detto da Romatram il 7/12/2005 alle 23.51:
Bè, in Italia avevamo la DD Roma - Firenze pronta ma non avevamo treni veloci perchè c'era l'idea che la ferrovia non dovesse essere per trasporti veloci...a dar retta a certa gente dovremmo ancora essere con le 880 e le corbellini.....
Mi meraviglio che possa affermare una tale inesattezza perchè tutta l'Europa sa che il problema fu proprio l'opposto: c'erano già i treni [i prototipi delle E 444, da 180Km/h, erano del 1967, gli altri di serie da 200 Km/h a seguire poco dopo(le "Tartarughe" furono costruite apposta per la Roma-Firenze), e c'erano le carrozze Gran Conforto, abilitate ai 200Km/h, così come le ALe 601 e rimorchi, addirittura dopo ci fu già il prototipo del Pendolino, l'ETR 401 da 250 Km/h, senza contare i vari ETR 250 e 300 che avrebbero dato il loro contributo] e mancava la linea, finita molti anni più tardi per mancanza e ritardi nei finanziamenti ed altre beghe politiche.
per Antonio
Alcune ragioni del no alla TAV (dal sito notavtorino.org):
(Il tunnel) E’ lungo 52 Km; l’altezza del carico di roccia sovrastante arriva ad un massimo di oltre 2500 m; la temperatura prevista nella zona centrale è superiore ai 35 gradi per oltre 15 Km, con un picco di 50 gradi.
La durata della costruzione, con tecnica mista “fresa-esplosivo” è prevista in almeno 10 anni (12-15 per completare le 2 gallerie)
Lo scavo produrrà 15 milioni di metri cubi di detriti (lo “smarino”) con presenza di amianto e uranio: metà dovrà essere sparso in Valsusa (entro 30 Km, per economia dei costi); a questi detriti depositati in valle si assommeranno quelli dei successivi 2 lunghi tunnel (Bussoleno 12 Km e Gravio-Musinè 23 Km) che attraverseranno la nota vena amiantifera presente nello spartiacque tra le valli Lanzo e Susa.
Saranno allo stesso tempo prelevati localmente centinaia di migliaia di metri cubi di buona ghiaia per il calcestruzzo di rivestimento delle gallerie.
Lo scavo prosciugherà molte falde che alimentano gli acquedotti di valle, come già accaduto in Appennino per il TAV Bologna-Firenze.
A servizio del tunnel dovrà essere realizzato, più a valle (tra Chianocco e Borgone), un piazzale di stazionamento e carico per i treni lungo 2-3 Km, largo 100 m. e con pendenza inferiore al 2 per mille: in pratica una diga di terra in grado di sbarrare il vallone di Chianocco. Un’opera a gravissimo rischio idrogeologico. L’impresa che dal lato Francese si propone per il tunnel è la ROCKSOIL dell’ing. Lunardi (intestata alla moglie, ora che lui è ministro delle infrastrutture).
In più si pone l'accento sulla evidente sottoutilizzazione della linea esistente, che potrebbe essere adeguata alle necessità future.
[Modificato da Augusto1 09/12/2005 10.33]
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