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Discussioni sui trasporti tranviari in Italia e nel mondo
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L'AQUILA
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Il Translohr, L'Aquila
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Giampi5
Post: 2.262
Registrato il: 25/03/2007
tranviere veterano
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03/04/2009
00:23
http://it.wikipedia.org/wiki/Oradour-sur-Glane
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XJ6
Post: 9.264
Registrato il: 22/02/2004
maestro tranviere
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03/04/2009
00:45
oradoursurglane.free.fr/index2.htm
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giambo64
Post: 444
Registrato il: 09/01/2008
tranviere senior
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03/04/2009
10:15
Vorrei spezzare una lancia in favore del Translohr. Questo mezzo era estremamente adatto per L'Aquila, essendo in grado di superare pendenze elevate (fino al 13%) e fare curve strettissime (10m di raggio). Essendo largo solo 2,20m è particolarmente indicato in strade strette, dove un filobus occuperebbe molto più spazio.
Una precisazione per quanto riguarda Parigi, la linea Sarcelles- S. Denis citata da Trammax è in costruzione (lavori iniziati il 19 gennaio) e sarà denominata T5, a dimostrazione come anche in Francia questa tecnologia sia considerata tram a tutti gli effetti.
L'unico neo è che questa è una tecnologia proprietaria, ma se si affermerà penso che anche altri costruttori svilupperanno mezzi in grado di percorrere la caratteristica monorotaia con le ruote a "V".
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trolleybus58
Post: 1.524
Registrato il: 01/09/2005
tranviere veterano
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03/04/2009
11:41
X Paoloilfiorentino
Chiaramente per "il paio" mi riferivo agli impianti fissi delle due località
, se avrai notato il sito su Wiki sembra quasi nel suo attuale stato una "Pompei del 2° millennio", anche se purtroppo le circostanze furono diverse...
ci potrebbe essere il rischio che visti i noti templi biblici della nostra giustizia, lo stesso impianto dell'Aquila potrebbe restare "congelato" in quel modo fino al completo accertamento di eventuali responsabilità sotto i vari aspetti (burocratici, procedurali, progettuali), a meno che (e lo speriamo di cuore tutti, credo
) che non decidano di ultimarlo e metterlo in servizio, anche per non buttare definitivamente nel cesso i milioni di euro finora spesi (+ quelli per smantellare poi il tutto)
!
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Giampi5
Post: 2.262
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tranviere veterano
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03/04/2009
13:29
Translohr
Se lo mettono pure a Parigi, andiamo bene
. Che sia proprietaria o no, è tecnologia sempre meno collaudata del filobus o del tram. Lo dico perché proprio i francesi, che l'hanno inventato, lo hanno applicato finora su minore scala puntando invece massicciamente sul 'tradizionale' tram. Si stanno forse ricredendo grazie al successo avuto in Italia - L'Aquila o Latina a parte, a Padova a quanto pare funziona bene, a Mestre sarà anche più capiente. Per cui se è in procinto di essere introdotto a Parigi, ciò significa un salto di qualità per quel paese che avrà l'effetto di diffondersi sempre più nel mondo, e allora addio tram...
.
Scusate l'esagerazione, ma sono tradizionalista. Chiudo l'OT.
[
Modificato da Giampi5 03/04/2009 13:35
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giambo64
Post: 444
Registrato il: 09/01/2008
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03/04/2009
23:39
La scelta di un mezzo di trasporto va fatta in base alle cratteristiche del percorso stesso. L'Aquila, a mio avviso aveva fatto la scelta giusta, il Translohr ben si adattava al percorso e alla domanda di trasporto.
A Parigi hanno scelto il Translohr per la T5, per altre nuove linee hanno scelto il tram su ferro.
Essere contro il Translohr solo perchè non è il tradizionale tram è una sciocchezza, è pur sempre un mezzo non inquinante, bello esteticamente e sicuramente di livello superiore al filobus.
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Roberto Amori
Post: 2.843
Registrato il: 09/05/2004
tranviere veterano
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04/04/2009
02:25
Né questo né quello...
Forse è proprio qui il punto: siamo troppo abituati a differenziare tra i soli tram e filobus. I l Translohr non è parente a nessuno dei due: è solo un nuovo mezzo dalla tipologia del tutto innovativa.
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XJ6
Post: 9.264
Registrato il: 22/02/2004
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04/04/2009
13:32
Sull'innovatività, non saprei ...
Ho l'impressione che il Translohr sia nato più per esigenze di marketing che non come frutto di reale innovazione tecnologica.
Come superare, infatti, le resistenze di tutti coloro che, contrari per un motivo o per l'altro (politico, economico, di bottega, di ignoranza etc. etc.) al tram tradizionale si sono lanciati (e lo fanno tuttora) sul facile terreno della demagogia (ferrovecchio, superato, ingombrante, i nostri poveri monumenti, strade sventrate ...)?
Facile, strombazzando il concetto di prodotto innovativo!
Non più due rotaie, siòri e siòre, ma solo una. Volete mettere il risparmio? Falso, ovviamente. E il confort e la flessibilità dato da gommosi pneumatici? Se ci sono problemi, si esce dai binari e si continua sulla strada normale. Anche questo, quasi del tutto falso. Possibile in teoria, la pratica si è dimostrata diversa. Per non parlare dei problemi causati dall'effetto rotaia dato dalle ruote di gomma rotolanti sempre sullo stesso pezzo di strada.
C'è un proverbio anglosassone che dice, più o meno, che se qualcosa funziona, non si cambia. Fare innovazione per il puro gusto dell'innovazione fine a se stessa su un prodotto maturo quale il trasporto, anche urbano, su due rotaie mi lascia quindi perplesso.
Ciò nondimeno, sempre per restare nell'ambito di espressioni anglosassoni, è proprio dalla capacità di pensare "out of the box", e pertanto di cercare di rileggere in maniera creativa anche i prodotti "maturi" che, alle volte, magari con un colpo di genio, o per errore (avete presente i post-it?), nasce la vera innovazione, e magari si riesce a cambiare anche un po' il mondo.
Con questo spirito, quindi, accettiamo anche l'esperimento Translohr, che a cambiare il mondo dei trasporti un po' ci ha provato anche se, almeno secondo me, finora non ci è riuscito (e dubito che ci riuscirà davvero, almeno nel prevedibile futuro).
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giambo64
Post: 444
Registrato il: 09/01/2008
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05/04/2009
00:04
Ribadisco quanto ho gia detto in precedenza: Il Translohr non deve essere visto come un sostituto del tram tradizionale.
La sua capacità di arrampicarsi su pendenze impossibili per mezzi su ferro, la capacità di compiere curve strettissime ne fanno sicuramente un mezzo innovativo, il problema è che spesso la scelta del mezzo non dipende da motivazioni tecniche ma bensì politiche.
A Padova andava benissimo il tram tradizionale, a L'Aquila era giusto il Translohr. Purtroppo chi decide non capisce nulla di tecnologia.
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XJ6
Post: 9.264
Registrato il: 22/02/2004
maestro tranviere
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05/04/2009
00:39
Sulle pendenze impossibili, non sarei così radicale ...
... i tram che si sono inerpicati sulle colline napoletane, o quelli che continuano a farlo sui saliscendi di Lisbona, non dimostrano che anche a L'Aquila una tranvia tradizionale avrebbe potuto svolgere benissimo il suo compito?
Comunque, è andata così, e parlare come se, ormai non ci porta più molto lontano.
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giambo64
Post: 444
Registrato il: 09/01/2008
tranviere senior
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05/04/2009
21:23
Al di sopra del 10% è veramente arduo immaginare un mezzo su ferro in aderenza naturale.
A mio avviso comunque già sopra il 7% le ruote di ferro non sono adatte, anche se esistono tranvie moderne con pendenze del 9%.
Il Translohr arriva al 13%.
Stesso discorso per le curve, è impossibile far curvare un tram sotto i 15m di raggio, anzi nelle tranvie moderne è difficile trovare raggi inferiori ai 20-25m.
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trolleybus58
Post: 1.524
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06/04/2009
08:11
I tram di Lisbona sono tipo quelli che nella prima metà del secolo scorso servivano in Italia le città medie, non so quanto un pluricassa su ferro sarebbe stato adatto...
e poi temo che, con il casino sta succedendo nelle ultime ore a L'Aquila
, ciò rappresenterà il "colpo di mazza" definitivo per l'impianto incompiuto!
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Roberto Amori
Post: 2.843
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tranviere veterano
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06/04/2009
08:22
Penso che il destino...
... abbia voluto lui concludere questa storia che ovviamente è ora l'ultimissimo problema in Abruzzo.
Le terribili notizie dai telegiornali raccontano di una città gravemente ferita, con la ricostruzione si toglierà ciò che in effetti non ha più senso ci sia.
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andrea79.b
Post: 956
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06/04/2009
11:10
...sempre che qualcosa di utilizzabile fosse rimasta.
Il pensiero adesso va ai morti e agli sfollati di una città distrutta.
Se posso vorrei fare un invito: che per qualche giorno in questa pagina non vengano inseriti post se non messaggi di solidarietà, un piccolo silenzio che vuole essere anche un segno di cordoglio per le vittime.
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trolleybus58
Post: 1.524
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06/04/2009
11:31
Porto già con questo la mia solidarietà alla popolazione di Aquila e dintorni, a chi sta patendo disagi, ha avuto distrutta la casa e perso i congiunti...l'ultima volta che l'ho vistitata oltre un anno fa (come ho già riferito nei post dell'epoca), sapevo anche che il terremoto del 1703 l'aveva semidistrutta già all'epoca! Proprio allora mi stavo chiedendo come avrebbe sopportato una ulteriore scossa, visto che la stessa edilizia storica era in condizioni peggiori rispetto a quella di Ancona ante 1972...la struttura in cui presto servizio ha appena inviato un Ospedale da campo, non so dire altro se non augurare che il numero dei morti non sia ulteriormente incrementato e che rinasca presto come Tuscania o le zone umbro-marchigiane colpite dal sisma del '97!
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Giampi5
Post: 2.262
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tranviere veterano
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06/04/2009
12:30
Giustamente come dice Andrea evitiamo il più possibile di parlare del Translohr e pensiamo invece alla tragedia che si è abbattuta. L'Aquila è una bella città alla quale sono stato in qualche modo legato anni addietro e che ho avuto l'occasione di rivederla un anno e mezzo fa. Pensiamo a queste tragedie, non dimentichiamo che viviamo in un paese non immune anzi frequentemente soggetto a terremoti spesso disastrosi e che serve di più creare una rete di protezione efficiente che offendere il territorio con opere oltre che costose e fonte di sperpero di denaro pubblico anche non così fondamentali per il nostro benessere e la cui realizzazione è nella realtà sconsigliabile data la sismicità di molte zone...
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Modificato da Giampi5 06/04/2009 12:32
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XJ6
Post: 9.264
Registrato il: 22/02/2004
maestro tranviere
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06/04/2009
12:48
Un pensiero per tutte le vittime del terribile sisma
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(-cicciobello-)
Post: 356
Registrato il: 01/07/2008
tranviere senior
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06/04/2009
14:34
Sono vicino a tutti coloro che soffrono
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Paoloilfiorentino
Post: 950
Registrato il: 03/07/2004
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06/04/2009
20:25
mi associo
Mi associo a quanto ha scritto Antonio.
Paolo
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iltriestino
Post: 226
Registrato il: 07/01/2008
tranviere junior
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08/04/2009
00:06
Affratellati
dal ricordo del terribile 6 maggio 1976 in Friuli, a poche decine di chilometri da dove scrivo.
Qui la gente si è risollevata in fretta, anche se attraverso sofferenze inenarrabili (1000 morti), e lo stesso spero vivamente sarà per gli Aquilani e gli altri Abruzzesi dei dintorni, che stanno soffrendo lo stesso calvario!
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