I DEPOSITI TRANVIARI DI ROMA

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Augusto1
00lunedì 1 agosto 2011 00:01
apptras, 31/07/2011 02.05:


Poiché con le Olimpiadi la rete fu sventrata l'ATAC, nel 1962 (e sempre per esigenze di ammortamento di rotabili e impianti), decise di eliminare il filobus entro dieci anni (e ne basteranno otto)



Perchè otto e non dieci? La rete filoviaria romana non fu chiusa proprio nel 1972...?
Omar76
00lunedì 1 agosto 2011 00:06
Mauro, rispondo a te perchè è un paicere parlare con chi consoce la storia dei tpl romano mentr eè inutile parlare con chi sa solo leggere male il tuo sito. Dunque precisiamo alcune cose: intanto Olimpiadi o no le circolari sarebbero durate ben poco, specialmente le due interne (CD e CS) che avevano ben poco senso. Semmai sul progetto di Corso Italia / Muro Torto c'è da dire che il problema è la mancanza di adeguati sbocchi che riescanoa fluidifciare il traffico...un poco il problema di Via Marco Polo / Via Cilicia.
Sulle Mater, diciamo che erano mezzi vecchi, realizzati con materiale anteguerra, tuttosommato non credo sia stato un problema il loro accantonamento. Anche se il Comuen agiva di sua iniziativa, molte linee al giorno d'oggi non avrebberoa vuto senso, prendi l'11 ad esempio...da Gabratella a Tiburtina ormai hai la Metro B,tato è vero che l'11 bus è stato soppresso ed integrato con il 673.
Per Roma basterebbe si realzizasse la TVA per avere nuovamente una linea passante per ilc entro,con funzione afferente alle metropolitane, per il resto il tram si sviluppa bene in periferia,dove è più semplice realizzare sedi riservate. La perdita del capolinea di San Sivlestro non è un dramma assoluto, considerando che ormai era diventato un'accozzaglia di bus e basta, semmai si è persa l'occasione per ridiseganre ed ottimizzare la rete...Linee come l'85 risalgono ad uno schema ormai superato,tanto è vero che è una linea usata per spostamenti locali e da chi vuole andare da San Giovannia Colosseo / Piazza Venezia senza usare la metropolitana...Ma a Roma ci sono troppe comeptenze sparse in amteria di TPl, basti pensare che ci son linee volute e pagate dai municipi, che spesso trasportano aria (661 docet). Il centro storico può essere girato a piedi, al massimo si può ottimizzare la rete di minibus elettrici razionalizzando i percorsi. Lo sbaglio che si fa è di pensare al tram versando lacrime sulla vecchia rete. Roma è cambiata, dalle olimpiadi sono passati 50 anni, le gente si muove diversamente, e i talbenai delt pl fanno solo danni. perchè demonizzare le automobili? Ci sono spostamenti che non si possono fare con i mezzi pubblici in tempi ragionevoli...Cmq la riforma del 1930 ha rappresentato l'inizio del declino del tram a Roma....anche perchè la scusa era razionalzizare la rete (ed era encessario...ad esempio i tram su Via Condotti oggi non avrebbero alcun senso pratico) ma di fatto si voleva un centro storico libero da tutto...
Omar76
00lunedì 1 agosto 2011 00:11
@ Augusto: cmq se guardiamo la storia del filobus in Italia proprio alla fine degli annui '60 è iniziato il declino in moltissime città, e credo che la causa primaria fu la poca volontà di ammodernare le reti e l'assoluta mancanza di mezzi nuovi prodotti dall'industria italiana che ormai si orientava sempre pià sul bus...Non per niente quando Rimini volle ammodernare il proprio parco mezzo dovette acquistare all'estero....E credo che anche a Roma il filobus ebbe la sua fase decrescente per gli stessi motivi di altre città...Poi, è chiaro, come sempre la rete fu potata senza pensare che forse qualcosa si ptoeva salvare...ma,sai, l'industria italiana produceva tutta Autobus...e specie i torinesi erano molto influenti sulel scelte politiche nazionali...Tanto è vero che i mezzi eelttrici vennero riscoperti in occasione dei vari conflitti arabi che fecero schizzare il prezzo del carburante...
evviva il tram
00martedì 9 agosto 2011 00:48
Giorni fa sono passato davanti al Deposito San Paolo (che desolazione e, sopattutto, che tristezza) Una struttura centralissima, dislocata molto meglio rispetto al futuro deposito di Ponte Marconi previsto assieme ai cinque anelli nel programma dell'Agenzia per la Mobilità e che, a mio modesto parere, non si realizzerà mai. Inoltre, a ponte Marconi bisognerebbe cominciare da zero, adattare la struttura a ricovero rotabili, mentre, di converso, per quanto riguarda l'ex deposito del "Littorio", bisognerebbe solamente collegare la struttura di Via Alessandro Severo alla rete tramviaria. Se Roma sarà la città delle Olimpiadi 2020, il tempo a disposizione potrebbe diventare esiguo. Se ci vogliono due anni per circa un Km di binario in centro, figuriamoci per fare il resto: anni luce.
Per chi non ha avuto modo di transitare in zona, guardate che roba, che oltraggio al buon senso!






trammue
00martedì 9 agosto 2011 08:28
io ho sentito dire che quella struttura non risponde agli odierni requisiti di sicurezza, e che adattarla costerebbe molto di più che costruire un nuovo deposito.
poi in una zona così densamente abitata dubito che si possa fare una rimessa.
in ogni caso si tratta di una struttra storica che andrebbe preservata e riconvertita per un uso più consono.
prova anche tu a fare una proposta in merito.
liquidatore
00martedì 9 agosto 2011 11:48
sono tutte argomentazioni molto interessanti, ma non pensate che siano OT nel topic I DEPOSITI TRAMVIARI DI ROMA?
trammue
00martedì 9 agosto 2011 13:43
forse sei troppo giovane, ma san paolo fino a metà anni 60 era tramviarissimo !
io ho avuto la fortuna di vederlo in quella veste da piccolo, andando alle tre fontane con il 123 che risaliva una via a.severo diversissima dall'attuale, quasi un vicolo di campagna.
danzica64
00martedì 9 agosto 2011 17:44
.......e sotto l'asfalto sono ancora presenti tutti i binari.!
evviva il tram
00martedì 9 agosto 2011 19:07
@ trammue: e' troppo generico dire che la struttura non corrisponde agli odierni requisisti di sicurezza. Intanto devono dirci che cosa intendono per sicurezza. E' risaputo che quando uno vuole liberarsi di una cosa cerca di convincere gli altri che questa è comunque difettosa e inservibile per l'uso che ci si vuole fare, e al contempo inganna gli altri facendo credere cose che non sono. E' il comportamento tipico degli Amministratori Pubblici. Adattare, dammi retta, costa molto meno di costruire. Essendo una struttura storica, certamente va preservata (il classico esempio di archeologia industriale). Scusa Trammue, cosa intendi per uso più consono? Immagino che tu voglia restare sempre in ambito tramviario, non è così o intendi altro? (In questo caso saresti come un collezionista che si priva dei suoi pezzi migliori). Vuoi sapere cosa propongo? Già ho avuto modo di spiegare che ci si potrebbe allestire un museo, nella peggiore delle ipotesi. Zona densamente abitata? Non dimentichiamoci che qualche anno fa la struttura era destinata a ricovero bus (ed era anche peggio) ed insisteva in una zona con un numero di abitanti di poco inferiore a quello attuale. Purtroppo la sorte della struttura è segnata (l'Assemblea Capitolina ha avviato le procedure per la dismissione di diversi immobili (tra cui quello di cui si parla)) come risaputo; ci realizzeranno un centro commerciale? (libidine)! Costruiranno un mega-parcheggio? (che bello lasciare l'auto custodita)! Nascerà un nuovo polo della cultura - biblioteche e quant'altro? Apprezzeranno i giovani? [SM=g9410]
evviva il tram
00martedì 9 agosto 2011 19:21
I binari di San Paolo
@Danzica, quello che ha scritto nel tuo post mi incuriosisce tantissimo; quando sono andato sul posto, la settimana scorsa, non ho notato la presenza di binari; dimmi una cosa, dove starebbero esattamente? Immagino che saranno totalemente coperti, oppure si intravede qualche cosa emergere dall'asfalto? Non dirmi che stanno anche dentro il deposito. Allora ci potremmo rivolgere al buon Tabacchiera (il binario-riesumator).
apptras
00martedì 9 agosto 2011 19:26

all'interno del deposito i binari di ricovero, con relative fosse, non sono mai stati rimossi o coperti, e sono rimasti sempre peerfettamente visibili... nella discussione i vecchi tram di roma, tornando indietro almeno di due anni, ci sono delle foto dell'interno scattate da rosmau da un cortile condominiale, dove la presenza delle rotaie si nota...

evviva il tram
00martedì 9 agosto 2011 19:41
@ Apptras: Scusa, mi dici approssimativamente il periodo?
xclaudiox
00martedì 9 agosto 2011 21:40
Deposito: San Paolo
La data precisa è: 03/03/2006 [SM=x346220] [SM=x346219]
danzica64
00martedì 9 agosto 2011 22:01
Ci ho lavorato dentro la rimessa, e sono presenti anche le deviate.
evviva il tram
00mercoledì 10 agosto 2011 01:03
Sempre sull'ex Deposito del Littorio (San Paolo ai giorni nostri, probabilmente gli ultimi)
Due immagini eccezionali, di un deposito veramente suggestivo. Grazie, grazie, grazie. Che bella quella motrice (truck a otto finestrini, nr. 739) al centro dell foto. Spicca anche alla sua destra quel rimorchiatore con 5 vagoni (non si riesce a leggere la sigla L ed il numero); e alla sua sinistra la vettura di servizio nr.001 con caricati due binari (uno dritto ed uno curvo). Sullo sfondo, ah che roba, dei rimorchi, mhhhhhhhhhh.Si vedono poi tante bandierine, doveva esssere un giorno di particolare ricorrenza. Mi incuriosisce, riguardo all'altra fotografia, sapere che cosa faceva quel gruppo di operai, che guardano in alto (chissà che cosa) con quella scala. Certamente non era un intervento manutentivo sulla linea aerea. Rabbia, rabbia tanta per quello che non è più. [SM=g9410] [SM=g9410] [SM=g9410] [SM=g9410] [SM=g9410] [SM=g9410] [SM=g9410] [SM=g9410] [SM=g9410] [SM=g9410] [SM=g9410] [SM=g9410] [SM=g9410]
Augusto1
00mercoledì 10 agosto 2011 01:22
Le immagini postate nel 2006



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evviva il tram
00mercoledì 10 agosto 2011 01:54
@ Augusto: lo sai che avevo pensato anche io di riproporle? E' un piacere enorme constatare che ci hai pensato tu! D'altronde la passione è questa: l'amore per le cose belle non morirà mai, anche a costo di sembrare ridicoli a persone che non sanno apprezzare...e che ti criticano in continuazione perché a loro appari come un emerito imbecille. Grazie Augusto per il tuo intervento e un anzi due [SM=g1914996] [SM=g1914996] [SM=x346219] [SM=x346219]
apptras
00mercoledì 10 agosto 2011 15:22

queste sono le immagini di una mostra del 1928...

apptras
00mercoledì 10 agosto 2011 15:23

la 0001 è l'ex motrice ambulanza 1, unico rotabile tranviario romano che abbia adottato il carrello maximum traction ...

gandi84
00mercoledì 10 agosto 2011 15:30
Cioè????
xclaudiox
00mercoledì 10 agosto 2011 16:00
Stanno lavorando...
Non stanno guardando in alto, ma bensì stanno trascinando un binario... [SM=x346228]

...Mi incuriosisce, riguardo all'altra fotografia, sapere che cosa faceva quel gruppo di operai, che guardano in alto (chissà che cosa) con quella scala...
evviva il tram
00mercoledì 10 agosto 2011 18:21
@ Apptras: infatti lo avevo capito che non si trattava di immagini scattate in tempi recenti (avevo fatto notare la presenza delle bandierine, che vengono fatte sventolare in particolare ricorrenze o in giorni speciali). Mi riservavo quindi, di chiedere quando Rosmau aveva immesso nel foro quelle fotografie scattate del cortile condominiale.
liquidatore
00mercoledì 10 agosto 2011 18:58
Oltre alle bandierine fanno pensare ad una occasione speciale le 3 piante in vaso davanti ad un pilastro. Comunque nonostante le bandiere e quanto ad esse legate, gli operai continuano a lavorare imperterriti. Che bello vederli tutti con il cappello in testa, come si usava allora! Splendide immagini.
liquidatore
00mercoledì 10 agosto 2011 19:22
gandi84
Il carrello maximum traction è quello che ha le 2 ruote motrici di diametro superiore a quelle folli. Lo scopo è quello di aumentare l'aderenza e quindi la trazione sulle motrici. Dico bene Augusto 1?
evviva il tram
00mercoledì 10 agosto 2011 19:29
Il fascino della divisa
@ Liquidatore: allora, se per questo, era pure bello vedere autisti e fattorini dell'Atac con il cappello in testa (con il simbolo alato), usato come accessorio di un'impeccabile divisa. Adesso il personale è tutto stramiciato, vestito alla meno peggio. Una volta c'era anche tanta gentilezza e cortesia (non dico che ora non ci sia, però....., sara forse la tensione nervosa che gioca brutti scherzi). Il fascino della divisa secondo me non morirà mai, in tutte le armi e tutti i settori.
liquidatore
00giovedì 11 agosto 2011 11:17
@ evviva il tram: mi sa che abbiamo tutti e due i capelli bianchi! Io ricordo anche i tassisti con lo spolverino beige. Però attento: qualcuno potrebbe dare alla Tua lode della divisa una precisa connotazione politica! Una parentesi forse O. T.: ma perchè i militari vanno in libera uscita in borghese? ... spero di non scatenare nuove polemiche...
evviva il tram
00venerdì 12 agosto 2011 20:07
@ caro Liquidatore: hai proprio ragione, abbiamo tutti e due i capelli bianchi ( e quei pochi rimasti in testa sono dritti per le infelici scelte che pesano negativamente su di noi). Hai detto: "qualcuno potrebbe dare alla Tua lode della divisa una precisa connotazione politica". E perché mai, la divisa è semplicemente indicativa dell'ambiente in cui sei incardinato o in cui lavori,non è una questione politica, ma di appartenenza. E' una manifestazione di ordine che non dovrebbe mai mancare, da nessuna parte. Se tu andassi in un albergo e vedessi un portiere sbracato su di una sedia con metà petto villoso di fuori, che cosa penseresti? Se invece vedessi personale in divisa, non avresti un altro concetto dell'ambiente? "ma perchè i militari vanno in libera uscita in borghese"? Bella domanda, non saprei........ è come dire che ad un prete ogni tanto è concesso di togliersi il colletto bianco.
(danielino)
00sabato 13 agosto 2011 15:56
per evvivailtram
allora precisiamo subito una cosa,punto primo non credo sia carino dire che il personale va in giro "stramiciato" o vestito alla meno peggio,non te lo consento propio,perchè tu forse non sai che la fornitura del vestiario che viene effettuata ogni 2 anni se non 3, prevede per la stagione invernale 2 soli paia di pantaloni e un solo maglioncino a manica lunga,per l'estate 2 paia di jeans(quelli verdi che al primo lavaggio diventano grigiastri)e un solo pantalone di lino o similare,quindi vista anche la scarsa qualità della merce è normale che tu possa vedere in giro autisti con i normalissimi blue jeans e scarpe da ginnastica visto che quelle si comprano con i propi soldi; poi ad oggi perchè non ci vai tu con il cappello in testa con 40 gradi all'ombra in estate?!
Augusto1
00sabato 13 agosto 2011 16:48
per liquidatore
Più che una questione di maggiore diametro (le locomotive a vapore ci insegnano che il maggiore diametro delle ruote veniva adottato per raggiungere maggiori velocità - ad esempio la 691 - mentre le loco a cui era richiesta una maggiore forza di trazione avevano le ruote di diametro inferiore, ad esempio le 740), la motrice ambulanza (se dico una sciocchezza gli amici romani mi correggeranno) era l'unica ad avere entrambi i carrelli motorizzati grazie al rodiggio A1-1A, proprio per avere un'aderenza superiore rispetto agli altri tram.
evviva il tram
00sabato 13 agosto 2011 17:45
Il cappello....chi l'ha visto?
@ Danielino: il cappello? Ma manco di inverno è facile a vedersi quando, di converso, ci sono temperature siberiane; o vedi ogni tanto delle belle cipolline, oppure dei capelli fluenti. I vestiti? Avrai sentito parlare di un certo Carlo Alberto Salustri (pseudonimo di Trilussa) che portava con grandissima dignità degli abiti lisi, dato che nel primo periodo di vita ha fatto veramente la fame (prima che arrivasse per lui la notorietà, troppo tardi, ahimé). Dai, non dirmi che è carino fregarsene di quello che pensano gli utenti del tpl. Chiaramente non sto generalizzando, non sempre è così, ma in più di un caso...
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