scheda del film
Nazione: Italia
Data uscita: 13 febbraio 1980
Regia: Carlo Vanzina
Sceneggiatura: Nini Salerno, Carlo Vanzina, Enrico Vanzina
Interpreti: Umberto Smaila, Nini Salerno, Jerry Calà, Franco Oppini, Diego Abatantuono, Cesare Gelli, Ugo Bologna, Aldo Puglisi, Bruno Lanzi
recensione da:
televisione.marangio.it/film/a/arrivano-gatti/
Umberto, pianista in una scuola di danza, Nini, studente di filosofia da molti anni fuori corso, Jerry, massaggiatore in una palestra frequentata esclusivamente da ciccione, e Franco, impiegato in uno studio notarile, sono quattro amici di Verona che vogliono sfondare nel mondo del cabaret con il loro stile ebraico - newyorkese. Fanno spettacoli in case di riposo e quel poco che guadagnano non basta mai. Un giorno ricevono da Roma una lettera per partecipare ad un audizione: con quello che gli è rimasto partono, dormono in un campeggio, ma il tutto è in realtà una bufala, visto che, l'amministratore della TV che l'ha organizzata, viene arrestato per truffa, anche se ai loro cittadini viene detto che andava tutto bene.
Come se non bastasse vengono rapinati su un tram e con senza più niente in tasca si rivolgono a Felice, un loro amico che lavora in un ristorante: Grazie al suo interessamento e a quello del suo amico "Braciola", una specie di agente cinematografico, vengono scritturati a Cinecittà come comparse, in un film della commedia sexy all'italiana ma combinano un sacco di guai. Franco tenta il suicidio tagliandosi le unghie mentre gli altri passano una serata con una famiglia svedese emancipata. Felice viene ricontattato e vengono a sapere che c'è una festa dal Commendator Bonivento, il famoso produttore cinematografico: dopo essersi infiltrati nella sua villa vestiti da camerieri, vengono notati da lui, ma anche questa volta arriva la polizia e arresta Bonivento. Tornano al camping e la loro tenda brucia con tutto il resto, ma si salva una lettera della ragazza di Umberto dove c'è scritto che a Verona mancano a tutti.
Decidono allora di tornare a casa, e con diecimila lire in tasca, avuti da un automobilista rimasto senza benzina, vanno in un supermercato a comperare delle pistole finte, non per fare delle rapine ma da regalare al figlio della ragazza di Umberto: scambiati per rapinatori, rimangono all'interno del supermercato per un sacco di tempo, assediati dalla polizia, ma quando l'equivoco viene chiarito, appiano al telegiornale della RAI, dove improvvisano un loro siparietto. Il loro successo è tale che vengono messi sotto contratto per la felicità loro e di quella dei loro compaesani.
La scena che ci interessa è stata girata a bordo di una vettura Stanga
[Modificato da apptras 16/09/2007 15:24]