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Mondo Tram Forum Discussioni sui trasporti tranviari in Italia e nel mondo

I VECCHI TRAM DI PADOVA

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    Guido(62)
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    tranviere junior
    00 05/01/2013 10:25
    Mi risulta che nel 1931, in occasione delle celebrazioni per l' anno Antoniano, oltre all' entrata in servizio delle elettromotrici tramviarie denominate "reginette", fu istituita temporaneamente una linea tramviaria 3/ Arcella - Basilica di S. Antonio, transitante per viale Codalunga, piazzale Mazzini, via Dante, Piazza delle Erbe, via del Santo.
    [Modificato da Guido(62) 05/01/2013 10:25]
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    grandunion
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    tranviere senior
    00 05/01/2013 11:32
    Sì, anzi, nel 1932 era ancora in servizio. Una mappa, purtroppo poco leggibile, stampata sul retro di una tessera abbonamento datato estate 1932 e pubblicata nel libro di Lino Scalco "Dal tram a cavalli al tram su gomma" indica le seguenti linee. Cito testualmente i percorsi indicati nell'elenco posto sotto alla mappa:

    N°1 Ferrovia – Bassanello
    N°2 Piazza Garibaldi – Sant'Antonino – Pontevigodarzere
    N°3 Ferrovia – Santo – Ferrovia
    [percorso ad "otto"]
    N°3/ Piazza Santo – Sant'Antonino
    N°4 Piazza Erbe – Voltabarozzo
    N°6 Piazza Duomo – Brentelle di Sotto
    N°7 P. Venezia – Fiera Campioni – Off. Stanga
    N°8 Ferrovia – Paltana
    N°9 Piazza Garibaldi – Porta Trento
    N°10 Piazza Duomo – Cimitero – Chiesanuova
    Per Abano, Torreglia, Villa di Teolo partenza da Piazza Duomo


    Nella mappa figura anche l'allora unica linea di autobus, non citata però nell'elenco, su percorso Piazza Garibaldi – Staz. S. Sofia – Osp. Civile.
    [Modificato da grandunion 05/01/2013 11:34]

    -- Ivan Furlanis
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    Guido(62)
    Post: 242
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    tranviere junior
    00 05/01/2013 12:46
    Ivan, mi risulta che a Padova nella prima metà degli anni trenta la tramvia extraurbana per Abano e Torreglia si attestava nel piazzale della stazione ferroviaria, mentre la tramvia per Villa di Teolo si attestava in Piazza delle Erbe.
    Le linee tramviarie urbane 6 e 10 invece hannno avuto sempre come capolinea piazza Duomo.
    Nel 1937, con la soppressione della tramvia 3 e con la rimozione dei binari in piazza delle Erbe e nel tratto compreso tra la stazione ferroviaria e viale Codalunga, le tramvie per i Colli furono attestate definitivamente in piazza Duomo.
    Non mi hai ancora detto la tua opinione in merito alle filovie dotate di batterie ausiliarie al fine di attraversare i passaggi a livello ferroviari
    [Modificato da Guido(62) 05/01/2013 12:46]
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    grandunion
    Post: 325
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    tranviere senior
    00 05/01/2013 13:04
    Sul capolinea urbano delle linee dei Colli ho sempre saputo piazza Duomo, salvo un breve periodo nei primi mesi di esercizio in cui il capolinea venne stabilito in piazza delle Erbe. Invece una persona che conosco mi ha fatto vedere una cartolina della sua collezione con un tram della linea 6 ritratto sul binario di piazza dei Signori in direzione piazza delle Erbe! Purtroppo non si leggeva il cartello con l'indicazione del capolinea, forse il tram era stato fotografato mentre manovrava fuori servizio sul triangolo posto in quella piazza.

    Filobus con batterie per attraversamento di passaggi a livello furono utilizzati su alcune reti italiane, se ricordo bene a Civitanova Marche e sulla rete interurbana facente capo a Caserta. A Padova invece a quanto pare non ci pensarono, avrebbero così potuto finire di costruire l'incompleta filovia per Abano (di cui, purtroppo, sono stati eliminati poco tempo fa i pali che testimoniavano l'inizio dei lavori di realizzazione).

    -- Ivan Furlanis
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    Cori x
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    tranviere veterano
    00 05/01/2013 15:12

    Guido, su Via Ognissanti avevi scritto:

    "tuttavia dal 1909 al 1929 il tram elettrico per Fusina/Mestre faceva capolinea in Piazza Garibaldi, da cui arrivava in via Tommaseo attraverso Corso Garibaldi e via Ugo Foscolo."

    Cosa peraltro che ho ben delineato come puoi ben vedere; Continuiamo:

    Credo che i binari del tram per l'Ospedale siano stati rimossi da via S. Sofia e da via Gabelli subito dopo la cessazione del servizio, e comunque ben prima del 1934, anno in cui fu soppresso il tram per il Portello.

    Non vennero rimossi se non dopo il 1959 visto che nemmeno il servizio per il Portello ebbe fine se non fino all'inizio della guerra come ben documentato dalle foto dell'arrivo del Duce a Padova nel 1938. E via Gabelli era solo il binario di ritorno. [SM=x346220]

    Le tramvie extraurbane per Piove di Sacco e per Bagnoli di Sopra sono sempre transitate per via Falloppio. Immediatamente dopo l' Ospedale civile (allora non esistevano gli attuali fabbricati del Monoblocco e del Policlinico) esisteva uno scambio : la linea tramviaria per Piove di Sacco proseguiva diritta in direzione di via Sografi per poi proseguire con percorso in sede propria in direzione di Voltabarozzo, mentre la linea per Bagnoli di Sopra svoltava a destra in direzione di Pontecorvo, dove esisteva una fermata (il relativo fabbricato viaggiatori è ancora esistente, anche se ristrutturato).

    Esattamente. Ed è per quello che dicevo del fabbricato di Ginecologia....Il fabbricato "nuovo" è stato inaugurato nel 1962. Ed ampliato tra il 1974 ed il 1980. La foto è a testimonianza di quello che era la stazione S. Sofia. Da precedente canaletta o Bovetta parzialmente interrata nel 1874 ma non nel tratto dell'attuale via Giustiniani che aveva però un tratto condiviso anch'esso ferroviario/Tranviario. Sin dal 1914. Interrato però come si sa nel 1962 appunto:



    Lameo è un termine veneto che indica fiume di confine. L'altro Lameo fu quello Olmo (Acquette), oggi anch'esso interrato.

    Il capolinea di piazza delle erbe esisteva ed era posto nell'attuale angolo o "canton dei ciari" presso l'ex fondaco delle biade dove per giunta oggi come al tempo esiste la fermata dell'attuale Minibus "Diretto Piazze" ex linea 1 del 1984. Per un periodo ci fu pure una pompa di benzina della shell, la prima di Padova. I binari del "pomo d'oro" erano in condivisione e poi vennero utilizzati dopo il loro smantellamento per costruire le palificazioni delle linee più importanti. Che esistono ancora oggi. Marca Henschel.

    Infine c'è già una discussione con Flavio Menolotto riguardo i filobus ad accumulatori. A Padova il passaggio filoferroviario potrebbe sussistere sul modello salisburghese:



    Il resto è solo un costoso aggeggio sperimentale.
    [Modificato da XJ6 06/01/2013 00:23]
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    Cori x
    Post: 1.928
    Registrato il: 03/04/2006
    tranviere veterano
    00 05/01/2013 15:38
    Per inciso la casa del "Pomo d'Oro" è quel bellissimo edificio del 1120 rimaneggiato nel 1248 da Fra Giovanni Eremitano (lo stesso che progettò il Salone) ed abbellito da affreschi (un tempo anche nelle due facciate) oggi sede della più antica farmacia di Padova:



    Li c'era lo scambio tranviario http://www.skyscrapercity.com/
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    Guido(62)
    Post: 242
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    tranviere junior
    00 05/01/2013 16:55
    Ragazzi, riguardo ai trasporti tramviari e filoviari di Padova io evidenzio ciò che mi risulta, ed ovviamente mi fa piacere apprendere qualcosa da chi è più informato di me.
    La discussione sui trasporti pubblici mi appassiona molto, ma voglio affrontarla senza pretendere di insegnare alcunchè a nessuno.
    Riguardo al capolinea del tram per Villa di Teolo (soppresso nel 1939), diversi anni fa avevo visto una foto del 1932 che ritraeva il tram per Villa di Teolo in partenza da Piazza delle Erbe (e non da Piazza Duomo).
    Per quanto riguarda la tramvia per l' Ospedale, mi pare strano che i relativi binari possano essere stati rimossi da via Gabelli dopo il 1959, ossia moltissimi anni dopo la soppressione di tale linea. Però non insisto sul punto, anche perchè quell' epoca non l' ho vissuta.
    Quanto ai filobus dotati di batterie ausiliarie al fine di superare i passaggi a livello, questi erano in esercizio anche sulla filovia Mestre - Treviso (per attraversare un passaggio a livello a Mestre sulla ferrovia per Trieste) e, se non erro, anche sulla filovia Cuneo - Chiusa Pesio (soppressa nel lontano 1957).


    [Modificato da Guido(62) 19/01/2013 12:47]
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    Cori x
    Post: 1.928
    Registrato il: 03/04/2006
    tranviere veterano
    00 05/01/2013 17:24
    Guido purtroppo vedrai in questo ed altri portali come molte persone a fronte di verità,opinioni,fatti o atti documentabili sono capaci di dire il contrario per partito preso. La penso esattamente come te,certe polemiche se costruttive portano a discussioni molto accese e molto appassionate. Che risultano piacevolissime e che portano ad inquadrare la situazione al meglio. Altre persone invece usano la maleducazione come strumento,assai fastidioso nell'opinione comune,per "abbattere il nemico". Di ciò che scrivo forte è il sussidio di mia madre e del lavoro di mio padre che mi ha lasciato enorme documentazione su Padova,Vicenza,Bologna e Milano. Lui lo faceva per lavoro e solo per motivi strettamente professionali in ordine regionale. Se parlo di Ospedale poi ne parlo con assoluta certezza visto quello che i miei genitori ricoprivano e cil che ho potuto vedere presso la biblioteca interna. Altra documentazione la si trova presso 4 libri sulle mura di Padova,sui palazzi e sulle vie navigabili. Se un giorno c'incontreremo sarei veramente felice di darti tutta la documentazione fotocopiata che posseggo. La più recente è del 12 dicembre 1979.

    Riguardo il futuribile filobus oggi le strade da percorrere per Padova sono 2: o prendere dei mezzi nuovi da 12 e 18 metri preferibilmente tradizionali come Solaris Bio cioè anche Diesel ausiliario o Skoda (che poi è un Citelis Dualis) O prenderne di usati e ripristinabili presso la rete ufficiale della ditta di provenienza.

    I secondi sarebbero eccellenti visto che i Mercedes Vetter di Lugano oggi sono in condizioni pietose a Brasov,come molti DuoBus già esposti in prima pagina si trovano sparsi tra Russia,Ucraina e Polonia. E sono tutti su base Mercedes O405. I cui ricambi suhttp://www.mercedes-benz-classic.com/ e reperibili anche su altri mezzi meno fortunati sono alla portata di qualsiasi casa o azienda comunale o privata. Del costo finale di 1/4 rispetto all'altissimo costo iniziale per una fornitura di mezzi completamente nuovi. A Padova il gioco non vale la candela. Negli anni '30 nelle stesse condizioni attuali l'allora azienda di trasporto comprò metà parco nuovo coi finanziamenti autarchici (durarono 30 anni) e la metà la prese usata da Milano cioè i famosi Fiat 656F. Ecco il modello che prese nuovo al tempo:



    Foto Mauro di Pietrantonio.
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    grandunion
    Post: 325
    Registrato il: 27/01/2007
    tranviere senior
    00 08/01/2013 15:28
    Ho trovato la mappa completa dove viene riportato l'inizio del fantomatico itinerario tranviario per via Ognissanti (e il famigerato "Lameo d'Alviano"...).





    La mappa proviene dall'edizione 1928 della guida Baedeker dell'Italia settentrionale. Si nota subito l'esistenza dell'impianto percorso dal 3 per via Sanmicheli, via Cavazzana e confluenza nell'itinerario dell'1 e dell'8 in Prato della Valle. Ciò postpone la mappa al 3 giugno 1922, data in cui il 3 venne prolungato oltre Pontecorvo assumendo la conformazione di linea a forma di otto. Il quartiere di Santa Lucia sembra ancora intatto; considerando che le prime demolizioni per far spazio alle future vie Filiberto e Verdi e piazza Insurrezione avvennero nel 1925, direi che questa mappa riproduce lo stato della rete tranviaria proprio nel periodo estate 1922 – fine 1924, sempre supponendo che la linea riproducente l'impianto in via Beato Pellegrino sia stata tracciata un po' troppo lunga. In caso contrario bisogna postdatare la mappa al 12 aprile 1926, data di attivazione del prolungamento fino a Barriera Trento.

    Aggiungo una scansione dal libro di Camposampiero "Il tram a Padova" con le date di attivazione degli impianti filotranviari.


    Padova, tramway and trolleybus lines di Ivan Furlanis, su Flickr

    Se l'immagine è troppo piccola per leggerla, cliccateci sopra.
    [Modificato da grandunion 08/01/2013 17:46]

    -- Ivan Furlanis
    >>> Le mie foto (e altro) su Flickr
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    Cori x
    Post: 1.928
    Registrato il: 03/04/2006
    tranviere veterano
    00 08/01/2013 23:51
    Ivan innanzitutto Grazie. Grazie perchè sapendo della breccia Savonarola aperta nel 1928 ed avendo visionato la foto della suddetta apertura si vede perfettamente la Caserma occupare praticamente tutta l'attuale Corso Milano. Non ho mai visto il Corso in costruzione ma ho un link che spiega che già negli anni '30 con l'apertura di piazza Insurrezione ex Spalato corso Milano era giù stata costruita ma senza quei palazzoni oggi esistenti:

    circe.iuav.it/Venetotra2guerre/04/video02.html
    circe.iuav.it/Venetotra2guerre/04/13-piazzaSpalato.html

    Il sito è enorme pieno zeppo di documenti importantissimi con tutte le cartografie,progetti originali e bozzetti per la nostra città. Nel filmato del 1937 era stato tutto costruito almeno fino a via Dante.

    Rimane però in quella cartina centrale ingrandita:

    -l'incrocio ferrotranviario tra via Altinate/via Belzoni e via Falloppio/Morgagni come da foto

    -Sullo stesso percorso in via Altinate si biforca una bretella di via Gabelli che ritorna in sede all'altezza di via Giustiniani. Si sa benissimo del raccordo del Santo visto che il deposito era sito in via Sarpi

    -Raccordo poi sostituito con autobus di piazza Eremitani dove oggi c'è anzi c'era la Banca di fronte l'Auditorium Scuola Pollini

    -i due famosi Lamei di riferimento (domenica sono stato a Messa al Torresino e la testimonianza più palese è quel palazzo infossati dietro la chiesa)

    Nella foto più grande della stessa cartina:

    -Non si vede il raccordo del deposito.

    -C'è una biforcazione tra via Belzoni e via Ognissanti.

    -C'è una bifocazione in piazzale stazione ed in barriera Mazzini.

    -C'è una biforcazione in via Grassi dove le due linee correvano parallelamente.

    Di più sul capolinea di piazza Erbe,ecco lo scambio:



    Quin invece c'è un raccordo di uscita dalla clininca ginecologica in posizione ben diversa da quel tracciato che da via Facciolati portava al Santo:



    Booh!
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    Augusto1
    Post: 25.501
    Registrato il: 05/02/2004
    maestro tranviere
    00 09/01/2013 00:16
    Cori x, 05/01/2013 15:12:


    A Padova il passaggio filoferroviario potrebbe sussistere sul modello salisburghese:



    E come mai, quelli napoletano, milanese e romano non ti piacciono...?

    1Poggioreale Cimit. Staz.Centr. v. Marina
    P. Vittoria Mergellina Fuorigrotta Bagnoli
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    Cori x
    Post: 1.928
    Registrato il: 03/04/2006
    tranviere veterano
    00 09/01/2013 01:00
    E dove sono le compenetrazioni ferrovia-filovia? Sapevo di Modena...ma non di Napoli! Se mi dici tranviario-filoviario Napoli all'incrocio tra via Marina e Corso Garibaldi insegna. (spero le vie siano giuste,visto che le ho fatte in macchina tra una buca e l'altra)

    Ora alcuni sono scomparsi pure lassù,tanto che i Trollino vanno in marcia autonoma:



    http://www.austria-in-motion.net/Austria/Salzburg/Eisenbahnkreuzungen.html
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    grandunion
    Post: 325
    Registrato il: 27/01/2007
    tranviere senior
    00 09/01/2013 10:35
    >>> -Sullo stesso percorso in via Altinate si biforca una bretella di via Gabelli che ritorna in sede all'altezza di via Giustiniani. Si sa benissimo del raccordo del Santo visto che il deposito era sito in via Sarpi

    Non c'era alcuna comunicazione tra il binario delle tranvie urbane (a scartamento metrico) di via Gabelli – via Ospedale Civile e il binario delle tranvie SV (a scartamento normale) di via Falloppio; è un'imprecisione della mappa. Non capisco cosa c'entri via Sarpi con il Santo visto che stanno a due kilometri di distanza...

    >>> -i due famosi Lamei di riferimento

    Ancora con 'sti lamei?

    >>> -C'è una biforcazione tra via Belzoni e via Ognissanti.

    Esatto, segnale che forse (sottolineo forse) l'impianto di via Ognissanti venne effettivamente costruito.

    >>> -C'è una bifocazione in piazzale stazione ed in barriera Mazzini.

    Non capisco cosa ci sia di strano.

    >>> -C'è una biforcazione in via Grassi dove le due linee correvano parallelamente.

    Idem come sopra.

    >>> Quin invece c'è un raccordo di uscita dalla clininca ginecologica in posizione ben diversa da quel tracciato che da via Facciolati portava al Santo:

    È il binario della tranvia SV per Piove di Sacco.

    -- Ivan Furlanis
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    rob.88
    Post: 2
    Registrato il: 18/01/2013
    apprendista tranviere
    00 18/01/2013 21:40
    ciao a tutti! sono nuovo alla discussione! ho letto con grandissimo interesse l'incredibile quantità di informazioni che avete riguardo il glorioso passato della mia città ( a vederla ora mi rammarico di non essere nato in quegl'anni). avrei una domanda da porvi: avete per caso informazioni più dettagliate, foto e altro riguardante la linea della SV Padova-Piove di Sacco?se ne parlava marginalmente (quella per via Sografi e l'attuale pista ciclabile)...abitando da quelle parti fin da bambino mi affascinava l'idea che un treno passasse per di la...info riguardo il deposito (mio padre afferma si trovasse dove ora sorge più o meno la Croce Verde in via Nazareth)....grazie a quanti mi aiuteranno.
    P.S. la foto ultima postata che mostra una ferrovia davanti a Pontecorvo e la risposta di "grandunion" è che riguarda la SV per Piove di Sacco...ma appunto non passava per via Sografi? scusate ma mi confondo così [SM=x346242]
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    Cori x
    Post: 1.928
    Registrato il: 03/04/2006
    tranviere veterano
    00 19/01/2013 06:19
    Rob,il percorso della saccisica passava proprio per via Sografi ed il sedime rimasto si trova proprio in quella pista ciclabile attuale che porta verso il parco Iris. Non è possibile fosse una linea tranviaria della Saccisica per il semplice motivo che proprio a Pontecorvo passava una linea,tranviaria,la 4 che portava a Voltabarozzo. La curva però porta verso l'ospedale e tutto mi fa pensare alla linea per Bagnoli. Di fatti:




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    rob.88
    Post: 2
    Registrato il: 18/01/2013
    apprendista tranviere
    00 19/01/2013 13:04
    esiste ancore qualcosa lungo il percorso che ne ricordi gli antichi splendori? il deposito era collocato all'attuale croce verde? inoltre mi incuriosiva il passaggio dopo il ponte di Voltabarozzo (che si vede palesemente essere studiato per servire da una parte le auto e dall'altra la ferrovia) perchè mi era stato riferito passasse in mezzo alle odierne case del quartiere ma davvero non ne so nulla a riguardo.
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    Guido(62)
    Post: 242
    Registrato il: 24/09/2012
    tranviere junior
    00 19/01/2013 13:49
    La tramvia Padova - Legnaro - Piove di Sacco (km 18,930) della Società Veneta fu inaugurata il 10/06/1890 a trazione a vapore e a scartamento ordinario.
    A Padova la stazione tramviaria di partenza era ubicata a S.Sofia, in via Morgagni, comune alle altre tramvie della S.V. per Venezia (Fusina) e Bagnoli di Sopra.
    Nel 1913 la tramvia elettrica per Piove di Sacco fu elettrificata a corrente alternata monofase.
    Il capolinea padovano fu attestato in Piazza Eremitani. I convogli tramviari elettrici, partiti da piazza Eremitani, percorrevano Corso Garibaldi, per poi deviare a destra per il tratto ora pedonalizzato di via Giotto e quindi raggiungere la stazione di S.Sofia. Da lì proseguivano verso Voltabarozzo attraverso via Falloppio, via Sografi e l' attuale percorso ciclopedonale attraverso il parco Iris.
    Nel 1929 fu abbandonato il capolinea di Piazza Eremitani e il tram per Piove fu attestato nuovamente alla stazione di S. Sofia.
    La linea tramviaria per Piove di Sacco non transitava comunque innanzi a Porta Ponte Corvo, dove invece transitava la tramvia per Bagnoli di Sopra, la quale lì incrociava il tram 4 urbano Voltabarozzo - Piazza delle Erbe (quest' ultimo a scartamento ridotto mt 1,00).
    Mi risulta che a Voltabarozzo il tram per Piove di Sacco transitasse all' interno dell' abitato e che sovrapassasse anche una via comunale.
    A Piove di Sacco il tram effettuava una fermata in centro, nei pressi dei giardini pubblici, ove ora vi è la stazione delle autolinee, e quindi faceva capolinea nella stazione ferroviaria piovese, posta sulla linea S.V. Venezia - Adria (originariamente a trazione a vapore e poi diesel). I primi due binari della stazione ferroviaria di Piove di Sacco erano elettrificati e destinati ai convogli tramviari.
    Purtroppo la tramvia elettrica Padova - Legnaro - Piove di Sacco fu chiusa il 31/12/1954 e sostituita con un' autolinea. Fu un vero errore, perchè la linea tramviaria poteva essere mantenuta in esercizio e prolungata verso Chioggia.
    [Modificato da Guido(62) 20/01/2013 16:26]
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    grandunion
    Post: 325
    Registrato il: 27/01/2007
    tranviere senior
    00 20/01/2013 15:17
    In origine la tranvia SV per Piove percorreva tutta via Facciolati, diramandosi dalla linea di Bagnoli proprio davanti alla Porta Liviana. Poi, penso proprio in occasione dell'elettrificazione, il percorso fu portato più ad est lungo l'attuale via Sografi e quindi in sede propria (oggi pista ciclabile) fino al ponte di Voltabarozzo.

    A correzione di quando avevo scritto più su, in realtà nella foto postata da Cori della Porta Liviana il binario in primo piano è quello per Bagnoli: quello per Piove, ammettendo che all'epoca passasse ancora di là, era più a destra, fuori dal campo della foto.

    -- Ivan Furlanis
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    alessandro(1976)
    Post: 397
    Registrato il: 01/08/2011
    tranviere senior
    00 26/05/2013 15:16
    ma la larghezza dei mezzi della sv era la stessa degli altri tram?o erano a sagoma ferroviaria?perchè dalle foto dei rimorchi finiti sulla roma-nord sembra che abbiano le stesse dimensioni dei treni li presenti!
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    Guido(62)
    Post: 242
    Registrato il: 24/09/2012
    tranviere junior
    00 26/05/2013 15:39
    Le elettromotrici e le rimorchiate tramviarie che erano in esercizio a Padova sulle tramvie elettriche extraurbane gestite dalla Società Veneta erano a sagoma ferroviaria.
    Peraltro la rete tramviaria extrubana padovana della Società Veneta era a scartamento ordinario, mentre le tramvie urbane e suburbane di Padova erano a scartamento ridotto (mt 1,00).
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