Corso di costruzione di modellini tramviari

Aggiungo solo che la colatura di questo materiale può farsi con acetona per i più esperti( attenzion ai gaz a clorati nocivi prodotti !!! ), oppure con colle modellistiche tradizionali typo Revell.

Utilizzo la gamma Evergreen : http://www.evergreenscalemodels.com/

Per il tetto delle mie 2500, sagomerò una lastra di spessore adeguato con carta vetro: infatti la geometria della curvatura è complicata nelle zone anteriori e posteriori.



Aspestando un modellino di MRS romana ... Ciao

Grazie mille ragazzi per le informazioni molto dettagliate.
Oggi pomeriggio andrò a comprare l'occorrente.

Cercherò di realizzare la PCC romana perchè nella mia esperienza con il cartone era la più difficile, quindi partendo dall'idea che se riesco a farla decentemente, poi posso fare tutto :D

La scala con cui lavoro è la H0.

Pensavo di comprare un foglio da 0,5 mm per l'ossatura, e uno da 0,25 mm per il famigerato tetto, da realizzare in 5 parti: il blocco centrale unico compreso fra le due rastremature delle porte, poi un blocco per ciascuna piattaforma e infine la chiusura delle due estremità. Logicamente ci sarà da lavorare molto di stucco e carta.

Mi hanno detto che il plasticard è venduto in blocchi da due fogli A4 dal costo di 4 euro a blocco.
Per la colla come da indicazione di Joe pensavo all'ATTAK, mentre per lo stucco cosa consigliate?

nic

Per lo stucco il PUTTY della Tamiya.

Ciao. JO

non vorrei andare OT...ma potresti dirmi dove trovare altre foto di quel bellissimo Cityclass e di quel'Iveco 480 che si vedono nella prima foto????
Mi faresti contento

Le officine chiudono fino ai primi di settembre.
Ma la raccolta d'idee, di pezzi e material continua lo stesso.

Ecco la situazione d'oggi.



Buon mese d'agosto a tutti.

Buona Vacanza!

"Le maestranze" se la sono meritata!

Ciao a tutti, rieccomi in rete.

Sono finite le ferie e il lavoro riprende.

Ho avuto la possibilità di recarmi a Torino ad agosto, e con precisione a Sassi.
Lì, con l'amichevole e gentile aiuto di un membro dell'ATTS e del capo stazione, ho potuto visitare il deposito e finalmente toccare quei tram storici.

Bellissima mattinata. Grazie mille.



Pieno di entusiasmo, fra breve riprenderò la lavorazione delle 25 : così si dice a Torino.

Finalmente ho finito la base delle 8 fiancate dei carrelli: è stato un lavorone abbastanza noioso, ma necessario.

Mancano ancora i dettagli.




Tra poco, avrò qualche rotaie in scala O, e potrò dunque sagomare con precisione i carrelli, le ruote sui assali, e pensare alla catena cinematica .

A questo punto, anch'io accetto con piacere ogni soggerimento esplecito e magari illustrato.

Ciao.

http://www.majhost.com/cgi-bin/gallery.cgi?f=194191

Le strutture delle casse delle 25 sono finite.




Intanto, ho ritrovato in solaio, qualche tram della LGB : sono modellini della serie Gnomy, diciamo in scala 1/43.
Il primo, me lo ha regalato mia Nonna a Torino nel 1979, poi da grande ne ho trovati altri. [SM=x346230]

La livrea rosso-crema, chassis nero e tetto grigio era simile a quella dei veicoli della dentiera torinese.
Mi ricordavano anche modellini di tram milanesi Edison della Rivarossi, che vedeve solamente sui cataloghi...



Sono ottime basi di lavorazione, gradite da chi lavora in scala Oe ( 1/43 a scartamentoridotto ).
Eccovi qualche motrice modificate, e un rimorchio che a parere mio è un incrocio tra una D3 torinese e un cabboose car del lontano west...








http://www.majhost.com/cgi-bin/gallery.cgi?f=194191

Ciao a tutti.

Intanto complimenti per il lavoro di "lattoneria" sulle casse delle 25!
Così ad occhio il risultato sembra ottimo...

Per quanto riguarda quei tram LGB, più che motrici della Sassi-Superga mi sembrano delle cabine da funivia...

Ciao. JO

Ecco arrivati i binari in scala O.



Ho potuto così dare lo scartamento giusto agli assali : teoricamente, è di 30 mm da bordino a bordino, per ruote in scala O. Il valore conviene anche per le ruote in scala HO che utilizzo.



I due carrelli scorrono benissimo, anche se la loro geometria è talvolte imprecisa.
Il sistema di cuscinetti ZioJO da abbastanza libertà di movimento agli assi, sia lateralmente che orizzontalmente, e questo favorisce il rotolamento anche in curva stretta.



A questo punto, ho scoperto solo oggi che HO significa in inglese Half O, cioè mezzo zero : infatti 1/87 * 2 = 1/43.5
Stassera, andrò a letto meno ignorante...

A presto.

http://www.majhost.com/cgi-bin/gallery.cgi?f=194191

Ecco le ultime novità.

Per riprodurre le fiancate dei carrelli, utilizzo pezzi di recupero.
Le molle sono isolatori di catenaria in scala HO.



Il pezzo centrale proviene da un ... "coso" bianco utilissimo in casa : chiedo scusa, ma purtroppo non conosco la parola adatta in italiano, e ancora meno in napoletano.
In francese si dice "dominò".
Avendo notato la cura con la quale si esprimono i redattori di questo forum, magari qualcuno che mi leggi, potrà aiutarmi. Grazie.






http://www.majhost.com/gallery/salva-andre/Forum/forum_carrelli_molle_02.jpg

in italiano (preistorico) si chiama mammuth.
in napoletano, anzi, nel dialetto di castellammare, si chiama "mammone".
almeno così lo chiamava il mio "masto lettricista" che proveniva da quella città

La lavorazione dei carrelli continua, con un pò di verniciatura, e l'aggiunta di un elemento di recupero di carrozze in scala HO.



Questo pezzo permette dunque l'appoggio della cassa sul carello folle e la sua rotazione in un solo punto.
La cassa poggierà sul carrello motorizzato in due punti.
In totale, si ottiene tre punti di sostegno, perciò abbiamo dunque un appoggio isostatico. ( utilizzato per esempio sui sbabelli, e piedi fotografici in modo ad avere una buonissima stabilità su qualsiasi rilievo )



Spero potrà garantire un buon rotolamento al modellino e sopprimere il serpeggio laterale.

Riguardo la vernice, avrei da dire molte cose, nel prossimo messaggio...

Ciao a tutti.

http://www.majhost.com/cgi-bin/gallery.cgi?f=194192

Salve a chi mi legge.

Vi propongo un'immagine che fra poco sarà storica : infatti questi barattolini non sono più in produzione, per causa della presenza di piombo nella vernice. In Francia i negozi stanno svendendo gli ultimi aspettando una nuova gamma idrosolubile. Come stanno le cose in Italia ?
Perciò me ne sono fatto una provvista, a rischio di essere colpito dal saturnismo : magari c'è l'ho già, e questo spiegherebbe certe mie pulsioni incontrollate quando vedo un mezzo di trasporto pubblico...
una trentina d'anni a contatto col piombo e l'acquaragia lasciano dei segni...



Ho scelto questa tinta semi luccida o semi opaca perchè assomiglia a quella utilizzata per i carrelli della 2847 torinese.

Ecco il risultato della prima mano sui carelli folle delle 2500.





Magari un'effetto del piombo: ho montato i carrelli di serie sul prototipo di cartoncino, e mi sono lanciato in un diorama improvvisto di una via torinese negi anni '70.





Buon prosseguimento a tutti, e alla prossima puntata.

Innanzi tutto devo farti i miei complimenti per l'ottima riuscita del carrello. La sua profondità è notevole e la realtà di rappresentazione è veramente superlativa.
Ho avuto modo di osservare molte 2800 e le 2500 essendo io di Torino, e posso garatire che il colore applicato al sottocassa è spesso di tonalità diverso tra esemplari, probabilmente legato alla data di revisione o dal tipo di fornitore del colore. Gli esemplari che ho visto hanno spesso il "grigio topo" (ricordi il colore delle Fiat 1100? Ecco quello lì!) in altri casi invece hanno colore "grigio cancello" molto più chiaro e leggermente lucido...
Il colore lucido che hai adottato (che è più lucido che semilucido..) falsa parecchio la profondità del carrello, appiattendone la sagoma. Se posso darti un consiglio ti inviterei a usare un colore totalmente opaco, perchè in questo modo guadagneresti in profondità. Puoi usare i colori di cui hai fatto enorme scorta addizionandoli con qualche goccia di pasta opacante (il tuo colorificio saprà consigliarti al meglio...) che renderebb il colore maggiormente opaco e più profondo.
Oppure potresti spruzzare i carrelli ad aerografo diluendo maggiormente la vernice e facendo più passate: il solvente della diluizione rende la vernice più opaca...

Infine, se riesci cerca di incidere la balestra trasversale simulando l'occhio e i fogli che la compongono: eviterai che un occhio inesperto la scambi per un cilindro serbatoio....

Hai già pensato come costruire le lamelle di presa corrente sui fianchi delle ruote?

Ciao. JO

Grazie per i complimenti e le idee costruttive JO.
Purtroppo, quello che temevo è accaduto : il problema sono balestre viste di sbieco: ci penserò.
Per la presa di corrente, utilizzerò striscianti sui lati interni delle ruote ( come sulle motrici Roco ).
Certo rimane poco posto, ma dovrebbe bastare.

Ci aggiorniamo.

Non mi ricordo con precisione le Fiat 1100. Sono piuttosto della generazione delle 126, 127 e 131, oppure dei 421 AL

Qu'estate ad agosto, in val Tanaro, ho visto una Fiat 1100 D : sarebbe questo il colore grigio topo ?




Communque, ricordo benissimo la tinta grigio topo delle vetture FS, anteriore ai colori " fanta" degli anni '80.
Se coincide, allora visualizzo benissimo la tinta dei carrelli delle 2500.

E un piacere condividere il suo lavoro con chi sa apprezzarlo.

Quello delle vetture FS è (ufficialmente) Grigio Ardesia, ma la tonalità è praticamente identica a quella del 1100D.

quella era la mia 1100 proprio di quel colore.
cioè quella dei miei genitori, che però, come si usava allora, e durata per circa 20 anni, per cui ci ho fatto anche scuolaguida ed esami

Ho montato i due carrelli folle su una delle due casse definitive.
Ecco il risultato:






Quasi mi viene voglia di costuire altri due carrelli, senza motorizzarli, solo per il piacere di giocare al trenino con due 2500.
Ci penso, intanto, debuto la verniciatura delle casse.

Tu sei bravissimo ed i complimenti ti sono dovuti per definizione. I longheroni trasversali dei carrelli, però, sono troppo sottili...

E vero che esteticamente e ad occhio i longheroni sembrano finissimi.
Ho verificato sulla scheda tecnica GTT : il loro spessore di 1,2 mm in scala 1/43 è coerente coi dati.
Secondo me in realtà ci sono altri elementi che vengono appensantire la loro sottilezza.
Mi dichiaro incompetente sulla giustezza delle schede GTT.

In ogni modo ciò mostra che il modellismo non è solo una semplice riduzzione di scala, ma necessita anche un pizzico di interpretazione e qualche modifica.

A questo punto, penso in scala ridotta, sia sempre meglio utilizzare tinte più chiare che nella realtà, sia per i modellini che per i diorama.
L'idea mi è venuta quando per la prima volta e magari l'ultima ho preso l'aereo: tutto appare più chiaro. E dato che vediamo generalmente i nostri modellini dall'alto, ecco perchè la penso così.

In areo, non ho paura di volare, ma di cadere...

Ecco due fasi della verniciatura delle 2500.

La regola vorrebbe che le tinte scure siano applicate dopo le chiare.
Procedo all'incotrario dato che la fascia verde chiara dei finestrini sarà fatta al pennello.

Prima:




Dopo:



Saluti a tutti.

http://www.majhost.com/cgi-bin/gallery.cgi?f=194192

Ho aggiunto ai modellini i fanali anteriori e il mecanismo per l'arrotolamento del cavo dell'asta a rotella.





Dato che costruisco due 25, ho deciso di differenziarle nel tempo:
- una sarà col grosso fanale e l'occhio di bue :fine anni '50
- l'altra avrà il fanale più piccolo e i lampeggiatori laterali di fine carriera.
Entrambi saranno dotate della striscia rossa posteriore, senza illuminazione.

Intanto sto riproducendo l'interno di colore legno .



A proposito di occhio di bue, qualcuno potrebbe spiegarci la sua presenza ? Era luminoso, di che colore ..?

Complimenti sinceri anche ad AL421, ho scoperto questa sezione dopo quella del filobus di Zio Jo, e devo dire che anche in questo caso sono rimasto colpito dal realismo e dall'accuratezza delle realizzazioni. Ma a questo punto una domanda mi sorge spontanea: perchè non realizzi in H0 e con la stessa metodologia una terza 2500 da usare come stampo per la costruzione in piccola serie???

P.S.= La 1100D della foto è del papà di un mio collega di lavoro!

Ciao!
EN

Grazie per i complimenti Enrico N3C.

Ho preferito la scala O per la maggiore facilità di lavorazione dei pezzi.
Il progetto originario era in HO, scala regina nel modellismo ferroviario, ma molti punti posavano problema...
Comunque l'idea di realizzare una piccola seria di motrici 2500 mi pare buonissima, e già allora l'avevo valutata : il problema è che non ho la tecnologia per affrontarla. La mia lavorazione è troppo artigianale
Il tuo aiuto sembrerebbe necessario ed apprezzato.

Parliamone pure fuori forum, sembra abbiamo molte cose in comune

Ciao!