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Alta velocità

Ultimo Aggiornamento: 27/08/2007 16:16
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07/12/2005 22:49
 
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apprendista tranviere
Considerazioni sul TAV - Le ragioni del NO
Non è un traforo ferroviario che rovina la Valsusa. Infatti sarebbe solo il colpo di grazia finale, dopo le speculazioni edilizie in alta valle, l'autostrada e tante altre schifezzuole sparse qua e là sul territorio e propagandate come utili per il progresso, strategiche per lo sviluppo di un'economia che deve crescere all'infinito... tanto strategiche che ogni forma di opposizione deve essere messa a tacere, prima ridicolizzandola, accusandola di estremismo, localismo etc, poi se non bastasse trasferendo il problema sul piano dell'ordine pubblico e risolvendolo con qualche manganellata. E finisco qui con le considerazioni non tecniche, visto che esistono altri siti su cui trattarle. Vorrei qui sintetizzare alcune delle motivazioni di ordine tecnico che inducono a considerare la Torino Lione (così come progettata) una opera il cui costo è insostenibile rispetto ai vantaggi che produrrebbe.

1. L'Alta capacità ferroviaria è nettamente sovradimensionata rispetto ai flussi di traffico ferroviario attuali. Dal valico ferroviario di Modane transitano circa 10 milioni di tonnellate annue, questa cifra non ha subito sostanziali variazioni negli ultimi 25 anni se non una tendenza al calo

2. Le previsioni circa l'incremento di traffico che i promotori dell'opera avanzano appaiono del tutto inattendibili, poichè presuppongono un incremento nel trasporto delle merci che non si giustifica con la situazione economica attuale a livello europeo.


3. L'attivazione dei trafori del Gottardo e del Loetschberg sottrarrà parte del traffico attualmente convogliato sul corridoio 5 (per intenderci il traffico proveniente dal Nord della Francia)

4. L'attuale linea ferroviaria è vecchia di oltre un secolo ma ha subito nel tempo significativi interventi di ammodernamento che peraltro si sono trascinati a lungo (il raddoppio sulla tratta Bussoleno Salbertrand è stato portato a compimento nel 1985). La linea è comunque utilizzata al 38% delle attuali potenzialità, proprio perchè le merci da trasportare non ci sono. Basterebbero lavori di adeguamento del costo di 1 miliardo di euro per raddoppiare la capacità attuale portandola a 4 volte i volumi di traffico esistenti. La nuova linea ne costerebbe almeno 15.

5. Ci sono grossi problemi di natura idrogeologica, nonchè sanitaria (presenza di rocce uranifere nel massiccio dell'Ambin e serpentine contenenti amianto crisotilo in altre zone verso la bassa valle). Questo problema è stato segnalato tra l'altro dai geologi dell’Università di Siena e dai medici di base della valle (tutti anarcoinsurrezionalisti?) e da oncologi esperti nelle patologie del mesotelioma della pleura.
L'intercettazione delle falde acquifere potrebbe produrre gli stessi effetti devastanti che si sono avuti nella zona del Mugello

6. Le disfunzioni della linea attuale sono imputabili non ad eccesso di traffico ma a trascuratezza nella manutenzione, le cui cause sono certo anche legate ai problemi finanziari, visto che il sistema di alta velocità/capacità (voracità) drena la maggior parte dei fondi. In ogni caso se il flusso merci verso la Francia è tutto sommato modesto, quello viaggiatori è pressoché trascurabile, tanto è vero che negli ultimi anni è stato ridimensionato il numero di treni verso Parigi (e praticamente azzerate le connessioni dirette con Lione)

7. Non si tratta certo di ostacolare tutte le opere pubbliche, ma di realizzare quelle che sono veramente utili ed economicamente sostenibili: è indegno lo stato attuale dei collegamenti con la Liguria (eppure i porti dovrebbero avere un certo interesse), è indegno che una linea come la Bologna Verona attenda il completamento del raddoppio, e che dire della Chivasso Aosta elettrificata ma non raddoppiata per mancanza di fondi?

8 Per concludere, ma che cavolo di coerenza hanno coloro che programmano la politica dei trasporti nel nostro paese? negli anni 80 chi si opponeva all'autostrada e proponeva un potenziamento della ferrovia veniva ridicolizzato, ora ci vengono a dire che l'alta capacità è necessaria per togliere i TIR dalle strade. Al tempo stesso si propone il raddoppio del tunnel autostradale del Frejus. Evidentemente a costoro interessa soltanto movimentare grosse risorse finanziarie per la realizzazione di opere senza alcun criterio che non sia quello di realizzare il massimo profitto ovunque se ne presenti l'occasione, tanto paga la collettività, non solo i valsusini, ma gli italiani tutti, e ce ne accorgeremo nelle prossime leggi finanziarie
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