03/10/2011 21:07 |
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| | | OFFLINE | | Post: 226 | Registrato il: 10/12/2005
| tranviere junior | |
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Beh proprio 11 kWh al km è un pò esagerato ma proprio l'enfasi sull'idrogeno si è scontrata con la dura realtà dell'efficenza energetica.
Sia la cella di elettrolisi che le pile a combustibile trasformano l'energia da elettrica a chimica (idrogeno) per poi stoccarla e produrre energia elettrica per la trazione del bus.
Nessuno sconto, ogni trasformazione provoca perdite di energie, per le celle e pile considerate si hanno rendimenti sul 60-70 %.
Ponendo 100 kWh di energia elettrica per muovere il bus dopo l'elettrolisi l'idrogeno possiederà un'energia pari 60-70 kWh: si è già perso circa un terzo dell'energia.
Caricato l'idrogeno sul bus questi 60 - 70 kWh saranno convertiti in energia eletrica, a sua volta con rendimenti del 60 - 70 %: dei 100 kWh iniziali arriviamo a 35 - 50 kWh.
Se va bene si perde metà energia, ma si può arrivare ad un terzo.
Con un consumo medio in trazione elettrica del bus di 2 kWh/km l'idrogeno come vettore provoca consumi di energia elettrica alla fonte da 4 a 6 Kwh/km.
Qui si considera un bilancio energetico, se poi si considera un'analisi approfondita (ecobilancio) si sale ancora.
Il nostro filobus avrebbe sempre un consumo di 2 kWh/km: le perdite di linee e cabine di trasformazione si possono mediamente stimare in un 5%.
Cordiali saluti da Flavio Menolotto |