Comunque sia, sia Trenitalia (con cui pure è in corso una vertenza coi pendolari) sia Italo devono tener conto di un dato di fatto: il traffico passeggeri della tratta Torino - Milano, sia la linea storica sia la nuova AV, è formato per il 90 per cento da pendolari, torinesi e delle altre città piemontesi situate sulla linea "storica" (Chivasso, Santhia, Vercelli, Novara) che giornalmente varcano il Ticino per recarsi al lavoro nella metropoli lombarda. Ignorare questa realtà significa in pratica azzerare, o quasi, il movimento passeggeri, non a caso con Italo da Milano verso Torino ora non vi sarebbero più treni per tutto il pomeriggio, dalla mezza fino alle 20...Molti torinesi, già pendolari da tantissimo tempo, aspettavano solo l'arrivo della TAV per accorciare un po' il viaggio, che finisce per essere più stancante del lavoro; logico immaginare la loro delusione, ora che i due gestori vogliono sbattere loro la porta in faccia! Ben pochi, in proporzione, sono i passeggeri torinesi che da Milano proseguono sulla TAV verso Roma e Napoli; a questo punto viene da chiedersi se sia stato economicamente conveniente costruire la TAV tra Torino e Milano, o se non sia stato già quello un ennesimo spreco all'italiana!
[Modificato da Censin49 04/11/2015 17:27]