Sai, credo che se c'è stato qualcuno contrario alle ferrovie tout-court nei decenni sono stati sempre certi politici, specialmente quelli che negli anni '50 e '60 appoggiavano i programmi della Fiat (e il trasporto su gomma) a scapito del trasporto su rotaia, con la conseguenza che si sono chiusi migliaia di chilometri di linee, anche tranviarie. Non sono poi d'accordo sul fatto che parlare di politica significhi necessariamente "farsi intrappolare", specialmente quando la politica ha un ruolo preponderante nelle decisioni di costruire o meno una ferrovia o una tranvia. Se fosse vero quello che dici si sarebbero levati polveroni anche per la Roma-Napoli e la Torino-Novara, cosa che non mi pare sia successa. Il problema non è la ferrovia in sé (ci mancherebbe altro), ma quello che comporta farla passare per determinati posti.
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