A Milano è stata fatta la scelta più logica. Il comune costruisce ed è proprietario degli impianti, ed affida al privato il solo esercizio (idea che invero si tentò di attuare anche a Roma per impedire la nascita delle linee municipali). A Roma il predominio della finanza cattolica (leggi Banca di Roma), ha dato alla SRTO non solo il monopolio sulla rete di totale proprietà, ma anche i privilegi dello stesso (mantenere il servizio in sottordine per limitare le spese di esercizio ed aumentare ricavi e dividendi).
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"... quando alza gli occhi al cielo, anche l'uomo più ateo si chiede se tutto non sia opera di un creatore ..."
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