il punto della situazione
Mi scuso se freno la fantasia dei partecipanti al forum, con alcune mie osservazioni sui quelli che sono fatti che si dice potrebbero permettere, infine, la ripresa dei lavori della tramvia sulla linea 2.
Sarebbe interessante capire a quale stato del progetto fanno riferimento i progetti "revisionati" approvati dal ministero.
Ad occhio e croce, considerando quando sono stati presentati, penso che dovrebbero comprendere:
- il passaggio della 3 da Statuto con binario unico sotto la ferrovia
- la variante di Piazza Dalmazia dove c'è attualmente il mercato
- la continuazione della linea 1 da Via Valfonda per diventare la linea 3, e il passaggio sopra Piazza B.e B. di Beslan, al posto dell'originario transito nel sottopassaggio
- il transito dal Duomo con le batterie
- la variante di Piazza Libertà senza sottopassagio per evitare il fognone del Poggi
Ho l'impressione invece che non comprenda nè il tratto di raccordo sul Viale Lavagnini, nè il prolungamento della 2 dall'Aereoporto verso Sesto, nè dall'altra parte il suo prolungamento verso Gavinana nè verso il Campo di Marte.
La commissione doveva dare un parere solo tecnico. Il fatto che sia stato stralciato il transito del Duomo è frutto o di un sopruso da parte del ministro (che, purtroppo, non mi stupisce, ma che sarebbe impugnabile se solo si volesse), o da un'esplicita richiesta del Comune (magari fatta sotto ricatto, ma comunque scritta e protocollata). Solo su questa base la Commissione poteva rispondere, per citare Peppone, tortellini a chi gli chiedeva ravioli.
Quindi è anche possibile che i progetti revisionati in realtà contengano l'approvazione del progetto in toto, con tanto di passaggio dal Duomo, ma che questo venga semplicemente passato sotto silenzio per ovvi motivi.
Comunque di sicuro nessuno ci aggiunto parti mancanti; per queste deve essere fatta una nuova richiesta da parte del Comune, e non mi pare che la nuova Giunta abbia avuto il tempo (nè, penso, la voglia) di farle.
Quindi non c'è nessuna base su cui far partire i lavori di prolungamento verso Sesto o le varianti alla linea tre care al nostro Sindaco: occorre rifare tutto da capo, con i tempi che abbiamo visto.
A questo punto la palla passa alle ditte: hanno partecipato ad una gara per costruire entro certi tempi, e gestire (con tempi precisi sul ritorno degli invesitmenti sostenuti), una rete di trasporto ben definita. Ora da una parte hanno le autorizzazioni ministeriali necessarie, dall'altra il committente dice loro però di costruirne solo una parte, e che poi si metteranno d'accordo su come fare il resto, tra l'altro con pesanti stravolgimenti alla prevista redditività della rete di trasporto (leggasi, cancellazione ramo Careggi-Stazione, ovvero uno dei rami più remunerativi).
Ci staranno a questo gioco, o faranno causa al Comune per cercare di prendersi un bel po' di soldi senza fare alcun lavoro, come probabilmente sarebbe loro diritto????
Alessandro F.