I nuovi tram di Venezia

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gf91
00mercoledì 24 gennaio 2007 21:51
Ieri è stata pubblicata dal Gazzettino un'intervista all'assessore alla mobilità del Comune di Venezia Enrico Mingardi e, tra le altre cose, naturalmente si è parlato anche di tram. Ecco le notizie principali (intervista completa gazzettino.quinordest.it/VisualizzaArticolo.php3?Luogo=Mestre&Codice=3235445&Data=2007-01-23&Pagina=2&Hilig... e seguenti):
-Per quanto riguarda il Ponte della Libertà c'è tutta la volontà da parte del'amministrazione comunale di far arrivare la tranvia a piazzale Roma e poi alla Marittima; inoltre sembra sia confermata l'ipotesi di costruire le piattaforme tranviarie sulle attuali piste ciclabili (successivamente verrà costruita una nuova pista ciclabile a lato del ponte); i cantieri dovrebbero durare 6 mesi per senso di marcia.
-I tempi: l'obiettivo è quello di partire con il pre-esercizio (e quindi con le prime corse) per metà 2009 e di aprire il tratto Favaro-Marghera per fine 2009/inizio 2010.
-Infine per Aprile dovrebbero arrivare i primi convogli dalla Francia, ma...non è specificato l'anno; comunque per Aprile 2006 il deposito non sarebbe in grado di ospitare dei convogli, quindi forse per questa data arriverà solo qualche carrozza da esporre alla cittadinanza.

Interressante il giudizio dell'assessore sul Translohr:
"- Se tornasse indietro, lo rifarebbe quel tipo di tram ?

«Con queste caratteristiche, io ho sempre dichiarato che questo è un tram pesante, non leggero. Pesante sotto il profilo dell'infrastrutturazione, ha le stesse caratteristiche di un tram ferroviario, abbiamo dovuto spostare completamente tutti i sottoservizi per mettere la piastra».

(...)

«Era un tram leggero, è diventato pesante. Io sottolineo che Padova quando ha fatto la gara d'appalto del tram non ha messo la piastra, perché pensava di fare l'intervento solo sulla rotaia. Però hanno fatto le due corsie, perché si sono resi conto subito che, siccome questo è un tram molto delicato sotto il profilo dell'aggancio, che non permette dislivelli, bisogna che la strada sia un biliardo, ma è evidente che la strada si muove, ci sono tutta una serie di problemi, noi li stiamo valutando. Per esempio, in via Cappuccina noi lasceremo tre mesi che si assesti bene tutto l'asfalto, tutta la piastra, e poi faremo il nuovo asfalto perché abbiamo visto che c'è bisogno di un po' di tempo perché si assesti completamente il manto stradale. Padova ha questi problemi dieci, cento volte più di noi, e sull'esperienza di Padova noi abbiamo fatto subito dei correttivi in corso d'opera. Nella gara d'appalto hanno inserito la piastra, però non avevano considerato che sotto la piastra non ci dovevano andare i sottoservizi, ma andavano spostati: una piastra armata di 30-40 cm non può tenere sotto niente, deve essere libera da tutto»."

[SM=x346219]
gf91
10mercoledì 24 gennaio 2007 21:55
Naturalmente nel messaggio precedente intendevo Aprile 2007... [SM=x346232]
simopa
10mercoledì 24 gennaio 2007 22:30
Grazie delle costanti informazioni gf91, l'intervista dimostra tutta la facinoleria con cui le città che si stanno dotando del translohr hanno affrontato la progettazione, Padova non prevede la pista di scorrimento per le ruote del tram, Mestre e L'Aquila non prevedono lo spostamento dei sottoservizi, bastava mandare una mail a mondotram [SM=x346239] e questi plateali errori non li avrebbero commessi. Speriamo che i tecnici di Latina siano un po' più svegli.
[SM=x346219]
Roberto Amori
10giovedì 25 gennaio 2007 09:09
Ogni erba un fascio
Permane sempre la costante di un ritorno in negativo: qualora i tram di Padova e Mestre dovessero fallire, e i presupposti ci sono tutti, a soffrirne maggiormente saranno anche i tram in generale.
Con la stessa faciloneria col quale vengono installati verranno, a chi fa comodo e sono tanti, criticati e colpiti anche quelli classici che nulla hanno che vedere con tale tecnologia.
Qui a Bologna si parla da anni di tram su gomma ma non c'è un solo cittadino a cui sia stato spiegato cosa sia, dei fallimenti a cui sono andati incontro. La gente pensa sia un qualcosa di meraviglioso proprio come gli racconta il Carlino... la faccenda della proboscide occhiuta, in questa città, la conosciamo solo io e pochi altri e la gente o non capisce bene la spiegazione o non ci crede. Qui i giornali, in tutti questi anni, non hanno speso una sola riga sulla disastrosa vicenda di Padova e nessuno ne sa niente.... figuriamoci poi la televisione.
ciiv
00giovedì 25 gennaio 2007 13:46
Va detto che Padova un pò se l'è cercata.
Come ha più volte detto qualcuno, la morfologia territoriale Padovana è molto particolare (forse anche più particolare di Mestre) e la scelta del TransLohr era appunto orientata sul fatto che l'idea era quella di "buttare" giù la rotaia nell'asfalto e morta li (come daltro canto è un Francia) solo che evidentemente non è stato calcolato che in Francia magari sono più bravi a mantenere in orrime condizioni le strade. Ed infatti a Clermont il Translohr corre sull'asfalto. Certo dopo due anni si norano i "solchi" fatti dal continuo passaggio del mezzo, ma a parte che l'asfalto si può sistemare, tutte la critiche e le perplessità sul minimo avallamento che comporterebbe un manto stradale non stile "tavola di biliardo" non reggano visto proprio l'esempio Francia.
Leggo che Padova non avrebbe la "corsia" in cemento. Era la perplessità che avevo espresso anche io vedendo le foto. Da Padova giurano però che la suddetta c'è anche li....boh!
In ogni caso certo metter giù il corsione di cemento comporta spostare i sottoservizi (premetto che per Mestre non è un male anzo visto che i più "giovani" avevano 60 anni) e lievitare i costi.
Ma va anche considerato che possono essere considerati costi disgiunti, in quanto entro pochi anni i sottoservizi andavano sostituiti lo stesso. Quindi quando ad esempio si fanno i calcoli Tram normale - TransLohr si dovrebbe farlo al netto delle spese di rifacimento e spostamento dei sottoservizi (almeno per quel che riguarda Mestre).
E cmq tornando al futuro del mezzo, non mi pare che in Francia sia sulla strada del Fallimento...tutt'altro.
gf91
00giovedì 25 gennaio 2007 16:14
Possibili modifiche al progetto
Dopo l'incontro tra l'assessore alla mobilità e l'esperto di tram Willy Hussler sembra che ci saranno altre (minime) modifiche al progetto del tram, ma il tracciato non cambierà. Sostanzialmente sono due:

-La realizzzione di alcuni tronchini di binari per ricoverare alcuni convogli, per le corse bis o per quelle limitate, evitando di dover farli partire sempre dal deposito di Favaro, magari attraversando tutta la città; questi si dovrebbero trovare in via Paolucci davanti alla Cita (dopo la curva di innesto su via Lavelli), in piazzale Concordia e in via Colombo in prossimità di piazzale Cialdini.

-Per quanto riguarda l'interscambio, verrà creata una nuova fermata in via Colombo (altezza viale San Marco) per l'interscambio tram-tram, mentre per quello tram-bus ci sarà la fermata di piazza XXVII Ottobre.


Ecco l'articolo:
"Nuove idee sul tram? Sì, ma il tracciato non cambia - assicura l'assessore alla Mobilità, Enrico Mingardi. Che l'altro giorno ha illustrato assieme all'esperto ginevrino Willy Hussler le modifiche possibili. "Non al tracciato - avverte Mingardi - L'ingegnere svizzero era stato incaricato di fare uno studio che potesse suggerire miglioramenti non al tracciato, ma alle fermate e all'interscambio e questo è quello che è stato fatto. Così, ad esempio, Hussler ha proposto che a Marghera ci sia un "tronchino" all'altezza della Cita. Un tronchino in pratica è un prolungamento delle rotaie in una direzione diversa da quella di marcia e serve a far sì che, se devo fare un bis o rafforzare una corsa, io non sia obbligato a far partire il bis dal deposito. Si tratta di migliorie che servono ad aumentare l'efficienza del tram, ma non si discute sul tracciato. La fermata che prima era in piazza Barche resta in piazza Barche. E l'interscambio viene fatto in via Colombo, nel tratto di strada tra piazzale Cialdini e piazza Barche. Che cosa si intende in questo caso per interscambio? Che si scende dal tram che arriva da Favaro e si sale su quello che va a Venezia, invece di proseguire verso Marghera. Di questo interscambio stiamo parlando e non di passaggi da autobus a tram o viceversa. Che, invece, saranno fatti in piazza Barche, alla fermata di piazza Barche che, però, non diventerà un piazzale Roma bis. Sarà tutto molto contenuto e resterà nella parte di piazza Barche non pedonalizzata, più verso Corso del popolo." - spiega Mingardi. E l'idea di spostare la fermata in piazzale Cialdini, dunque, non viene ridiscussa, anche se il sindaco Cacciari, preoccupato che piazza Barche possa diventare un centro troppo importante di interscambio dei mezzi pubblici, aveva proposto di far passare il tram per via Lazzari, cioè dietro Coin. Ma questo è in contrasto non solo con il tracciato previsto, ma anche con le ipotesi di ristrutturazione della zona dietro Coin. E, in più, via Lazzari proprio non è in grado di sopportare il passaggio del tram che, in più, si troverebbe a fare una vera e propria serpentina fra le case. Dunque, il Comune avrebbe intenzione di prendere per buoni solo i suggerimenti sui "tronchini" avanzati dall'esperto di Ginevra. Dunque il "tronchino" di Marghera e, forse, anche un altro prolungamento anche dalle parti di via Colombo, sempre per lo stesso motivo e cioè evitare di perdere tempo facendo partire i bis dal deposito di Favaro.
Intanto c'è da segnalare che il presidente della Commissione urbanistica, Saverio Centenaro, ha chiesto a Mingardi di presentarsi al più presto in Commissione a spiegare queste ulteriori modifiche al progetto del tram."

[SM=x346219]
Roberto Amori
00giovedì 25 gennaio 2007 18:09
Italia e Francia


CIIV: non mi pare che in Francia sia sulla strada del Fallimento...tutt'altro.



Evidentemente abbiamo due metri di valutazione diversi: nelle tante pagine in cui su Mondotram abbiamo affrontato l'argomento non c'è molto da stare allegri. A Nancy e Caen è accaduto di tutto: continui deragliamenti, incidenti anche gravi, centinaia di modifiche sia agli impianti fissi che ai veicoli, sospensioni anche per lunghi periodi dei collaudi, rientro in fabbrica dei tram e chi più ne ha più ne metta. E' forse questo un successo? Sono soldi spesi bene? L'Amministrazione Comunale ne ha un ritorno in positivo e l'utenza le è grata?
Probabilmente col tempo i difetti diminueranno e difatti a Clermont Ferrand il tram su gomma parrebbe avere meno problemi, se la sono cavata con qualche rimando dell'inaugurazione...
Io mi auguro che sia così anche da noi, ci mancherebbe altro, continuo però con l'affermare quanto scrissi a suo tempo: aprire cantieri e spostare sottoservizi come per un tram normale, montare la linea aerea ed alimentarla con le sottostazioni come per un tram normale, non possono autonomamente circolare svincolati dalla rotaia centrale come i tram normali, le spese per la realizzazione dell'infrastruttura sembrano addirittura più alte e permane l'incubo che il piano nel panno verde del biliardo si dislivelli col tempo, schiavitù perenne con le ditte appaltatrici che sono pochissime... Ma dov'è la convenienza? Io devo ancora capirlo.
Railfaneurope non mette nemmeno le tre città francesi fra le città tramviarie ma sotto quelle filoviarie...
Krokodil
00giovedì 25 gennaio 2007 21:20

Certo dopo due anni si norano i "solchi" fatti dal continuo passaggio del mezzo



Due anni??? Ottimista!!! A Clermont-Ferrand sono apparsi dopo due mesi...

transclermont.itrams.net/articles/ornieres_tram.html


E cmq tornando al futuro del mezzo, non mi pare che in Francia sia sulla strada del Fallimento...tutt'altro.



Infatti oltralpe è statos celto solo da CF (per ovvi motivi, vero Michelin?). Però è troppo presto per parlare.
Cori x
00giovedì 25 gennaio 2007 22:39
Un egregio discorso sull'aria fritta.
Roberto,conosco benissimo la storiella del tram bolognese che in realtà è un filobus infatti è scomparso tutto ed han invece potenziato i serpentoni che come si sa sono
sotto gli occhi di tutti.Però trovo abbastanza tendenziose certe affermazioni circa il fallimento e le eventuali conseguenze.I costi della messa in opera di particolari sistemi sono decisamente alti a prescindere:dalla tecnologia attuale,della presunzione che siano affidabili in futuro (e mai,mai in tempi brevi)e relativi ricambi perchè i mezzi pubblici qualsiasi essi siano sono beni che si consumano ed esigono assistenza. In italia prende piede una politicanza non politica che è tutt'altra cosa dettata dal quanto posso rubare dal progetto di istallare cestini a costruire interi quartieri col beneplacito di ominidi che ben se ne guardano dall'aver scrupoli nel gestire il denaro pubblico. Vi siete mai chiesti perchè milano ha tram ottuagenari efficientissimi e mezzi nuovi si pseudo confortevoli che hanno una magagna in tempi brevissimi?(mi vien da ridere pensare che alcuni milanesi si lamentavano degli spifferi delle porte) C'è da meditare.. Col Dio palanca ecco che si fanno progetti buttati li alla carlona dove la sicurezza,impatto ambientale e fattibilità sono cose minute,"cose da intellettuali che non han voglia di far niente"..ed altre elucubrazioni demagogiche in difesa della marachella venuta a galla. Questo è il surrogato della politica in cui discutiamo. Venezia avrà il suo tram,parlavano di padova il cui tram non avrebbe toccato alcun sottoservizio,ne siamo davvero certi? Mestre almeno avrà fatto le perizie giuste ed ha trasformato la gara d'appalto da LTS ad HTS,perchè nessuna metro è leggera come nessun tram anche se geneticamente modificati lo sono. E'come quel tale che alla domanda spicciola:"Che lavoro fai?" risponde:"operatore ecologico" per paura di non dire spazzino e che raccatta la m... ogni giorno.E così via via tutti i livelli impiegatizi che all'inglese o all'italiana suonan meglio ma impiegatizio è.E così la politica.

E l'articolo di gf91 ne è un'autentico documento.

Ps:Roberto,railfaneurope fa semplicemente la considerazione:un filobus ha ruote,un trolley ed un volante.Il tram carrelli,trolley che lo chiamiamo pantografo per la diversa architettura e levette non volanti. Ergo è un trolleybus.
Io invece lo reputo esteticamente un tram che funzia come un filobus.

PPs: in francia tutti i sistemi trans sono visti con diffidenza,marsiglia e nizza ne sono la egregia riprova.Beati i provenzani.


Gliz
00giovedì 25 gennaio 2007 23:29
Re: Un egregio discorso sull'aria fritta.


Beati i provenzani.



Fra di essi, Bernardo.
simopa
00venerdì 26 gennaio 2007 00:09
CF vs PD

Scritto da: Krokodil 25/01/2007 21.20
Due anni??? Ottimista!!! A Clermont-Ferrand sono apparsi dopo due mesi...



Grazie infinite Marco per la segnalazione, non ero a conoscenza che a CF non avessero realizzato le piste per le gomme in cemento armato e mi tira un po' su di morale dal solito pessimismo italico che aleggia intorno ai nostri amati tram (vista anche la velocità dei la vori a Firenze), almeno questo in Italia lo avevamo previsto anche se con ritardo, forse a CF credevano di avere asfalto migliore del nostro? Perchè non c'entra niente se sotto Padova c'è a pochi metri l'acqua una cosa del genere sarebbe successa comunque e dovunque a meno di non creare due ulteriori binari, che poi siano in cemento invece che in ferro è un altro discorso. Come ho sempre detto il traslohr non è un tram a binario unico ma un tram a 3 binari e la conferma è sotto gli occhi di tutti. Se poi a Padova sono così convinti di farci passare sopra autobus e macchine, ne vedranno presto le conseguenze quando il tram sarà in esercizio regolare. Io non dico che è brutto anzi, non dico che a forza di modiche non funzionerà in maniera soddisfacente, dico solo che alla luce di queste esperienze (che confermano i miei dubbi iniziali) è qualcosa di inutile ripetto al tram perchè non offre nulla di più, ciò non toglie che quando verrà finalmente inaugurato sarò a Padova a farmi un po' di giretti e a far foto [SM=x346228]

Se a CF è quella la situazione vedrete che a breve dovranno inventarsi qualcosa e anche li rimpiangeranno il "vecchio" tram.

[SM=x346219]
ciiv
00venerdì 26 gennaio 2007 17:25
Intanto quando parlo genericamente di Francia mi riferisco a Clermont. E corregggo, ho scritto due anni volevo scrivere due mesi.
Ora, io non so se avevano previsto che l'asfalto si solcasse presto e bene. Se no, dovranno in qualche modo riparare, se si avranno anche valutato che la soluzione di risistemazione asfalto è fattibile anche questa presto e bene.
Io non sono così convinto che in Italia sia stata creata la corsia in cemento per pensiero che l'asfalto potesse "segnarsi". Credo invece che Venezia e Padova siano state costrette a farla proprio per la morfologia particolare del territorio. Qui se l'asfalto cede.....vien giù tutto e si finisce in acqua!!! E non sto scherzando!! Padova, come vari punti di Venezia (a Mestre è così il centro per capirsi Via Poerio compresa) sotto alle strade ci sono .....canali!!
Penso che il motivo sia questo più che il pericolo solchi o che la non perfetta regolarità dell'asfalto provochi problemi di marcia al mezzo (cosa che a clremont non sta avvenendo nonostante i solchi).
Non so la conformità del terrento all'aquila ma mi piacerebbe sapere se anche li metteranno la corsia in cemento, o se solo l'appoggio per le ruote o nulla. Perchè capide bene, come ho già detto, che con solo la rotaia nel cemento, i costi sono moooolto inferiori e il tutto molto meno impattante. Se c'è qualcuno dell'Aquila sarebbe bello ci tenesse informati!!

Per il resto Venezia ha ovviamente fatto l'appalto unico (tram e sottoservizi) perchè si sapeva di dover intervenire prima di partire con la costruzione e cmq come avevo già detto qui questi lavori ai sottoservizi andavano comunque fatti!

Detto questo, sono sempre stato io il primo a dire che è troppo presto per dare responsi "certi" sia positivi che negativi. Il mezzo non è un tram, non è un filobus, non è un trolleybus....è semplicemente un TransLohr (abituiamoci a chimarlo così) e chissù magari sarà una buona alternativa al normale tram su ferro.
gf91
00giovedì 1 febbraio 2007 21:35
Via Colombo-Lotto D
Oggi 1 Febbraio 2007, come ampiamente preannuciato, è stato regolarmente aperto un'altro cantiere della tranvia, quello di via Colombo con la chiusura totale della via nel tratto viale San Marco/via Bissuola; tratto di soli 270 metri, ma sono metri molto difficili, visto che questo è il cantiere più centrale aperto finora e che (bisogna ammetterlo) comporterà più disagi per gli automobilisti e per gli utenti del trasporto pubblico (basta dare un'occhiata alle deviazioni previste per alcune delle linee ACTV in transito www.tramdimestre.it/Upload/large/140.jpg ). La durata del cantiere è prevista in 7 mesi, con conclusione per il 31 Agosto 2007. E' previsto, oltre alla realizzazione delle piattaforme tranviarie, dei relativi cavidotti e dei plinti per la linea aerea, lo spostamento (e quindi il rinnovo) della rete dell'acquedotto, della distribuzione del gas, del telefono e dell'illuminazione pubblica.

Altri cantieri:
-Lotti C1, C3, D2, D3, D4: procede lo spostamento dei sottoservizi (è stata completata la posa della nuova rete dell'acquedotto).

-Lotto E: completata la piattaforma sud, in corso la realizzazione di quella nord.

-Lotto G: in parte completati i cavidotti a servizio della tranvia, in preparazione la costruzione delle piattaforme.

-Lotto H: in corso la costruzione dei nuovi marciapiedi e cordoli, e anche delle ultime piattaforme tranviarie.

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ciiv
00domenica 25 marzo 2007 21:31
"Protezione Ciclisti"
La corsia del tram a Venezia avrà un sistema di "protezione ciclisti" tanto semplice quanto ingegnosa. Saranno infatti messe delle fasce zigrinate in prossimità della monorotaia, in modo che con le vibrazioni alla bicicletta il ciclista si accorgerà in tempo di essere troppo vicino al solco e potrà evitarlo.
ciiv
00sabato 31 marzo 2007 23:32
un pò di dati
Visto che siamo a 7 pagine, rinfreschiamo un pò la costruzione del tram qui a Venezia riepilogando un pò di numeri di questa opera:

Tragitto:
Linea 1 Favaro-Venezia 14 km e 23 fermate
Linea 2 Marghera-Mestre 6km e 14 fermate
Fermata di interscambio: Piazza Barche

Costi previsti:
188 Milioni: Totale dell'opera
45 Milioni: le piattaforme di corsa
15 Milioni: il sottopasso per collegare Mestre e Marghera
6,3 Milioni: il deposito di 19 mila metri quadrati a Favaro
48 Milioni: il costo dei convogli
2,3 Milioni: il costo di ogni singolo convoglio

I mezzi:
Mezzi di servizio utilizzati: 20
Lunghezza: 32 Metri
Vagoni: 4
Velocità Max: 70 Km/h
Portata totale: 238 passeggeri
Posti a sedere per vagone: 11

Cantieri in corso:
Linea 1
Lotto 1-2-3 Favaro Chiusura 06/2008
Lotto 4 Via S.Donà - Piazza Barche Chiusura 08/2007
Lotto 5-6 Piazza Barche - S.Giuliano Chiusura 07/2007
Lotto 7 Ponte della Libertà - Venezia Appena iniziati

Linea 2
Lotto 8 Piazza Barche - Via Cappuccina (fino al sottopasso) Chiusura 06/2007
Lotto 9 Marchera Chiusura 04/2007

La consegna dei lavori da parte di Pnv è prevista il 31/12/2009

Curiosità:

A Venezia la monorotaia sarà agganciata al terreno con dei bulloni e non con la resina come a Padova. Questo dovrebbe evitare gli inconvenienti avuti a Padova e rendere la rotaia meno sensibile agli sbalzi termici.

Ai bordi della rotaia verrà sistemata una zigrinatura per avvisare i ciclisti che si stanno avvicinando troppo alla stessa per evitare così incidenti.

Il 70% del percorso dovrebbe essere in corsia dedicata.

Per il sottopassaggio Mestre-Marghera, sotto la stazione occorrerà scavare in profondità per 6 metri. A un metro e mezzo però però c'è una falda acuifera. PEr evitare che con gli scavi l'acqua invada le gallerie verrà utilizzato un sistema curioso. Con un gas si congelerà la zona man mano che si scaverà cosi cheè l'acqua diventando solida non creerà problemi ai lavori.

Anche a Venezia si attuerà laddove possibile il fissaggio dei fili della tamvia con gangi alle case. Dapprima la giunta aveva votato no a questo sistema ritenuto troppo invasivo e poco funzionale, è stato apprezzatissimo dagli assessori Veneziani che hanno intrapreso la "spedizione" per vedere eprovare il mezzo a Padova. In questo modo si eviterà di erigere lungo i 22 km del percordo 1400 pilastri che sarebbero necessari per sostenere la linea aerea.


gf91
00domenica 1 aprile 2007 20:06
Deposito e primo convoglio
Tra pochi mesi dovrebbero essere ultimati tutti i lavori di costruzione del deposito, comprese linea aerea e rotaia (la sottostazione elettrica è già stata completata in dicembre) e poi dovrebbe arrivare da Stasburgo il primo dei 20 convogli destinati a Mestre (ne sono già stati costruiti 4), i rimanenti resteranno lì fino al pre-esercizio previsto per fine 2009. Con questo primo mezzo saranno effettuati tra la fine di quest'anno e l'inizio del prossimo i primi test su rotaia nel primo breve tratto di linea tra il deposito e p.zza Pastrello (dove nel frattempo naturalmente saranno installate linea aerea e rotaia).

[SM=x346219]
Madeco
00martedì 20 novembre 2007 19:55
arrivo del primo convoglio
A questo link il video dell'arrivo del primo convoglio

www.tramdimestre.it/PMV/Documenti/video/ArrivaIlTram.wmv


[SM=x346219]
Roberto Amori
00mercoledì 21 novembre 2007 01:05
Translohr lagunari

E così è arrivato pure il primo Translohr della seconda città italiana che ha adottato questo sistema...
Mi era arrivata notizia nella posta di questo avvenimento: avevo capito vi fosse pure Cacciari a presenziare alla prima discesa del tram su gomma lagunare, lungo la propria monorotaia, ma nel bel video non pare esserci.
Il tram è del tutto simile a quello di Clermont Ferrand: rosso a quattro casse. E siccome a Clermont la tramvia gommata sta andando bene così spereremo per questa nostra.

birillo2000
00lunedì 20 ottobre 2008 09:06
Ciao, ma come vanno i lavori?
Andre e Paola
00mercoledì 29 aprile 2009 15:24
Novità sui lavori??? Procedono??
(Lucaf1)
00mercoledì 4 novembre 2009 21:26
[QUOTE]In tanti dubitavano fosse possibile, invece il gran giorno è arrivato. Giovedì 26 novembre il tram rosso veneziano uscirà dal deposito di via Monte Celo, correrà lungo via Triestina e giungerà sino all’altezza di via Monte Cervino, dove utilizzerà l’interscambio e tornerà indietro.


«A breve, forse già a Natale, riusciremo ad arrivare sino alla Stazione[/QUOTE]

ricerca.gelocal.it/nuovavenezia/archivio/nuovavenezia/2009/11/03/VMGPO_VM...
Madeco
00venerdì 27 novembre 2009 12:11
VENEZIA: PRIMA 'CORSA' SPERIMENTALE DEL TRAM

(AGI) - Venezia, 26 nov. - Primi passi ufficiali, questa mattina a Favaro, per il tram della terraferma veneziana. Il nuovo mezzo di trasporto pubblico ha infatti coperto il percorso tra il deposito di via Monte Celo e piazza Pastrello, e ritorno. A bordo, una serie di viaggiatori d'eccezione: dal vicesindaco di Venezia e prosindaco della Terraferma, Michele Mognato, agli assessori comunali alla Mobilita', Enrico Mingardi e alle Politiche educative, Anna Maria Giannuzzi Miraglia, dal presidente della Municipalita' di Favaro, Gabriele Scaramuzza, al presidente di Pmv, Antonio Stifanelli.
Ad assistere alla prima corsa del tram c'erano anche tanti cittadini, e tanti ragazzi per una giornata davvero di festa, con tanto di artisti di strada, clown, parco divertimenti, giostre. "E' un giorno importante - ha sottolineato Mognato - per la citta' del futuro, per la Mestre che stiamo costruendo.
La realizzazione delle linee del tram ha portato disagi per i cittadini ed i commercianti, di cui nuovamente ci scusiamo, ma ha segnato anche un punto di svolta. Sia perche' abbiamo risistemato e riqualificato intere zone della citta', sia perche' tra poco, con l'entrata in funzione di questo nuovo mezzo ecologico, avremo enormi benefici anche al punto di vista ambientale, e quindi della nostra vivibilita'". "Oggi - ha ricordato l'assessore Mingardi - siamo riusciti, dopo tanti sacrifici, a vedere finalmente all'opera il tram: lo abbiamo portato sino in piazza a Favaro, ma contiamo di farlo arrivare presto, entro pochi settimane, visto che i lavori nei cantieri procedono secondo i tempi previsti, sino al centro di Mestre, e magari anche sino alla stazione ferroviaria". La giornata di festa e' stata completata dall'inaugurazione del nuovo parco pubblico di via Monte Celo, realizzato da Pmv, e dalla premiazione degli studenti vincitori del concorso di disegno che aveva per tema proprio il tram, promosso dalla stessa Pmv, in collaborazione con la Municipalita' di Favaro.
(ferpas)
00venerdì 27 novembre 2009 16:05
da "IL GAZZETTINO di VENEZIA" del 27/11/2009
Il tram non è più un desiderio

Eppur si muove. Il tempo di uno scampanellio e d’improvviso quei cinque anni fatti di scavi, polvere e deviazioni stradali sembrano dimenticati. Il tram condotto da un tecnico della Lohr esce dal deposito di via Monte Celo con a bordo gli assessori Michele Mognato, Enrico Mingardi e Anna Maria Miraglia, il presidente di Actv Marcello Panettoni e quello di Pmv Antonio Stifanelli, passa sotto un lancio di coriandoli salutato dalla musica di "Così parlò Zaratustra" e se ne va verso il centro di Favaro. Ai lati della strada troverà centinaia di persone, una protesta in piazza Pastrello della Lega che blocca per un po’ il convoglio per contestare il Villaggio Sinti e tanto traffico. Quello che un domani, con l’entrata a regime del servizio, che aprirà al pubblico a primavera una volta ultimate le prove tecniche e il pre-esercizio, il tram dovrebbe risucire a evitare grazie a corsie privilegiate e, soprattutto, agli automobilisti "convertiti" al mezzo pubblico che si saprà guadagnare strada facendo.
Il giorno zero del tram si trasforma in una festa attorno al capolinea di via Monte Celo, dove Mingardi, Mognato e il presidente della Municipalità Gabriele Scaramuzza inaugurano un’area verde a compensazione del terreno usato per costruire il deposito. Attorno a loro, decine di scolari e studenti i cui disegni dedicati al tram sono esposti vicino al capolinea. Mancava solo il sindaco Massimo Cacciari, la cui presenza a Favaro era peraltro annunciata nei manifesti.
Ma la festa si prolunga durante l’intero tragitto compiuto dal tram, un chilometro e mezzo di strada fino all’incrocio con via Martiri della Libertà, dove un deviatore porta il mezzo sull’altra corsia per fare rientro in deposito, incrociandosi con un altro convoglio rosso. «Ho provato l’emozione che si ha per una creatura», confessa Stifanelli che lunedì sera aveva assistito alla prova generale della prima uscita. «I lavori - aggiunge il vicesindaco Mognato - sono stati un’occasione per riqualificare una parte di città, rifare i sottoservizi e i marciapiedi». «Per Mestre - osserva il titolare della mobilità Mingardi - il tram rappresenterà un cambiamento radicale».
Per rendersene conto bisognerà però aspettare ancora. Prima di Natale il tram arriverà fino a piazzale Cialdini con le prove tecniche. Subito dopo Natale viaggerà fino a via Olivi, anche se in piazza Barche dovrà essere trascinato perché non è ancora risolto il nodo dell’alimentazione, per la fine di gennaio arriverà fino a via Sernaglia. Una volta finite le prove tecniche, si aprirà la fase del pre-esercizio con la supervisione del ministero dei Trasporti. Ci vorranno due-tre mesi, prima che il tram entri in servizio per il pubblico. Poca roba, se si pensa ai cinque anni passati da quel 10 agosto 2004 quando, con la città semideserta, Mingardi avviò il primo colpo di ruspa in via Monte Celo. Allora sembrava una scommessa. Adesso c’è



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Niente prove ora a Marghera. A Venezia soltanto nel 2015.

Fatto il tram bisogna fare i tramvieri. Solo la settimana prossima cominceranno i corsi per i circa 40 conducenti dell’Actv che hanno chiesto di cambiare mezzo di trasporto. Per ora infatti le prove tecniche del tram saranno guidate da personale della Lohr, l’azienda alsaziana che ha fornito a Pmv i convogli (ne sono previsti 20 da 170 passeggeri ciascuno) che successivamente saranno "girati" all’Actv. Fino alla fine di gennaio, del resto, non potrà cominciare il pre-esercizio previsto dal ministero prima dell’apertura al pubblico del servizio di trasporto.
In questo periodo l’Actv dovrà anche riorganizzare alcune linee lungo il percorso servito dal tram. In attesa che venga completato il tunnel sotto la stazione, e che siano avviati i lavori per raggiungere Venezia, il tram sarà in servizio tra Favaro e la stazione (via Sernaglia). L’ipotesi allo studio è di abolire per ora la linea 4 barrato dell’autobus con l’interscambio dei passeggeri diretti a Venezia in piazza Barche, ma prima è necessario che sia attrezzata l’area di piazzale Cialdini, dove a regime si incroceranno le due linee del tram, quella per Venezia e quella che porterà alla stazione e a Marghera. Qui, peraltro, il tram arriverà a dicembre 2010, una volta risolto il problema del sottopasso ferroviario e dei cedimenti denunciati nell’area di cantiere. A Marghera, per ora, non sarà nemmeno possibile fare le prove tecniche, dato che il mezzo, a fine servizio, deve essere riportato in deposito e sollevato per interventi quotidiani di manutenzione.
Il nodo più difficile da sciogliere è però quello del prolungamento della linea verso Venezia, bloccato dai ritardi dei lavori per il nuovo cavalcavia di San Giuliano. Ora come ora, il tram a Venezia non arriverà prima del 2015. Ventitré anni dopo il varo della legge che ha cofinanziato il progetto.



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«Troppi disagi, scelta sbagliata» «Bello, utile ed anche ecologico»

Commenti e opinioni diversi quelli raccolti ieri a Favaro tra la gente assiepata lungo il tratto di strada compreso tra il deposito di Via Monte Celo e l’incrocio di Via San Donà con la regionale 14 bis per il primo passaggio del tram.
Renato De Lazzari, titolare dell’omonimo market alimentare che ha sede in Via Triestina è decisamente arrabbiato.
«Qualcuno, ora, mi dovrà dire come potrò continuare l’attività se non verrà consentito a chi mi rifornisce la merce di sostare con il camion davanti al mio negozio per scaricare i prodotti - è stato il suo commento - visto che oggi a quattro mezzi è stato negato il permesso».
«Sono troppi i disagi che abbiamo dovuto subire e quelli che subiremo in seguito a causa del tram - ha affermato Gianfranco Tonetto, titolare del bar in Piazza Pastrello. Personalmente trovo sbagliata la scelta del tram e credo che come me la pensino in molti a Favaro».
«Per rientrare a casa in Via Monte Popera - ha raccontato Lara - non potrò più transitare in Via San Donà e sarò costretta, d’ora in avanti, a percorrere le stradine interne. Inoltre, per fare posto al tram, sono spariti i posti macchina che prima avevamo di fronte casa».
«Il tram è bello - ha detto, invece Bruna Boscolo - faciliterà in maniera comoda lo spostamento delle persone e soprattutto è un mezzo di trasporto, contrariamente all’autobus, che non inquina».
«Sul piano della mobilità la città ha fatto una conquista importante - ha affermato il preside Bruno Grossi - ora viaggiare sarà più semplice, comodo e piacevole. Come preside auspico che presto la linea del tram possa coprire anche le aree più periferiche - ha aggiunto - in considerazione delle tante difficoltà che molti studenti che abitano in periferia incontrano per raggiungere le scuole cittadine».
(ferpas)
00venerdì 27 novembre 2009 16:20
ALTRA NOVITA'

Pronto il People Mover, Aprirà il 19 dicembre

Ultimi ritocchi alla monorotaia che in tre minuti collegherà piazzale Roma a Marittima e Tronchetto


I vagoni sono già sui binari, la via di corsa è terminata. I lavori del People Mover di Venezia proseguono a ritmo serrato: si lavora ininterrottamente fino a quando la luce lo consente. Il tutto dovrà essere pronto per il 19 dicembre quando verrà inaugurato il trenino che viaggiando in quota collega in tre minuti l’isola del Tronchetto con la stazione Marittima e piazzale Roma, trasportando nelle quattro carrozze a disposizione 200 persone.
In questi giorni si stanno effettuando le prime prove di funzionamento del sistema a fune mentre si danno gli ultimi ritocchi alle stazioni di partenza - pavimentazione in legno, ossatura in acciaio, copertura in vetro - opera dell’architetto Francesco Cocco, ispirata agli animali di cielo e mare della laguna: bianca o sinuosa come il volo del "cocal" è il percorso, mentre una delle stazioni richiama la forma del "garusolo". Il People Mover verrà gestito da Asm Venezia, l’Azienda servizi mobilità del Comune; viaggerà interamente in quota a un’altezza media di cinque metri e mezzo sormontando su una monorotaia due canali: quello dell’isola del Tronchetto e quello del canale di Santa Chiara. Per accedere alle stazioni i passegegri dovranno usare l’ascensore o le scale mobili, già funzionanti.
Il nuovo mezzo di trasporto, unico nel suo genere in Italia, coprirà un percorso di circa 870 metri con due carrozze che viaggeranno verso piazzale Roma e altre due nella direzione opposta portando 50 passeggeri per ogni vagone. Punto di scambio fra i due convogli sarà l’anello realizzato alla stazione Marittima. Costruiti dalla Doppelmayr di Bolzano, i vagoni rosso veneziano del People Mover sono stati consegnati al Comune di Venezia e all’Asm il 4 settembre scorso, mentre a metà settembre è stata portata a termine la parte più delicata dell’operazione, il varo del ponte sul canale Colombuola all’isola del Tronchetto.
In questi giorni si aprirà la fase dei collaudi più importanti, dopodiché ci si preparerà alla grande festa del 19 dicembre che dal mattino all’imbrunire che coinvolgerà politici, giornalisti, e cittadini. Sarà una sorta di open day durante il quale si potranno visitare le stazioni del People Mover raggiungibili attraverso un percorso pedonale protetto o con pullmini forniti per l’occasione. In gennaio poi il People Mover entrerà in servizio, una prova del fuoco dato che coinciderà con il Carnevale, periodo di massimo afflusso di turisti in città.



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(ferpas)
00venerdì 27 novembre 2009 16:29
ma non è che la monorotaia centrale possa creare disagi a cicli e motocicli??? [SM=x346235] [SM=x346244]



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trolleybus58
00domenica 20 dicembre 2009 23:46
Il 19 dicembre è passato...questo politram è stato inaugurato o no?! [SM=x346235]
trolleybus58
00domenica 20 dicembre 2009 23:49
Errata Corrige
[SM=x346245] Intendevo il People Mover...o è stato tutto rimandato per la neve!?
liberamente88
00lunedì 21 dicembre 2009 00:55
E' solo un'inaugurazione ufficiale, l'inizio del servizio è previsto per febbraio-marzo prossimo.
trolleybus58
00lunedì 15 marzo 2010 00:53
Qualcuno può postare un grafico del tratto aperto all'esecizio? Grazie... [SM=x346242]
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