Autobus Elettrici

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(ispettore)
00sabato 23 novembre 2019 17:52
Elfo
Con tutto il rispetto sui mezzi elettrici "Elfo" 35 passeggeri in piedi sono una stima molto ottimistica, che preclude un sia pur minimo comfort di viaggio. Significherebbe un affollamento come quello della metropolitana di Tokyo nell'ora di punta. Per esperienza personale il vouminoso vano batterie occupa molto spazio e il posteriore é occupato da due o tre scale che permettono di accedere ai posti a sedere, per cui quello spazio non dovrebbe essere considerato come "calpestabile". Realisticamente 20 passeggeri in piedi costituiscono già un affollamento imporante. Quindi noi abbiamo un mezzo che é , comunque lo si consideri, MENO capiente, MENO veloce e con MENO autonomia. In cambio d cosa? Men fumo, d'accordo - anche se lo smog é causao in massima parte dalle autovetture e dagli scooter, non certo dai bus a gasolio-, ma non é il grammo di CO2 in meno che migliori l'ambiente. Non capisco questa passione per dei mezzi che mettono fumo negli occhi degli utenti. A mio parere ci vorrebbero mezzi capienti dve si sta "larghi" non busini che non vanno bene nemmeno ai nani di Biancaneve.
3120
00sabato 23 novembre 2019 18:34
Rallegrati, gli Elfo ormai sono stati sostituiti.
Non che sui Rampini ci sia molto più spazio, ma la disposizione dei posti, e lo spazio calpestabile rendono un pò meno disagevole il viaggio.

Non capisco questa insistenza nell'affermare che nell'Ospedale San Martino, i veicoli elettrici siano solo "fumo" negli occhi.
All'interno di un ospedale non si deve concentrare "una rete di trasporto pubblica"; basta uno,due, pochi semplici servizi che rendono più semplice l'arrivo ai padiglioni a visitatori, deambulanti, degenti, chiunque ha bisogno di aggirarsi in una grande struttura.
Il messaggio che in una struttura del genere giri un servizio di tipo ecologico è a mio avviso del tutto corretto da parte di chi deve affrontare un obiettivo di sostenibilità.
(ispettore)
00sabato 23 novembre 2019 18:56
Sstenibilità
I mezzi a btteria non riducono l'inquinamento perché l'enrgia elettrica é prodotta con generatori termici ed il rapporto CO2 emessa/Km percorsi non si discosta molto dall'avere un mezzo a motore termico in più vi é da tenere conto del futuro smaltimento delle batterie e, se non del piombo, che puo' nbenissimo essere riciclato, dell'acido in esse contenuto. Se oi invece del piombo si usano mteriali innovativi, non va molto meglio. A mio parere sostenibilità vuol dire meno auto e più autobus, se sono a gasolio ancora meglio perché viol dite che costano meno
3120
00sabato 23 novembre 2019 20:16
Un'azienda di trasporti se vuole indirizzarsi verso una mobilità cittadina sostenibile deve produrre Km-per-vetture inquinando meno (...e il gasolio da te proposto non è certo il modo con cui si ottiene questo risultato).
Se poi riesce anche ad attirare persone che lasciano a casa veicoli privati producendo meno congestione cittadina, l'obiettivo sarebbe raggiunto (...ma dietro ci vorrebbero atti politici che perseguano seriamente questa finalità).

Tornando al San Martino, se intanto si mettono veicoli elettrici dentro ad una struttura ospedaliera nonostante il continuo via-vai di veicoli privati a gasolio...l'azienda di trasporto raggiunge una sua finalità che io penso sia anche moralmente corretta.
giambo64
00sabato 23 novembre 2019 21:20
Re: Sstenibilità
(ispettore), 23/11/2019 18.56:

I mezzi a btteria non riducono l'inquinamento perché l'enrgia elettrica é prodotta con generatori termici ed il rapporto CO2 emessa/Km percorsi non si discosta molto dall'avere un mezzo a motore termico in più vi é da tenere conto del futuro smaltimento delle batterie e, se non del piombo, che puo' nbenissimo essere riciclato, dell'acido in esse contenuto. Se oi invece del piombo si usano mteriali innovativi, non va molto meglio. A mio parere sostenibilità vuol dire meno auto e più autobus, se sono a gasolio ancora meglio perché viol dite che costano meno

Balle!!!
A prescindere il mezzo elettrico è vantaggioso perché in frenata e in discesa invece di consumare produce energia.
Un motore elettrico ha rendimento del 90 e passa % mentre un termico a mala pena 30%
In Italia un buon 30 % è prodotto da rinnovabili. In futuro sempre di più.
Questi discorsi contro la trazione elettrica me li aspetterei in un forum di camionisti o di benzinai, non di gente che vuole un trasporto pubblico migliore.
Aggiungo che l'OMS ha dichiarato il diesel cancerogeno certo, proporre mezzi diesel in un ospedale è veramente aberrante.
86xx
00sabato 23 novembre 2019 21:46
Il diesel è cancerogeno è vero, ma per mezzi di 20 anni fa, con i sistemi moderni i vox, nox e tutte le sostanze pericolose prodotte vengono trattate o filtrate. Inoltre (anche se non riguarda i bus perché non li fanno a benzina) il diesel lavora a regimi più bassi e controllati della benzina emettendo meno co2. Riguardo alla rendita del motore c'è da calcolare che oltre al rendimento del motore elettrico bisogna calcolare quello della produzione elettrica (che teoricamente lo rende peggiore). Poi è da calcolare lo smaltimento delle batterie che, per mezzi che fanno decine o centinaia di migliaia di km l'anno diventa un discreto problema.
Tolto questo sono concorde che, in zone come l'ospedale, nervi ed in futuro, a quanto pare, il centro, mezzi a trazione elettrica siano migliori poiché non producono emissioni in zone comunque tendenzialmente a basso traffico e con un inquinamento ridotto o comunque con molta presenza di pedoni.
Invece in zone trafficate tanto vale usare ancora il termico perché tanto che lo smog venga emesso in corso Europa o sotto la lanterna fa poca differenza, anzi! Visto che un mezzo euro 5/6 ne fa meno di quello che ne produce la centrale a parità di potenza erogata, è meglio ridurre la produzione di inquinanti.
Penso quindi che la suddivisione tra mezzi elettrici e termici vada decisa di zona in zona.

Piccolo off topic: prima di comprare nuovi bus elettrici obblighiamo gli autisti dei filobus a utilizzare la linea elettrica anziché il gasolio (magari anche mettendo una decurtazione dello stipendio per ogni tratta svolta senza una ragione staccato dalla linea). Cominciamo prima di tutto ad usare bene quello che già abbiamo.
giambo64
00sabato 23 novembre 2019 23:00
Ma la percentuale di energia rinnovabile è sempre in crescita, se il bus usa rinnovabili è a emissione zero.
Le batterie al litio sono riciclabili, il litio non più usato per la trazione viene usato per altre apparecchiature meno onerose.
Questa storia dello smaltimento delle batterie è usata pretestuosamente da chi non vuole rinunciare alle fonti fossili.
Sarebbe ora che i motori termici finiscano in un museo, le aziende pubbliche dovrebbero essere obbligate per prime a passare all'elettrico
giambo64
00sabato 23 novembre 2019 23:03
I diesel moderni producono polveri ancora più sottili e per questo ancora più cancerogene. Non a caso il diesel sta morendo, nessuna marca investe più in questo obsoleto motore.
(ispettore)
00domenica 24 novembre 2019 09:50
Affollamento sui mezzi elettrici
Quando al San Martino, ne parlo perché vi ho lavorato, vi erano autobus termici Inbus 150 - non so se la denominazione sia giusta, ho fatto una breve ricerca- ogni corsa poteva trasportare con un discreto comfort tanti passeggeri ed il servizio era piuttosto apprezzato. Da quando ci sono i mezzi elettrici non vi é stato miglioramento, i mezzi sono più piccoli, meno capienti, si viaggia stipati.
Sarebbe poi, interessante sapere quale sia il cossto passeggerixKm di un mezzo a gasolio rispetto ad uno elettrico.
A mio parere con i dati tecnici reperibili s questo Forum, quest mezzi elettrici rischiano serissimamente di essere la riproposizione dei famosi "Altrobus" degli anni '90.
3120
00domenica 24 novembre 2019 11:03
Il problema è riconducibile alla capienza del mezzo, non certo se è elettrico.
Gli Inbus U150, ma anche i Fiat 409 Menarini che venivano utilizzati tempo fa avevano una capienza certamente maggiore degli Elfo, anche perchè erano più lunghi.

C'è da dire anche che negli ultimi due decenni, le capienze dei mezzi, a parità di lunghezza siano diminuite comunque, un pò i tutti i modelli, tanto che spesso (e lo sento dire sui mezzi) si rimpiangono i mezzi di una volta...purtroppo è un dato di fatto.
Rendendo i mezzi accessibili a tutti (posti carrozzina, ribassati low entry) la capienza interna è andata a diminuire e spesso (purtroppo) anche l'abitabilità.
Se poi si aggiunge un servizio meno frequente (e qui la colpa è di AMT), il disagio è avvertibile in tutte le linee della rete urbana.

Se i poco capienti Elfo non riuscivano a trasportare con confort le persone ai vari padiglioni poichè si riempivano quasi subito, AMT avrebbe potuto provvedere a inserire qualche mezzo in più in modo da migliorare la frequenza del servizio...e quindi è un problema di tipo gestionale. Non certo dell'elettrico in sè che, ripeto, moralmente in una struttura ospedaliera ci sta bene.
(ispettore)
00domenica 24 novembre 2019 12:27
Scopo dell'autobus
Nn sono un ingegnere, purtroppo ho fatto una scelta ccademica infelicequindi non ho la preparazione tecnica vostra. A mio parere un mezzo di trasport, come i veicoli commerciali, dovrebbe essere il più "cost-effective" possibile. Mi spiego, fare in mdo di trasportare più passeggeri a parità di costo per energia, manutenzione, personale e costi vari. Sull'accessibilità ci sarebbe da dire molto: francamente chi é cotretto alla Sedia a rotelle non utilizza l'autobus, in quanto molti cercano di procurarsi un'automobile appositamente adattata, per cui non si capisce bene a che pro fare autobus per chi tanto non ci vuole salire. Poi l'autobus non é il tram, non credo sia tecnicamente possibile fare piani ribassati tali da eliminare l'effetto "barriera architettnica". AMT nn puo' spendere milioni di euro in straordinari e nuove assunzioni, dato che ogni euro speso da AMT viene dalle tasse di chi ha la Partita IVA, ci vogliono mezzi capienti e che cstino poco.
3120
00domenica 24 novembre 2019 14:01
Il tuo pensiero contraddice il titolo
"Autobus" deriva da "Omnibus Automobile", che significa "Automobile per Tutti".
Quindi tutti hanno diritto ad accedere a questo servizio.
Tutti significa che anche i disabili hanno diritto quanto me (che per fortuna finora non lo sono). Poi è chiaro c'è chi preferisce diversamente, così come molta gente che prefescisce utilizzare il suo veicolo privato, ma un'azienda di trasporto pubblico deve considerare "tutti".
L'accessibilità non vale solo per i disabili, ma anche per i più anziani che hanno difficoltà a deambulare (benvengano quindi i piani ribassati anche a discapito di qualche posto in più, perchè anche questa categoria non deve essere discriminata, anzi essendo una buona fetta che normalmente paga il servizio, AMT deve solo ringraziare..

Ripeto comunque che il problema dei mezzi elettrici che finora si sono utilizzati sta nella capienza...ma adesso vedrai che ne arriveranno altri più lunghi... [SM=g27985]
giambo64
00lunedì 25 novembre 2019 15:25
Non riesco veramente a capire come si possa apprezzare di più un autobus a gasolio che uno elettrico.
Ma su che pianeta vivete?
Come si fa a preferire un mezzo che scarica fumo nero con rumore assordante rispetto a uno silenzioso e senza scarichi?
Come si fa a non notare un pianeta che sta subendo drammatici cambiamenti climatici causati dall'uomo?
Già si fa poco per contrastarli, possibile che se fanno qualcosa di buono come la trazione elettrica ci sia qualcuno che si lamenta?
Ripeto la domanda: su quale pianeta abitate, o voi amanti del gasolio?
(ispettore)
00martedì 26 novembre 2019 10:32
Sostenibilità econmica e ambientale
Un autobus a gasolio quanto incide sul riscaldamento globale? Capisco la preoccupazione, ma nel caso concreto, questi mezzi elettrici che AMT ha in dotazione e che costeranno diversi euro in più rispetto ai veicoli a gasolio, che effetti hanno sul clima? Nessuno o, nel migliore dei casi, infinitesimi. Per favorire il mezzo pubblico occorre che questo sia offerto, e perché sia concretamente offerto deve costare il meno possibile. Gi autobus a gasolio hanno il pregio che il loro costo sia iniziale che per chilometri sia inferiore a quello dei Rampini elettrici. Inutle mettere in strada mezzi elttric quano poi, per far quadrare i conti, si devono magari ridurre corposamente le corse. C'é uno studio a nome Ing. Riccardo Genova mi pare disponibile anche nel sito Metrgenova che dimostra come i mezzi elettrici a batteria costino tanto.
3120
00martedì 26 novembre 2019 13:38
Quando un governo, con decreto, stanzia soldi destinati a sostituire bus a gasolio acquistandone di ecologici, perchè senza nasconderci dietro a un dito il problema dell'inquinamento atmosferico c'è, io credo di trovarmi in una società civile che si impegna in qualche misura a non sottosvalutare il problema.
Per quale motivo una Regione dovrebbe non mettersi in lista per attingere a questi fondi...
giambo64
00martedì 26 novembre 2019 14:00
Se il gasolio e tutti i combustibili fossili costassero in base non solo alle spese di produzione ma anche in base ai danni che producono, non basterebbero 10 euro al litro.
Siamo un paese ricco di vento, sole e corsi d'acqua, è veramente stupido pensare di continuare col petrolio.
(ispettore)
00mercoledì 27 novembre 2019 10:16
Opinioni
Da quanto ho potuto capire AMT considera i mezzi elttrici a batteria molt costosi, tali da pregiudicare, con le spese necessarie a farli circolare, l'equilibrio finanziario dell' azienda se acquistati in gran numero. In fondo, le automobli elettriche come era la "Panda Elettra" costavano decine di migliaia di Euro, andavano piano, in salita ancora più piano e dopo poche ore erano già ferme perché le batterie si erano,, giustamente, scaricate. E ci voleva meazza giornata per ricaricale. Quello che temo é che gli autobus elettrici siano apparenza e non sostanza, non migliorino la situazione ambientale e contribuiscano al dissesto finanziario, nel nostro caso concreto, di AMT.
Qui vi é un reportage piuttosto critico riguardo ai mezzi elettrici, credo sia interssante sapere l'opinione Vstra perché chi, coe me, non é ingegnere é un po' in difficoltà.
3120
00giovedì 28 novembre 2019 18:48
Nel frattempo, anche ATP inaugura un bus elettrico, modello Heuliez da 12 metri che verrà utilizzato sulla Genova-Recco.
www.genovatoday.it/green/mobilita/recco-corriera-elettr...

Oggi era in giro per Genova....

...inoltre visto fermo a Brignole, in mezzo alla strada, un altro veicolo probailmente in prova, stavolta di AMT, della casa costruttrice Alfabus.
(ispettore)
00giovedì 28 novembre 2019 20:03
Danno erariale?
Seondo me ci sarebbero gli estremi per una inchiesta volta ad appurare se vi é danno erariale in relazione all'acquisto di autobus elettrici iinvece di modelli tradizionali.
86xx
00giovedì 28 novembre 2019 23:25
Re: Danno erariale?
(ispettore), 28/11/2019 20.03:

Seondo me ci sarebbero gli estremi per una inchiesta volta ad appurare se vi é danno erariale in relazione all'acquisto di autobus elettrici iinvece di modelli tradizionali.

Dubito ci siano gli estremi per definirlo un danno erariale vista la "ecosostenibilità" (tra virgolette secondo me e altri, sicura secondo altrettanti, compreso il governo che dà incentivi) della scelta. In fondo ogni azienda può decidere come muoversi per svolgere, come crede sia meglio, il proprio servizio nei limiti della legge. Ahimé secondo me però la cosa sta sfuggendo di mano perché sono ancora troppo limitati per ora i mezzi elettrici. Partendo dall'autonomia e arrivando all'effettiva sostenibilità ambientale, passando per il costo che avrà il ricambio di batterie (un mezzo che percorre migliaia di km alla settimana sicuramente non avrà una gran durata delle batterie) e la predisposizione delle rimesse per la ricarica.
giambo64
00giovedì 28 novembre 2019 23:42
Re: Danno erariale?
(ispettore), 28/11/2019 20.03:

Seondo me ci sarebbero gli estremi per una inchiesta volta ad appurare se vi é danno erariale in relazione all'acquisto di autobus elettrici iinvece di modelli tradizionali.

Non riesco veramente a capire se queste assurdità le dici perché le pensi veramente o se invece tu ti stia divertendo a scrivere cose contrarie al buon senso per vedere le nostre reazioni.
Propendo per la seconda, quindi evito di risponderti.
(ispettore)
00venerdì 29 novembre 2019 00:07
Batterie vs linea aerea
Da quel che ho capito il motore elettrico sotto tutti gli aspetti non si discute, ma allora meglio alimenarlo con una catenaria. In questo modo il filobus pur con i suoi limiti, si' che diventa ecologico e puo' validamente sistituire il bus a gasolio. Non per niente, in una città prospera ed attenta alla qualità della vita come Zurigo ci sono tram e filobus, assieme ad un parco autobus relativamente ridotto. Ma nel nostro caso genovese, mi aspetto che i mezzi a batteria finranno accantonati nelle rimesse come successo ai loro predecessori "altrobus".
Spero comunque di sbagliarmi.
giambo64
00venerdì 29 novembre 2019 11:05
Ispettore, gli altrobus erano mezzi sperimentali costruiti un quarto di secolo fa...
All'epoca che telefono cellulare avevi in tasca?
Forse un Nokia con batterie che dovevi far scaricare per poterlo poi mettere in carica, altrimenti avevi l'effetto memoria, la carica non teneva e si rovinavano, ricordi?
Oggi avrai in tasca un computer con schermo ad alta risoluzione che ricarichi una volta al giorno quando vuoi in breve tempo senza problema di doverlo scaricare del tutto.
Merito delle batterie al litio.
Oggi le batterie sono completamente diverse da quelle di 25 anni fa, smettila di ragionare con esempi del passato che non hanno nessun nesso con oggi.
papupi
00domenica 1 dicembre 2019 10:26
concordo
3120
00martedì 3 dicembre 2019 15:04
E anche stamattina avvistato a Brignole un altro mezzo ecologico, suppongo anch'esso in prova, stavolta dalla lunghezza di circa 12 metri, della casa costruttrice portoghese Caetano.
giambo64
00martedì 3 dicembre 2019 23:30
www.ecoreport.org/it/00012/251/oslo-capitale-verde-euro...

Guardate cosa stanno facendo in Norvegia con il trasporto elettrico.
Mentre qua abbiamo chi non vuole rinunciare al diesel, là tra cinque anni i motori termici saranno solo un brutto ricordo.
86xx
00mercoledì 4 dicembre 2019 00:33
Molto belli i mezzi elettrici ed il fatto che vengano utilizzati ma non corriamo troppo lasciandoci ingannare dalle apparenze!!
Partendo dal presupposto che io sia per un utilizzo ponderato, almeno per il momento, dei mezzi elettrici, trovo che non bisogni correre troppo appresso a questi mezzi. Sì, sono probabilmente il futuro, non si può negare (anche se la tecnologia delle fuel cell potrebbe fare passi avanti da gigante portando innovazioni interessanti), però, come ho già detto in precedenza,non bisogna farsi abbagliare ma avere una visione d'insieme della cosa: prendere come esempio su questi argomenti un paese come la Norvegia, è come paragonare le prestazioni della nostra FIAT Punto del 2000 contro una delle migliori e più moderne Volvo (per fare un esempio con mezzi "locali" e similari alle situazioni dei paesi): la Norvegia è un paese che produce le proprie energie, per più del 98%, con fonti rinnovabili, l'Italia lo fa per neanche il 30% e, peraltro, il restante lo produce generalmente con centrali a carbone o a gas di almeno venti anni fa (che quindi, per fare un'approssimazione, sarà l'equivalente di un euro2, restando generosi nella valutazione). Questo dovrebbe portare a capire, anche i più ossessionati dall'utilizzo della tecnologia elettrica, che non possiamo paragonarci a loro. Fatta questa premessa bisogna quindi tenere conto che, a parità di energia utilizzata per svolgere lo stesso servizio, un bus elettrico inquinerà (ovviamente non il bus stesso ma la fonte di produzione) più di un moderno bus diesel euro 5/6; e non tiriamo fuori i dati della rendita energetica perché in quei dati non è conteggiata quella della fonte di produzione e la piccola parte che comunque si perde durante il trasporto via cavo (che volendo possiamo considerare trascurabile). Si deve poi aggiungere l'inquinamento che causa lo smaltimento delle batterie (saranno anche riciclabili ma non completamente, solo in parte. Ed il restante non riciclabile inquina!!) e la produzione delle batterie, altro fattore di inquinamento. Per chi fosse interessato, inoltre, c'è anche di un possibile problema di sfruttamento della manodopera (recenti articoli riportano un fenomeno di sfruttamento minorile, specie nei paesi in via di sviluppo) ma questo comunque è una questione "secondaria" per chi vuole guardare esclusivamente al cambiamento climatico e comunque, nel caso, risolvibile facilmente con la volontà seria di farlo; oltre a non essere l'unico campo in cui avviene questo fatto. Non menziono il fatto della durata degli accumulatori perché è inutile ribadire i passi avanti che si sono fatti dai tempi degli sfortunati altrobus, anche se si potrebbe fare una menzione al fatto che le batterie necessitano comunque di manutenzione e, suppongo ogni 2/3 anni vista la quantità giornaliera di km percorsi, la necessità di sostituire le batterie per mantenere un'autonomia sufficiente ad arrivare a fine servizio con un mezzo circolante e non da ricaricare sulla strada per il capolinea.
Inoltre bisogna pure calcolare la capienza dei mezzi, fattore non di primaria importanza per paesi con un sistema di trasporti dignitoso, ma rilevante per paesi come l'Italia e, nel nostro caso, di Genova; anche questo comunque è un problema, volendo, risolvibile.
Tutto questo, per tagliare corto e non scrivere un articolo per il Secolo, vorrebbe dimostrare che, prima di scagliarsi subito contro i mezzi con motorizzazioni del passato a favore di quelli più moderni, sarebbe il caso di valutare non solo la cosa in se ma anche il contesto in cui viene introdotta. Sarei più concorde allora ad utilizzare i mezzi a CNG (metano) per ridurre l'inquinamento, nel frattempo che venga applicato un piano concreto di produzione energetica eco-sostenibile a livello nazionale. Quando effettivamente la produzione di massa sarà effettivamente più eco-friendly di quella privata, allora sarò concorde anche io con l'utilizzo totale di mezzi elettrici. Nel frattempo, a mio parere, i più "pro-elettrici" possono godersi questi mezzi in zone "sensibili" come gli ospedali e le aree dove c'è un importante presenza di pedoni, che verrebbero danneggiati dalla produzione di inquinanti.
Spero di aver reso al meglio la mia visione riguardo all'argomento ed invogliato qualcuno a ragionare un po' di più riguardo ad un argomento comunque molto importate, in fondo è questo lo scopo dei forum: scambiarsi le idee ed invogliarsi a vicenda a ragionare scambiandosi consigli ed opinioni.
86xx
00mercoledì 4 dicembre 2019 00:41
Re:
86xx, 04/12/2019 00.33:

Molto belli i mezzi elettrici ed il fatto che vengano utilizzati ma non corriamo troppo lasciandoci ingannare dalle apparenze!!
Partendo dal presupposto che io sia per un utilizzo ponderato, almeno per il momento, dei mezzi elettrici, trovo che non bisogni correre troppo appresso a questi mezzi. Sì, sono probabilmente il futuro, non si può negare (anche se la tecnologia delle fuel cell potrebbe fare passi avanti da gigante portando innovazioni interessanti), però, come ho già detto in precedenza,non bisogna farsi abbagliare ma avere una visione d'insieme della cosa: prendere come esempio su questi argomenti un paese come la Norvegia, è come paragonare le prestazioni della nostra FIAT Punto del 2000 contro una delle migliori e più moderne Volvo (per fare un esempio con mezzi "locali" e similari alle situazioni dei paesi): la Norvegia è un paese che produce le proprie energie, per più del 98%, con fonti rinnovabili, l'Italia lo fa per neanche il 30% e, peraltro, il restante lo produce generalmente con centrali a carbone o a gas di almeno venti anni fa (che quindi, per fare un'approssimazione, sarà l'equivalente di un euro2, restando generosi nella valutazione). Questo dovrebbe portare a capire, anche i più ossessionati dall'utilizzo della tecnologia elettrica, che non possiamo paragonarci a loro. Fatta questa premessa bisogna quindi tenere conto che, a parità di energia utilizzata per svolgere lo stesso servizio, un bus elettrico inquinerà (ovviamente non il bus stesso ma la fonte di produzione) più di un moderno bus diesel euro 5/6; e non tiriamo fuori i dati della rendita energetica perché in quei dati non è conteggiata quella della fonte di produzione e la piccola parte che comunque si perde durante il trasporto via cavo (che volendo possiamo considerare trascurabile). Si deve poi aggiungere l'inquinamento che causa lo smaltimento delle batterie (saranno anche riciclabili ma non completamente, solo in parte. Ed il restante non riciclabile inquina!!) e la produzione delle batterie, altro fattore di inquinamento. Per chi fosse interessato, inoltre, c'è anche di un possibile problema di sfruttamento della manodopera (recenti articoli riportano un fenomeno di sfruttamento minorile, specie nei paesi in via di sviluppo) ma questo comunque è una questione "secondaria" per chi vuole guardare esclusivamente al cambiamento climatico e comunque, nel caso, risolvibile facilmente con la volontà seria di farlo; oltre a non essere l'unico campo in cui avviene questo fatto. Non menziono il fatto della durata degli accumulatori perché è inutile ribadire i passi avanti che si sono fatti dai tempi degli sfortunati altrobus, anche se si potrebbe fare una menzione al fatto che le batterie necessitano comunque di manutenzione e, suppongo ogni 2/3 anni vista la quantità giornaliera di km percorsi, la necessità di sostituire le batterie per mantenere un'autonomia sufficiente ad arrivare a fine servizio con un mezzo circolante e non da ricaricare sulla strada per il capolinea.
Inoltre bisogna pure calcolare la capienza dei mezzi, fattore non di primaria importanza per paesi con un sistema di trasporti dignitoso, ma rilevante per paesi come l'Italia e, nel nostro caso, di Genova; anche questo comunque è un problema, volendo, risolvibile.
Tutto questo, per tagliare corto e non scrivere un articolo per il Secolo, vorrebbe dimostrare che, prima di scagliarsi subito contro i mezzi con motorizzazioni del passato a favore di quelli più moderni, sarebbe il caso di valutare non solo la cosa in se ma anche il contesto in cui viene introdotta. Sarei più concorde allora ad utilizzare i mezzi a CNG (metano) per ridurre l'inquinamento, nel frattempo che venga applicato un piano concreto di produzione energetica eco-sostenibile a livello nazionale. Quando effettivamente la produzione di massa sarà effettivamente più eco-friendly di quella privata, allora sarò concorde anche io con l'utilizzo totale di mezzi elettrici. Nel frattempo, a mio parere, i più "pro-elettrici" possono godersi questi mezzi in zone "sensibili" come gli ospedali e le aree dove c'è un importante presenza di pedoni, che verrebbero danneggiati dalla produzione di inquinanti.
Spero di aver reso al meglio la mia visione riguardo all'argomento ed invogliato qualcuno a ragionare un po' di più riguardo ad un argomento comunque molto importate, in fondo è questo lo scopo dei forum: scambiarsi le idee ed invogliarsi a vicenda a ragionare scambiandosi consigli ed opinioni.



So di aver ripetuto alcuni concetti precedentemente espressi ma in un discorso completo ed esaustivo ho ritenuto necessario inserirli per rendere tutto più chiaro e sensato
giambo64
00mercoledì 4 dicembre 2019 08:14
Ma scusa, una centrale elettrica a carbone o a gas inquina e giustamente la inserisci nel conto totale, perché non fai lo stesso con la produzione, il trasporto, la raffinazione, lo stoccaggio e di nuovo il trasporto del petrolio- diesel? Il bus a gasolio non inquina solo nel suo viaggio tra i capolinea, inquina dal momento in cui il petrolio viene estratto.
Parli di inquinamento da litio? Vogliamo fare due parole sulle petroliere o sui petroditti che si rompono e devastano l'ambiente?
Io dico che non dobbiamo aspettare, io dico che dobbiamo correre per accelerare la fine dei combustibili fossili, più bus elettrici significa diminuire la richiesta di petrolio, significa dare incentivo e credibilità ad una tecnologia che deve crescere per convincere la gente a non comprare più auto termiche e passare all'elettrico
86xx
00mercoledì 4 dicembre 2019 08:35
Sono pienamente d'accordo con te che dobbiamo correre alla produzione via fonti rinnovabili ma una centrale a gas o carbone comunque deve pur approvvigionarsi della materia prima e non tutte le centrali hanno una miniera vicino come succede a Savona, questo quindi implica trasporto e tutto al pari del petrolio. Riguardo alla rottura degli oleodotti è un fatto che tassativamente non dovrebbe avvenire, prevenendo con una manutenzione seria.
Questa sezione non l'ho messa in conto perché per le centrali fossili ed i mezzi è più o meno paritaria e mi era sembrato di essermi già dilungato parecchio
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