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FIRENZE – La rivoluzione del sistema ferroviario

Ultimo Aggiornamento: 26/01/2012 14:48
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13/12/2009 16:34
 
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I pendolari della Faentina e il loro calvario

Piove dentro i vagoni. La refrigerazione, invece, è una lotteria. Folla, caldo: via all’aria condizionata. Ma solo in discesa perchè in salita il trenino arranca

«Sul quel treno c’era talmente tan­ta gente che in molti sono rimasti a piedi». A raccontarlo è Cristina, di San Piero a Sieve, che lunedì scorso è stata tra le poche a riuscire a salire sulla corsa delle 9.37: «Lungo il tra­gitto per Firenze ben due persone hanno accusato malori per il caldo e la mancanza d’aria — dice — tanto che ad un certo punto è stata accesa l’aria condizionata». Sembra quasi una beffa, l’aria condizionata il 7 di­cembre, visto che d’estate i pendolari del Mugello ne de­vono fare quasi sempre a me­no. Carlotta Tai, presidente del consiglio comunale di Vicchio, spiega il perché: «La scorsa estate chiesi al control­lore come mai avesse stacca­to l’aria condizionata, una vol­ta tanto che ce l’avevano da­ta. Mi rispose che il treno si sarebbe surriscaldato e non sarebbe riuscito ad andare avanti».

CALVARIO QUOTIDIANO - I vecchi treni 668 ALN (in cui N sta per la nafta), quando salgono le dol­ci colline verso il Mugello arrancano come ciclisti sulle cime dolomitiche, mentre quando scendono verso Fi­renze sembrano avere un po’ più di respiro. Su queste linee, i più moder­ni Minuetto, infatti, fanno solo po­che corse al giorno. Non di rado in questi viaggi si pati­sce il caldo, e non solo a causa della folla: «Il riscaldamento è sempre un incognita — dice Lorenzo, avvocato sanpierino — una volta non fa, l’altra fa troppo; non c’è modo di regolar­lo ». E quando invece capita che non funzioni, in pieno inverno, si crepa di freddo: «In pratica restiamo sotto lo zero» spiega ancora Carlotta Tai. Ne raccontano di grottesche, i pen­dolari. Capita persino che ogni tanto piova negli scompartimenti, tanto che alcuni passeggeri sono stati co­stretti ad aprire gli ombrelli durante il viaggio. Per non parlare di quando la corsa delle 18.40 da S. Maria Novel­la si presenta con una sola carrozza: «Una volta c’era persino la gente se­duta lassù sui portapacchi» dice Giu­seppina, operaia di Borgo. Ma i treni del Mugello sono anche campioni in fatto di ritardi.

LA PRECISIONE DEL NON ESSER MAI PUNTUALI - Le corse che la mattina scendono a Firenze so­no di una precisione svizzera nel non essere mai puntuali. «Quello che alle 7.23 parte da Borgo è il treno della di­scordia — dice Paolo Omoboni, consi­gliere comunale borghigiano — ha to­talizzato una tale quantità di ritardi da battere ogni record». Gli fa eco Massi­mo Rossi, giornalista del settimanale Il Galletto: «In realtà fino a San Marco Vecchio è quasi sempre puntuale. Il problema sono le precedenze per en­trare in stazione, dove un treno come il nostro è sempre l’ultimo a passare». Sul treno delle 7.23 molti pendola­ri sono costretti a restare in piedi. Do­menica, impiegata di Vaglia, si è or­mai arresa «a stare in piedi quattro mattine su cinque». Qualcuno inve­ce si arrangia come può, come Anto­nio Margheri, ex sindaco di Borgo, seduto su quella che un tempo era la postazione del conduttore. Margheri fu tra gli amministratori che nel ’99 ottennero la riapertura della ferrovia Faentina, dopo 54 anni di attesa, co­me contropartita ai lavori per l’Alta Velocità. La linea, a corsia unica, avrebbe dovuto avere la rete elettri­ca, ma alla fine dei lavori si scoprì che le gallerie non erano abbastanza alte per la posa della catenaria. Di problemi i pendolari ne raccon­tano molti altri: dalla sporcizia delle carrozze, alle coincidenze che non ci sono; fino alle carrozze impratica­bili per i disabili. L’unica nota positi­va, dicono, è l’introduzione del Me­morario, che dal 2007 ha razionaliz­zato gli orari.

Giulio Gori
13 dicembre 2009

corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2009/13-dicembre-2009/i-pendolari-faentina-loro-calvario-16021487254...
13/12/2009 16:36
 
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Interessante riassunto di come oggi "funziona" una linea ferroviaria a servizio dei cittadini che vivono intorno ad una grande città e che, con grade senso di responsabilità civica, si sottopongono giornalmente a questa "vita" anche per non contribuire al caos veicolare imperante.
28/01/2010 17:54
 
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Infrastrutture, De Zordo: "Dov'è finito il metrotreno?"
La capogruppo di perUnaltracittà presenta un’interrogazione.


"L'accordo Regione-Governo sancisce il via ai lavori del tunnel Tav. Ma manca l'annunciato potenziamento della rete su ferro"

“Nell'accordo sulle infrastrutture siglato nei giorni scorsi fra Governo e Regione Toscana non c'è traccia di finanziamento per realizzare a Firenze il treno metropolitano nei prossimi anni, come annunciato dall'amministrazione comunale dopo la proposta lanciata da perUnaltracittà”. Lo ha detto la capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo, che per questo ha presentato oggi un'interrogazione. “Il ministro Matteoli ha annunciato che nei prossimi giorni partiranno i lavori per il tunnel Tav sotto Firenze – ha aggiunto De Zordo – ma ci preoccupa il fatto che del potenziamento del sistema ferroviario fiorentino niente si stia muovendo in concreto”.
“Nell’accordo per il nodo fiorentino dell’alta velocità – ha spiegato la capogruppo di perUnaltracittà - è previsto di completare il quadro del potenziamento ferroviario metropolitano per un costo di 50 milioni di euro, per adeguamenti e nuove fermate nei Comuni di Montevarchi, S.Giovanni, Pelago, Pontassieve, Fiesole, Campi, Prato, Pistoia. Ma per il Comune di Firenze sono previsti interventi solo in relazione alle fermate delle ‘Cure 2’ e di San Salvi”.
“L’amministrazione comunale – ha proseguito De Zordo - intende confermare, come annunciato, la volontà di attivare nuove fermate ferroviarie e di adeguare le esistenti sul territorio fiorentino per una linea di treno metropolitano di superficie, che contribuirebbe a risolvere in modo sostanziale i problemi di traffico su gomma? E in questo caso, ha già inoltrato tale proposta alla Regione Toscana? Vorremo anche conoscere i progetti e i costi delle fermate ferroviarie metropolitane San Salvi e ‘Le Cure 2’, previste dall’accordo per il territorio di Firenze, e quali siano i tempi di realizzazione e di entrata a regime”. (fdr)

Segue il testo dell'interrogazione:

Tipologia: Interrogazione
Oggetto: potenziamento treno metropolitano e fermate ferroviarie a Le Cure e San Salvi

VISTO l’accordo Governo-Regione Toscana, siglato il 22 gennaio 2010, che prevede grandi interventi infrastrutturali quali Alta Velocità, Corridoio Tirrenico, Due Mari Grosseto-Fano, per un ammontare di quasi 10 miliardi di euro in sei anni;

CONSIDERATO che nell’intervento per il nodo fiorentino dell’Alta Velocità è anche previsto di completare il quadro del potenziamento ferroviario metropolitano per un costo di 50 milioni di euro, per adeguamenti e nuove fermate nei Comuni di Montevarchi, S.Giovanni, Pelago, Pontassieve, Fiesole, Campi, Prato, Pistoia, e nel Comune di Firenze solo in relazione alle fermate delle “Cure 2” e di San Salvi;

VALUTATA l’importanza di sviluppare e potenziare il servizio e le infrastrutture ferroviarie in funzione di una metropolitana di superficie, già prima della realizzazione del nodo fiorentino dell’Alta Velocità;

SI INTERROGA IL SINDACO per sapere
1) se l’amministrazione comunale intende confermare, come annunciato, la volontà di attivare nuove fermate ferroviarie e di adeguare le esistenti sul territorio fiorentino per una linea di treno metropolitano di superficie, che contribuirebbe a risolvere in modo sostanziale i problemi di traffico su gomma;

2) se, in caso affermativo, ha già inoltrato tale proposta alla Regione Toscana e come valuta che nell’accordo, siglato con il Governo e valido per almeno i prossimi sei anni, non vi sia alcun riferimento alla suddetta proposta;

3) quali siano i progetti e i costi delle fermate ferroviarie metropolitane previste dall’accordo nel territorio di Firenze, San Salvi e “Le Cure 2”, e quali siano i tempi di realizzazione e di entrata a regime.

Ornella De Zordo

press.comune.fi.it/hcm/hcm5353-1_2_1-Infrastrutture%2C+De+Zordo%3A+%22Dov%27%E8+finito+il+metrotr.html?cm_id_details=48628&id_pa...
17/04/2010 16:27
 
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Pendolari del Mugello: ''Nessun nuovo treno per i prossimi 5 anni''

Delusione. E' quella del Comitato Pendolari “Mugello, attaccati al treno!” dopo la riunione svoltasi lo scorso 13 aprile, a Borgo San Lorenzo, con la Regione Toscana e Trenitalia.

“Da questa riunione è emersa una sola certezza – si legge nel comunicato – per i prossimi cinque anni non è previsto nessun mezzo nuovo per le linee ferroviarie del Mugello e della Valdisieve”.
Spiega il Presidente del Comitato Paolo Omoboni: “Dopo aver fatto notare che il materiale rotabile ad oggi sulle nostre linee è stato sostituito in quantità minima e la linea non è stata potenziata in alcuna sua parte, alla precisa domanda sul fatto che nel nuovo contratto di servizio che la Regione Toscana ha firmato con Trenitalia per il 2010-2014 non c’è traccia di nuovo materiabile rotabile che possa circolare sulle nostre linee, la risposta è stata che al momento, almeno per i prossimi cinque anni, non è previsto nessun nuovo Minuetto per la Faentina, ma solo interventi, ipotizzati, sull’impianto di riscaldamento e condizionamento delle vecchie vetture che transitano su questa linea”.

A qualche pendolare che ha proposto un miglioramento dell’interconnessione delle nostre linee con le altre, ad esempio verso quelle dei Comuni della Piana, la riposta è stata che allo stato attuale, nessun miglioramento, al Memorario, è possibile.

Oltre a questo, i pendolari hanno facilmente compreso che le affermazioni dell’assessore regionale uscente con delega ai trasporti, Riccardo Conti, in risposta alla lettera dell’assessore della Comunità Montana del Mugello, Lastrucci, sui presunti stanziamenti per l’elettrificazione Pontassieve-San Piero a Sieve e interconnessione con la linea Alta Velocità, sono una “boutade priva di reali intenzioni progettuali e finanziarie” si legge ancor nel comunicato. Così come è stata confermata la possibilità che Trenitalia possa subappaltare a terzi le linee del Mugello, essendo l’attuale contratto un “contratto-ponte” e dovendo quindi effettuare nuove gare di appalto nel 2011.

In sostanza, continua la nota, “nessun miglioramento strutturale, e poche certezze sul futuro delle nostre linee. Ma non ci diamo per vinti: proseguiremo il nostro impegno per sensibilizzare i pendolari a segnalare ogni disservizio e per fornire proposte puntuali sul miglioramento del servizio stesso”.

Alle critiche per l’operato di Trenitalia e Regione il Comitato Pendolari “Attaccati al Treno!” contrappone infine un “particolare apprezzamento” per l’intervento dell’assessore Lastrucci, che durante l’incontro, in estrema sintesi, ha richiamato le responsabilità politiche delle istituzioni locali nell’intera vicenda. Queste, spiega Omoboni, “a nostro modesto avviso, non hanno considerato le nostre linee ferroviarie una priorità per il territorio. Restiamo comunque ovviamente disponibili a collaborare con gli enti locali per trovare soluzioni che rendano meno difficile la vita di noi pendolari. Il nostro lavoro riprende da subito: abbiamo già inoltrato una richiesta alla Commissione Trasporti della Provincia per richiedere un audizione in cui illustrare la situazione delle nostre linee ferroviarie”.

www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=b0.04.16.14.37
27/04/2010 23:15
 
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Regione, Comuni, Italferr, Rfi, Adf e Sovrintendenza di nuovo a confronto

Nodo AV: delineati i progetti delle fermate metropolitane

Chiuso oggi il tavolo tecnico di preparazione alla Conferenza dei servizi

Si è concluso oggi il tavolo tecnico di preparazione della Conferenza dei servizi, composto da Regione Toscana, Italferr, Rfi, Comune e Provincia di Firenze, Comune di Scandicci, Adf e Sovrintendenza.

In vista del prossimo appuntamento del 6 maggio a Roma, infatti, stamani è stato fatto il punto della situazione sul progetto preliminare di collegamento tra la stazione di S. Maria Novella e la stazione AV, che sorgerà in area Belfiore, e lo sviluppo del servizio metropolitano regionale.

Per i collegamenti tra la stazione Foster e SMN sono state confermate le caratteristiche di accessibilità, il tempo di percorrenza, la capienza, l'attestazione al binario 1/A, la fermata intermedia all'altezza della Fortezza da Basso. Sono state, inoltre, rivalutate tutte le tipologie di mezzi proposte da RFI, senza preclusione alcuna, visto che l'utilizzo di materiale rotabile ferroviario permetterebbe una semplificazione per la manutenzione degli stessi. Unanime da parte degli Enti, coinvolti nel progetto e nella discussione di oggi, la richiesta che sia Ferrovie dello Stato il tramite per la gestione dei collegamenti tra le due stazioni, elemento fondamentale di interconnessione del nodo AV.

Per una parte degli interventi oggetto della conferenza del 6 maggio - fermate di Circondaria Macelli e Perfetti Ricasoli – sono stati confermati gli elementi qualificanti che potranno essere recepiti già nella fase esecutiva dei progetti precedentemente approvati. Per la stazione di Circondaria Macelli, infatti, il progetto attualmente presentato corrisponde a quello già approvato nel 1999, con l'adeguamento del marciapiede lungo via Sighele, la dotazione di ascensori ed in conformità a quanto previsto dalla L.R.41/r del 29 luglio 2009. Ulteriori sviluppi progettuali non sono invece previsti per la fermata di Perfetti Ricasoli, già realizzata in conformità al progetto approvato in occasione della Conferenza dei servizi del '99.

Per la realizzazione della fermata di San Salvi, invece, questa mattina è stata ritenuta condivisibile la soluzione con sottopasso in corrispondenza di via Mari, per cui è necessario un riesame della soluzione progettuale che tenga conto degli spazi occupati dalle rampe che condizionano l'accesso e la verifica di assoggettabilità ai sensi della normativa VIA vigente. Dal tavolo tecnico è, inoltre, emerso che per il collegamento con l'aeroporto di Peretola sono necessari ulteriori approfondimenti, con valutazioni di tipo trasportistico, e ad oggi non è possibile individuare un servizio ferroviario efficiente prima del completamento del nodo di Firenze. La progettazione, quindi, seguirà un iter svincolato rispetto alla Conferenza dei servizi del prossimo 6 maggio e sarà compresa nel progetto di realizzazione della linea ferroviaria Osmannoro – Campi.

Infine, per la passerella ed il parcheggio a servizio della fermata di San Donnino, a seguito degli approfondimenti fatti, è stato deciso di individuare una diversa ubicazione del parcheggio scambiatore, con una dotazione inferiore di posti auto, che sarà inserito in un'area a pericolosità idraulica P.I.2 e non soggetta a vincoli storici e paesaggistici, compresa tra il cimitero, via del Botteghino ed il fosso Dogaione. Nel testo che verrà portato in Conferenza dei servizi si ribadisce inoltre che la passerella dovrà rappresentare un elemento di valorizzazione ed arricchimento del contesto in cui è inserita, tra il Parco fluviale e l'Abbazia dei SS. Salvatore e Lorenzo a Settimo.

www.regione.toscana.it/regione/export/RT/sito-RT/Contenuti/sezioni/trasporti/grandi_opere/visualizza_asset.html_645938...
27/05/2010 09:45
 
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Mugello: nuovi treni per il servizio sulla linea Faentina

Il servizio giornaliero delle 14:40 da Firenze a Borgo San Lorenzo via Faentina (treno 21471) sarà garantito anche per tutto il periodo estivo, così come il suo corrispettivo (treno 21464) al ritorno. La Regione Toscana ha inoltre ottenuto da Trenitalia garanzie risolvere anche i problemi di sovraffollamento segnalati sulla stessa linea.

Questi in sintesi i primi risultati a seguito dell’incontro organizzato dalla Regione Toscana con i pendolari della Comunità montana del Mugello. Il nuovo contratto di servizio, recentemente firmato da Regione e Trenitalia, prevede, infatti incontri con i pendolari ogni 6 mesi per la verifica del rispetto degli impegni della Carta dei Servizi, della programmazione dei servizi, delle criticità emerse e dell’efficacia dei provvedimenti assunti.

A seguito dell'incontro è stato stabilito che il treno delle 14:40 da Firenze SMN diretto a Borgo San Lorenzo e quello delle 12:32 che da Borgo S.L è diretto a Firenze modificheranno la loro periodicità e verranno effettuati giornalmente fino al 31 luglio e riprenderanno dal 23 agosto, mentre faranno servizio soltanto nei festivi dal 1 al 22 agosto.

I problemi di sovraffollamento di alcuni dei servizi ferroviari, visti i flussi notevoli e praticamente giornalieri (scolaresche in gita), sono stati risolti con la modifica di composizione del treno in partenza da Faenza alle 8:20 con sosta a Borgo San Lorenzo alle 9:32 ed arrivo a Firenze SMN alle 10:11. Questo percorso, infatti, già dal mese di marzo è effettuato con un doppio Minuetto, ed un'aggiunta di carrozze del treno, passato da 3 a 5 vetture, che parte da Firenze SMN alle 17:40. Questo servizio, attivato in primavera, si interromperà per la pausa estiva (chiusura delle scuole) ma verrà nuovamente garantito con la nuova stagione delle gite scolastiche (marzo). Questo nuovo collegamento verrà, inoltre, promosso per il prossimo anno scolastico con un'ampia campagna di comunicazione allo scopo di promuovere gli spostamenti delle scolaresche utilizzando questi treni.

"Il servizio Memorario assieme al confronto con i pendolari si è dimostrato uno strumento utile ed in grado di risolvere i problemi - ha commentato l'assessore ai trasporti e infrastrutture della Regione Toscana, Luca Ceccobao. Dobbiamo continuare ad applicare e migliorare linea per linea il Memorario e – ha concluso - declinare il servizio rispetto alle esigenze dei territori e degli utenti".

www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=b0.05.26.19.58
29/05/2010 13:26
 
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Stazione di Castello, «Vorrei un biglietto» «Non ci sono, vada a Rifredi»

Da Castello a S. Maria Novella in treno: nessuna rivendita di biglietti nella piccola stazione. Soluzioni: comprare un ticket Ataf o arrivare fino a Rifredi...

Quanto costa andare da Castello al centro di Firenze? Attenzione perché la tariffa salata potrebbe salire oltre i 50 euro. A tanto ammonta la multa per chi sale sui treni senza il biglietto, a cui si aggiunge il prezzo del tagliando mancante. Se il treno è l’anti-ingorgo per antonomasia (i binari non conoscono traffico e - salvo scioperi o nevicate a catena come quelle dello scorso dicembre - difficilmente tradiscono i loro utenti) è pur vero che non sempre ne viene incentivato l’uso. Lo abbiamo sperimentato due giorni fa.

Un appuntamento in zona Castello alle ore 11, mentre già il tam tam della rete ammoniva, sindaco Renzi in testa, delle difficoltà sulle strade cittadine per via di un grande tubo rotto alla stazione Leopolda. Come raggiungere la nostra destinazione dalla zona di piazza Beccaria senza rischiare di essere risucchiati dall’apocalisse idrico? Trenitalia.com offre la soluzione: in 14 minuti un regionale collega le stazioni di Campo di Marte e Castello giusto in tempo per l’appuntamento. Compriamo il biglietto on line e il problema è risolto.

Forse però sarebbe stato saggio acquistare anche il ritorno. Perché? Tornati alla stazioncina di confine fra i comuni di Sesto e Firenze lo scenario è da far west: nessun cartello se non quelli che indicano una sala d’attesa (sbarrata da entrambi gli ingressi e visibilmente in stato di abbandono) e le obliteratrici che si riveleranno una presenza beffarda. Qui c’è solo un ufficio merci, ci affacciamo e alla richiesta di una biglietteria, anche automatica, un addetto risponde: «Non ne ho la più pallida idea, provi al bar in cima alla strada». Niente macchinette, in compenso però ci sono ben tre distributori automatici di bevande e merendine negli spazi riservati ai dipendenti. Ci incamminiamo, percorsi i 200 metri che separano il bar dal terminal la risposta è quasi desolante: «No, guardi, sono tre anni che abbiamo fatto richiesta di vendere i biglietti del treno ma nessuna risposta. Ma dove deve andare? Firenze? Allora può prendere il biglietto dell’Ataf, lo obliteri normalmente, solo che costa 10 centesimi in più».

Perplessi acquistiamo, intanto proviamo a chiedere all’edicola vicina: «No, questa è una stazione abbandonata, pensare che se funzionasse la gente lo userebbe per andare a lavorare, invece non è così». La praticità è indubbia: in 4 minuti si arriva a Rifredi, altri 6 e si è a Santa Maria Novella. Tornati in stazione guardiamo meglio. Dietro un vetro oscurato in trasparenza si legge, con difficoltà, un cartello che indica le rivendite più vicine: un bar e un’edicola a 200 e 750 metri di distanza. E quando sono chiuse? La risposta ha quasi del paradossale: la stazione di Firenze Rifredi.

corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2010/26-maggio-2010/stazione-castello-vorrei-biglietto-non-ci-sono-vada-rifredi-17030907949...
29/05/2010 13:42
 
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Purtroppo la storia della stazione di Firenze Castello è sempre stata paradossale: localizzata al confine comunale tra Firenze e Sesto Fiorentino (posizione arretrata di 700 metri rispetto alla locazione storica, a seguito dei lavori di quadruplicamento della tratta ferroviaria Firenze - Prato negli anni Novanta), dotata di un ampio parcheggio con qualche centinaio di posti auto e diversi stalli per pullman, fermata del bus 2 (nella sola direzione Firenze; la fermata in direzione opposta è sulla via principale, ai 200 metri citati dall'articolo, insieme alla fermata di 18 e 28, inspiegabilmente mai avvicinati alla stazione...), i servizi sono sempre stati del "livello" descritto dall'articolo, e quindi la fruibilità è realmente difficile.

Ed il bello è che col Memorario è stata incrementata l'offerta ferroviaria, sia in direzione SMN (quindi verso il centro storico) che in direzione Rovezzano (quindi verso la periferia est, con fermate anche a Statuto -altra stazione "fantasma"- e Campo di Marte -che fra l'altro serve la zona dello Stadio)!
29/05/2010 17:49
 
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''Bisogna fare sforzi maggiori per avere un servizio accettabile''

"Il titolo del Comunicato stampa diramato dalla Regione Toscana faceva ben sperare: “Mugello: nuovi treni per il servizio sulla linea Faentina”. Purtroppo però leggendo il comunicato si scoprono cose diverse: nessun nuovo treno correrà lungo la Faentina. Ma qualcosa di positivo c’è, perché una parte delle richieste avanzate dal Comitato Pendolari “Attacchiamoci al treno” sono state soddisfatte".
E' quanto affermano in una nota stampa gli stessi pendolari del Mugello.

Le proposte, che come spiega il presidente del Comitato Pendolari, Paolo Omoboni, rappresentavano “alcuni interventi minimi per rimediare ai disagi più ricorrenti: mantenimento nei mesi di luglio e agosto del treno Firenze 14:40 - Borgo San Lorenzo 15:20, sospeso nei mesi estivi; aumento di una carrozza sui treni: Faenza 6:10 - Firenze 8; Faenza 7:32 - Firenze 9:11; Firenze 17:40 - Faenza 19:27. Ecco, a fronte delle richieste inoltrate dal Comitato Pendolari e fatte proprie dall’assessore della Comunità Montana Mario Lastrucci, la Regione Toscana tramite il citato comunicato stampa risponde che 'è stato stabilito che il treno delle 14:40 da Firenze SMN diretto a Borgo San Lorenzo e quello delle 12:32 che da Borgo è diretto a Firenze verranno effettuati giornalmente fino al 31 luglio e riprenderanno dal 23 agosto, mentre faranno servizio soltanto nei festivi dal 1 al 22 agosto, e che inoltre il doppio Minuetto del treno che transita a Borgo San Lorenzo alle 9:32 ed arrivo a Firenze SMN alle 10:11 e l'aggiunta di carrozze, da 3 a 5 vetture, al treno da Firenze SMN alle 17:40, servizi attivati in primavera, si interromperanno per la pausa estiva ma verranno nuovamente garantiti con la nuova stagione delle gite scolastiche (marzo)".

"Si tratta quindi di interventi che solo parzialmente vanno incontro alle proposte inoltrate. Una delle massime criticità, la soppressione del treno 14:40 da Firenze a Borgo nel periodo luglio-agosto, è stata risolta solo per il mese di luglio visto che la corsa risulta comunque cancellata nel mese di agosto, come se in quel mese i pendolari smettessero di andare al lavoro". Per quanto riguarda poi le altre richieste, Omoboni segnala: “Sul treno 6806 Faenza 6:10 - Borgo San Lorenzo 7:23 - Firenze SMN 8:00 - abbiamo chiesto di aggiungere una carrozza, visto che ogni giorno già a San Piero a Sieve i posti a sedere sono esauriti. Nessuna risposta. E ci risulta che solo in alcuni giorni le richieste 4 carrozze ci fossero davvero. Poi si legge che i problemi di sovraffollamento si intende risolverli con due misure palliative (aggiunta di carrozze e non treni nuovi) che si interrompono per la pausa estiva e, forse, saranno riattivate con la nuova stagione delle gite scolastiche (marzo 2011)... Oltretutto i problemi di ritardo delle corse sono sempre presenti ogni giorno. Certo siamo soddisfatti dell’attenzione del nuovo assessore regionale, ma bisogna fare sforzi maggiori, per avere un servizio accettabile".

Il Comitato infine ringrazia l’assessore Mario Lastrucci, al quale viene riconosciuto un costante e positivo impegno per cercare di risolvere il problema dei pendolari.

www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=b0.05.29.16.29
29/05/2010 19:48
 
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castello ha solo un treno per smn ogni ora e uno per CM/rovezzano ogni ora , ma con un buco dalle 1007 alle 1134, che si ripete due ore dopo per CM.
Statuto da un certo punto di vista sta meglio, visto che nell'edificio della stazione c'è una agenzia di viaggi che vende biglietti e un bar a circa 50 metri.
ma sono comunque troppo pochi.
15/06/2010 19:32
 
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Inaugurazione del Museo di oggettistica ferroviaria Signa
Non so se è la sezione adatta, comunque:
Sabato 19/06/2010 verrà inaugurato un piccolo museo di oggettistica ferroviaria all'interno della stazione di Signa. Il museo occuperà tutto il primo piano dell'edificio e ho anche sentito perlare della possibilità di monumentare una locomotiva a vapore vicino al museo [SM=x346230] .

Questo è quanto riporta il sito del comune:

Sabato 19 giugno 2010 alle ore 10.30, presso la stazione ferroviaria di Signa, si terrà l'inaugurazione del Museo di oggettistica ferroviaria "Galileo Nesti".
All'evento interverranno Alberto Cristianini (Sindaco del Comune di Signa), Giampiero Fossi (Assessore alla Cultura del Comune di Signa) e Piero Cerbai (Presidente dell'Associazione Ferrovieri "G. Nesti").


e questo è il link:
www.comune.signa.fi.it/schede/news/inurazione-del-museo-di-oggettistica-ferroviaria-galil...
[SM=x346219]

"iTTramme? Gl'è una certezza!" (Anonima fiorentina)
19/06/2010 00:01
 
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In Consiglio oggi un'interrogazione sull'elettrificazione della linea ferroviaria

Faentina: Ministero e RFI non sono mai stati chiari sui progetti

Ceccobao:«Chiediamo al ministro Matteoli un impegno vero e concreto»

«Vogliamo approfondire con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Ferrovie lo stato di progettazione dell’elettrificazione della linea ferroviaria Faentina».

Così l'assessore ai trasporti ed infrastrutture della Regione Toscana, Luca Ceccobao, ha risposto questa mattina in Consiglio all'interrogazione del consigliere Carraresi, che è diventata l'occasione per rilanciare l'intero progetto e richiedere il rispetto di quanto concordato. «Devono essere rispettati gli impegni presi nell'accordo del 22 gennaio scorso – ha proseguito Ceccobao - in modo che sia valutabile un progetto di elettrificazione con la precisazione dei suoi costi. L'intervento dovrà garantire reali miglioramenti alla linea ferrovaria ed un rapporto costi benefici ottimale. È necessario siano garantiti i finanziamenti stabiliti nell'Accordo con il Governo ; dopo 15 anni di discussione, ad oggi le risorse non sono mai state reperite dal ministero competente.»

Un po' di cronistoria. Nel 2004, RFI aveva dichiarato di aver sviluppato un progetto di elettrificazione della linea, indicato come “definitivo”, senza però avviare alcun procedimento per coinvolgere gli enti interessati. Successivamente, nel corso del Comitato di Garanzia del 12 gennaio 2009 è stata effettuata la verifica dello stato di attuazione degli interventi. La Direzione compartimentale RFI di Firenze ha consegnato, in quella occasione, un documento sullo stato degli impegni che affronta la questione della elettrificazione della Linea Faentina evidenziando la necessità di un ulteriore approfondimento.

Come ricordato dall'assessore regionale nell’Atto aggiuntivo all’Intesa Generale Quadro, firmato il 22 gennaio 2010, tra Governo e Regione Toscana è stata riconosciuta, per i sistemi ferroviari, la necessità di realizzare alcuni interventi che possano migliorare tecnologicamente e funzionalmente la rete ferroviaria toscana; tra questi anche la “riqualificazione della linea ferroviaria Faentina nel tratto tra Pontassieve e San Piero a Sieve”. L’impegno alla realizzazione dell’intervento viene dunque confermato dalle carte, ma non vengono individuati né modalità e nè tempistica.

«Nonostante il ministro Matteoli, in una recente visita in Mugello, abbia assicurato alla cittadinanza la disponibilità di fondi per l'acquisto di treni – ha concluso Ceccobao - ad oggi non sono state stanziate risorse, nei nostri bilanci non c'è traccia dei 450 del Governo per i trasporti regionali, mentre invece sono certi i tagli di 200 milioni dovuti alla recente manovra. Chiediamo quindi un impegno vero e concreto».

Una volta realizzata questa ferrovia rimarrà di competenza esclusiva di RFI per la parte infrastrutturale, mentre i servizi ferroviari fanno già parte del Contratto di Servizio sottoscritto recentemente con Trenitalia Regionale. La Regione, già dal 2007, ha ri-progettato i servizi attivando Memorario sia sulla linea Firenze-Vaglia-Borgo S. Lorenzo–Faenza, sia sulla linea della Val di Sieve Fi-Pontassieve-Borgo s. Lorenzo. Il Memorario ha permesso di arivare da Firenze a Borgo San Lorenzo in 40 minuti, incrementando le percorrenze di circa 135.000 km/treno all'anno, aumentandone la puntualità e l'utenza.

Oggi, per risolvere i problemi di sovraffollamento segnalati su diversi treni e quelli relativi alla qualità del materiale rotabile è stato richiesto a Trenitalia il miglioramento dei treni soprattutto al mattino fra la linea Firenze-Prato-Pistoia e la Faentina, ed il mantenimento di un treno nella fascia pendolare di rientro nel primo pomeriggio di cui è prevista la sospensione da maggio a settembre.

www.regione.toscana.it/regione/export/RT/sito-RT/Contenuti/sezioni/trasporti/ferrovie/visualizza_asset.html_557183...
27/06/2010 20:26
 
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tranviere veterano
''A luglio aumentano i prezzi degli abbonamenti ai treni''

Dal primo luglio aumentano le tariffe degli abbonamenti dei treni regionali, da 50 centesimi a 1 euro, e i due Comitati Pendolari del Valdarno e del Mugello si uniscono nella protesta.

"Non è tanto l'aumento in sè, limitato, ma è l'assenza di comunicazioni da parte di Trenitalia, che dimostra ancora una volta la scarsa considerazione che ha dei pendolari, clienti di serie B rispetto a quelli dell'Alta Velocità, che invece hanno informazioni, sconti e offerte a non finire".
Così affermano, indignati, il portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re, e il presidente del Comitato Pendolari "Mugello, attaccati al treno", Paolo Omoboni.

"E' un piccolo ma significativo 'balzello' - aggiungono i due rappresentanti dei pendolari - che pesa nelle tasche dei pendolari, soprattutto in un periodo di crisi come questo, mentre la qualità del servizio con l'arrivo dell'estate è addirittura peggiorato".

E spiegano che l'abbonamento sulla linea Valdarno-Firenze aumenta di 50 centesimi (1 euro invece per Arezzo) e passa da 59,50 a 60 euro, mentre sulla linea Borgo San Lorenzo-Firenze via Pontassieve aumenta da 63 a 63,50 e via Vaglia da 52 a 52,50 euro. L'abbonamento Pegaso aumenta di ulteriori 10 centesimi.

I due pendolari svelano però un retroscena dell'aumento. "Se si acquista per luglio l'abbonamento chilometrico, senza intestazione, entro il 30 giugno - concludono Da Re e Omoboni - il costo rimane quello attuale, senza l'aumento".

www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=b0.06.26.12.44
18/07/2010 14:17
 
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Firenze Cascine: perché non riaprire la stazione?

"Riaprire la stazione di Firenze Cascine e renderla funzionale all'uso dei cittadini". Il capogruppo di Rifondazione comunista Andrea Calò ha presentato una mozione con Lorenzo Verdi per chiedere, nel quadro del nuovo riassetto suscitato anche dalla tramvia, una valorizzazione del presidio ferroviario di Firenze Cascine. Con la mozione si intende impegnare il Presidente delle Provincia e la Giunta Provinciale ad adottare tutti gli atti tecnici per ottenere la riapertura della stazione. Calò e Verdi invitano l’Amministrazione Provinciale a far inserire la Stazione delle Cascine nel Piano Provinciale dei Trasporti, riconducedola nel dibattito del sistema ferroviario metropolitano attualmente in atto a livello di conferenza dei servizi per l’Alta Velocità chiedendone l’apertura nei tempi più brevi e la realizzazione delle opere necessarie.

www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=b0.07.17.22.41
14/11/2010 01:10
 
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Accordo Rossi-Moretti nell’ambito del contratto di servizio Regione-Ferrovie

Con il tunnel dell’alta velocità 200 treni in più in superficie

Benefici per il trasporto pubblico fiorentino e regionale e per l’ambiente

I binari di superficie dell’area fiorentina, una volta liberati dai treni ad alta velocità, saranno dedicati solo al potenziamento del trasporto regionale. Questo, in sintesi, l'accordo raggiunto tra il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti. Insieme hanno concordato la rimodulazione del contratto di servizio per il trasporto ferroviario regionale, che prevede, all'indomani del completamento dei lavori per il sottoattraversamento della linea veloce Milano-Roma, che tutti i binari di superficie vengano dedicati al potenziamento dei collegamenti regionali.

Le potenzialità di sviluppo dei servizi sono notevoli: ogni giorno potranno circolare oltre 200 treni regionali e metropolitani in più rispetto alla situazione attuale. Rilevanti dunque i benefici per il trasporto pubblico c he interessa sia il capoluogo che l’intera regione, così come i vantaggi ambientali per l’abbattimento delle polveri sottili causate dai mezzi privati.

Ecco il testo concordato da Regione e Ferrovie dello Stato.
“A seguito del completamento del sottoattraversamento, la rete ferroviaria di superficie del Nodo ferroviario di Firenze sarà utilizzata per i servizi ferroviari regionali e metropolitani e comunque per servizi diversi da quelli nazionali di attraversamento tra Roma e Bologna. Questi ultimi dovranno percorrere il sottoattraversamento, salvo situazioni di disservizio o diversi accordi con la Regione Toscana”.

www.regione.toscana.it/regione/export/RT/sito-RT/Contenuti/sezioni/trasporti/ferrovie/visualizza_asset.html_1120937...

Attenzione a non farsi ingannare: i 200 treni indicati sono puramente teorici, cioè viene semplicemente detto che dedicando l'attuale infrastruttura ferroviaria urbana al traffico metropolitano e regionale, si potrebbero programmare ogni giorno 200 treni in più rispetto a quelli attuali. Quindi l'accordo non assicura la programmazione "reale" di questi 200 treni, ma dà un'indicazione delle potenzialità dell'infrastruttura in uno scenario futuro che comprende l'attivazione del tunnel TAV sotto Firenze. E notoriamente tra il dire ed il fare...
14/11/2010 14:29
 
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tranviere veterano
volevo ricordare che se ogni treno con fermata a SMN avesse la fermata a campo marte anziché a SMN (o meglio doppia fermata Rif+CM) e venissero installate due comunicazioni in ambito stazione romito e realizzato un marciapiede, una scala e un ascensore (QUATTRO scambi, non parlo di gallerie o km di nuova linea, tutto in area ferroviaria) sarebbe possibile liberare spazio per 12 treni l'ora (in ora di punta).
dalle 7 alle 21 ossia 180 treni al giorno, che non sarebbero pochi (per intendersi consentirebbero di avere, con i treni già presenti, in servizio metropolitano su ogni relazione almeno un treno ogni 10') e il servizio navetta da SMN a CM/Rifredi sarebbe assicurato da questi.
Il problema maggiore posto pe la Av in superficie sarebbe il rumore, ma fa più rumore un AV in transito (a 90 km/h sia sopra che sotto) ogni 15' o un metropolitano ogni 10' ?

20/11/2010 15:13
 
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Linea faentina, da lunedì più posti per i pendolari

Più posti a sedere per i pendolari della linea ferroviaria faentina che tutte le mattine dal Mugello si spostano verso Firenze. Dal prossimo lunedì il treno 6808 in partenza da Faenza alle 8,20 sarà molto più capiente.

Dal 22 novembre, infatti, il servizio verrà effettuato non più con un 'Minuetto', treno moderno ed esteticamente gradevole ma con una capienza di 149 posti a sedere, bensì con un convoglio composto da tre automotrici Aln 668 che, pur essendo materiale più datato, potrà ospitare ben 204 viaggiatori.

I problemi di sovraffollamento sui treni della faentina sono stati più volte segnalati dai pendolari e sono stati oggetto di specifiche richieste dell'assessorato regionale ai trasporti a Trenitalia durante una riunione che si è tenuta lo scorso 8 novembre.

La risposta alle sollecitazioni è arrivata tempestivamente ed ha comportato una piccola modifica al contratto di servizio stipulato tra Trenitalia e la Regione Toscana. Si tratta di una prima, parziale, risposta ai problemi lamentati dai pendolari e pertanto prosegue il lavoro di monitoraggio dell'assessorato regionale ai trasporti, sta portando avanti anche una serie di ispezioni mirate a ridurre le situazioni di disagio.

www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=b0.11.19.19.33
11/12/2010 19:34
 
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Da lunedì prossimo cambiamenti sulle linee Firenze-Pisa e Firenze-Arezzo-Chiusi

Con l'Alta velocità regionale nessun danno per i pendolari

Cambia l'orario ma vengono mantenuti servizi, tempi di percorrenza e tariffe

L'Alta velocità regionale, che partirà lunedì prossimo sulle linee Firenze-Pisa e Firenze-Arezzo-Chiusi, non provocherà nessun danno ai pendolari toscani. Gli uffici dell'assessorato regionale alle infrastrutture e trasporti rassicurano i viaggiatori toscani che per motivi di lavoro utilizzano queste tratte. I cambiamenti introdotti a partire dal 14 dicembre riguarderanno soltanto l'orario mentre servizi, tempi di percorrenza e tariffe dei treni ad alta frequentazione pendolare resteranno gli stessi di adesso.
La vera innovazione sarà costituita dall'introduzione delle navette, che vanno a sostituire i treni cosiddetti 'lenti', quelli cioè che fanno tutte le fermate sulla linea Firenze-Pisa. I treni navetta metropolitani collegheranno Empoli-Firenze (e viceversa) e Pisa-Pontedera (e viceversa). Potranno esserci, successivamente, alcuni interventi di riorganizzazione e rimodulazione del servizio su entrambe le linee. Dove vengono introdotte cambiamenti viene sempre fornita un'alternativa di viaggio, al viaggiatore normale e al pendolare. Ed in ogni caso, viene sottolineato, i cambiamenti riguardano prevalentemente le cosiddette fasce orarie di 'morbida', ossia quei treni fuori dalle fasce orarie critiche.
Sempre sulla Firenze-Pisa, le stazioni di San Miniato e San Romano, intermedie tra Empoli e Pontedera, dal 14 dicembre saranno servite da un treno semiveloce l'ora e uno 'lento' ogni due ore, quindi con miglioramento del servizio e senza perdita di fermate.
Da aggiungere infine che, a causa dei lavori che interesseranno la stazione di Firenze Santa Maria Novella nel primo semestre 2011, i treni navetta metropolitani provenienti da Empoli si fermeranno a Firenze Porta al Prato. Per diminuire il disagio il biglietto del treno permetterà di salire sulla tramvia per raggiungere la stazione centrale fiorentina.

www.regione.toscana.it/regione/export/RT/sito-RT/Contenuti/sezioni/trasporti/ferrovie/visualizza_asset.html_1688274...

Interessante l'ultima frase dell'articolo: qualcuno deve aver sentito un nostro esimio forumer...
11/12/2010 22:10
 
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Con l'Alta velocità regionale nessun danno per i pendolari

Si certo, come no [SM=x346223]

Ho dato un'occhio veloce agli orari (che ancora non sono stati messi online sotto forma di opuscolo a due giorni dall'avvio dell'orario, ma si possono consultare facendo la ricerca per viaggiare il giorno 13)

I treni in partenza da Porta a prato sono sempre gli stessi ma in compenso si perde l'uniformità di tracciato perchè alternano un'ora il passaggio da Lastra a Signa (variante in galleria) e l'ora dopo passaggio da Signa (tracciato storico).

I treni che da PaP passeranno da Signa avranno partenza praticamente in contemporanea dell'alternativa a SMN (X.43 a PaP e X.38 a SMN).

Quindi: Lastra a Signa perde una decina di treni al giorno, Signa li guadagna ma senza un significativo incremento di servizio.

Ora un altro piccolo appunto, senza considerare le corse aggiuntive in orario pendolare (anche su questo ci sarebbe da ridire ma il discorso si allungherebbe troppo), Signa è spacciata come stazione con due coppie orarie cadenzate però:

Direzione Signa=>SMN orari attuali X.3 e X.45 diventeranno X.3 e X.47 si passa da cadenzamento 18/42 a 16/44.
Direzione SMN=Signa orari attuali X.37 e X.57 diventeranno X.38 e X.53 si passa da cadenzamento 20/40 a 15/45.

Le corse aggiuntive continuano ad essere solo 17.16 e 18.16; con il treno delle 19.57 che parte dopo 40 minuti vuoti (che diventeranno 45) che 8 volte su 10 e composto da due (2) misere carrozze Ale582 o similari.
Come si vede nessun peggioramento per i pendolari!!! [SM=x346221] [SM=x346221] [SM=x346221] [SM=x346223] [SM=x346223]



"iTTramme? Gl'è una certezza!" (Anonima fiorentina)
14/12/2010 00:37
 
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LATO AREZZO SON SPARITI I TRENI DELLA 1933 E 2033
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