Napoli | Street art

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granpacco
00lunedì 23 giugno 2014 16:58
la street art salverà il mondo
Ninconanco81
00venerdì 10 ottobre 2014 09:54
Al Teatro San Ferdinando i murales in memoria di Eduardo De Filippo

Eduardo si ricorda anche così.

Per celebrare il trentennale della sua scomparsa, in occasione del Forum Universale delle Culture, il comune di Napoli ha deciso di omaggiare il maestro Eduardo De Filippo, oltre che con la rassegna Eduardiana, con dei murales in memoria di Eduardo che da oggi abbelliranno le saracinesche del Teatro San Ferdinando, che l’attore adottò acquistandolo e ristrutturandolo nel 1948, per trasformarlo in un tempio della drammaturgia napoletana, fulcro e cuore pulsante della sua poetica e della sua vita, teatrale e non.


Tre ritratti di Eduardo, uno su ognuna delle saracinesche del Teatro San Ferdinando, realizzati dall’artista partenopeo Jorit AGOch per conto dell’organizzazione Inward che si occupa di valorizzare la creatività urbana e la street art, vegliano ora sulla piazza che porta il nome di Eduardo De Filippo.

Tre dipinti per rappresentare le tre anime di Eduardo: “centralmente come uomo, quindi non nella posa o con i costumi di un certo personaggio; lateralmente come attore, quindi scegliendo due tra i vari personaggi immortalati dall’attore”, si legge nella descrizione che accompagna le foto dei murales sulla pagina Facebook di Inward.

Tre ritratti corredati, ai lati di estremi, di altri dipinti più piccoli che ripropongono i set più noti e caratteristici di alcune tra le più celebri delle sue pièce teatrali, come la famosissima scena del caffè recitata in “Questi Fantasmi”. Un omaggio dovuto da parte della città a un artista, un uomo, che tanto ha donato all’anima di Napoli e ai suoi abitanti.











MiZaR-82
00venerdì 10 ottobre 2014 10:09
^^ stupendo!
Partenope93
00venerdì 10 ottobre 2014 10:29
Sono magnifici
Nuvola.CdN
00venerdì 10 ottobre 2014 10:50
Complimenti! Una bellissima iniziativa per onorare la memoria del grande attore e drammaturgo!
BiagPal
00venerdì 10 ottobre 2014 10:59
Ecco, questi sono murales degni di questo nome!!! :applausi:
Questa è vera arte!
Ninconanco81
00venerdì 10 ottobre 2014 11:03
Biagio organizziamo subito una visita
granpacco
00venerdì 10 ottobre 2014 12:46
stupendo
bubolazza
00venerdì 10 ottobre 2014 15:41
bellissimi!
Gjemon
00venerdì 10 ottobre 2014 19:48
che meraviglia questi murales :sbav:
Madeco
00sabato 11 ottobre 2014 08:43
Bellissimi e complimenti all'autore.
granpacco
00mercoledì 15 ottobre 2014 15:19
beccatevi questo video realizzato da una tv francese su zilda a napoli

ŽILDA IN NAPLES - Metropolis (Arte) from Žilda on Vimeo.



tanosmile
00sabato 1 novembre 2014 11:53
salve a tutti
qui alcuni scatti di street art fatti da me durante il mio ultimo soggiorno a napoli
(sono nuovo su questo forum ma lo seguo da tanto)



















questi i miei preferiti (diego miedo?)










Ninconanco81
00lunedì 5 gennaio 2015 22:33
Giap1
00lunedì 5 gennaio 2015 23:07
Dove è?
Ninconanco81
00martedì 6 gennaio 2015 00:37
Via Ferrante Imparato, Gianturco
granpacco
00martedì 6 gennaio 2015 02:08
ragazzi che tristezza la morte di pino
Fab_laboratorionapoletano
00venerdì 9 gennaio 2015 21:38
vi piace?
Il murales su PIno Daniele appena terminato da ZEMI in pieno centro antico... è giusto che stia là o va rimosso? soprattutto... vi piace?
diarionapoletano.wordpress.com/2015/01/09/il-murales-di-pino-daniele-nel-centro-antico-di-napoli-va-...
granpacco
00sabato 10 gennaio 2015 04:52
assolutamente si, questo writer è solo un cretino per quanto mi riguarda
Nuvola.CdN
00sabato 10 gennaio 2015 11:43
Concordo: non si può pensare di rendere omaggio ad un grande artista che ha rappresentato l'anima di questa città deturpando un pezzo di centro storico!
CRIME 80
00sabato 10 gennaio 2015 13:12
uno è brutto, non è tutta questa grande opera d'arte.

due, si tratta di un luogo storico su palazzo storico davanti a una chiesa storia.

Ci sono facciate chieche di palazzi osceni post terremoto, fatto bene da un writers capace, magari li andrebbe pure bene, anche in pieno centro storico.
Ninconanco81
00lunedì 2 febbraio 2015 09:33
Quando un graffito diventa arte. Quando da una semplice bomboletta colorata nascono affreschi metropolitani, talvolta dipinti in fretta, di notte, su muri pubblici ai limiti della legalità.

A Napoli, come nel resto del mondo, la street art racconta storie ridisegnando scenari urbani, dove ogni superficie può essere considerata tela da rimodellare.

Una visita guidata tutta nuova, al via sabato 7 febbraio alle 14, racconta per la prima volta la città vista proprio attraverso le sue avangiardie di vernici spray e stencil. Si intitolerà "Napoli Paint Stories" (prenotazione obbligatoria al 333 158 9423), e sarà tenuta dalla sua stessa ideatrice, Federica Belmonte, in collaborazione l'associazione "400 ml", presieduta da Gennaro Maria Cedrangolo.

"Napoli è la città della comunicazione in strada per eccellenza - spiega Belmonte, laureata in Conservazione dei Beni culturali con una tesi proprio sulla street art - Anche per questo esercita da sempre una forte attrazione sui writers, sia italiani che stranieri".

A cominciare da uno dei più famosi, l'inglese Banksy, che su via Benedetto Croce realizzò uno stencil ispirato all'estasi di Santa Teresa del Bernini, qui raffigurata con un panino e delle patatine fritte in mano. L'opera, valutata per circa centomila euro, fu impunemente coperta dal lavoro di un writer anonimo nel 2010. Di Banksy (il cui nome reale è ancora segreto), comunque, rimane un'altra testimonianza partenopea: una bellissima Madonna a via Tribunali, disegnata fuori al complesso dei Gerolomini.

C'è tutto un mondo street art da scoprire nel centro storico, così come nel resto di Napoli e altre aree urbane dove, sempre più spesso, le istituzioni locali si rivolgono al lavoro e all'ispirazione dei writers per riqualificare con temi e disegni aree dismesse o periferiche.

Il tour partenopeo prenderà il via da largo San Giovanni Maggiore Pignatelli. Da lì, attraverso via Banchi nuovi, si proseguirà verso piazza del Gesù, piazza Bellini e l'ospedale degli Incurabili.

In rassegna le opere dei napoletani Diego Miedo, Ciop & Kaf, ma anche i celebri Zolta, Alice Pasquini, Arp, i francesi Zilda e C215 (pseudonimo di Christian Guémy). Uno spazio speciale sarà dedicato ad Ernest Pignon-Ernest, antesignano della street art napoletana, che oltre 25 anni fa tappezzò i decumani di "sudari di carta", disegni in poster ispirati alle tele del Caravaggio e di Luca Giordano.

Mark Corleone
00giovedì 19 marzo 2015 17:40
Comune e Inward uniti per Banksy:previsto un restauro conservativo

NAPOLI - Potrà essere a pezzi, strisciare nel degrado la città di Napoli ma ancora una volta arriva prima per l’attenzione comunque rivolta al patrimonio artistico e persino alle nuove forme d’arte. Inward, Osservatorio sulla Creatività Urbana e Comune di Napoli si attivano per preservare l’unica opera di Banksy presente in città. A Napoli, in via Benedetto Croce c’era la sua “Estasi di Santa Teresa”, vandalizzata nel 2010. A poche ore dal curioso deturpamento di un’opera dello street artista più famoso al mondo ad Hounslow, quartiere occidentale di Londra, a Napoli il Comune decide di voler proteggere l’altra opera conservata in piazza dei Gerolomini, un angelo, pure meta di numerosi turisti e gruppi organizzati che si recano apposta a visitarlo tra i tanti altri tesori del centro antico napoletano.

A Londra è stata deturpata una ragazza sorridente con linguaccia, “coperta” con un burqa. L’opera era stata stimata 140mila euro. A Napoli, quando non sono sedicenti «performer» a staccare opere murali per appropriarsene senza vergogna - ma finiscono solitamente per distruggerle, vedi il caso dei murales di Zilda - pure queste finiscono non sempre naturalmente, ma per giochetti da vandali.

Fra selfie & street art
«L’idea di preservare l’opera di Bansky - afferma l’assessore alle politiche giovanili Alessandra Clemente - è stata rappresentata da Inward al Tavolo tecnico per la Creatività urbana che l’assessorato ha avviato nel 2013, molti sono i giovani che visitano l’opera di Banksy condividendo i selfie col suo “angelo” sui social ed anche così si fa promozione della nostra città. Prolungare la vita di quell’opera è un dovere di noi amministratori, perché la street art, quando è di tale livello, è un vero e proprio bene comune».

Un impegno pubblico: tutelare le nuove forme d’arte
L’Osservatorio Internazionale sulla Creatività Urbana (Inward) con base proprio a Napoli da anni sensibilizza l’opinione pubblica, il sistema dei media e i decisori politici sul valore della street art e si è speso particolarmente sulla presenza di questo tesoro inusuale di Banksy a Napoli. «La nostra organizzazione da più di dieci anni promuove una seria discussione sul tema – sostiene Luca Borriello, direttore di ricerca di Inward – e da anni lancia appelli per la tutela delle opere di Banksy a Napoli, unica città italiana ad ospitare capolavori dello street artista. Oggi si auspica un restauro conservativo per l’opera presente in piazza dei Gerolimini, che ne rallenti il naturale degrado senza andare a ripristinare il suo stato originario».
Mark Corleone
00martedì 24 marzo 2015 09:37
Via montagna spaccata. Autore: Jorit Chi. Foto consigliere Luongo.

Giap1
00martedì 24 marzo 2015 11:09
:facepalm: fedez? :bah:
CityN
00martedì 24 marzo 2015 18:12
:coma:
basilisco87
00martedì 24 marzo 2015 20:27
ho pensato a fedez anche io, ditemi che è il ritratto di qualche personaggio che invece non riconosco XD
Madeco
00martedì 24 marzo 2015 21:33
È Fedez
BiagPal
00martedì 24 marzo 2015 21:38
Ma chi è 'sto Fedez? Comunque molto bello il murales! :okay:
Madeco
00martedì 24 marzo 2015 21:40
un cantante Rap
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