Buonasera. Sono un giornalista che si occupa di auto e trasporti. Vi invio copia della lettera aperta alla RT che è stata inviata a varie locali telematiche e cartacee sanremesi e che già apparsa su Sanremonews. Saluti a tutti Trolleystop
Scrivo in merito alla vicenda della rete filoviaria della Riviera Trasporti. A parte il fatto che puntare sul bus a idrogeno è una chimera, rinunciare alla linea filoviaria Ventimiglia-Sanremo-Taggia (35 chilometri, la più lunga d'Europa) è un suicidio dal punto di vista ambientale. Basterebbe sistemare il bifilare alla rotonda di Arma per ripristinare il collegamento fino a Taggia, ed è una follia rinunciare alla intensificazione urbana filoviaria da Villa Helios alla Brezza.
A suo tempo il bifilare da Taggia a Ventimiglia fu ammodernato con il contributo in chiave ecologica da parte dell'Unione Europea. Ora si vuole buttare via tutto? Perché? In un impianto filoviario il costo maggiore è proprio legato all'installazione della linea aerea. Qui il problema non si pone ma la maggior parte dei mezzi è ferma in deposito. E il futuro deposito in Valle Armea non avrà un bifilare per cui sarà riservato agli autobus.
Le più importanti città d'Europa stanno riscoprendo, oltre al tram, anche il filobus. E Sanremo vuole fare marcia indietro? La rinuncia al filobus in via Matteotti ha costretto ad eliminare l'anello di ritorno nei pressi della Chiesa Russa. E la proposta di un capolinea urbano in via Lamarmora e via San Martino è semplicemente demenziale. Via Larmamora è una strada a senso unico fra le più congestionate di tutta Sanremo: se ci sono auto in sosta sui due lati non riesce a passare neppure un camioncino che deve fare le consegne in via San Martino. E da lì si vuole far passare un bus? Ancor oggi i TIR passano per via Roma e via Nino Bixio, tanto per fare un esempio sul livello ecologico della circolazione urbana a Sanremo, visto che l'Aurelia bis è tuttora incompleta.
Se Sanremo rinuncerà al filobus farà una figura meschina rispetto alle principali città d'Europa. Non dico mettere un tram (anche se la vecchia sede ferroviaria poteva essere un'altra splendida occasione perduta al riguardo) ma almeno mantenere il filobus richiede un minimo sforzo economico a fronte di un grande passo in avanti sul piano ambientale.
Un filobus, oltre ad avere una vità più lunga, vibra meno e ha un'accelerazione e una frenata più dolci, e dal punto di vista dell'inquinamento (diesel contro filobus) il confronto non esiste.
Chi è nella stanza dei bottoni ci pensi bene e a lungo prima di eliminare il filobus. Già Cremona ha attuato uno scempio ambientale di questo genere, e si sta mangiando le mani ancora adesso.
Gabriele Mutti - Milano
[Modificato da trolleystop 05/10/2011 01:09]