Televisione

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pabbamo
00martedì 29 giugno 2010 10:58
Taricone e la Nuova Squadra
Visti i progetti che avevano in Rai con la reintroduzione di Taricone e sviluppare un canovaccio intorno al suo personaggio, con la morte di quest'ultimo, a questo punto, credo che si dovrà completamente riscrivere la sceneggiatura, a meno che non si trovi un suo sostituto che interpreti lo stesso personaggio (e non è nemmeno da escludere, a questo punto, che l'inizio delle riprese sarà procrastinato di non poco...).
Per quel che riguarda la tragica scomparsa di Pietro Taricone (fra l'altro, beffardamente, nel giorno del suo onomastico), al di là della dinamica dell'accaduto, oltre al fatto di essere rimasto allibito, l'unica osservazione che mi sento di fare è che, se fossi stato io al suo posto, indipendentemente dalle passioni che uno può avere e coltivare, con una moglie ed una figlia in tenera età io ci penserei due volte prima di intraprendere uno sport così estremo con i rischi che ci sono, per di più in un posto dove il vento batte irregolarmente e dove già altri ci hanno rimesso la vita per questo motivo.... In ogni modo, un pensiero affettuoso alla sua compagna ed alla figlia, che ora crescerà senza avere la vicinanza e l'affetto del suo papà...
XJ6
00martedì 29 giugno 2010 13:24
Francesco E.
00martedì 29 giugno 2010 13:41
Mamma che tristezza!!!
birillo2000
00martedì 29 giugno 2010 14:42
Ciao,
...purtroppo.Ma vedi pabbamo, ognuno di noi ha un qualcosa dal quale viene attratto e del quale si sente come ipnotizzato: ti è mai capitato di andare incontro ad una cosa che ritieni per te negativa e non poterti fermare in tempo? Lo sa solo lui cosa gli è successo.
BiagPal
00martedì 29 giugno 2010 22:23
Mi dispiace della morte di Taricone perché si tratta comunque della morte di un essere umano e quindi porto enorme rispetto.
Allo stesso tempo, però, non accetto questa notevole attenzione mediatica, mentre solo due giorni fa la notizia della morte di Aldo Giuffrè, uno che era un'artista e che realmente ha fatto la storia del teatro ed in piccola parte del cinema italiano, a stento è stata data. Lo reputo assurdo.
alejandro_Roma
00mercoledì 30 giugno 2010 00:03
Soppressione di TGR Neapolis
E' una di quelle rubriche che reputavo interessanti, anche per il fatto di promuovere chi lavora con le nuove tecnologie a Napoli e dintorni.
pabbamo
00venerdì 2 luglio 2010 10:52
BiagPal, 29/06/2010 22.23:

Mi dispiace della morte di Taricone perché si tratta comunque della morte di un essere umano e quindi porto enorme rispetto.
Allo stesso tempo, però, non accetto questa notevole attenzione mediatica, mentre solo due giorni fa la notizia della morte di Aldo Giuffrè, uno che era un'artista e che realmente ha fatto la storia del teatro ed in piccola parte del cinema italiano, a stento è stata data. Lo reputo assurdo.



Sono d'accordo con questo giudizio, visto che il grande Aldo Giuffrè non era da meno...

In ogni modo, la mia ipotesi si è rivelata esatta: sul Mattino di oggi è riportato che i produttori de "la Nuova Squadra" (che hanno persino fatto un necrologio sul giornale firmandolo, per l'appunto, "La Nuova Squadra"...), a seguito della scomparsa di Pietro Taricone, dovranno riscrivere la sceneggiatura, ed hanno aggiunto che non lo sostituiranno con un altro attore. Il personaggio di Taricone, originariamente, sarebbe uscito di galera (dove era finito alla fine della precedente serie) per poi tentare di rientrare al suo posto al commissariato Spaccanapoli, ma in seguito avrebbe ceduto alle lusinghe della camorra in giacca e cravatta....
trammue
00venerdì 2 luglio 2010 15:03
i media danno importanza a quello che la gente reputa importante.
quando diversi anni fa scomparve in un tragico incidente la moglie di aldo giuffrè la cosa destò forte impressione fra la gente, ed i media le dettero abbastanza rilievo, anche se lei, liliana trouchè, non era un personaggio di primo piano.
pabbamo
00venerdì 2 luglio 2010 22:34
Aldo Giuffré - Liana Trouché
[SM=g1885122] Il motivo dell'eco che suscitò l'incidente nel quale morì Liana Trouché ve lo posso dire io con dovizia di particolari, perchè ricordo bene la storia le cui vicende mi attrassero talmente al punto di approfondire il tutto.
Innanzitutto, fece scalpore il fatto in se stesso che l'attrice morì mentre era in auto con il grande Gino Bramieri (che era alla guida), con il quale stava portando in giro per i vari teatri italiani una commedia che rappresentavano insieme. La cosa più rilevante, però, fu la discussione che si aprì sull'auto di Bramieri, una Alfa 6 2500 con il cambio automatico. Un lettore di Quattroruote (che io leggo assiduamente fin da bambino) sollevò il caso per una semplice curiosità: prendendo spunto proprio da quell'incidente, la sua domanda riguardava le presunte difficoltà di controllo di una qualunque vettura con il cambio automatico, che proprio Bramieri citò a sua difesa, nonché la robustezza della scocca della vettura che, secondo quanto dichiarava la casa costruttrice, doveva resistere fino ad una forza d'urto pari a 45.000 Kg.
I redattori di Quattroruote, prima di tutto, precisarono che, per quel che riguardava le responsabilità dell'incidente, era ancora tutto da chiarire e la cosa non era quindi di loro competenza in quanto se ne stava occupando la magistratura; in risposta al quesito del lettore, poi, si soffermarono sulle differenze tra un'auto con il cambio manuale e una automatica: l'impossibilità di avviare la vettura a spinta nel caso di avaria, le difficoltà in caso di traino (non più di 50 chilometri di percorrenza e una velocità non superiore a 50 km/h, e ancora oggi non ho compreso il perché...), l'assenza totale del freno motore e la conseguente più rapida usura dei freni maggiormente sollecitati, e così via.
Piuttosto, i redattori di Quattroruote si soffermarono su un particolare che sicuramente si rivelò determinante riguardo alla morte dell'attrice: su quella stessa pagina della rivista era pubblicata la foto di quel che era rimasto della vettura, dove si notava subito che mancava la portiera anteriore destra, divelta dalla violenza dell'urto (mi sembra che l'auto si era anche ribaltata più volte) e letteralmente staccata dalla vettura; l'attrice, che sedeva a fianco di Bramieri, fu sbalzata fuori dall'abitacolo e per questo morì sul colpo. La redazione evidenziò questo particolare perché, da quanto se ne deduceva, non era difficile giungere alla conclusione che la Trouché perse la vita in quanto non aveva allacciato la cintura di sicurezza, nonostante la vettura ne fosse provvista; se, infatti, l'avesse allacciata, dalla dinamica se ne poteva facilmente desumere che si sarebbe senz'altro salvata, anche tenendo conto che la cellula dell'abitacolo aveva egregiamente resistito all'urto. Questo è quanto. Per quel che concerne Bramieri (che poi scomparve per un tumore nel 1996), pur essendone uscito anch'egli seriamente ferito, si ristabilì completamente, ma non mi sembra, se ricordo bene, che ebbe condanne in relazione alla morte dell'attrice.
Francesco E.
00sabato 3 luglio 2010 11:10
Analogie....
Questo incidente è sinistramente simile (per circostanze e personaggi coinvolti) a quello occorso circa tre anni prima a Dora Moroni... stessa dinamica e quasi stesse conseguenze ("quasi" per fortuna della Moroni)!
La sera del 13 Luglio 1978 essa viaggiava a bordo della Lancia Gamma guidata da Corrado (altra analogia....ammiraglia Alfa Romeo - ammiraglia Lancia....entrambe vetture che, per diversa via, non ebbero grande successo di pubblico...); il popolare presentatore perde il controllo della macchina e la povera valletta viene sbalzata fuori dall'abitacolo nello stesso modo che risulterà fatale alla Trouché....anche lei NON indossava la cintura di sicurezza ma, per sua fortuna, finì su un terrapieno abbastanza morbido da salvargli la vita anche se, c'è da dirlo, in realtà fu salvata in più dall'abilità dei medici di primo soccorso che la recuperarono per ben due volte da altrettanti arresti cardiaci! La Moroni, oggi 56 anni (sempre bellissima!), rimase un mese e mezzo in coma e nove mesi in ospedale... non si è mai del tutto ripresa dalle conseguenze di quell'incidente! Corrado e Bramieri, in seguito, furono accomunati quasi dallo stesso triste destino...
trammue
00sabato 3 luglio 2010 12:11
a quei tempi non c'era l'obbligo di allacciare le cinture, quindi in italia le allacciavano solo i turisti tedeschi!
comunque in entrambi gli incidenti la causa determinante fu la velocità.
si disse che lo stesso corrado esortò l'autista dell'ambulanza a non correre troppo
Francesco E.
00sabato 3 luglio 2010 14:03
Infatti nessuno ha detto che mancarono un obbligo... ma è un fatto che sia Bramieri che Corrado che le avevano allacciate uscirono malconci ma sulle loro gambe dai rispettivi incidenti...
pabbamo
00domenica 4 luglio 2010 20:01
Dora Moroni
Anche io ricordo bene quell'incidente, e mi colpì molto, vista la popolarità e la simpatia che aveva suscitato Dora Moroni in illo tempore (ricordo ancora la sigla finale "... ma ... se..." di "Domenica in" cantata da lei). Visto, poi, il calvario a cui lei andò incontro, nei tempi che seguirono fui molto contento del suo matrimonio con Christian (anche se questi non è mai stato fra i miei cantanti preferiti), che sembrava davvero una di quelle unioni da "due cuori e una capanna" nonché una sorta di "premio divino" alle sue sofferenze, tant'è vero che mi ha non poco stupito, molti anni dopo, il divorzio fra loro due...
Per quel che concerne Corrado, ancora oggi, quando sento il suo nome, mi levo tanto di cappello: quando negli anni '80 conduceva "Il pranzo è servito", ho perso il conto di quante domande di partecipazione feci, e non tanto per la facilità delle domande del gioco, quanto piuttosto per la possibilità di incrociarmi con le sue ineguagliabili ironie.....
Francesco E.
00lunedì 5 luglio 2010 00:12
Corrado era IL presentatore per antonomasia! Unico, ineguagliabile...
XJ6
00martedì 6 luglio 2010 03:14
Pare che Christian...

...non si sia comportato benissimo con Dora Moroni (nel corso della separazione i giornali ci sguazzarono abbastanza).

A proposito di vallette, qualcuno si ricorda di Marilda Donà? Chissà che fine ha fatto. Mi ricordo che cantava una canzone dal titolo "TenerAmante" (grande gioco di parole, eh?)
Francesco E.
00martedì 6 luglio 2010 11:51
Marilda Donà
Certo che me la ricordo... era(è)bella ma aveva un'espressione sempre vagamente triste...


P.S.

Per quanto riguarda Christrian pare, ma ovviamente non lo sapremo mai per certo, che alzasse spesso le mani...
Augusto1
00martedì 6 luglio 2010 13:55
Me la ricordo anch'io, iniziò con i filmetti sexy all'italiana.
XJ6
00mercoledì 7 luglio 2010 22:12
Di filmetto...

...credo ne abbia fatto a malapena uno, prima di sparire (e di essere stata valletta a Domenica In). fece anche un servizio (castissimo) su Playboy.
Augusto1
00mercoledì 7 luglio 2010 22:30
Ha partecipato a quindici film, i più noti dei quali erano "Di che segno sei?", "L'affittacamere", "Dove vai in vacanza?", "La casa stregata", "A tu per tu". E' uscita di scena nel 1990, oggi ha 54 anni e credo viva a Merano.
XJ6
00giovedì 8 luglio 2010 04:30
Partecipato è una parola grossa...

[SM=x346236]
Francesco E.
00giovedì 8 luglio 2010 14:00
Lelio Luttazzi....
Se n'è andato pure lui alla bella età di 87 anni! Grande musicista Jazz/swing ed eclettico personaggio (cantante, pianista, attore compositore e presentatore) è stato uno dei protagonisti della TV Italiana degli anni '50 e '60 e, in parte, degli anni '70; entrato in RAI (a Torino) nel 1950, come direttore d'orchestra d'archi (quando già dal '44 aveva avuto un buon successo come compositore, avendo scritto, tra l'altro, per Ernesto Bonino la canzone "Un giovanotto matto" e, in seguito, rafforzata dalla collaborazione con il suo conterraneo Teddy Reno) proseguì poi nel '54 con un quiz radiofonico presentato, inutile dirlo, da Mike Bongiorno; il debutto televisivo avvenne nel '55 con un programma musicale settimanale insieme al grandissimo Gorny Kramer! Ma tutti noi lo ricordiamo, chi più che meno, nelle trasmissioni chiave della RAI anni '60: Studio Uno (nel'edizione in cui Mina NON presentava), Doppia coppia (prima edizione con Sylvie Vartan, Bice Valori e Alighiero Noschese....se vado avanti mi viene da piangere...) e una delle edizioni di Ieri e Ooggi in cui si ricorda un mitico duetto a due pianoforti con Enrico Simonetti, nonché un'esibizione con il chitarrista jazz Franco Cerri ed il suo gruppo!!
Compose moltissime canzoni tra cui "Vecchia America" (per il Quartetto Cetra), "El can de Trieste" (da lui stesso parodiata in seguito), "Chiedimi tutto", "Una zebra a pois" (cantata da Mina, una delle rare incursioni nel pop); fu anche autore di colonne sonore (tra cui "Totò, Peppino e la malafemmena", "Totò, Lascia o raddopia?" e "Venezia, la luna e tu"); fu anche attore in alcuni film (addirittura con Antonioni) ma resta nella memoria la sua partecipazione alla puntata "IL Fornaretto di Venezia" dalla serie mitica "Biblioteca di Studio Uno"; la gande notorietà la ebbe, cmq, con la trasmissione radiofonica, da lui ideata, "Hit parade" di cui resta il mitico annuncio "Signore a signori Lelio Luttazzi presenta... HiiiiTT Paraaaade!" con quel titolo volutamente allungato in stile Broadway (personalmente la ricordo benissimo, poiché mi sentivo un privilegiato ascoltare quella trasmissione, da piccolo, dal sintonizzatore dell'impianto HIFI Sansui di mio padre, con una qualità audio all'ora ad appannaggio di pochi!) Purtroppo però nel 1970 fu coinvolto in una brutta storia di droga (assieme a Walter Chiari e Franco Califano) a seguito della quale fu arrestato per circa un mese; in seguito da questa faccenda, dai contorni mai del tutto chiariti, ne fu completamente scagionato ma la bolgia mediatica a cui fu sottoposto gli rovinò la vita e la carriera anche se in seguito, come scritto, ritornò in RAI con "Ieri ed Oggi"; ma la sua amerezza fu tale che, in seguito, si ritirò quasi completamente dallo "star system" rifugiandosi nei dintorni di Roma e tornando a fare il mestiere, un po' d'elite, di jazzista raffinato; solo negli ultimi tempi è ritornato in TV grazie a Fiorello (Viva Radio Due nel 2008) e, nel 2009, al Festival di Sanremo accompagnado l'emergente Arisa in una deliziosa versione swing di "Sincerità".
Augusto1
00giovedì 8 luglio 2010 15:12
Mi è dispiaciuto molto, e mi fa rabbia che la RAI ci abbia sottratto la possibilità di assistere alle sue performance per anni e anni, ingiustificatamente.
XJ6
00venerdì 9 luglio 2010 05:22
In realtà è lui stesso che si è autoesiliato, per anni, dopo la brutta vicenda che lo vide, ingiustamente, credo, coinvolto.

Un grandissimo, comunque. Eccezionale, tra i tanti ricordi, un suo duetto improvvisato con il compianto Maestro Simonetti che circola su YouTube.
birillo2000
00venerdì 9 luglio 2010 08:05
Ciao,
anche alla trasmissione 'Che tempo che fa' con Fabio Fazio ha fatto la sua bella apparizione e non vorrei sbagliarmi, anche per due volte.
E poi con la Hit Parade sul secondo il venerdì alle 13 e con replica il lunedì sul primo alla 13,15.A quei tempi per sentire la canzoni più belle ed in classifica, bisognava ascoltare Lelio perchè i dischi costavano 500 lire, quelli usati da juke box, 250 lire e di soldi, non ce n'era per niente...
trammue
00venerdì 9 luglio 2010 12:40
i dischi costavano 600-650 lire, poi sono arrivati a 700 e passa.
quelli da JB si trovavano pure a 100 lire, ma poi ci dovevi mettere in conto la distruzione della puntina.
quindi la migliore soluzione era appunto quella di un bel philips K7 (lo trovavi pure a 40000 lire) collegato alla radio che trasmetteva hit parade, con contorno di applausi e urli delle fans: ho ancora le cassette registrate così.
Francesco E.
00venerdì 9 luglio 2010 13:11
Marò...me lo ricordo il K7! Tasto rec a sinistra, "combinato"(play, rev, ff) al centro e strumentino controllo volume rec e tensione batteria a destra!!! Semplice ma di grande qualità...
filobustiere
00venerdì 9 luglio 2010 14:06
Lelio Luttazzi
Se vi capita, non vi private di vedere il bel documentario con intervista su DVD, che gli ha dedicato di recente Pupi Avati.
E poi c'è anche "El tram de Opicina".
Augusto1
00venerdì 9 luglio 2010 15:35
Sì, si è visto anche al Tg2.
birillo2000
00venerdì 9 luglio 2010 16:32
Ciao,
e quando registravi,TUTTI ZITTI!E magari c'era mamma o nonna che non sapevano quello che facevi magari ti chiamavano o chiaccheravano ad alta voce fra di loro. Poi quando risentivi la cassetta, insieme al cantante c'era anche la loro voce.
Andate un pò qua!:
www.youtube.com/watch?v=859yE9ODCc8&feature=related
e
www.youtube.com/watch?v=2Nj0vr4J5so
trammue
00venerdì 9 luglio 2010 22:40
proprio per evitare il TUTTIZITTI esistevano i cavetti con spine pentapolari
quelli originali philips costavano un occhio (ma la confezione completa lo conteneva già) ma per fortuna dei miei amici io li costruivo e li vendevo a prezzi modici
a richiesta fornivo pure un alimentatore (il K7 era un bevitore di pile!) costruito con un economico trasformatore per campanelli
poi ho imparato pure ad installare l'apposita presa sulle radio che ne erano sprovviste
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