UMBERTO BINDI – SCHEDA BIOGRAFICA
Nato a Genova il 12 maggio 1932, Umberto Bindi fin dall’infanzia si rivelò appassionato di musica classica e lirica, a 12 anni iniziò a studiare pianoforte, guidato dal M° Tretti.
La sua prima composizione, dal titolo "T'ho perduto", risale al 1950, e la seconda “La passerella” al 1952. Nel 1954 scrisse le musiche per una rivista avente come protagonisti Paolo Villaggio, Rosanna Schiaffino e Marisa Allasio, all’epoca emergenti. Tra dette composizioni figurava “Riviera” che dopo alcuni anni diventò uno dei suoi più grandi successi. Nel 1955 ebbe luce la canzone "Non so". Nel 1956 scrisse le musiche per la commedia "I nodi al pettine" rappresentata al "Duse" di Genova.
Succesivamente (1957), iniziò una stretta collaborazione con Joe Sentieri, per il quale scrisse la canzone “Aimez vous Paris?”, quindi (1958), scrisse le musiche per la commedia televisiva “Non te li portare appresso” di Silverio Blasi che ebbe tra i protagonisti Sergio Tofano e Germana Paolieri.
Risale allo stesso anno l’incontro tra lo stesso Bindi e Nanni Ricordi, ultimo rampollo della grande casa editrice della quale ne porta il cognome.
I tempi iniziavano ad essere maturi per il grande riconoscimento artistico che Bindi ebbe all’atto in cui Don Marino Barreto Jr, nell’ascoltare alcune sue canzoni, scelse di inciderne alcune, tra le quali: “Arrivederci”, “Nuvola per due” e “Non so”.
La prima divenne un grande successo internazionale, seguita qualche tempo dopo da “Il nostro concerto”, che lo stesso Bindi presentò alla “Sei giorni della canzone”, classificandosi al terzo posto.
Siamo al 1960 – Per il festival di Sanremo scrisse la canzone “E’ vero” che cantata da Mina e, in seconda versione, da Teddy Reno, si classificò all’8° posto. Nello stesso anno, fu tra gli interpreti del film di Lucio Fulci “Urlatori alla sbarra”, con Elke Sommer (Berlino, 1940), Adriano Celentano, Mina, Gianni Meccia Peppino di Capri e Joe Sentieri.
Nel 1961 partecipò per la prima volta al festival di San Remo in qualità d’interprete, oltre che come autore, ottenendo l'11° posto con “Non mi dire chi sei”, replicata da Miranda Martino.
Nel 1962 incise per l’etichetta RCA “Un ricordo d'amore e Vacanze” e nel 1963 “Il mio mondo, altro grande successo internazionale che, nella versione inglese “You're my world”, fu interpretata, tra gli altri, da Dionne Warwick, Tom Jones e Cilla Black.
Intanto, cominciava a delinearsi per Umberto Bindi l’ingiusto declino di popolarità, da me citato nel post precedente. Devo dire che, nonostante tutto, il suo impegno, specie come compositore, anche se ebbe qualche rallentamento, non si fermò mai, nonostante grandi delusioni succedutesi a grandi trionfi, come viene dimostrato da quanto segue.
Nel 1964 compose “Passo su passo”, presentata al festival di San Remo da Claudio Villa e Little Peggy March,
Nel 1965, ancora a Sanremo presentò la canzone “Di fronte all’amore”, che fu interpretata da Gianni Mascolo e Dusty Springfield. Partecipò, inoltre, a una rilettura della "Turandot" con Carla Fracci, Paolo Poli, Ottavia Piccolo e i ballerini del “Maggio musicale fiorentino.
Nel 1967 compose insieme a Franco Califano e Nisa (pseudonimo di Nicola Salerno) “La musica è finita” che consentì alla coppia Ornella Vanoni e Mario Guarnera di classificarsi al 4° posto al festival di San Remo.
Nel 1968 partecipò di nuovo a San Remo come autore del brano “Per vivere”, interpretato da Iva Zanicchi e Udo Jürgens. Purtroppo, fu escluso dalla finale.
Per qualche anno, si dedicò al piano bar, ma ecco che nel 1972 ritornò all’attività discografica con un album di ottima fattura, dal titolo “Con il passar del tempo”.
Nel 1975 ottenne il Premio Tenco, la cui targa gli fu consegnata personalmente dal Presidente del Club Tenco di Sanremo “Amilcare Rambaldi”, come riconoscimento dei suoi meriti artistici.
Nel 1976 un nuovo album realizzato dalla “Durium” intitolato “Io e il mare”.
Nel 1979 (30 maggio) partecipò su Antenna tre alla trasmissione televisiva “Secondo me” condotta da Ric e Gian.
Nel 1982 fu pubblicato dall’etichetta discografica “Targa Italiana” l’album “D’ora in poi” contenente 8 brani con testi di Sergio Bardotti.
Nel 1985 ancora un nuovo album dal titolo “Bindi”, prodotto da Alfredo Rossi. Trattasi di una rivisitazione dei suoi primi grandi successi, alla quale parteciparono, oltre allo stesso Bindi, Loredana Bertè, Antonella Ruggiero, Anna Identici, Fiorella Mannoia, Ornella Vanoni, Celeste, Sonia Braga e Gruppo Vocale Kappy Y Nerey. L’uscita dell’album fu l’occasione per la ricomparsa di Bindi alla RAI in una trasmissione nella quale eseguì “il nostro concerto” nella versione presente nel disco.
Nel 1991 fu invitato alla rassegna della canzone d'autore di Recanati, dove si ripropose di nuovo (dopo circa trent’anni) all’attenzione della stampa e della critica. Il tutto gli valse nell’anno successivo, la realizzazione di un volumetto, nel quale storici e critici della canzone gli resero omaggio con le loro testimonianze.
Nel 1993 Umberto Bindi intraprese una tournée teatrale con Bruno Martino dal titolo “Due vite e un pianoforte”.
Nel 1995 venne realizzata una pubblicazione dal titolo: “Umberto Bindi – Un sogno in una nuvola”, a cura di Marco Rambaldi, contenente l’analisi di tutte le sue canzoni.
Nel 1996 dopo 35 anni di assenza, ritornò a Sanremo, interpretando insieme ai New Trolls la sua nuova canzone: "Letti", scritta in collaborazione con Renato Zero. Contemporaneamente, l’uscita del suo nuovo album prodotto per l’etichetta Monopoli da Renato Zero “Di coraggio non si muore”. lo stesso anno Ernesto Basignano e Marco Ranaldi pubblicarono per la Pieraldo Editore il libro "BINDI - È STATO SOLO UN ARRIVEDERCI" con la prefazione di Renato Zero, coautore assieme a Bindi del recente brano sanremese;
Nel 2002 (24 maggio)Umberto Bindi si spense all'ospedale Spallanzani di Roma.