05/02/2007 23:16 |
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| | | OFFLINE | Post: 9.264 | Registrato il: 22/02/2004
| maestro tranviere | |
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... è basato su UNIX, ma l'utente normale non se ne accorge, in quanto opera con la classica interfaccia a icone del Mac. Se è più esperto, e gli piace smanettare, può accedere direttamente ai comandi UNIX attraverso la console.
Per quanto riguarda il sistema operativo MicroSoft, c'è la possibilità di usare il Mac come una macchina Windows facendo reboot con un programma Apple. Non è molto pratico, ma se si ha bisogno di Windows solo sporadicamente, può andare. Parallel consente invece di far girare una macchina virtuale Windows (e non solo) all'interno di MacOS. A differenza dei prodotti che esistevano prima (VirtualPC) che dovevano emulare il processore Intel su una macchina PowerPC, ed erano quindi abbastanza lenti, visto che ora anche i nuovi computer Apple usano Intel, non c'è più bisogno dell'emulazione e, dalle prove che ho visto, va tutto molto veloce. La cosa interessante è che se non si vogliono usare contemporaneamente due sistemi operativi, Parallel consente di fare doppio click su un'applicazione Windows e di lavorarci in ambiente MacOS. Come facciano, non lo so, ma i commenti che ho letto sulle riviste specializzate erano tutti molto favorevoli.
Io adopero ancora un paio di macchine con PowerPC, ma appena possibile vorrei acquistare un iMac DualCore, e quindi sperimentare di persona come funziona Parallel Desktops (non che abbia tutta questa necessità di usare Windows, in quanto tutto ciò che devo fare lo faccio benissimo con Mac, ma sono comunque curioso).
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