FILOBUS DI CAGLIARI

Riguardo alla giornata di oggi 27 luglio sul 5 ho visto in tarda mattinata oltre ai Trollino anche Mercedes. Mentre sul 30 e 31 continua l'impiego esclusivo di autobus: non so perché. In ogni caso anche se sul 5 fossero esclusivamente filobus è improbabile che ne utilizzino 16: almeno la metà rimarrebbe in deposito. Ho visto il 715 con le aste abbassate e nel display la scritta 'Manutenzione' .
Pensate che sabato scorso han circolato solo autobus perché i rami di viale Trieste sono cresciuti talmente nel periodo di mancato utilizzo della linea da ostacolare lo scorrere delle aste: quel giorno stavano infatti potando gli alberi.
Gli F140 apparvero in tarda estate 1981 : era un solo esemplare in prova. Solo nell'82 arrivarono ed entrarono in servizio gli altri 14. Raramente si vedevano sul 5. Addirittura verso la fine del 1985 mi capitò di vedere davanti ai Fiat 2405 (2^serie), al vecchio capolinea di Piazza d'Armi, finanche autobus Fiat 409 (datati 1968, cambio manuale).

Grazie!

Sarebbe interessante capire quale fu l'esemplare di F140 accantonato precocemente per "pezzi di ricambio". Mi spiegarono che una volta era prassi tenere fermo un mezzo di una serie che fungesse da deposito di ricambi per gli altri e in questo gli F140 non fecero eccezione. Io sarei orientato sui mezzi 605 o 609, ma solo per via delle loro condizioni quando, nel 2004, entrai in visita in deposito. Certo in quel periodo gli F140 erano tutti accantonati (eccetto due funzionanti ma non circolanti), ma questi due sembravano aver subito un periodo di stop davvero prolungato, oltre che essere fra i pochi a non avere lo stemma di Italia '90 attaccato alle fiancate.

Intanto, segnalo questo... non si capisce bene se si riferisca ai nuovi filobus il cui arrivo è previsto entro settembre-ottobre o se si tratta di altri mezzi proprio. Guardando un po' in giro comunque sembrano proprio due cose diverse.

Sabato parlavo con l'autista del 5 a proposito dello sfrondamento degli alberi e mi accennava dell'arrivo imminente dei VanHool e di un Solaris (simile al Trollino ma con batterie anziché generatore Diesel) con le caratteristiche tratteggiate nell'articolo raccolto da Ro84. Del 5 fino al Poetto se ne parlava già la primavera scorsa. E poi il conducente mi diceva, sempre in quel contesto, che c'era mezza intenzione di togliere i bifilari da via Roma perché "antiestetici". Sembrerebbe una "leggenda metropolitana" ma è pur vero che la stupidità umana è già arrivata a tanto in altri luoghi.

Cagliari, il Ctm allarga la flotta: da febbraio 6 filobus elettrici

Dall’anno prossimo una linea sperimentale filoviaria, la 5-ZeEUS, che si appoggerà al percorso dell’attuale linea 5 e arriverà fino al Poetto durante l’estate

Autore: Redazione Casteddu Online il 27/07/2015 13:00 -

Il Ctm potenzia la flotta a Cagliari puntando sull’ecosostenibilità.
Dal prossimo febbraio parte la linea sperimentale “5 ZeEUS”, con sei filobus totalmente elettrici. “Si appoggerà al percorso della linea 5 attualmente in esercizio, prevedendone l’estensione fino al Poetto con capolinea presso l’Ospedale Marino nel periodo estivo – fa sapere il presidente del Ctm, Roberto Murru - La scelta è stata effettuata sia per la variegata morfologia del percorso, sia per la rilevanza delle zone attraversate: toccherà infatti i nodi della stazione ferroviaria e dell’autostazione, l'università, luoghi di pregio storico e culturale come il Castello, il colle di San Michele, il Teatro Massimo, il Palazzo Civico, la Basilica di Bonaria, e quell’area di straordinario valore ambientale che è il sistema del litorale del Poetto”.

La partecipazione al progetto ZeEUS, cofinanziato dall’Unione Europea nel 7° Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo, è stata presentata stamattina nella sede dell’azienda in un incontro al quale erano presenti, oltre agli amministratori e ai dirigenti di Ctm, Umberto Guida, Direttore del Progetto ZeEUS per UITP (Unione Internazionale dei Trasporti Pubblici) per l’Europa ed i partners del Progetto: Antonio Musso e Maria Vittoria Corazza per l’Università di Roma La Sapienza per lo studio e la gestione dei dati tecnici del progetto e Flavio Marangon per la società D’Appolonia (Gruppo RINA –Genova) che si occupano della progettazione e rendicontazione amministrativa. All’incontro era presente anche il sindaco di Cagliari. “È per noi fondamentale – ha detto Massimo Zedda nel suo intervento di saluto - che il trasporto pubblico nell’area metropolitana di Cagliari cresca in qualità ed ecosostenibilità. La nostra amministrazione sta facendo un grande sforzo per trasformare la città e migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini: in questi giorni si sta discutendo in commissione Trasporti proprio del Piano della mobilità elettrica”. Il presidente di Ctm Roberto Murru ha rimarcato che “per l’azienda è motivo di grande orgoglio che Cagliari sia l’unica città italiana selezionata da UITP (Unione Internazionale del Trasporto Pubblico) per partecipare al progetto, accanto a realtà europee del calibro di Barcellona, Bonn, Londra, Munster, Plzen e Stoccolma. Lo farà utilizzando una flotta dedicata di 6 filobus “full-electric” nuovi di zecca, la cui fornitura verrà completata entro la fine del 2015”.

Il direttore generale di Ctm, Ezio Castagna, ha sottolineato non soltanto gli aspetti progettuali e di innovazione tecnologica, ma anche “la solidità e la lungimiranza dell’azienda, capace di utilizzare le risorse dei Fondi di Sviluppo Urbano messi a disposizione dalla Banca dell’Unione Europea “Jessica” per acquistare in autofinanziamento non soltanto la flotta dei 6 filobus fully-electric che attueranno la sperimentazione ZeEUS, ma anche altri 10 filobus che consentiranno all’azienda di continuare ad avere una flotta di mezzi con età media tra le più basse d’Europa”.

Il Direttore dell’esercizio di CTM e responsabile tecnico del progetto ZeEUS, Paride Gasparini, ha presentato lo stato di avanzamento del progetto e coordinato il tavolo tecnico con i partners. La futura composizione del Parco Filobus CTM, alla fine del 2015 sarà costituita da 16 filobus Solaris Trollino del 2012 (già circolanti sulle linee 5 - 30 e 31), 2 filobus solaris Trollino (full electric batterie – in allestimento), 10 Kiepe Van Hool A330T (in allestimento fine 2015) e 4 Kiepe Van Hool A330T (full electric batterie – in allestimento) per un totale di 32 filobus nuovi che manterranno la flotta CTM tra le più giovani in Italia ed Europa.

Ho l'impressione che già quest'estate vedremo circolare alcuni di quei veicoli in prova: non escluderei che già qualcuno si trovi in deposito o perlomeno credo che questa settimana abbiano inizio le prime consegne.
Del resto, considerato che circolano al massimo 7 Trollino sul 5 e gli altri rimangono in deposito, lascerebbe intendere imminenti prove tecniche.
Non si sa nemmeno quando questo prolungamento del 30 verso Viale Merello - via Nazario Sauro diventerà operativo: lo scopo di alleggerire il capolinea di Piazza Matteotti diviene sempre più pressante. Ovviamente dovranno realizzare uno scambio.

Sarà, ma a me questa cosa di allungare il 30 in viale Merello non convince tanto: piuttosto allungherei la linea M fino a viale La Playa. Dove si ricava lo spazio per un capolinea in via Nazario Sauro? Una zona già di per sé incasinata e dove la gente fa a botte per passare o per trovare un parcheggio... Se non si fa il capolinea ma solo un transito, il capolinea dovrà essere fatto in via Brigata Sassari, dove c'è lo stesso problema di piazza Matteotti.

Condivido, Ro 84. Certo magari uno slargo lo potrebbero ricavare sopprimendo alcuni parcheggi. Del resto, quella annunciata "variante filoviaria" in viale Merello non è stata messa in opera: credo si trattasse dello sfruttamento del vecchio svincolo utilizzato quando il Viale era interdetto ai mezzi pesanti.
Però è chiaro che, se avessero lasciato quanto rimaneva del vecchio 11 fino a Piazza Trento, il problema neanche sorgerebbe.

L'anello dell'11 andava rifatto da zero, ma senz'altro sarebbe stata una buona idea, con capolinea magari assieme all'attuale 10 e inversione in piazza Trento dopo la ripartenza.

Ho idea che sopprimere anche solo 3-4 parcheggi in via Nazario Sauro, dopo che quella zona già incasinata di per sé ha visto sparire tutti i parcheggi del primo pezzo di via Mameli, porterebbe a una guerriglia urbana o, alla meglio, a una "lotta fra poveri" (NB: io non ho mai vissuto in quella zona).

Oltre al Tram Tallero 319 arrugginito, non so se sia rimasto almeno un F140 Inbus: non lo escluderei. Credo inoltre che i Socimi prima serie siano stati tutti demoliti. E dire che agli inizi degli anni novanta giaceva ancora non in pessime condizioni , sebbene arrugginito, un Fiat 668. Sappiamo inoltre dell'autobus 409 del '68 "gelosamente" custodito. Scusate se mi ripeto, ma sempre agli inizi anni novanta, gran parte dei 25 Fiat 2405 (anno 1961) erano allineati nel lato via dei Valenzani in attesa di finire al Ferrovecchio: non ne hanno salvato uno che uno.

Solo ed esclusivamente filobus. Ottimo. L'impressione che si ha è che da un momento all'altro vedremo circolare i VanHool sulle linee per Quartu.
Comunque sia, spero che in agosto non introducano il 5/11: sarebbe veramente auspicabile che lascino solo mezzi a trazione elettrica.

I primi VanHool arriveranno a settembre
Il ritardo nell'invio è dovuto proprio al diverso allestimento del motore ausiliario a batteria per 4 esemplari.
Lo stesso dicasi per gli ulteriori 2 Trollino

Comunque a me queste ibridazioni di linee non piacciono così tanto. Sarò un purista, ma per me una linea filoviaria o è elettrificata lungo tutto il suo percorso o tanto vale farla esercitare da mezzi non vincolati (come gli autobus elettrici).

Realisticamente, non penso che nel breve-medio termine si procederà a ulteriori elettrificazioni: a parte la linea 6, che però penso che sia esclusa per varie ragioni, non ci sono linee il cui percorso si svolge in gran parte sotto un bifilare già esistente.

Sono sulla stessa linea di Ro84 : storco il naso sui generatori Diesel. Meglio un'alimentazione di emergenza pulita.
Bus elettrici sarebbero altresì auspicabili per integrare. Certo, mi vien da pensare al Girobus degli anni Cinquanta (sembrava un giocattolo simile alle Piste della Mattel) di cui credo che alcune città del Nord Europa stiano sperimentando versioni più moderne.
Per nuove linee in teoria e in pratica si potrebbero sfruttare Viale R.Margherita - Terrapieno - La Vega - Romagna - Bacaredda - Mercato S.Benedetto: itinerario tutt'altro che breve, un patrimonio prezioso per chi è sensibile alle politiche di rispetto dell'ambiente.

detto che la soluzione all electric per un filobus è la migliore e che la nuova tecnologia sulle batterie sta aiutando molto, è anche innegabile che tali veicoli abbiano costi di manutenzione abbastanza alti. proprio perchè i pacchi batterie hanno una vita non troppo lunga ed un costo ancora alto (circa 10.000€). che però è assolutament5e inferiore alla costruzione del bifilare per prolungamenti non eccessivi della linea esistente

Quel che dice TROLLINO59 subito si riallaccia al problema del 90 express di Roma che funzionava con la batteria ausiliaria fino a Porta Pia perché non volevano bifilari nella zona di Piazza dei Cinquecento col risultato di avere batterie esauste e da smaltire.
Al contrario di chi pensa che i bifilari siano antiestetici io invece penso che contribuiscono ad abbellire l'arredo urbano similmente al fascino delle sedi tramviarie nelle vie principali.

Al di là della questione del generatore d'emergenza (preferisco elettrico, ma se è diesel pazienza), io mi riferisco soprattutto al'armamento della linea. Per intenderci, io non vedo di buon grado una linea 5 che arriva a San Bartolomeo, abbassa le aste e prosegue per il Poetto, e viceversa. Piuttosto sarei per elettrificare il Poetto, oppure studiare un'altra linea magari esercitata da mezzi non vincolati (come gli autobus elettrici) e lasciare il 5 com'è, ossia servito da filobus che non devono mai abbassare le aste perché sono sempre sotto bifilare.

Considerazione basata sul buon senso, la tua, Ro84.
Noi non sappiamo, al di là di quanto divulgato nei giornali, quel che in realtà verrà fatto. Deve tenersi presente che una ipotetica svolta a destra da Via Vergine di Lluc non è minimamente fattibile.
A questo punto si profilerebbe una sorta di 5P anche se si serviranno delle divinità dell'Olimpo per denominare la nuova linea.

considerate solo che oggi la costruzione di una filovia costa mediamente poco meno di 1 milione di euro a km esclusa SSE....

giusto per curiosità, pensate che una griffa per curve costa tra 70 e 130 € un morsetto sui 60 euro, un palo sui 3/4000€ e via dicendo....

Nel novembre 1989 visitai il deposito dell'allora ACT e fotografai un filobus INBUS accantonato e cannibalizzato; dovrebbe essere stato il n. 602.
Datemi un pò di tempo per ritrovare la scatola con le foto (poche) che scattai in Sardegna quell'anno, visto che il mio archivio è sparso per casa.