Tram in Francia

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xclaudiox
00venerdì 4 luglio 2014 23:56
Non ho parole, i Francesi ci sanno fare! [SM=x346222]
giambo64
00sabato 5 luglio 2014 16:10
Purtroppo si annunciano tempi duri anche in Francia, alle ultime elezioni le destre hanno vinto in molte città e i nuovi sindaci sono in molti casi anti tram e pro auto.
Anche a livello nazionale il governo, dopo la batosta elettorale, ha cancellato la eco tassa che serviva a finanziare le tranvie, per far fronte al becero populismo antitasse.
Adesso molti progetti già approvati sono a rischio.
xclaudiox
00sabato 5 luglio 2014 16:34
La politica non dovrebbe entrarci, la vera politica sarebbe quando l'opposizione sia dx o sx capisca quando le proposte della maggioranza sono valide e no dire sempre NO a prescindere perché sei l'opposizione; così facendo non si va avanti. [SM=g9410] [SM=g9589]
Giovanni Kaiblinger
00martedì 8 luglio 2014 10:46
Alle brutte non si faranno nuove tranvie...dubito che smantelleranno quelle in servizio, di cui molte inaugurate da poco.
(mi vien da pensare che i sindaci antitram siano di origini italiche).
Augusto1
00venerdì 25 luglio 2014 08:17
Tram a Besançon

Sono iniziate le prove e l'istruzione conducenti per questa bella tranvia della cittadina francese (121mila abitanti), in cui il servizio esordirà il 1° settembre.

TStram
00venerdì 25 luglio 2014 11:13
Davvero un'opera ben fatta! [SM=x346227]
Se davvero la popolazione in quella città è 121mila abitanti mi chiedo perchè si ostinino a dire che a Trieste (204mila abitanti) non si possa fare. I signori del petrolio in Italia fanno soldi a palate e pagano i politici per continuare a farlo, questa è la ragione.
Giampi5
00venerdì 25 luglio 2014 13:07
[SM=g1885122] [SM=g1885122] [SM=g1885122] [SM=x346220]

[SM=x346228]
Augusto1
00venerdì 25 luglio 2014 13:07
C'era un'idea progettuale anche a Giugliano in Campania (circa 120mila abitanti, su 94 Kmq) in provincia di Napoli, avrebbe collegato le due stazioni della metro ivi presenti: Metrocampania Nord Est, che è al confine est del comune e la stazione FS (metro 2) di Giugliano-Qualiano, a dieci chilometri di distanza verso ovest, ma lontana dal centro abitato ed in una zona industriale poco sicura.
Censin49
00lunedì 28 luglio 2014 17:20
Sara' anche il fatto che in Francia grazie al nucleare l'energia elettrica e' abbondante e poco costosa...
Censin49
00lunedì 28 luglio 2014 17:20
Sara' anche il fatto che in Francia grazie al nucleare l'energia elettrica e' abbondante e poco costosa...
TStram
00lunedì 28 luglio 2014 19:47
Fidati non centra niente, è tutta questione di buona volontà e buona gestione.
La prova che in Italia il potere è dei petrolieri lo provano le decine di centrali idroelettriche costruite e mai attivate o disattivate.
Il caso Vajont fu solo un pretesto, la strage la volle qualcuno, basti pensare che le strade che portavano a Longarone furono chiuse la notte del disastro, senza però evacuare i paesi a rischio. Non dico che fu tutto architettato da principio, ma ci fu la volontà di NON salvare quelle persone. I responsabili? Tutti assolti. I sopravvissuti non ricevettero nemmeno le rispettive eredità in applicazione a una vecchia legge fascista che stabiliva che se i genitori morivano assieme non si aveva diritto all'eredità.
Tanti saluti a tutti.
cf.
00martedì 12 agosto 2014 08:19
Da notare che il tram di Besançon è costato solo 16 milioni di euro al km.

CF
Giampi5
00sabato 30 agosto 2014 21:50

[SM=x346228]
Giampi5
00lunedì 8 settembre 2014 16:26
Oltre a Besançon il 1° settembre un'altra città francese ha inaugurato il tram (ovviamente reintrodotto svariati decenni dopo la chiusura della vecchia rete). Si tratta di Aubagne, e la notizia ingiustamente è passata quasi inosservata dato che è la più piccola delle città tranviarie della Francia viste finora, con circa 50 mila abitanti:

FRANCE: The Aubagne tramway entered commercial service on September 1. The 2·7 km line runs from Le Charrel to the main railway station with seven stops.

Aubagne is the first city to use Alstom’s Citadis Compact tram. According to the manufacturer, this is ‘specially designed to meet the needs of medium-sized networks’ in cities of 50 000 to 100 000, and secondary lines. The 22 m long vehicles have a capacity of 146 passengers.

The Pays d’Aubagne et de l’Etoile region ordered a fleet of eight trams, with an option for five to 10 more, for €14m in October 2011


(http://www.railwaygazette.com/news/urban/single-view/view/aubagne-opens-tramway.html)
[SM=x346228]
xclaudiox
00lunedì 8 settembre 2014 17:02
Anche Aubagne ha nuovamente il tram, questa è un'altra prova di quanto siamo arretrati noi!!! [SM=x346241] [SM=x346249]
Censin49
00mercoledì 10 settembre 2014 17:41
Per la verità, scorrendo i filmati su Youtube, pare che il tram di Aubagne abbia suscitato anche parecchie critiche, da chi lo giudica antieconomico come investimento; c'è anche chi preferiva piuttosto adattare una vecchia linea ferroviaria in disuso a metropolitana leggera, come fatto in Italia a Bergamo o Cagliari.



flapane
00mercoledì 1 luglio 2015 13:11
Ieri sera, a bordo del nuovo T7 di Parigi è salita una ragazza che non ha timbrato il biglietto.
Dal nulla (perchè non si sono visti né sentiti prima, mentre successivamente hanno fatto in modo di scherzare rumorosamente, ed andare avanti e indietro) sono sbucati 4 agenti di sicurezza della RATP, pistola, manganelli, braccia gonfie, tatuaggi ed orecchini d'ordinanza. Non esattamente dei lord.
Uno di loro ha fatto un urlo per richiamare l'attenzione della ragazza, poi gli si sono avvicinati tutti e quattro (per poi graziarla, facendola scendere alla fermata successiva, senza elevare un verbale).
Non so se si tratti di ragioni legali o meramente sindacali, ma sarebbe bello vedere, anche in Italia, questo tipo di sicurezza "inquietante", grossa, e potenzialmente pericolosa.
Avrei un discreto numero di linee ferro/gomma su cui impiegarli, per tenere a bada qualche bulletto, davanti a cui molti sguardi si abbassano con troppa facilità.
Censin49
10lunedì 6 luglio 2015 17:28
Tram francesi del passato: Costa Azzurra (in corrente alternata).
Scorrendo il sito Stagniweb, apprendo che, in passato, è esistita sulla Costa Azzurra una fitta rete tranviaria, scomparsa già a cavallo tra gli anni 20 e 30; una particolarità era che alcune linee erano alimentate, anzichè a corrente continua, a corrente monofase a 6600V - 25Hz; una soluzione assai usata nella tecnica ferroviaria, specie a Nord delle Alpi dalla Svizzera e Austria fino alla Scandinavia (in Italia vi fu in passato la Ferrovia Centrale Umbra, fino agli anni 50), ma che non mi risultava ancora applicata a tranvie.
Per maggiori particolari, rimando al sito.

www.stagniweb.it/Foto6.asp?File=cp14&Tipo=index&Righe=...
trammue
00lunedì 6 luglio 2015 19:14
allora: l'attuale ferrovia roma-nord oggi gestita dall'atac, negli anni venti era una tranvia a scartamento ridotto ed era quindi alimentata in CA a bassa frequenza (credo proprio 25 Hz) da un'unica sottostazione situata a roma tor di quinto
come ho detto altrove, fin quando non è stato possibile utilizzare la CC ad alta tensione, con i 600 volt (max 800 per alcuni metrò) non si poteva andare molto lontano, e se non si voleva ricorrere al vapore l'unica alternativa era la CA a bassa frequenza (da 16 a 25 Hz) che però si trascinava dietro tanti di quei problemi da far rimpiangere le care vaporiere....
in italia, come noto, ci si era limitati ad elettrificare solo i grandi valichi (frejus, giovi, cadibona, porretta, brennero....e linee collegate) con il sistema CA trifase a 16.33 Hz, restando in attesa dello sviluppo tecnologico della CC per completare il resto della rete
flapane
00domenica 26 luglio 2015 10:56
Un paio di foto del tram di Bordeaux, accoppiato al bike sharing: la mobilità come intesa nelle moderne città europee.

Il sistema si articola in 3 linee, e nel centro storico non vi è alimentazione aerea.




liquidatore
00lunedì 27 luglio 2015 17:08
Belle foto. Le hai fatte tu?
Censin49
00lunedì 27 luglio 2015 17:22
Il sistema si articola in 3 linee, e nel centro storico non vi è alimentazione aerea.

@flapane - L'alimentazione avviene col sistema APS, tramite la terza rotaia centrale che si vede nelle foto.
flapane
00lunedì 27 luglio 2015 19:00
liquidatore, 27/07/2015 17:08:

Belle foto. Le hai fatte tu?



Grazie, fatte io. Al tempo inserirò anche qualcosa del sistema di Nantes, con tanto di nodo di interscambio in periferia auto-bus-tram-bici fatto come Cristo comanda, e che città ben più popolose, in altri paesi, si sognano.

Censin49, 27/07/2015 17:22:


@flapane - L'alimentazione avviene col sistema APS, tramite la terza rotaia centrale che si vede nelle foto.



Sì, chiaro.
flapane
00mercoledì 5 agosto 2015 13:35
Anche il sistema di Nantes conta tre linee, credo da un ventennio o poco più. E'possibile validare la smartcard, o utilizzare un biglietto cartaceo. Tutte le stazioni sono dotati di comode macchinette con touch screen e possibilità di pagamento con carta di credito.

Notevole la rapidità (e la frequenza delle corse) con cui è stato messo in piedi un servizio sostitutivo, in occasione di un guasto pomeridiano su una delle linee.

Il Tram 3 termina, ad Ovest, in un parcheggio di interscambio di provincia, in cui è possibile parcheggiare, prendere un bus per la provincia, o la navetta per il vicino aeroporto.

Esistono biglietti vantaggiosi (gruppi, festivi, estate) per invogliare all'utilizzo dei mezzi.





liquidatore
00giovedì 6 agosto 2015 13:15
La giostra Urbinati è attiva anche lì!
Censin49
00sabato 5 marzo 2016 17:29
Rete tranviaria di St. Etienne
Parlando dei tram transalpini, è impossibile non accennare alla città di St.Etienne, l'unica in Francia che dall'800 ha mantenuto costantemente una rete tranviaria con diverse linee, senza mai sopprimerla! (A differenza delle altre città, dove il tram è stato reintrodotto solo in anni recenti).
La ragione è probabilmente quella comune a città italiane come Torino e Milano: St. Etienne è infatti un grande centro industriale fin dall'800, basato sulle industrie metallurgiche e metalmeccaniche (attirò infatti anche molti italiani, fino al secolo scorso); con necessità quindi di spostare a ore fisse (cambi turno e entrata e uscita dalle fabbriche) grandi masse di persone, per cui i mezzi su gomma sarebbero risultati onerosi, mentre le dimensioni contenute della città, e l'utilizzo ineguale dei mezzi nella giornata, avrebbero reso antieconomica la costruzione di metropolitane.
Una ex collega di lavoro, che si recava sovente in quella città in visita a una sorella, che da decenni vi risiedeva, non faceva che magnificare il comfort di quelle vetture tranviarie, in confronto alla spartanità delle nostre: già negli anni 70 e 80 con l'aria condizionata, i sedili imbottiti e la musica diffusa dagli altoparlanti!
Trovati su Youtube, ecco alcuni video che li illustrano





liquidatore
00lunedì 7 marzo 2016 15:39
Si notano due cose: i tram NON sono bidirezionali e il conduttore NON è isolato (quindi non può mandare sms) ne blindato ...
Censin49
00lunedì 7 marzo 2016 17:00
Per la verità, l'"isolamento" del manovratore, sui tram nostrani, è piuttosto recente (a Torino risale al restyling con abolizione del bigliettaio e ridipintura in giallo delle vetture serie 3000 e 2800, a fine anni 70); in precedenza, sempre almeno a Torino, non vi era separazione, salvo il sostegno posteriore al seggiolino; vi era comunque esposto, in bella vista, il cartello NON PARLARE AL MANOVRATORE (SE NON PER MOTIVI DI SERVIZIO).
Censin49
00lunedì 7 marzo 2016 17:06
Il caso Vajont fu solo un pretesto, la strage la volle qualcuno, basti pensare che le strade che portavano a Longarone furono chiuse la notte del disastro, senza però evacuare i paesi a rischio. Non dico che fu tutto architettato da principio, ma ci fu la volontà di NON salvare quelle persone. I responsabili? Tutti assolti. I sopravvissuti non ricevettero nemmeno le rispettive eredità in applicazione a una vecchia legge fascista che stabiliva che se i genitori morivano assieme non si aveva diritto all'eredità.

@TStram - Quindi, una strage di Stato, ancora prima di quella "classica" di piazza Fontana del 1969!
Riguardo ai tanti misteri insoluti della Penisola, è uscito, in inglese scritto da un inglese che da anni vive nel nostro paese, un libro intitolato: "The black heart of Italy".....
cf.
00martedì 8 marzo 2016 09:41
Rete tranviaria di St. Etienne

St.Etienne, l'unica in Francia che dall'800 ha mantenuto costantemente una rete tranviaria con diverse linee, senza mai sopprimerla!


Sbagliatissimo!
L'ampia rete (90 km) è quasi completamente stata smantellata nel dopo guerra. Rimase solo un unica linea! Fu mantenuta poiché la sua conversione a filovia sembrava impossibile per via della sua frequentazione e per l'attraversamento delle strette vie del centro.

Comunque, tram sono rimasti non solo a St.Etienne, ma anche a Marsiglia e Lilla.
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