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PERCHE’ DICIAMO “SI” ALLA METROTRANVIA (lettera aperta di Associazione Utenti del Trasporto Pubblico)
PERCHE’ DICIAMO “SI” ALLA METROTRANVIA
Buongiorno a tutti.
Nonostante siano finalmente iniziati i lavori della metrotranvia Milano-Seregno, leggiamo su alcuni
opuscoli in distribuzione a Bresso (“Bresso è” di ottobre 2016, “Gazzettino Metropolitano” e
volantino della Lega Nord cittadina) che ci si attarda ancora a considerare se la metrotranvia sia
utile o no (sperando di fermarla) e che si propone una diramazione della M5 da Bignami a Cusano
Milanino.
Senza voler fare polemiche inutili, vorremmo però dire la nostra, visto che dal 1982 ci occupiamo di
studiare e promuovere il trasporto pubblico anche con conferenze mensili che si tengono presso la
nostra sede di via Borsieri 4/E a Milano.
Entriamo nel merito, con realismo. I sogni sono belli e servono per progredire ma bisogna anche
considerare la realtà.
La metrotranvia cosiddetta “inutile”. Nei volantini citati si continua a ripetere il vecchio slogan
per cui la metrotranvia sarebbe un progetto vecchio e superato. Il motivo sinceramente non lo si
capisce visto che la popolazione delle città servite è stabile o in aumento. Forse non tutti sanno che
linee di questo tipo vengono costruite sempre di più in molte città francesi (a cominciare da Parigi),
spagnole, inglesi, statunitensi per dare un servizio di qualità in quelle aree dove non sia conveniente
costruire metropolitane per gli eccessivi costi di realizzazione e di successiva gestione (come la
zona dei nostri Comuni). Del resto, se la linea fosse stata costruita nei tempi previsti, la dovremmo
demolire perché superata dopo 10/15 anni? Anzi la linea è oggi ancora più necessaria di ieri!
La metropolitana. Viene presentata come una grande vittoria la delibera che chiede lo studio di
fattibilità della diramazione della M5 Bignami-Cusano. Chi ha letto il PUMS (Piano Urbano della
Mobilità Sostenibile) del Comune di Milano, prima delle ultime modifiche, sa che anche il
prolungamento della M5 da Bignami a Monza era considerato poco conveniente dal punto di vista
costi/benefici. Noi siamo favorevoli a portare M5 fino a Monza e non eravamo d’accordo con il
PUMS perché riteniamo che M5 a Bettola (interscambio con autostrade) ed a Monza (città di grosse
dimensioni) possa bilanciare la non convenienza costi/benefici. Le cose sono poi cambiate e quindi
l’opera (forse) si farà. Per ora ci sono i 16 milioni per il progetto. Poi bisognerà trovare almeno 1
miliardo. Bruscolini! Solo per arrivare a Bettola e realizzare il deposito sono stimati circa 600
milioni.
Ben diversa la situazione della diramazione M5 Bignami-Cusano. Uno studio di fattibilità non si
nega a nessuno (i cassetti delle Pubbliche Amministrazioni ne sono pieni). Ma qui la non
convenienza è evidente visto che non vi sono grossi punti di interscambio con altre modalità di
trasporto e che l’utenza prevista può essere tranquillamente servita dal tram. I detrattori si
lamentano dello “spreco” di risorse della tranvia. Ma sanno quanto costa una metropolitana?
Anche le quote parte dei Comuni aumenterebbero. Ai tempi dell’ipotizzato prolungamento della
M3 verso Cusano, uno dei motivi per cui non venne fatto fu proprio l’eccessivo costo dei lavori
della diramazione Cusano-Comasina da realizzarsi in zona Niguarda. Si diceva che il tram è inutile
perché non avrebbe utenza e che basterebbero gli “autobus elettrici”. E adesso si fa una
metropolitana? Le contraddizioni ci paiono evidenti.
Il collegamento con M5 può essere rapidamente attuato con la prevista (nel PUMS di Milano)
diramazione della tranvia verso Bignami. I Comuni lungo la linea avrebbero un buon collegamento
sia con l’Ospedale di Niguarda ed M3 a Maciachini (e da qui direttamente con il centro di Milano)
sia con M5 ed eventualmente la stazione ferroviaria di Greco e l’Università di Bicocca. Queste cose
sono realmente fattibili il resto è un libro dei sogni.
I tempi. Quando M5 proseguirà, non potrà che andare verso Monza come previsto, sia perché
Monza è il polo attrattivo principale, sia perché non vi sono soluzioni alternative per il deposito che
è un’esigenza indifferibile. Anche ammesso che si decida di fare, contro ogni logica, la M5 a Bresso
e Cusano, verrebbe poi effettivamente realizzata? Si dovevano fare anche la M2 fino a Vimercate
(dal 1981) e la M3 fino a Paullo (dagli anni ’90) ed ora è chiaro a tutti che difficilmente verranno
realizzate. Il tram verrà realizzato a breve e ci rinunciamo per rincorrere un sogno? Preferiamo il
realismo.
Le vere motivazioni del “no”. Leggendo i volantini pubblicati si vedono le reali motivazioni del
“no”. La prima è il timore (reale) dei disagi che inevitabilmente ci saranno durante la costruzione.
Come alternativa però si propone la metropolitana che (come dimostra l’attuale cronaca milanese
relativa alla costruzione della M4) ne causa di uguali se non maggiori (ma forse c’è la
consapevolezza che non si arriverà mai a farla). La seconda è la “difficoltà” a parcheggiare dove si
vuole e a girare in auto (cosa quest’ultima infondata visto che si tratta solo di cambi di viabilità).
Meno male che siamo tutti per l’ecologia! La terza è la legittima preoccupazione dei commercianti
per i propri affari. Purtroppo però c’è ancora la vecchia convinzione che più macchine possono
arrivare e parcheggiare vicino al negozio più affari si fanno. E’ vero proprio il contrario. Più le aree
commerciali sono servite dai mezzi pubblici e più prosperano.
Non sappiamo se queste brevi riflessioni potranno far cambiare idea agli oppositori però abbiamo
voluto proporle ugualmente per sostenere tutti i cittadini di Bresso e degli altri Comuni che
vogliono la realizzazione di questa importante opera. Da ultimo ci pare doveroso esprimere il nostro
apprezzamento all’Amministrazione di Bresso ed al Sindaco Ugo Vecchiarelli che sta difendendo
con forza quest’opera anche a costo di essere impopolare presso una parte dei cittadini bressesi. La
vera politica fa scelte e le realizza assumendosene le responsabilità. Il consenso spesso avviene a
posteriori.
Saluti a tutti
Associazione Utenti del Trasporto Pubblico (UTP)
utp.utpmilano@gmail.com
Ottobre 2016