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Il ritorno della Festa di Piedigrotta

Ultimo Aggiornamento: 05/09/2008 23:10
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26/07/2007 23:36
 
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maestro tranviere
Ritorna Piedigrotta, kolossal in musica
AL MASCHIO ANGIOINO
In scena il capolavoro di Viviani regista e interprete Nello Mascia: «Mi sono ispirato a De Simone» Le musiche di Eugenio Bennato


Angela Matassa La «Festa di Piedigrotta» di Raffaele Viviani apre le celebrazioni della recuperata festa, a 120 anni dalla nascita. «Il primo vero grande musical italiano», lo definisce Nello Mascia, che ne è interprete e regista da domani, nel Cortile del Maschio Angioino, alle ore 21. Un’iniziativa voluta da Regione, Comune, Provincia, Ente provinciale per il turismo. Un evento artistico, culturale ma anche turistico. Tiene a precisarlo Marco Di Lello, assessore regionale al Turismo: «Abbiamo distribuito centinaia di inviti alla cittadinanza, agli alberghi, agli over 60 perché vogliamo rivolgerci a più target. Si tratta della festa per eccellenza, che era e deve essere di grande partecipazione popolare». Presentata anche a New York e a Francoforte, la Piedigrotta è un avvenimento su cui puntano tutti, un grande prologo per rilanciare (dopo venticinque anni) una delle più antiche tradizioni popolari e che dal primo al 12 settembre tornerà a riempire le strade della città con luminarie e carri allegorici. Comunciando proprio dall’autore che l’ha raccontata. Un testo sulla memoria, chiarisce Nello Mascia, che spiega: «Per la regia, non ho potuto prescindere dall’allestimento di Roberto De Simone e dal desiderio di rendere omaggio a Gennarino Palumbo, che ne fu interprete trent’anni fa. Noi siamo il nostro passato, il risultato delle nostre esperienze, delle nostre sensazioni, emozioni, sentimenti. Quest’opera racconta una festa che non c’è perché non viene mai rappresentata, racconta un’umanità devastata dalla guerra. Di modifiche non ce ne sono, ma la cosa di cui mi sono preoccupato è di rappresentare questo testo con l’occhio di un uomo del nostro tempo. E poiché Viviani è vicino alla tragedia greca e poiché questa è una festa, non è avventuroso accostare il testo alle “Baccanti” di Euripide. Un viaggio nella memoria che io stesso rappresento nei panni dei due personaggi che aprono e chiudono lo spettacolo». Mascia ha voluto al suo fianco «i più bravi tra i giovani e qualche compagno di sempre». Ovvero Massimo Masiello, Pio Del Prete e Tommaso Bianco, in scena nei panni di Don Gennaro e del Maruzzaro. L’attore porta una chicca: una «spasella» per le alici che appartenne proprio al grande maestro. Il commento musicale, (diventato già un cd), invece, è stato affidato a Eugenio Bennato. «Porto in me tre grandi interpreti - premette il musicista - Eduardo, Murolo e De Simone. Sono partito dalla loro dolcezza per rielaborare Viviani e rispondere all’aggressività della città. La mia necessità è stata quella di trovare linguaggi moderni nelle sue composizioni e oggi non c’è niente di più forte delle musiche delle periferie degradate, lontanissime da oleografia e banalità». Quanto alle voci, il musicista è caduto su scelte obbligate: Pietra Montecorvino, che, spiega, «riesce a raccontarci decenni di storia» e Ciccio Merolla che «rappresenta la Napoli non autocelebrativa, ma che si mette in discussione». Bennato ha completato la colonna sonora con una corale composta di suo pugno. In scena ci sarà solo Ciccio Merolla con le sue percussioni, tutta la musica sarà diffusa dalla base registrata. Più di trenta interpreti per questo kolossal che ha come sfondo le scenografie di Raffaele Di Florio e Lello Esposito, il quale ha creato due sculture essenziali per rappresentare «il senso delle radici, ma anche quello della metamorfosi della tradizione, espressa modernamente». Le coreografie sono di Ettore Squillace. «È questo il modo giusto di partire - afferma Valeria Valente, assessore comunale ai Grandi Eventi - per recuperare l’antica festa di Piedigrotta e presentare la tradizione all’insegna della modernità, attraverso un patrimonio immateriale qual è il teatro». Lo spettacolo sarà replicato fino a domenica a Napoli, il 4 settembre sarà a Castellammare di Stabia (città natale di Viviani), il 6 settembre a Villa Bruno a San Giorgio a Cremano, dal 30 ottobre al 25 novembre al teatro Bellini. Venerdì, invece, Radiouno Rai trasmetterà il programma «Anteprima Piedigrotta».

Articolo de "Il Mattino" del 25/07/07

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