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Tram in Francia

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    TStram
    Post: 76
    Registrato il: 06/04/2014
    apprendista tranviere
    00 28/07/2014 19:47
    Fidati non centra niente, è tutta questione di buona volontà e buona gestione.
    La prova che in Italia il potere è dei petrolieri lo provano le decine di centrali idroelettriche costruite e mai attivate o disattivate.
    Il caso Vajont fu solo un pretesto, la strage la volle qualcuno, basti pensare che le strade che portavano a Longarone furono chiuse la notte del disastro, senza però evacuare i paesi a rischio. Non dico che fu tutto architettato da principio, ma ci fu la volontà di NON salvare quelle persone. I responsabili? Tutti assolti. I sopravvissuti non ricevettero nemmeno le rispettive eredità in applicazione a una vecchia legge fascista che stabiliva che se i genitori morivano assieme non si aveva diritto all'eredità.
    Tanti saluti a tutti.
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    cf.
    Post: 24
    Registrato il: 28/04/2006
    apprendista tranviere
    00 12/08/2014 08:19
    Da notare che il tram di Besançon è costato solo 16 milioni di euro al km.

    CF

    Visita il mio sito: binarimorti.altervista.org
    Il sito dedicato alle ferrovie smantellate
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    Giampi5
    Post: 2.262
    Registrato il: 25/03/2007
    tranviere veterano
    00 30/08/2014 21:50

    [SM=x346228]
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    Giampi5
    Post: 2.262
    Registrato il: 25/03/2007
    tranviere veterano
    00 08/09/2014 16:26
    Oltre a Besançon il 1° settembre un'altra città francese ha inaugurato il tram (ovviamente reintrodotto svariati decenni dopo la chiusura della vecchia rete). Si tratta di Aubagne, e la notizia ingiustamente è passata quasi inosservata dato che è la più piccola delle città tranviarie della Francia viste finora, con circa 50 mila abitanti:

    FRANCE: The Aubagne tramway entered commercial service on September 1. The 2·7 km line runs from Le Charrel to the main railway station with seven stops.

    Aubagne is the first city to use Alstom’s Citadis Compact tram. According to the manufacturer, this is ‘specially designed to meet the needs of medium-sized networks’ in cities of 50 000 to 100 000, and secondary lines. The 22 m long vehicles have a capacity of 146 passengers.

    The Pays d’Aubagne et de l’Etoile region ordered a fleet of eight trams, with an option for five to 10 more, for €14m in October 2011


    (http://www.railwaygazette.com/news/urban/single-view/view/aubagne-opens-tramway.html)
    [SM=x346228]
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    xclaudiox
    Post: 1.159
    Registrato il: 06/02/2004
    tranviere veterano
    00 08/09/2014 17:02
    Anche Aubagne ha nuovamente il tram, questa è un'altra prova di quanto siamo arretrati noi!!! [SM=x346241] [SM=x346249]

    Claudio
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    Censin49
    Post: 2.735
    Registrato il: 21/02/2010
    tranviere veterano
    00 10/09/2014 17:41
    Per la verità, scorrendo i filmati su Youtube, pare che il tram di Aubagne abbia suscitato anche parecchie critiche, da chi lo giudica antieconomico come investimento; c'è anche chi preferiva piuttosto adattare una vecchia linea ferroviaria in disuso a metropolitana leggera, come fatto in Italia a Bergamo o Cagliari.



    [Modificato da Censin49 11/09/2014 17:28]
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    flapane
    Post: 619
    Registrato il: 03/01/2003
    tranviere senior
    00 01/07/2015 13:11
    Ieri sera, a bordo del nuovo T7 di Parigi è salita una ragazza che non ha timbrato il biglietto.
    Dal nulla (perchè non si sono visti né sentiti prima, mentre successivamente hanno fatto in modo di scherzare rumorosamente, ed andare avanti e indietro) sono sbucati 4 agenti di sicurezza della RATP, pistola, manganelli, braccia gonfie, tatuaggi ed orecchini d'ordinanza. Non esattamente dei lord.
    Uno di loro ha fatto un urlo per richiamare l'attenzione della ragazza, poi gli si sono avvicinati tutti e quattro (per poi graziarla, facendola scendere alla fermata successiva, senza elevare un verbale).
    Non so se si tratti di ragioni legali o meramente sindacali, ma sarebbe bello vedere, anche in Italia, questo tipo di sicurezza "inquietante", grossa, e potenzialmente pericolosa.
    Avrei un discreto numero di linee ferro/gomma su cui impiegarli, per tenere a bada qualche bulletto, davanti a cui molti sguardi si abbassano con troppa facilità.


    Visit my site www.flapane.com
    My trips - My pics
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    Censin49
    Post: 2.735
    Registrato il: 21/02/2010
    tranviere veterano
    10 06/07/2015 17:28
    Tram francesi del passato: Costa Azzurra (in corrente alternata).
    Scorrendo il sito Stagniweb, apprendo che, in passato, è esistita sulla Costa Azzurra una fitta rete tranviaria, scomparsa già a cavallo tra gli anni 20 e 30; una particolarità era che alcune linee erano alimentate, anzichè a corrente continua, a corrente monofase a 6600V - 25Hz; una soluzione assai usata nella tecnica ferroviaria, specie a Nord delle Alpi dalla Svizzera e Austria fino alla Scandinavia (in Italia vi fu in passato la Ferrovia Centrale Umbra, fino agli anni 50), ma che non mi risultava ancora applicata a tranvie.
    Per maggiori particolari, rimando al sito.

    www.stagniweb.it/Foto6.asp?File=cp14&Tipo=index&Righe=...
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    trammue
    Post: 5.828
    Registrato il: 07/01/2008
    maestro tranviere
    00 06/07/2015 19:14
    allora: l'attuale ferrovia roma-nord oggi gestita dall'atac, negli anni venti era una tranvia a scartamento ridotto ed era quindi alimentata in CA a bassa frequenza (credo proprio 25 Hz) da un'unica sottostazione situata a roma tor di quinto
    come ho detto altrove, fin quando non è stato possibile utilizzare la CC ad alta tensione, con i 600 volt (max 800 per alcuni metrò) non si poteva andare molto lontano, e se non si voleva ricorrere al vapore l'unica alternativa era la CA a bassa frequenza (da 16 a 25 Hz) che però si trascinava dietro tanti di quei problemi da far rimpiangere le care vaporiere....
    in italia, come noto, ci si era limitati ad elettrificare solo i grandi valichi (frejus, giovi, cadibona, porretta, brennero....e linee collegate) con il sistema CA trifase a 16.33 Hz, restando in attesa dello sviluppo tecnologico della CC per completare il resto della rete
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    flapane
    Post: 619
    Registrato il: 03/01/2003
    tranviere senior
    00 26/07/2015 10:56
    Un paio di foto del tram di Bordeaux, accoppiato al bike sharing: la mobilità come intesa nelle moderne città europee.

    Il sistema si articola in 3 linee, e nel centro storico non vi è alimentazione aerea.




    [Modificato da XJ6 06/08/2015 18:41]


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  • liquidatore
    00 27/07/2015 17:08
    Belle foto. Le hai fatte tu?
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    Censin49
    Post: 2.735
    Registrato il: 21/02/2010
    tranviere veterano
    00 27/07/2015 17:22
    Il sistema si articola in 3 linee, e nel centro storico non vi è alimentazione aerea.

    @flapane - L'alimentazione avviene col sistema APS, tramite la terza rotaia centrale che si vede nelle foto.
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    flapane
    Post: 619
    Registrato il: 03/01/2003
    tranviere senior
    00 27/07/2015 19:00
    liquidatore, 27/07/2015 17:08:

    Belle foto. Le hai fatte tu?



    Grazie, fatte io. Al tempo inserirò anche qualcosa del sistema di Nantes, con tanto di nodo di interscambio in periferia auto-bus-tram-bici fatto come Cristo comanda, e che città ben più popolose, in altri paesi, si sognano.

    Censin49, 27/07/2015 17:22:


    @flapane - L'alimentazione avviene col sistema APS, tramite la terza rotaia centrale che si vede nelle foto.



    Sì, chiaro.


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    flapane
    Post: 619
    Registrato il: 03/01/2003
    tranviere senior
    00 05/08/2015 13:35
    Anche il sistema di Nantes conta tre linee, credo da un ventennio o poco più. E'possibile validare la smartcard, o utilizzare un biglietto cartaceo. Tutte le stazioni sono dotati di comode macchinette con touch screen e possibilità di pagamento con carta di credito.

    Notevole la rapidità (e la frequenza delle corse) con cui è stato messo in piedi un servizio sostitutivo, in occasione di un guasto pomeridiano su una delle linee.

    Il Tram 3 termina, ad Ovest, in un parcheggio di interscambio di provincia, in cui è possibile parcheggiare, prendere un bus per la provincia, o la navetta per il vicino aeroporto.

    Esistono biglietti vantaggiosi (gruppi, festivi, estate) per invogliare all'utilizzo dei mezzi.





    [Modificato da XJ6 06/08/2015 18:42]


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  • liquidatore
    00 06/08/2015 13:15
    La giostra Urbinati è attiva anche lì!
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    Censin49
    Post: 2.735
    Registrato il: 21/02/2010
    tranviere veterano
    00 05/03/2016 17:29
    Rete tranviaria di St. Etienne
    Parlando dei tram transalpini, è impossibile non accennare alla città di St.Etienne, l'unica in Francia che dall'800 ha mantenuto costantemente una rete tranviaria con diverse linee, senza mai sopprimerla! (A differenza delle altre città, dove il tram è stato reintrodotto solo in anni recenti).
    La ragione è probabilmente quella comune a città italiane come Torino e Milano: St. Etienne è infatti un grande centro industriale fin dall'800, basato sulle industrie metallurgiche e metalmeccaniche (attirò infatti anche molti italiani, fino al secolo scorso); con necessità quindi di spostare a ore fisse (cambi turno e entrata e uscita dalle fabbriche) grandi masse di persone, per cui i mezzi su gomma sarebbero risultati onerosi, mentre le dimensioni contenute della città, e l'utilizzo ineguale dei mezzi nella giornata, avrebbero reso antieconomica la costruzione di metropolitane.
    Una ex collega di lavoro, che si recava sovente in quella città in visita a una sorella, che da decenni vi risiedeva, non faceva che magnificare il comfort di quelle vetture tranviarie, in confronto alla spartanità delle nostre: già negli anni 70 e 80 con l'aria condizionata, i sedili imbottiti e la musica diffusa dagli altoparlanti!
    Trovati su Youtube, ecco alcuni video che li illustrano





    [Modificato da Censin49 05/03/2016 17:35]
  • liquidatore
    00 07/03/2016 15:39
    Si notano due cose: i tram NON sono bidirezionali e il conduttore NON è isolato (quindi non può mandare sms) ne blindato ...
    [Modificato da liquidatore 07/03/2016 15:40]
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    Censin49
    Post: 2.735
    Registrato il: 21/02/2010
    tranviere veterano
    00 07/03/2016 17:00
    Per la verità, l'"isolamento" del manovratore, sui tram nostrani, è piuttosto recente (a Torino risale al restyling con abolizione del bigliettaio e ridipintura in giallo delle vetture serie 3000 e 2800, a fine anni 70); in precedenza, sempre almeno a Torino, non vi era separazione, salvo il sostegno posteriore al seggiolino; vi era comunque esposto, in bella vista, il cartello NON PARLARE AL MANOVRATORE (SE NON PER MOTIVI DI SERVIZIO).
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    Censin49
    Post: 2.735
    Registrato il: 21/02/2010
    tranviere veterano
    00 07/03/2016 17:06
    Il caso Vajont fu solo un pretesto, la strage la volle qualcuno, basti pensare che le strade che portavano a Longarone furono chiuse la notte del disastro, senza però evacuare i paesi a rischio. Non dico che fu tutto architettato da principio, ma ci fu la volontà di NON salvare quelle persone. I responsabili? Tutti assolti. I sopravvissuti non ricevettero nemmeno le rispettive eredità in applicazione a una vecchia legge fascista che stabiliva che se i genitori morivano assieme non si aveva diritto all'eredità.

    @TStram - Quindi, una strage di Stato, ancora prima di quella "classica" di piazza Fontana del 1969!
    Riguardo ai tanti misteri insoluti della Penisola, è uscito, in inglese scritto da un inglese che da anni vive nel nostro paese, un libro intitolato: "The black heart of Italy".....
    [Modificato da Censin49 07/03/2016 17:07]
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    cf.
    Post: 24
    Registrato il: 28/04/2006
    apprendista tranviere
    00 08/03/2016 09:41
    Rete tranviaria di St. Etienne

    St.Etienne, l'unica in Francia che dall'800 ha mantenuto costantemente una rete tranviaria con diverse linee, senza mai sopprimerla!


    Sbagliatissimo!
    L'ampia rete (90 km) è quasi completamente stata smantellata nel dopo guerra. Rimase solo un unica linea! Fu mantenuta poiché la sua conversione a filovia sembrava impossibile per via della sua frequentazione e per l'attraversamento delle strette vie del centro.

    Comunque, tram sono rimasti non solo a St.Etienne, ma anche a Marsiglia e Lilla.

    Visita il mio sito: binarimorti.altervista.org
    Il sito dedicato alle ferrovie smantellate
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