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Alta velocità

Ultimo Aggiornamento: 27/08/2007 16:16
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07/12/2005 22:49
 
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apprendista tranviere
Considerazioni sul TAV - Le ragioni del NO
Non è un traforo ferroviario che rovina la Valsusa. Infatti sarebbe solo il colpo di grazia finale, dopo le speculazioni edilizie in alta valle, l'autostrada e tante altre schifezzuole sparse qua e là sul territorio e propagandate come utili per il progresso, strategiche per lo sviluppo di un'economia che deve crescere all'infinito... tanto strategiche che ogni forma di opposizione deve essere messa a tacere, prima ridicolizzandola, accusandola di estremismo, localismo etc, poi se non bastasse trasferendo il problema sul piano dell'ordine pubblico e risolvendolo con qualche manganellata. E finisco qui con le considerazioni non tecniche, visto che esistono altri siti su cui trattarle. Vorrei qui sintetizzare alcune delle motivazioni di ordine tecnico che inducono a considerare la Torino Lione (così come progettata) una opera il cui costo è insostenibile rispetto ai vantaggi che produrrebbe.

1. L'Alta capacità ferroviaria è nettamente sovradimensionata rispetto ai flussi di traffico ferroviario attuali. Dal valico ferroviario di Modane transitano circa 10 milioni di tonnellate annue, questa cifra non ha subito sostanziali variazioni negli ultimi 25 anni se non una tendenza al calo

2. Le previsioni circa l'incremento di traffico che i promotori dell'opera avanzano appaiono del tutto inattendibili, poichè presuppongono un incremento nel trasporto delle merci che non si giustifica con la situazione economica attuale a livello europeo.


3. L'attivazione dei trafori del Gottardo e del Loetschberg sottrarrà parte del traffico attualmente convogliato sul corridoio 5 (per intenderci il traffico proveniente dal Nord della Francia)

4. L'attuale linea ferroviaria è vecchia di oltre un secolo ma ha subito nel tempo significativi interventi di ammodernamento che peraltro si sono trascinati a lungo (il raddoppio sulla tratta Bussoleno Salbertrand è stato portato a compimento nel 1985). La linea è comunque utilizzata al 38% delle attuali potenzialità, proprio perchè le merci da trasportare non ci sono. Basterebbero lavori di adeguamento del costo di 1 miliardo di euro per raddoppiare la capacità attuale portandola a 4 volte i volumi di traffico esistenti. La nuova linea ne costerebbe almeno 15.

5. Ci sono grossi problemi di natura idrogeologica, nonchè sanitaria (presenza di rocce uranifere nel massiccio dell'Ambin e serpentine contenenti amianto crisotilo in altre zone verso la bassa valle). Questo problema è stato segnalato tra l'altro dai geologi dell’Università di Siena e dai medici di base della valle (tutti anarcoinsurrezionalisti?) e da oncologi esperti nelle patologie del mesotelioma della pleura.
L'intercettazione delle falde acquifere potrebbe produrre gli stessi effetti devastanti che si sono avuti nella zona del Mugello

6. Le disfunzioni della linea attuale sono imputabili non ad eccesso di traffico ma a trascuratezza nella manutenzione, le cui cause sono certo anche legate ai problemi finanziari, visto che il sistema di alta velocità/capacità (voracità) drena la maggior parte dei fondi. In ogni caso se il flusso merci verso la Francia è tutto sommato modesto, quello viaggiatori è pressoché trascurabile, tanto è vero che negli ultimi anni è stato ridimensionato il numero di treni verso Parigi (e praticamente azzerate le connessioni dirette con Lione)

7. Non si tratta certo di ostacolare tutte le opere pubbliche, ma di realizzare quelle che sono veramente utili ed economicamente sostenibili: è indegno lo stato attuale dei collegamenti con la Liguria (eppure i porti dovrebbero avere un certo interesse), è indegno che una linea come la Bologna Verona attenda il completamento del raddoppio, e che dire della Chivasso Aosta elettrificata ma non raddoppiata per mancanza di fondi?

8 Per concludere, ma che cavolo di coerenza hanno coloro che programmano la politica dei trasporti nel nostro paese? negli anni 80 chi si opponeva all'autostrada e proponeva un potenziamento della ferrovia veniva ridicolizzato, ora ci vengono a dire che l'alta capacità è necessaria per togliere i TIR dalle strade. Al tempo stesso si propone il raddoppio del tunnel autostradale del Frejus. Evidentemente a costoro interessa soltanto movimentare grosse risorse finanziarie per la realizzazione di opere senza alcun criterio che non sia quello di realizzare il massimo profitto ovunque se ne presenti l'occasione, tanto paga la collettività, non solo i valsusini, ma gli italiani tutti, e ce ne accorgeremo nelle prossime leggi finanziarie
07/12/2005 22:57
 
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apprendista tranviere
Hanno elettrificato la Chivasso - Aosta? Ah si? E magari han riemsso i 3 Kv pure fino a Prè St. Didier....
Due piccole considerazioni: le oepre non si fanno con i flussi attuali ma con quelli futuri...poi può accadere come x la Pontebbana che cambino gli scenari...ma non hai la palla di vetro....
Altra considerazione: il putiferio scoppia solo x una linea ferorivaria: in Val di Susa i 4 pacifici montanri protestano facebndo i blocchi stardali, in veneto gli abitanti delle villette costruite a 3 cm dalla frrovia in barba a qualsiasi legge protestano perchè il treno la notte gli disturba il sonno, a Pinerolo tutti a strapparsi i capelli perchè riapre la linea x Torre Pellice...però quando si tratta di strade tutti felici.....Che strano....E cmq i sidnaci che ora scelrano, dove erano in fase di cofnerenza deis ervizi dove si è deciso tutto?
07/12/2005 23:12
 
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maestro tranviere
Si continua a discutere sulle manifestazioni ...
... ma poco sulla validità tecnica dell'opera.

Ho trovato molto interessante l'articolo inserito da Augusto, che non conoscevo (tra l'altro non frequento siti SITAV-NOTAV, quindi mi sta benissimo che alcuni interventi rilevanti vengano replicati qui), ma ancora una volta non capisco se questa TAV serve, non serve o se addirittura è dannosa.

Sulla questione dell'amianto (che non è pericoloso in sé, come è noto, ma che in forma pulviscolare, se respirato, può provocare il cancro), mi pare che gli ottimi valligiani si siano opposti proprio alle rilevazioni che dovevano provarne presenza e pericolosità e proporre soluzioni tecniche per minimizzare i rischi. Atteggiamento che mi sembra rafforzi la sensazione che più che su motivazioni tecnico-razionali, l'opposizione alla TAV sia condotta "a prescindere". Mi ripeto, ovviamente, quando dico che ogni estremismo danneggia innanzitutto la parte che vorrebbe tutelare.

Ciò detto, ancora una volta mi domando, e domando a chi è più informato di me:

A - La TAV serve? A che? A chi? Perché?

B - Al di là delle considerazioni meramente incentrate sul rapporto economico costi/ricavi (sul quale esisterà uno studio serio? Mah!), che intuisco non essere particolarmente favorevole, c'è un beneficio politico globale che giustificherebbe l'intervento della mano pubblica e, pertanto, l'accollamento di buona parte degli oneri da parte della collettività?

Qui, dall'altro capo del mondo, finisco per avere una visione probabilmente un po' naive del problema, e quindi è possibile che le mie domande risultino terra terra, ma - forse - come per il marziano di Flaiano, probabilmente meno condizionate da emozionalità e preconcetti.

07/12/2005 23:17
 
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tranviere veterano
L'articolo
Ciao a tutti.
Come promesso vi invio (da L’Espresso dell’8 dicembre, pagina 73) brani scelti dall’intervista a Marco Ponti, docente al Politecnico di Milano e “uno dei maggiori esperti europei di trasporti”.
Ecco alcuni spezzoni dell’intervista, troppo lunga da pubblicare integralmente, che si riferiscono anche ad argomenti già portati da Renato.
“Il sistema [ferroviario] italiano è largamente sottoutilizzato. Su una linea normale a doppio binario possono transitare 240 treni/giorno, su una AV fino a 350. Non ha senso aggiungere su alcune tratte una simile enorme capacità, poiché non esiste una domanda di queste dimensioni”.
[Gli obiettano: “Però altri paesi le hanno realizzate”]
“Non è un caso che il progetto di AV sia iniziato in Francia. Là costava relativamente poco: tra Parigi e Lione ci sono pianure e colline molto dolci (…). Poi i francesi hanno provato in tutti i modi ad esportare il sistema con straordinario insuccesso, dagli Usa alla Corea. Noi invece insistiamo (…) Inoltre, mentre l’AV francese è “leggera”, solo per passeggeri, il nostro è un sistema “misto”, passeggeri e merci, assai più dispendioso. [Ciò] non ha alcuna motivazione razionale: le merci che vanno in ferrovia non hanno bisogno di andare a 300 km/h, bastano i 180. Oltre tutto le gallerie hanno costi proporzionali al quadrato del loro raggio: farle un po’ più larghe raddoppia la spesa. Ma se si vuole che i treni corrano veloci occorre che i trafori siano abbondanti, altrimenti si produce un “effetto ariete” che li rallenta. Conclusione: [se le gallerie] si fanno normali, come al Frejus, allora i treni dovranno andare a 120-150 all’ora, con buona pace dell’AV”.
“L’AV ha bisogno di flussi enormi di traffico per essere giustificata. […] I treni giornalieri a lunga distanza tra Milano e Torino sono 30 e viaggiano mezzi vuoti; quelli previsti dalle stime sul Frejus sono una dozzina”
“Inoltre tra Torino e Venezia le distanze medie viaggiate sono di 90 km: ciò riduce l’opportunità di costruire linee veloci su questo asse”.
[Qui parla del nuovo traforo dei Giovi] “Pollice verso: ci sono già quattro binari neppure lontanamente saturi”.
Qui invece parla il WWF che, per carità, potrebbe essere ideologicamente orientato. Propongono alcuni numeri.
“La linea del Frejus ha una capacità di merci di 20 milioni di tonnellate, utilizzata per meno del 50%; il traffico con la Francia tra il 1984 ed il 2003 è diminuito dai 10,1 agli 8,5 milioni di tonnellate. Entro pochi anni entreranno in funzione due nuove gallerie verso la Svizzera che ridimensioneranno ulteriormente i transiti attraverso il Frejus”. (N.d.R. lì non c’è amianto e i valligiani son contenti?)
Poi propongono alcune cose sensate (come il potenziamento della Casale-Pavia-Mantova-Venezia) e altre che da torinese un po’ mi inquietano (come la “cintura merci” intorno a Torino che consente di bypassare il capoluogo; non è che questo mi piaccia, ma se libera tracce orarie per il trasporto pendolare e per una metropolitana ferroviaria in città mi pare positivo, visto che comunque il passante è già quasi saturo). Comunque sia ci sono già proteste contro la “cintura” nelle cittadine dell’hinterland (Venaria, Collegno…) con le solite motivazioni.
Oggi ho poi letto su Repubblica altre previsioni di un membro influente della UE (perdonate ma non ricordo chi) che dava tutt’altri numeri, stimando un raddoppio nel traffico di merci via ferrovia tra Italia e Francia nei prossimi vent’anni. Onestamente non vedo perché dovrebbero addirittura raddoppiare quando negli ultimi decenni sono sempre calate. Mah.
07/12/2005 23:17
 
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tranviere senior
Sulla questione delle falde acquifere bisogna ammettere che negli anni '70 dei riievi effettuati con liquido tracciante avevano evidenziato l'interconnessione del sistema idrologeologico dell'Ambin, e quindi uno scenario simile al Mugello è teoricamente possibile. Pero'continuo a domandarvi se esistono perizie ufficiali e pubbliche sulla potenziale pericolosità delle vene amiantifere dell'Ambin. Io sono curioso di leggerle...c'è un indirizzo su internet sul quale posso consultarle?
P.S.
Non lo chiedo per fare polemica, ma soltanto per capire se questa psicosi è giustificata da dati attendibili ed ufficiali.
[SM=x346219]
07/12/2005 23:24
 
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tranviere veterano
Concludo
Concludo segnalando che il viceministro Martinat-Addams sostiene come il tunnel (automobilistico) del Frejus vada "assolutamente" raddoppiato. Contestualmente al raddoppio della linea ferroviaria, si intende.
Per carità, per ragioni di sicurezza.
Non capisco se ci stanno "minchionando", per dirla con Giovanni Verga.
07/12/2005 23:35
 
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tranviere veterano

Scritto da: Settantaquarantuno 07/12/2005 23.17
Non è un caso che il progetto di AV sia iniziato in Francia...


Questa AV mi ricorda vagamente il Concorde: eccezionale, ma non per tutti...un pò come il Translohr!

[SM=x346228]

07/12/2005 23:51
 
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apprendista tranviere
Bè, in Italia avevamo la DD Roma - Firenze pronta ma non avevamo treni veloci perchè c'era l'idea che la ferrovia non dovesse essere per trasporti veloci...a dar retta a certa gente dovremmo ancora essere con le 880 e le corbellini.....
08/12/2005 22:06
 
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apprendista tranviere
Aggiungo uan cosa. I sidnaci che adesso si oppongono (pèer convinzione o paura di perdere voti?) perchè si sn stati zitti in sede di cofnerenza deis ervizi? Perchè si fa casino soloa desso e spt perchè nel movimento NOTAV pescano a piene mani le frange più facinorose della sinistra antagonista? Io posso credere che ci sia un 10% di persone in buoan fece in Val di Susa, magari un 15% di gente che cic rede veramente, ma tanto tanto pecorume e tanta tanta gnte che vede nelle manifestazioni un modo per fare casino.....ma perchè in mezzo trovi sempre le stesse facce?Eppoi, tutto sto casino, nn sarà un modo per alzare il prezzo?Pensiamoci su questo...E finora i fautori del no hanno solo saputo portare argometnazioni fin troppo blande, come quella dei flussi di traffico...le previsioni si fanno su modelli futuri!!!!
Quanto all'amianto e all'uranio che secondo i notavvini ci sarebbe...perchè non si pagano uno studio indipendente?E infine, perchè in Francia, tutti, verdi inclusi, son favorevoli? forse perchè i loro politici sn più intelligenti dei nostri pecoraro ascanio,agnolotto&firends?
09/12/2005 00:03
 
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Altre ragioni del NO

......l’unico mezzo sia ormai un serio approccio al concetto di decrescita.
1) il paradigma della crescita continua dei consumi e delle infrastrutture (e quindi pure dei relativi rifiuti) dovrebbe essere abbandonato quanto prima. Il suo fallimento è dietro l’angolo, una presa di coscienza anticipata potrebbe ancora consentire una transizione morbida verso una struttura stazionaria, altrimenti il collasso avverrà, come spesso accade nei sistemi non lineari, in modo improvviso e non modulabile da azioni di mitigazione.
2) sviluppo non deve essere confuso con crescita: esiste uno sviluppo culturale, scientifico, spirituale, perseguibile anche al di fuori di uno sviluppo dei consumi materiali o, peggio ancora, di beni superflui ed energivori. E’ proprio lo sviluppo dei primi beni elencati a compensare della riduzione dei secondi. In un momento storico nel quale i livelli di benessere fisico sono ampiamente consolidati questa transizione è possibile ed è la sola a garantirne peraltro il mantenimento a lungo termine. Detto in altre parole, con la pancia piena e la casa calda possiamo anche pensare allo sviluppo spirituale/intellettuale/culturale che a sua volta sarà la chiave per continuare ad avere pancia piena e casa calda



Tratte dal sito notavtorino.org

Come XJ6, dal luogo lontano dove si trova, ha potuto notare, le proteste sono A PRESCINDERE. C'è un rifiuto della modernità ma non nel senso positivo di voler tornare a ritmi di vita meno frenetici, bensì seguendo un ideale noglobal che è la massima ipocrisia.

Perché?

Perché non si può essere noglobal/notav con il cellulare, mandando 500 SMS alla settimana

Perché non si può essere noglobal/notav con lo scooter o l'autovettura (a meno che non siano elettriche o a idrogeno)

Perché non si può essere noglobal/notav con il riscaldamento in casa (a carbone o petrolio o legna).

Perché non si può essere noglobal/notav vivendo grazie ai soldi che o i propri genitori guadagnano o ci si guadagna per mezzo di un'attività economica che fa parte del paradigma della crescita continua dei consumi

Sono il massimo dell'ipocrisia. In confronto il nostro presidente del consiglio è Gandhi + Madre Teresa + il Dalai Lama messi insieme.

Oltretutto il tunnel che si vuole costruire dovrebbe servire da test per l'intera galleria. Non credo che gli operai siano incoscienti da voler lavorare con uranio e amianto nei quantitativi che i notav vogliono far credere che in val di Susa ci siano (e se fosse vero, almeno per l'uranio, potremmo essere tutti ricchi rivendendolo alle centrali nucleari francesi che a meno di 500 km dal confine producono anche la nostra energia elettrica...).
Invece si oppongono a tutto: test geologici (come se avessero paura che si scopra che in fin dei conti non c'è nulla di veramente pericoloso), tunnel esplorativi, e simili. Anzi, alcuni di loro si preoccupano di danneggiare macchinari e automezzi, sfasciando tutte le attrezzature.
Con persone così, che sostengono le tesi da me citate all'inizio del post, non si può ragionare.
Come tutti i "non violenti"... ma se io e tre amici decidiamo di andare da un poliziotto e a mani alzate (segno di non violenza vero?) lo circondiamo e gli facciamo sentire il fiato sul collo... secondo voi siamo davvero non violenti? O semplicemente non usiamo armi convenzionali?

Si oppongono a tutto e come è stato scritto sul Corriere della Sera:


[...]
E la civiltà industriale, egoista e violenta, che minaccia la Val di Susa? O sono loro, gli abitanti della valle, che vogliono fermare il nostro futuro, bloccando lo scavo di un tunnel ferroviario? Rischiamo l'isolamento noi, serve un corridoio veloce per collegare Lione a Trieste (guardando dà Lisbona a Kiev)?

Oppure sono isolati i valligiani, che contrastano la ferrovia sotto la bandiera dell'integrità del territorio? Per fortuna, non deve rispondere Celentano. Chissà, forse direbbe che in Val di Susa sono rock. Oppure sono come gli indiani d'America. Ma non è vero. I pellerossa fermavano la locomotiva in nome di una civiltà antica. Temevano di perdere terra, storia, lingua e tradizioni. E le loro vittime, paradossalmente, erano spesso cinesi. Così come oggi, in Val di Susa, sono poliziotti le vittime di manifestazioni e blocchi. Lì però non c'è un'altra civiltà, ma una parte minore e residuale della stessa nostra cultura. In Val di Susa non temono il treno, perché hanno le macchine, le industrie, i riscaldamenti, gli elettrodomestici.

Sono solo egoisti: producono i loro rifiuti e li vogliono smaltire da soli. Non ne tollerano altri di passaggio. Ora alzano lo scontro esercitando il potere di veto: somigliano più ai controllori di volo che ai pellerossa. Non hanno ragione, anche se fanno le vittime. Non c'è stata repressione statale, piuttosto prepotenze di minoranze. A1 massimo sosterrei il diritto di quegli abitanti a un certo numero di chilometri da percorrere sulla futura ferrovia. Viaggino in Europa, con i loro figli. Si guardino intorno. Si mischino con i nuovi pellegrini che, dall'Africa e dall'Est, arrivano a milioni per vivere. con noi. Loro sì, umili, comincino dal basso delle nostre città. Proprio là dove si concentrano i nostri rifiuti. Ma non protestano, non bloccano nulla. Anzi, fanno servizi indispensabili e ci danno spesso una grande lezione.




Come suggerito da alcune persone, se quest'inverno nessuno andrà in val di Susa a sciare e a riempire le loro casse con gli sporchi soldi del consumismo sfrenato e di coloro che vogliono a tutti i costi distruggere la loro bella valle, ma ci si prenderà a cuore il loro problema, liberando per bene la loro valle e lasciandoli soli nei loro vuoti alberghi... secondo voi, dopo quanto riusciremo a farli andare sul lastrico?

Luca
09/12/2005 01:26
 
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apprendista tranviere
In effetti, visto che i ns soldi aliemntano la civiltà consumistica che loro tanto combattono, sarebbe da snobbare la Val di Susa..anzi...non volete la TAV xchè segno di consumismo? Ok, niente TAV, vi chiudiamo anche la liena storica, via l'autostrada, e anche via elettricità ed altre cose mdoerne...torniamo a farli vivere nel medioevo...Il problema è che è facile fare i no-global, gli antagonisti a priori, sbraitare con il fondoschiena a caldo...perchè il No è a priori? Se veramente cìè tutto st'uranio e st'amianto...non penso che lo nascodnano....eppoi...potrebbero pagare anhce loro dei sondaggi indipendenti....nonc apisco xchè ci si debba fidare a priori dei loro paradigmi...e non comprendo perchè a fare casino ci siano sempre i soliti noti....che sfruttano la loro immunitòà parlamentare/politica per fare casino....e sn anche talmente bravi da scappare al momento giusto....Vorrei ricordare a questi baldi giovincelli che hanno preso a sassate la polizia cosa scriveva Pasolini nel lontano '68...quando diceva..."Vi odio cari studenti..."E anche allora...non era in fondo una rivolta dei ricchi contro i poveri? Chi erano i figli del popolo, gli studenti universitari o i celerini che prendevano le sassate? E così ora...chi fa il no-global è semrpe chi può permetterselo....Del resto l'ho visto al lavoro da me, dove qualcuno si è arrogato il diritto di fodnare un collettivo che rappresentasse i lavoratori..molto democratico il loro pensiero..o sei con loro o sei come minimo un servo dell'azienda o dei sindacati....e questa gente è ins ezione, a radio onda rossa, a fare pichetti, assembleee, ogni tanto pure a fare casino all'università...ma i soldini x giocare a fare i noglobal chi glieli passa?
Sulla TAV il no di molti è ideologico..non si deve fare e basta...
09/12/2005 03:32
 
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maestro tranviere
E su questo siamo d'accordo ...
... molta demagogia, scarsa informazione, preconcetti etc. etc., senza necessariamente tirare ancora in ballo la lotta di classe e gli scritti corsari. Penso che sia poco produttivo continuare su questo argomento, pertanto, visto che le guerre di religione non appaiono affrontabili con gli strumenti della logica e repetita, in questo caso, non iuvant ...

Rimangono in piedi, tuttavia, le mie domande "tecniche". Pur leggendo con una certa avidità la stampa, infatti, continuo a non capire bene ragioni e torti delle due parti contrapposte.


[SM=x346234]

09/12/2005 10:24
 
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maestro tranviere
per Romatram e XJ6
detto da Romatram il 7/12/2005 alle 23.51:

Bè, in Italia avevamo la DD Roma - Firenze pronta ma non avevamo treni veloci perchè c'era l'idea che la ferrovia non dovesse essere per trasporti veloci...a dar retta a certa gente dovremmo ancora essere con le 880 e le corbellini.....


Mi meraviglio che possa affermare una tale inesattezza perchè tutta l'Europa sa che il problema fu proprio l'opposto: c'erano già i treni [i prototipi delle E 444, da 180Km/h, erano del 1967, gli altri di serie da 200 Km/h a seguire poco dopo(le "Tartarughe" furono costruite apposta per la Roma-Firenze), e c'erano le carrozze Gran Conforto, abilitate ai 200Km/h, così come le ALe 601 e rimorchi, addirittura dopo ci fu già il prototipo del Pendolino, l'ETR 401 da 250 Km/h, senza contare i vari ETR 250 e 300 che avrebbero dato il loro contributo] e mancava la linea, finita molti anni più tardi per mancanza e ritardi nei finanziamenti ed altre beghe politiche.

per Antonio

Alcune ragioni del no alla TAV (dal sito notavtorino.org):
(Il tunnel) E’ lungo 52 Km; l’altezza del carico di roccia sovrastante arriva ad un massimo di oltre 2500 m; la temperatura prevista nella zona centrale è superiore ai 35 gradi per oltre 15 Km, con un picco di 50 gradi.
La durata della costruzione, con tecnica mista “fresa-esplosivo” è prevista in almeno 10 anni (12-15 per completare le 2 gallerie)
Lo scavo produrrà 15 milioni di metri cubi di detriti (lo “smarino”) con presenza di amianto e uranio: metà dovrà essere sparso in Valsusa (entro 30 Km, per economia dei costi); a questi detriti depositati in valle si assommeranno quelli dei successivi 2 lunghi tunnel (Bussoleno 12 Km e Gravio-Musinè 23 Km) che attraverseranno la nota vena amiantifera presente nello spartiacque tra le valli Lanzo e Susa.
Saranno allo stesso tempo prelevati localmente centinaia di migliaia di metri cubi di buona ghiaia per il calcestruzzo di rivestimento delle gallerie.
Lo scavo prosciugherà molte falde che alimentano gli acquedotti di valle, come già accaduto in Appennino per il TAV Bologna-Firenze.
A servizio del tunnel dovrà essere realizzato, più a valle (tra Chianocco e Borgone), un piazzale di stazionamento e carico per i treni lungo 2-3 Km, largo 100 m. e con pendenza inferiore al 2 per mille: in pratica una diga di terra in grado di sbarrare il vallone di Chianocco. Un’opera a gravissimo rischio idrogeologico. L’impresa che dal lato Francese si propone per il tunnel è la ROCKSOIL dell’ing. Lunardi (intestata alla moglie, ora che lui è ministro delle infrastrutture).


In più si pone l'accento sulla evidente sottoutilizzazione della linea esistente, che potrebbe essere adeguata alle necessità future.

[Modificato da Augusto1 09/12/2005 10.33]


1Poggioreale Cimit. Staz.Centr. v. Marina
P. Vittoria Mergellina Fuorigrotta Bagnoli
09/12/2005 10:43
 
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Conferenza servizi? magari!!!
Una piccola precisazione, i sindaci non hanno espresso valutazioni in sede di conferenza servizi per il semplice fatto che questa non è ancora stata attivata. Le opere attuali sono classificate come ricognizioni, sondaggi, opere propedeutiche, ma con questa definizione si è voluto far passare il cunicolo esplorativo di Venaus: 7 km + 3 opzionali con un diametro di 6 m, che di fatto costituisce non un sondaggio ma parte integrante dell'opera, tanto è vero che dovrebbe essere poi utilizzato come tunnel di soccorso o comunque di servizio alla fase di cantiere vera e propria. In ogni caso si tratta di opera che per dimensioni andrebbe soggetta a valutazione di impatto ambientale, che tuttavia la famigerata Legge Obiettivo consente allegramente di bypassare (bella questa legge, doveva con un colpo di bacchetta magica accelerare l'iter di tutte le opere snellendo le procedure, ma si sta rivelando un fallimento, NESSUNA OPERA PUO' ESSERE IMPOSTA DALL'ALTO SENZA LA CONDIVISIONE DELLE POPOLAZIONI INTERESSATE E DEGLI ENTI PRESENTI SUL TERRITORIO) per cui col decisionismo da quattro soldi i tempi si moltiplicano ...). La realizzazione del tunnel di Venaus senza VIA costituisce tra l'altro una violazione delle norme europeee (ma l'Italia è già incorsa in tante infrazioni in questo campo...).

09/12/2005 11:27
 
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tranviere veterano
Ma come si fa a non capire che non è semplicemente una questione tecnica o politica, che non ci sono ragioni o torti, ma è soltanto una contrapposizione tra buon senso e ragione contro follia e sperpero!
Non c'entra assolutamente nulla essere no global, ipocriti, demagocici, cellulari e riscaldamento...non siamo certo nella condizione d'isolamento dei tempi del traforo del Monte Bianco.
E' sconvolgente volerla realizzare "a prescindere", a maggior ragione quando gli svantaggi sono evidenti anche al più accanito sostenitore del progresso a tutti i costi.
E poi, visti i tempi che corrono (...e correranno), un'opera del genere sarebbe un bocconcino prelibato per sempre meno improbabili attacchi terroristici, non per pessimismo ma per realismo.
Amen!


09/12/2005 13:24
 
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apprendista tranviere
A parte fare il copia incolla dal sito dei no-tav, possibile che non siete capaci di portare qualche datoc erto? Mif a ridere il discorso terrorismo...se vogliono colpire lo fanno ovuqnue...la Spagna insegna....la verità è che nel NO-TAV ci sono le frange della sinsitra antagonista che non vede l'ora di alzare ilc asino...e la manifestazione di Torino lo dimostra....Cosa c'entrano i no-global, casarin&firends con la TAV? Possible che avete tutti gli occhietti foderati di prsciutto cotto? Non vi siete accorti che c'è gente che vi sta amabilmente sfruttamndo solox fare casino? Mi spaice, ma io partggio per la polizia....solo in Italia accadono simili cose...e solo in italia questa gente non rischia una emerita sega...Cmq si, direi che è ilc aso di boicottare la Val di Susa...non meritano nulla...perle ai porci....
09/12/2005 13:42
 
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maestro tranviere
per Romatram
Ma tu sai vedere solo il copia/incolla? 'sta cosa che poi se ne parli come se fosse un reato mi fa proprio specie. Piuttosto hai letto la risposta alla sciocchezza che hai detto sulla AV Roma-Firenze? [SM=x346235] E ingenuamente non si è ancora capito (a prescindere dalla bontà del progetto TAV) che diversi esponenti di questo governo demonizzano qualsiasi cosa a scopo puramente elettorale. Mi torna in mente di quando si è parlato della possibilità di un attentato a Berlusconi allo stadio, sto ancora ridendo per questa fandonia. Più ci avvicineremo alle elezioni e più il nostro presidente si sentirà minacciato fin dentro la toilette di casa sua, altro che tav...

1Poggioreale Cimit. Staz.Centr. v. Marina
P. Vittoria Mergellina Fuorigrotta Bagnoli
09/12/2005 13:57
 
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L'idea che mi sono fatto, tralasciando il discorso politico (non mi faccio mettere nella "trappola" di parlare di politica anche se mi piacerebbe molto) è che l'Italia sia pregiudizialmente proprio CONTRO tutto ciò che viaggia su rotaia, a prescindere! è un problema "culturale" sennò come si spiega che in Francia gli ambientalisti sono assolutamente protav? non sono sempre ambientalisti?

Detto ciò, visto che i canali di informazione ufficiali finiscono SOLO per fare disinformazione presentandoci, invece che le ragioni di chi dice "è un opera irrinunciabile" e di chi sostiene semplicemente "NOTAV" (il tutto serenamente, per permettere alle persone di farsi un'opinione) un semplice bollettino giornaliero di scontri, che ne dite di spiegare QUI esattamente di COSA si sta parlando e PERCHE' c'è gente contraria?

Ok, dovrebbe essere una ferrovia da Lisbona e Kiev che passa per Lione, Torino, Milano, Trieste e Lubiana ma non si riesce a fare il tratto piemontese in val Susa, ma l'intero progetto dei "corridoi" com'è che funziona? quanti sono? quali sono? cosa è già pronto ADESSO?

Intanto è confermata l'avvio del TAV Torino-Novara e Roma-Gricignano per la prossima settimana? sono usciti gli orari?

PS

Magari se si fa pure un po' di storia dell'Alta Velocità ferroviaria, quali le prime linee attivate in Europa e nel mondo...
09/12/2005 14:52
 
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apprendista tranviere
Stranamente i francesi, verdi inlcusi, la vogliono...ma il montanaro della val di susa no...e si dovrbbe rinunciare ad un'opera europea per 4 montanari che stanno sol cercando di alzare il prezzo?
Ma veramente, tutto quello che accade è l'ennesima dimostrazione che l'opera, da parte degli estremismi, è da non realizzare, perchè è stata prevista dalla parte avversa. Poi ci si aggiungono i soliti che pur di fare devastazione userebbero come scusa anche una moria di moscerini (vedi banca e vetture danneggiate). E' sempre il solito pensiero devi danneggiare il popolo se vuoi farlo reagire per perseguire i tuoi scopi..
Sul discorso di un eventuale coinvolgimento dei vari enti locali, vi assicuro che se non avessero partecipato alle conferenze di servizi, nulla sarebbe stato imposto dall'alto. Ovvio che il progetto di massima viene presentato già con dei requisiti già definiti, ma le conferenze di servizio, servono appunto a rendere attuativo il progetto affrontando problematiche ed eventuali difficoltà. Ed è ovvio, che se voglio trarne profitti, i casini non li faccio in conferenza, ma dopo, cercando di alzare il tiro... e ricordiamoci che le elezioni sono vicine.
09/12/2005 15:01
 
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maestro tranviere
per Grimcast
Sai, credo che se c'è stato qualcuno contrario alle ferrovie tout-court nei decenni sono stati sempre certi politici, specialmente quelli che negli anni '50 e '60 appoggiavano i programmi della Fiat (e il trasporto su gomma) a scapito del trasporto su rotaia, con la conseguenza che si sono chiusi migliaia di chilometri di linee, anche tranviarie. Non sono poi d'accordo sul fatto che parlare di politica significhi necessariamente "farsi intrappolare", specialmente quando la politica ha un ruolo preponderante nelle decisioni di costruire o meno una ferrovia o una tranvia. Se fosse vero quello che dici si sarebbero levati polveroni anche per la Roma-Napoli e la Torino-Novara, cosa che non mi pare sia successa. Il problema non è la ferrovia in sé (ci mancherebbe altro), ma quello che comporta farla passare per determinati posti.

1Poggioreale Cimit. Staz.Centr. v. Marina
P. Vittoria Mergellina Fuorigrotta Bagnoli
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