciolone [SM=x346234]
Alessandroch
00sabato 13 maggio 2006 16:04
Criticate senza veli i miei stupidi scritti [SM=x346220] [SM=x346220] [SM=x346220]
Augusto1
00sabato 13 maggio 2006 22:39
Per Alex, classe 1915
Per luoghi ed anni di ambientazione mi hai fatto pensare a mio nonno materno Ugo, classe 1918, vivente, nativo di via Filangieri (ma ha vissuto sempre in pieno centro, a Piazza Miraglia), che da quando ha perso la moglie (mia nonna, classe 1921) nel 2001 non è più lo stesso, anche se è lucidissimo e tiene botta, malgrado gli acciacchi. Mio nonno ha sempre e solo fatto il commesso di farmacia fino a metà degli anni '90. Mio nonno è appassionato di tram (ma non ho preso "il vizio" da lui, è una pura combinazione), e la sua farmacia precedente era l'ex farmacia Gargiulo (ora non ricordo come si chiama, ma è ancora lì) al Corso Umberto angolo via Porta di Massa (l'incrocio di Mezzocannone, tanto per capirci). Mio nonno mi raccontava di quando (non parliamo spessissimo, e fin quando è stato in vita avevo un rapporto più stretto con mio nonno paterno), servendo i clienti al banco, aveva sempre un occhio alla strada per osservare un OFM, una Charleroi, ma anche una Peter Witt, alla cui presentazione era spettatore ammirato. Mio nonno per tornare a casa dalla farmacia poteva salire a piedi per via Mezzocannone, attraversare piazza san Domenico Maggiore, poi la stretta via omonima e si ritrovava in piazza Miraglia, ma preferiva aspettare il 12, il 21 o il 24 per salire a piazza Dante, e poi a piedi per Port'Alba e via San Pietro a Majella, dove c'è il Conservatorio. Nel 1955 gli hanno tolto i tram (che poteva, però, ammirare a pochi metri, in via Marina), ma gli restavano i filobus, che per lui non avevano lo stesso fascino. A metà degli anni '80 ha cambiato farmacia, trasferendosi alla farmacia Nazionale in via Giordano Bruno: gli anni passavano, la voglia diminuiva, ma lui continuava a lavorare più che per necessità, per la possibilità di andare a lavorare scendendo a piedi fino a via Marina e prendere l'1 o il 2, solo che non erano più vetture a due assi o tram a carrelli in livrea a due toni di verde, ma le più squadrate vetture ricostruite in giallo-arancio, alla fine anche con la banda nera. Mio padre - a suo modo un personaggio - che Roberto, Francesco e tu stesso avete conosciuto, ferroviere in pensione e frequentatore dei tram milanesi e bolognesi, oltre che di quelli napoletani, gli ha sempre detto "papà (si usa anche con i suoceri), ma 'sta passione per i tram che avete voi e vostro nipote io non la capisco". Passati i 70 anni mio nonno ha deciso di godersi la pensione. Abbiamo parlato tante volte di tram, ma dopo il 2001 mio nonno parla un pò di meno, ma ha visto i Sirio, senza però salirci ancora, anche perchè si è poi trasferito da mia zia a Capodichino. Chissà, magari un giorno si convince, ma sarebbe un mezzo miracolo...
Alessandroch
00domenica 14 maggio 2006 00:58
Quindi tuo nonno si è visto il fior fiore della rete tranviaria napoletana... non so se invidiarlo o meno:
Roberto Amori
00domenica 14 maggio 2006 04:13
Che dire...
bravo...
Alessandro è uno di quei personaggi che se non fosse stato per Mondotram non avrei mai incontrato e qualora tra la gente l'avessi sfiorato nel 1935 a Piazza Dante, perchè c'ero anch'io ovvio, non avrei potuto purtroppo riconoscere.
Umanissimi racconti frutto di una spiritualità a tanti ( non a noi ) dimenticata...musicista, romanziere, appassionato di tram, odontotecnico, restauratore, collezionista, uno slavo partenopeo proiettato in Puglia, bello a suo parere, certamente buono...insomma quanti siete lì dentro?
Alessandroch
00domenica 14 maggio 2006 14:12
X tutti
Grazie di cuore [SM=x346220] [SM=x346220] [SM=x346220]
Alessandroch
00sabato 27 maggio 2006 06:45
Ecco il villaggio degli irriducibili:
Contro gli smantellatori di tranvie:

Il Capo indiscusso: ESPOFRANTIX che governa questo villaggio con molta saggezza insieme a sua moglie Angela
CRACCAUGUSTIX il commerciante che provoca sempre risse nel villaggio contro ABBAMONTIX il fabbro di rotaie tranviarie.
FRANGRISANIX: il decano del villaggio
ANTOJSEIX: il druido del villaggio che prepara una pozione magica che rende invincibile chi la usa (xkè nn si comprende se è da bere o da mangiare... si sa solo che è a base di lega di rotaie tranviarie). Infatti gli smantellatori di linee tranviarie hanno molta paura degl' abitanti di questo villaggio, l' unico che resiste ancora all' invasore di smantellatori.
ROBERTAMORIX: il capo di un villaggio vicino
GRIMASTIX: poeta che viene sempre messo a tacere con pezzi di rotaie tranviarie messegli in bocca.
PAOLOILFIORENTIX e SIMOPATIX sono gli amici degl' irriducibili
MARKIX: nipote del capo del villaggio (nel fumetto c' è Menabotte che è il nipote di Abracourcix il capo del villaggio gallico, vedete Asterix e i Normanni)
ALESSANOBIS: amico egiziano del villaggio che vive nelle Finisterrae (l' attuale Salento)
filobustiere
00sabato 27 maggio 2006 10:18
LO SFRATTATO
Caro (ma non molto) Alex
Mi hai sfrattato dal villaggio proprio a me. Io sono molto tollerante però uno sfratto è sempre uno sfratto.
Sto valutando di venire a Lecce ed "appicciarti" il deposito dei treni.
Comunque porgo l'altra guancia e perciò ti invito a partecipare a questo concorso letterrario:
www.anm.it/default.asp
Augusto1
00sabato 27 maggio 2006 16:14
Mia proposta: sfratto revocato?
FILOBUSTIERIX
Il folletto viaggiatore che porta tanti bei doni ai suoi amici ogniqualvolta fa ritorno al villaggio. Dotato di pietre focaie, accusa Alessanobis di superficialità.

Evitato un rogo. [SM=x346242]
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