Tram di celluloide (ovvero, tutte le volte del Tram al cinema, in Italia)

Che scoop! E così, almeno indirettamente, gli appassionati fiorentini devono ringraziare Napoli per la seconda volta: infatti, è sempre grazie a Totò, interprete del film "Totò cerca pace", che è possibile avere immagini in movimento anche di un altro capolinea collinare fiorentino, il 25 sulla via Bolognese...

Stefano

ps. di che anno è il film "non son degno di te?"

In ginocchio da te 1964
Non son degno di te 1965
Dal dizionario dei film di Mereghetti che attribuisce ai due film "pari merito" una stella cioè il minimo

eppure ai suoi tempi mi sono girato tutte le sale parrocchiali per inseguirli, vederli e rivederli almeno 10 volte l'uno.

per la cronaca, la serie dei ....te si completava con "se non avessi più te", quello del matrimonio con laura efrikian, che poi sappiamo tutti come andò a finire.....

Questi non sono film tranviari!

Comunque, di In Ginocchio da Te ne avevo già parlato, perché un pezzetto piccolo piccolo di tram si vede (CLICCAQQUÀ).

Riguardo agli altri, per stavolta facciamo un'eccezione, va'

Ciao,
nel film AVANTI C'E'POSTO con Fabrizzi, in una scena che guida credo un 672 e si addormnta mentre guida, un suo collega gli urla STAI ATTENTO FRENA! o qualcosa di simile e lui svegliatosi pigia il pedale del freno due e tre volte. In realtà si dovrebbe sentire in sonoro fare due soffiate d'aria con in sottofondo dei cri cri che dovrebbero essere lo sfregio di comandi elettrici del pedale stesso ma nel film non si sente il ciaf dell'aria dei freni perchè la scena è stata registrata a filobus fermo e senza aria.

Anche questo non è un film tranviario ...

Ciao,
creiamo allora anche una discussione sui filobus e gli autobus di celluloide perche' ne abbiamo di argomenti da trattare!

Non ricordo sia stato già segnalato, perdonatemi, ma vorrei segnalare il film in oggetto, di Carlo Vanzina, con I Gatti di Vicolo Miracoli (Umberto Smaila, Ninì Salerno, Franco Oppini e Jerry Calà). In una delle scene i nostri sono in attesa alla fermata del tram, per andare ad un provino. Questa si apre con un incrocio tra una Stanga ed una MRS, credo in periferia (gli amici romani sapranno correggermi). I nostri poi salgono a bordo della Stanga 7005 per poi subire una rapina da 3 balordi allucinanti.
Su Youtube ho trovato solo questa scena:

Ciao,
credo sia stato già segnalato ma meglio due volte che niente!

... QUI

Chiederei a Maurizio, quando ne ha il tempo, di aggiornare la lista dei film (dove, comunque, questo film è già correttamente menzionato).

L'ottimo Rosmau ha aggiornato la lista: CLICCAQQUÀ

Con questo film inizia la collaborazione tra De Sica e Cesare Zavattini e si narra la vicenda di un bambino la cui madre ha una relazione con un altro uomo. Fugge di casa ma vista la sofferenza che provoca a suo figlio decide di ritornare. Una vacanza al mare dovrebbe ristabilire le serenità familiare, ma purtroppo non sarà così perchè lei si rivede con l'altro uomo. Questo scatenerà una serie di tragici avvenimenti. Altre notizie e la scheda di questo film si può trovare cliccando su questo link:

www.cinematografo.it

Le scene tramviarie sono due. Nella prima si vede una Mrs che transita in Via della Piramide Cestia, diretta verso Porta San Paolo.

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Nella seconda siamo a Piazza Zama e anche qui c'è una Mrs, la 2101, in servizio sulla linea 19. Si vede sullo sfondo Via Satrico con i palazzi che si affacciano in Via Acaia. In basso si nota l'inizio del binario tronco, presente in questo anello

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Altra immagine della Mrs con le porte aperte per far scendere i passeggeri.

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Complimenti, sei davvero un grande cacciatore

quello che mi chiedo: come mai nei film di quell'epoca c'era sempre il tram giusto sul posto giusto.
mi viene quasi il dubbio che i registi sequestravano una vettura in servizio regolare e magari utilizzavano pure i passeggeri come comparse!

Forse perché, cinematograficamente, il tram era uno dei simboli (più o meno inconsciamente) del neorealismo?

Prima di tutto complimenti a Rosmau per il suo post.
Rispondendo a trammue: c'era il tram giusto al posto giusto perchè c'era il tram dappertutto, oggi no.

...mi hai tolto le parole di bocca!

forse mi sono spiegato male: volevo dire, come nell'esempio, che per una scena girata a piazza zama si riprendeva proprio il tram che faceva servizio a piazza zama, e così via.
da qui il sospetto che il regista fermava un tram in regolare servizio e lo promuoveva a comprimario del film, sicuramente con immensa gioia di passeggeri e personale, visto che a quei tempi il cinema era amato da tutti.
oggi forse una cosa del genere riuscirebbe solamente a maria de filippi.....

Inspiegabilmente questo film non è stato mai inserito.
Si tratta di un film di Lizzani uscito nel 1974. Il Mussolini è interpretato da Rod Steiger mentre la Petacci è Lisa Gastoni. Franco Nero invece ricopre il ruolo del colonnello Valerio che lo arrestò.
Ho rivisto il film di recente in DVD da cui la scoperta. Ne ho avuto la stessa impressione di "così, così" di quando lo vidi all'epoca.
La scena riprende una vettura milanese nei pressi del Duomo.

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Circa il tram, la rivista I treni gli ha dedicato un interessante servizio proprio in un numero recente. Come ho appreso, si tratta di un falso. Infatti le "700" nacquero a partire dal 1947 (quindi dopoguerra) ricostruendo le "600" danneggiate dagli eventi bellici.
Dal1966, la serie è stata completamente radiata. Alcuni esemplari sono stati trasformati in veicolo di servizio oppure (come la 711) conservati per esigenze storiche o cine.
La loro lunghezza di 9,50 circa, mi suggestiona da farmele assimilare alle Balilla.

In effetti ne esistono ancora diversi esemplari, utilizzati come veicoli di servizio (e resi bidirezionali) oppure come "sabbiera". le vetture deputate ad uscite storiche sono proprio la 711, nella foto che segue di Guido Sfargeri utilizzata in servizio regolare sulla nuova linea 31 per Cinisello, e la 701.

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La suggestione dell'analogia con le Balilla napoletane non è solo "fiorentiniana", ma è effettiva, costituendo la serie 701-720 una versione corta delle "Carrello", come avvenne a Napoli con le "400". E tutte provenivano da vecchie motrici ricostruite o costruite su truck esistenti.