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Il ritorno della Festa di Piedigrotta

Ultimo Aggiornamento: 05/09/2008 23:10
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06/09/2007 23:50
 
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maestro tranviere
Tra allegorie e fuochi festa a tempo di musica
Carri scortati dalle "paranze", poi l'incendio della scogliera
Di Lello: la kermesse in un film per il lancio dell’edizione 2008 Martano: meglio i vestiti di carta che le zucche di Halloween


ANNA MARIA ASPRONE L’attesa, la curiosità, l’entusiasmo sono ormai incontenibili. Torna Piedigrotta. Ormai è questione di ore e poi la festa più tumultuosa, più rimpianta e rievocata, potrà riappropriarsi di nuovo della sua città. Un ritorno trionfale, dopo un’assenza di 25 anni. Per i napoletani è come riannodare le fila con un passato, mai dimenticato ma che sembrava irrimediabilmente perduto, destinato a rivivere solo nei ricordi di chi, non più giovanissimo, aveva fatto in tempo a vedere l’ultima edizione. Ufficialmente la festa più amata dai napoletani è già cominciata da qualche giorno ma è solo da domani che si entrerà nel clou delle manifestazioni. Quattro gli elementi portanti della festa: la musica, i carri, i riti religiosi e i fuochi sul mare. Tra le novità annunciate: l’accompagnamento musicale di paranze popolari, BungtBangt, Contrabbanda, Fanfara dei carabinieri e musicisti brasiliani alla sfilata dei carri e 45 spettacolari minuti di fuochi sul mare, di cui i primi cinque sottolineati a tempo di musica dal «Carosello napoletano». Ieri mattina a palazzo San Giacomo c’è stata la conferenza stampa che ha ufficialmente dato il via alla kermesse. C’erano gli assessori al Turismo della Regione Marco Di Lello, della Provincia, Giovanna Martano, e del Comune, Valeria Valente e l’amministratore dell’Ept Dario Scalabrini che, con parsimonia («lasciamo qualche ultima chicca ancora da scoprire») hanno illustrato gli ultimi dettagli e presentato il cast artistico della Piedigrotta. Assente per precedenti impegni il presidente della Camera di Commercio Gaetano Cola che in una lettera ha sottolineato l’impegno dei maestri cartapestai nolani. C’erano anche tanti personaggi del mondo della canzone e dello spettacolo (tra cui Nunzio Gallo e Antonello Rondi) che hanno accolto con entusiasmo il ritorno della festa. C’erano anche i due attori della soap napoletana «Un posto al sole» Patrizio Rispo e Serena Rossi che affiancheranno sul palco Massimo Ranieri, Teresa De Sio, Peppino Di Capri, Brian Ferry, Mario Biondi, i brasiliani «Bloco llè Ayié» durante il concerto di domani sera a piazza Plebiscito. Per i maestri cartapestai c’era il presidente del Consorzio Artigianapoli Mariano De Luca «Il lavoro delle quattro imprese - ha detto De Luca - dei tre artisti e delle 32 professionalità impegnate nella realizzazione dei carri è stato possibile grazie al contributo della Camera di Commercio». «Sarà un appuntamento che affonderà le radici nella tradizione più vera e viva della città - ha spiegato l’assessore Valente - Ma anche una festa che abbiamo voluto ripensare, nell’ottica della Napoli di oggi. Non avrebbe senso riproporre formule e stili di un tempo che, proprio perché legati ad altre epoche, non avrebbero molto senso oggi». Sulla stessa lunghezza d'onda Di Lello: «Finalmente si parla di Napoli in senso positivo. E di questa Piedigrotta se ne parla già oltre i confini regionali e nazionali. Sarà un evento che rilancerà il turismo e già da oggi stiamo pensando alla prossima edizione. Quando venderemo il ”pacchetto Piedigrotta 2008” porteremo foto e filmati di questa edizione». Per Martano «bisogna essere orgogliosi di aver riportato a Napoli una festa popolare. Dobbiamo fare in modo che entri nelle abitudini dei cittadini e soprattutto farla amare dai bambini. Convincerli che indossare i famosi vestiti di carta di Piedigrotta è più divertente che festeggiare una tradizione straniera come Halloween». E nei progetti dell’Ept c’è già il futuro. «L’anno prossimo - ha annunciato l’amministratore dell’Ept Dario Scalabrini - si potrà anche innovare, oltre che seguire la tradizione. Mi piacerebbe, infatti, portare la festa in tutti i quartieri anche quelli più periferici come Pianura o Scampia. Il messaggio da trasmettere è quello di una città viva e vitale. Abbiamo le carte in regola per presentare una città che rinasce».



Articolo de "Il Mattino" del 06/09/07.
[Modificato da BiagPal 06/09/2007 23:50]

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