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Trenitalia

Ultimo Aggiornamento: 14/11/2019 06:45
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16/12/2009 17:30
 
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tranviere veterano
Ecco cosa è capitato in questi giorni in occasione dell'entrata in vigore del nuovo orario di Trenitalia:

gg 11/12/2009

Pendolari sul piede di guerra, alla vigilia dell’entrata in funzione del nuovo orario delle Ferrovie. L’onda della protesta percorre tutta l’Italia ma a Napoli si fa più intensa, diventa tempesta. Tutta colpa delle modifiche sulla tratta Napoli-Roma. Lo spostamento d’orario di 34 minuti sulla partenza di un Intercity ha messo in subbuglio il mondo dei viaggiatori abituali. Da lunedì prossimo l’Intercity dei pendolari, il Napoli-Roma delle 6 e 24, è stato anticipato alle 5 e 50: «Ma in questo modo non è più possibile raggiungere la stazione con i mezzi pubblici, perché quel servizio parte alle sei - spiega Antonio Trani - saremo costretti a muoverci in auto, diventerà un caos». Trani è il presidente della «Assopendolari Napoli-Roma», quattrocento iscritti, tutti compagni di viaggio abituali, tutti alle prese con gli stessi problemi: «Ma nessuno ci ascolta. Le ferrovie hanno modificato gli orari privilegiando i collegamenti con l’alta velocità che, però, costano il doppio. Pensano solo al profitto...». L’ufficio stampa delle Ferrovie spiega, invece, che «l’attenzione verso i clienti è sempre al primo posto. Ed è cresciuto il numero di treni ad alta velocità proprio perché i viaggiatori lo hanno chiesto. Comunque i collegamenti con gli Intercity sono garantiti nella fascia dei pendolari, così come quelli con i treni regionali». Comunque vada, da lunedì prossimo il nuovo orario entrerà in vigore e i pendolari saranno costretti ad organizzarsi, anche se Comune e Regione si sono già attivati per creare collegamenti utili anche per l’Intercity delle 5 e 50. Alla protesta dei pendolari della Napoli-Roma, si aggiungono anche quelle di chi viaggia in senso opposto. la cancellazione del treno veloce delle 7 e 25 dalla capitale verso Napoli, ha alimentato una tensione che si è concretizzata in una nota diffusa agli organi di stampa: «Ci hanno tolto il treno che ci porta al lavoro, come faremo?». A quella nota hanno risposto le ferrovie: «C’è scarsa domanda per quel treno, non coprivamo i costi, non era possibile tenerlo in vita».

gg 16/12/2009

Tutto è iniziato lunedì mattina quando i pendolari hanno fatto i conti con il nuovo orario di Trenitalia. C’è una variazione, in particolare, che ha messo in crisi i viaggiatori abituali, quella dell’Intercity per Roma. Fino a venerdì scorso quel treno partiva alle sei e 23; da lunedì è stato anticipato alle 5,55 e ha messo in ginocchio tutti i pendolari che arrivavano alla stazione con i mezzi pubblici: adesso sono costretti ad arrangiarsi con passaggi da parenti e amici. A nulla sono valse le proteste della vigilia, così, quando lunedì mattina il treno si apprestava a lasciare la stazione alle 5,55 è scattata la protesta. Chi prende il treno tutti i giorni conosce tutti i compagni di viaggio, magari non sa il nome, ma ha mandato a memoria orari e abitudini. Così, quando sul treno si sono accorti che mancavano tanti pendolari, un gruppo è sceso e si è piazzato davanti al locomotore, fermando la partenza, in attesa che arrivassero tutti. L’episodio si è ripetuto un’altra volta ieri all’alba, e anche stamattina i pendolari hanno annunciato che si piazzeranno davanti al treno per consentire a tutti i compagni di viaggio di non perdere il convoglio per andare al lavoro. Si tratta di manifestazioni spontanee e non violente. La polizia ferroviaria interviene quando viene avvisata dal personale del treno. Ma dalla segnalazione all’arrivo degli agenti, passa il tempo necessario per l’arrivo dei ritardatari, e il presidio sui binari si scioglie senza che ci sia bisogno di interventi di forza: «Proseguiremo con costanza - dice uno dei portavoce dei pendolari dell’Intercity - finché Trenitalia non capirà che ci arreca un enorme danno». Parlano in tanti, e tutti chiedono l’anonimato per evitare di essere individuati ed eventualmente coinvolti in una azione legale per l’invasione dei binari: «Il problema è soprattutto di chi viene dalla provincia. Prima eravamo organizzati. I mezzi pubblici ci consentivano di raggiungere per tempo la stazione. Adesso è impossibile». Per venire incontro alle esigenze dei pendolari, già dalla scorsa settimana si è attivato l’assessore regionale alla mobilità, Ennio Cascetta, che ha concordato una modifica nelle partenze della linea 2 della METROPOLITANA per consentire agli utenti di arrivare in orario all’Intercity per Roma. Le linee pubbliche cittadine che, invece, dipendono dall’assessorato comunale, non hanno ancora subìto modifiche, anche se l’assessore Nuzzolo ha convocato un tavolo con Metronapoli e Anm per stabilire un eventuale anticipo delle partenze per favorire i pendolari. La soluzione immediatamente prospettata dalla Regione Campania è stata accolta con soddisfazione dai pendolari: «Ma purtroppo non è utile a tutti - spiega un altro dei pendolari contestatori - soprattutto a chi viene da altre province. Io sto costringendo i miei familiari a levatacce incredibili per farmi accompagnare alla stazione. Non è giusto, lo spostamento dell’orario dell’Intercity è stato un colpo durissimo per tutti noi». Ma proseguono anche i disagi per i viaggiatori della Tav. Dopo un lunedì nero in cui si sono susseguiti i problemi, Trenitalia ha ammesso che «La prima giornata feriale, dall’entrata in vigore del nuovo regime, ha fatto registrare alcuni ritardi a causa del fisiologico assestamento e consolidamento dell’orario». Però ancora ieri la Tav ha viaggiato con grandi problemi. Il treno delle 20 che collega Roma a Napoli è giunto alla stazione Termini con venti minuti di ritardo ed è ripartito dalla capitale 35 minuti dopo l’orario previsto. Proteste da parte dei viaggiatori, nonostante un leggero «recupero» sulla tratta roma-Napoli percorsa a velocità piena.

[Modificato da (ferpas) 16/12/2009 17:38]
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