1839-2009 170° anniversario delle ferrovie in Italia
Venerdi sera alla stazione Centrale: Il desk allestito all'altezza del binario 18 per accogliere gli invitati al ricevimento di Pietrarsa
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Un piccolo spuntino in attesa di partire per il Museo con l'ETR500 proveniente da Roma
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Sabato e domenica apertura straordinaria del Museo di Pietrarsa, con ingresso gratuito.
Arrivando in treno si vede subito il primo ospite portato qui per l'occasione, si tratta dell'elettrotreno ETR252 Arlecchino;
in fondo spunta anche la vaporiera 685.089, che il venerdì era accesa e ha fatto passerella per gli invitati sui pochi metri di binario disponibili all'interno del museo
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All'ingresso del museo, la carrozza 1 dell'Arlecchino con l'inconfondibile forma data dal salottino di testa
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La carrozza 4 all'altra estremità, sulla piattaforma a settore circolare; purtroppo il treno era chiuso e addirittura domenica era stata transennata la zona circostante
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la D343.2026 fa parte del treno appoggio che ha trasferito i mezzi in esposizione temporanea
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La "Regina" 685, circondata dal pubblico; se sabato non si era mai vista prima una folla simile al museo di Pietrarsa, in maggioranza composta da famiglie con bambini, domenica si sono battuti tutti i record e sembrava di essere all'interno di un parco giochi
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L'unico momento di calma intorno alla 685
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All'ingresso del padiglione della Caldareria, è stata collocata la E444.001 prototipo restaurata esteticamente alle officine OGR di Foligno; posto d'onore per la velocista per antonomasia delle FS, la "Tartaruga"
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Un'altra velocista, riuscita decisamente meno bene, la E326.004 ospitata con le E626.005 nel padiglione delle Macchine Utensili
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sullo stesso binario la E428.209 "Aerodinamica" di IV serie; la storia dell'elettrificazione a 3000V in corrente continua ospitata in questo padiglione!
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Torniamo nella Caldareria: un poco noto rimorchio per automotrici Ln55.104, di inconfondibile impronta Fiat, derivato negli anni '50 dalla demotorizzazione dell'automotrice a benzina Alb48.105 del 1933
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davanti ad un'altro pezzo che ha fatto la storia delle secondarie FS, l'Aln556.2312 Breda, alcuni figuranti in costume d'epoca sono venuti ad accompagnare i familiari in partenza...
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..in particolare questa giovane fortunata che si affaccia per salutare dalla carrozza salone S.10 del treno reale (e poi presidenziale)
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due locomotive diesel ospitate nel padiglione dei Tubi Bollitori: la diesel-elettrica D341.1016 di prima serie, capostipite del diesel da treno italiano...
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..e la diesel-idraulica D342.4011 costruita dall'Ansaldo per confrontare le prestazioni dei due tipi di trasmissione prima di decidere quale fosse più adatta alla rete FS.
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Molto altro materiale esposto non era fotografabile decentemenete a causa della folla presente nei padiglioni... in particolare quelli dedicati al modellismo, con i plastici modulari del GAFA e del gruppo 835.114, quello in scala N più grande d'italia, gli stand Clamfer e Acme, il plastico Tecentotreni di Brunetti circondato da modelli in grande scala
Marco B.