Ecco la lettera che ho appena scritto di getto. Non resistevo proprio...
Egr. Presidente,
leggo con stupore le risposte che Lei ha fornito al giornalista del "Carlino" di oggi a proposito delle lettere inviate da molti di noi sull'attuale utilizzo dei filobus; vado a spiegare il perché:
1- A proposito del fatto che le 9 vetture (ma ne abbiamo viste solo 8, la n° 2 dov'è finita?) non girerebbero tutte assieme... da cittadino utente abituale della linea 1/4 Le rispondo che forse Lei ha voglia di scherzare. Altro che 9 insieme: se ne vedono 3, 4 la mattina, un paio nel primo pomeriggio e UNO SOLO fino alle 19,15 circa. Se le ragioni sono tecniche, per cortesia ce le spieghi: ci spieghi cosa impedisce quantomeno un impiego dello stesso numero di mezzi per tutta la giornata. Normale turnazione? Quando nei primi anni '80 c'era il filobus sulla linea 1 giravano almeno 6 vetture fino alle 20.
2- Qualche mese fa parlava sui giornali di 500 mila Euro per un filobus. Sono saliti a 600 mila? E' sicuro di conoscere così bene il mercato filoviario? A me risultano, per alcuni produttori, cifre ben diverse. Come avrebbero fatto, secondo Lei, le altre città italiane ed europee? Prendiamo il caso di Lecce, che sta ora ultimando i lavori per nuove linee filoviarie nate dal nulla, ovviamente con tanto di ordinazione di nuovi mezzi. Ma soprattutto, Lei sa che anni fa era previsto in uno dei piani triennali l'acquisto di 7 nuovi filobus? Dove sono? Forse allora i soldi c'erano... In ogni caso si tratta di scelte: ovviamente il filobus costa comunque di più ma offre particolarità tecniche ben più adatte ad una città collinare come la nostra e, specie con i veicoli di recente produzione, un notevole risparmio sia energetico, una minor manutenzione e, come noto per i motori elettrici, una maggior durata. Cosa mi dice del comportamento in salita dei metano rispetto ai filobus, nonostante l'assenza della sottostazione elettrica mai realizzata?
Quindi: la scelta di metanizzare e di lasciare letteralmente in disparte i filobus e la nuova linea incompiuta è aziendale o comunale?
3- Siamo penultimi quanto ad anzianità dei filobus, lo sapeva? Dopo di noi solo Rimini, che però ha appena provato un filobus preso in prestito da Genova per ordinarne di nuovi. D'accordo, i filobus sono stati trasformati nei primi anni 2000, ma resta il fatto che sono di vecchia concezione, soprattutto i Menarini serie I. Ma noi abbiamo puntato tutto sul metano prima ancora di allacciare piazza Ugo Bassi e di realizzare la S.S.E.; quanto è costato l'impianto di rifornimento? E' sicuro che la scelta dei 18 metri sia quella giusta? Ho visto di persona 3 blocchi a causa di curve troppo strette e gravi difficoltà di circolazione di questi "giganti" in via Torresi. Forse è il caso di ripensarci. Poi sui dati relativi al metano ci sarebbe molto da dire...
E' inesatto sostenere che la linea è quella del dopoguerra. Negli anni ha subito la sostituzione di tutta la tiranteria, praticamente tutti gli scambi, in molti tratti il bifilare è stato rinnovato e recentemente abbiamo speso soldi per 2 nuovissime rotatorie. Tutto questo per vedere 3 o 4 filobus che girano in mezzo ad autobus diesel e metano? Sarebbe questa la linea tutta ecologica promessa?
Vede caro Presidente, è questa la palese contraddizione.
Molti di noi protestano anche perché sono vostri abbonati, oltre che cittadini pieni di tasse, attenti quindi a come vengono spesi i propri soldi. Abbia la bontà di andarsi a rileggere le numerose dichiarazioni dei mesi scorsi sulle intenzioni dell'allora Conerobus almeno per quanto riguarda l'attuale flotta e troverà delle sorprese.
La pregherei di darci risposte più precise, come il costo e i tempi per l'allaccio di piazza Ugo Bassi. Sarebbe già un passo nella giusta direzione. Cosa prevede infine il nuovo piano tirennale?
Bifilare