FILOVIA RIMINI - RICCIONE

Aggiornamento dal giornale, che ho appena letto: la Giunta comunale di Rimini ha appena approvato una serie di interventi sui lungomari riminesi. Uno degli interventi riguarda anche Viale Regina Elena (nel tratto da Piazza Marvelli, Tripoli per tutti, a Viale Siracusa a Marebello: circa 2km). Ecco il copia/incolla da Newsrimini:

"Su viale Regina Elena, da piazza Marvelli a viale Siracusa.
Oltre al rifacimento del tappeto di usura per 3 cm previa scarifica dell’esistente, in alcuni casi la sistemazione della sede stradale viene estesa alla sottofondazione stradale. Al termine delle lavorazioni saranno sostituiti i chiusini in cemento con chiusini in ghisa e verrà rifatta la segnaletica orizzontale. Più complesso è impegnativo – spiega l’Amministrazione Comunale – è l’intervento su due chilometri di viale Regina Elena, su cui, non più mantenibile con la sola attività ordinaria, si interverrà col rifacimento dello strato di collegamento (binder), del tappeto di usura e della segnaletica orizzontale/verticale per tutta la sua lunghezza. Anche qui, al termine delle lavorazioni saranno sostituiti i chiusini in cemento con chiusini in ghisa e sarà rifatta la segnaletica orizzontale/verticale."

Insomma, pare che l'intervento su Viale Regina Elena sia il più lungo e laborioso e che per un po' di tempo ci saranno disagi per la filovia. Azzarderei a dire che forse si dovrà circolare con il senso unico alternato, perché non penso che il Comune sia così incapace da fare una cosa del genere. Quindi direi che probablimente avremo una corsia limitata per passare. Ovviamente la cosa riguarda anche la filovia. In vista disagi per i VanHool.
Sono curioso di vedere come si comporterà la Start: si vedranno per un po' solo BredaMenarini oppure, dato che i lavori procederanno a tratti, si metteranno nuovi tegolini per abbassare ed alzare le aste? In più, pare che adesso entri in gioco anche il tegolino di Viale Regina Margherita!!! Com'erano lungimiranti alla TRAM!!
Voi che dite? Io dico che per un po' si vedranno solo BMB, conoscendo i precedenti con la Start.

Scusate le mie domande, sono un profano, ma ho usato molto a Rimini negli anni scorsi sia la linea 11, sia la 4. In merito alla nuova rotonda vicino alla stazione, chiedo: Ma ci vuole molto a stendere il bifilare assecondando il giro della rotonda ? La circonferenza di un cerchio è uguale al diametro per 3,14. Se il bifilare diritto è il diametro del cerchio, a occhio sarà una ventina di metri, bastano 62 metri e 80 cm per ciascun filo, un po' di tiranti e di giunti, poche ore di lavoro e il gioco è fatto...o no? Ma quando stavano facendo la rotonda, non si sono chiesti: Ohi! qui passa la filovia, bisognerà spostare i fili ?!? Rimini non è New York e nemmeno Milano, non si parlano tra START e Comune (o chi ha realizzato la rotonda)??? A Milano, per esempio, nella zona dove sono nato, p.za Ascoli, hanno fatto il contrario: la filovia 92 in direzione Bovisa faceva il giro della piazza (circonferenza!), una volta costruita la corsia riservata che attraversa la piazza in linea retta (diametro!) hanno ben spostato il bifilare...

la logica costruttiva di una filovia è diversa da quella edile...
la sagomatura del bifilare incide in termini di peso, quindi resistenza, quindi tipologia di pali ecc.
sembra semplice posizionare un bifilare, invece non lo è.
soprattutto a causa delle norme europee tecniche...
senza contare che una nuova rotatoria filoviaria impone sempre e comunque il collaudo Ustif

Eh Bruno!! Cosa avevo detto io???!!! Non credo che START e Comune non si parlino perché altrimenti START non avrebbe riqualificato il parcheggio di Viale Clementini nell'area ex-Padane, con il beneplacito del comune. Piuttosto, mi pare che START non stia investendo bene i soldi nel proprio interesse. Ha speso un bel po' di denaro nel realizzare quel parcheggio, che non verrà utilizzato dai mezzi START. Giusto l'investimento nel capolinea bus, che verrà utilizzato principalmente dal 4, dato che ormai Piazzale Gramsci sta perdendo, anzi, ha già perduto il ruolo di capolinea bus in favore della stazione, com'è giusto che sia. Ricordo che Piazzale Gramsci è stato capolinea bus sino al 2012, quando sia la filovia, che il 4 (che a mio avviso dovrebbe diventare la filovia Nord di Rimini), che il 9 per l'Aeroporto e Santarcangelo, che le circolari interne 18 e 19, sia i due urbani principali 1 e 2, che le linee per il forese (esempio 3 o 20) sostavano parecchi minuti nel Piazzale. Poi l'Amministrazione comunale ha deciso di pedonalizzare e riqualificare Via Castelfidardo (la via di accessso al piazzale) e i bus, che prima affollavano la via, si sono improvvisamente spostati in massa alla stazione, con le imprecazioni delle signore più anziane, che usavano prendere il bus dopo aver fatto la spesa al Mercato Coperto del pesce. Ora come ora, Piazzale Gramsci, a livello di TPL, è zona morta. In questo momento si sta completando la riqualificazione di Via Castelfidardo, nella parte dove una volta si fermavano ad esempio il 18 o il 9, ma anche il 3, il 20, le linee 1, 2, 7, 14, 15, 16, 17. In più è stato allargato e pedonalizzato il sagrato della chiesa di Santa Rita che chiude il Piazzale sul lato est. Il risultato è molto bello. Anche Via Castelfidardo mi piace di più. Peccato per il TPL. Ricordo io stesso che nelle serate invernali cheidevo di andare in Piazzale Gramsci per vedere i vari urbani in sosta e prenderne giù i codici. Per questo devo ringraziare i miei amici autisti Paolo (ora beatamente in pensione) e Adelmo, che mi hanno fornito nel 2010/2011 i codici di tutte le linee allora di competenza TRAM (dalla linea 1 sino alla linea 160, che però era esercita con mezzi FER). Conservo gelosamente quel file, come alcune foto da me scattate a Piazzale Gramsci che ora hanno un sapore particolare.
Ma, tornando alla filovia, penso che Start non si interesserà più di tanto del problema della rotonda, perché tanto ormai, come dice AM, arriva il TRC, che ovviamente risolverà tutti i problemi, sicuro!, in primis facendo chiudere la filovia, con le imprecazioni dei vacanzieri tedeschi e russi in particolare, ormai abituati da anni a venire a Rimini e a prendere l'11. Io, per sicurezza e per spirito storico, la terrei anche con il TRC in funzione. Ben venga l'anello filoviario riminese, ma teniamo anche la filovia!!! Diminuiamo il numero delle corse, la frequenza oraria (oggi è 5 all'ora, 6 nelle ore di punta, 3 nelle notti feriali estive, 4 nelle notti festive estive), chiediamo all'USTIF di riabilitare all'uso almeno un Volvo-Mauri. I Volvo non possono essere demoliti per un vincolo, credo storico: sono mezzi che hanno più di 30 anni. Se vogliamo farli circolare, la START pagherebbe una cifra simbolica come bollo. Il Volvo 1001 è uscito dalle officine Mauri nel 1976. Prima di arrivare a Rimini, è andato in prova su diverse linee, che poi hanno subito chiuso (si dice della maledizione del Volvo 1001). Gli altri mezzi Mauri sono usciti tra il '77 ed il '78. Hanno ben più di 30 anni. Anche la mia Vespa in garage, se venisse rimessa in moto, mi costerebbe un nonnulla, perché ha quasi 40 anni di età.
In fondo al post alcune delle mie fotografie del 2011, conservate gelosamente, quando ancora c'era la TRAM.

Posso capire che ci siano delle norme europee, che vanno rispettate ovviamente. Però quante volte la TRAM ha chiamato l'USTIF per fare un collaudo per i Volvo-Mauri?
Per i dettagli più tecnici, su cui, chiedo venia, non sono super esperto, la START poteva lavorare in quei mesi "vuoti" dall'annuncio della realizzazione alla effettiva realizzazione. Bastava chiedere una copia del progetto della rotatoria all'Assessorato ai Lavori Pubblici e di lì lavorare sul progetto del bifilare. Poteva essere l'occasione per mettere su il bifilare in Via Clementini (altro collaudo USTIF sì certo, altre normative europee). Non conosco i tempi tecnici, ma secondo me, a quest'ora potevamo già avere un anello filoviario sulla rotonda, con anche il bifilare di ritorno, volendo, già pronto, normative europee rispettate, collaudo USTIF fatto.
L'altra mia risposta potrebbe essere quella classica del "Non ci sono i soldi". E allora mi arrabbio tanto, perchè quei soldi la Start li ha buttati via nel parcheggio di Via Clementini. Male, molto male!!

Ma scusate, il TRC non è un filobus? Ah no, già, è una metropolitana di superficie. A.

Il TRC è una sorta di filosnodato a guida ottica. Ciò significa che corregge automaticamente delle traiettorie troppo oblique o pericolose. Il mezzo scelto per il TRC è il Solaris Metrostyle che ha sostituito il Phileas dopo che l'azienda produttrice, l'olandese ATPS, è fallita. Il Solaris Metrostyle è realizzato nella versione 18m, perchè in Italia la versione 24m non può circolare per normative di legge (inutili ora come ora), mentre per esempio il Phileas 24m può circolare in altri paesi europei come Gran Bretagna e altri. L'Italia dovrebbe adeguarsi allla normativa della maggior parte degli altri paesi UE. Invece, è sbagliata la dicitura convenzionale "metrò di costa", perchè non è un mezzo su rotaia, ma su gomma (Avrebbero dovuto farlo su rotaia: era meno invasivo). Non si tratta di una metropolitana come la conosciamo oggi, come quelle di Roma o New York. Il problema è che la maggior parte dei riminesi (complici AM e i giornalisti, che continuano a chiamarlo "metrò di costa") pensa che il TRC sia effettivamente una metro, quando in realtà è qualcosa di simile al filobus della linea 11, la nostra Filovia Rimini-Riccione.

Lollo permettimi ma fai un pò di confusione.

TRC.
La guida ottica Solaris (o Crealis) serve unicamente per l'accosto alle banchine.
Si, è una filovia, ma in sede protetta.
Ed in sede protetta, i 24 mt possono circolare.
Sennò non circolerebbero neppure i Tram...
Che siano i Metrostyle lo speriamo, ma finchè non c'è contratto meglio stare zitti...

Rotatoria.
Guarda che START non c'entra nulla. l'infrastruttura è di proprietà comunale, quindi gli interventi li paga l'ente pubblico.
quanto alla rotatoria sarà brutta a vedersi ma i filobus la passano senza problemi. passano sotto il ponte....(per il quale son state fatte mille deroghe...)

VOLVO.
Non sarebbero comunque abili alla circolazione per motivi tecnici e non solo burocratici.
forse uno lo si potrebbe restaurare a fini museali o per corse particolari, ma non certo per servizio regolare.
oltretutto se non sbaglio la tensione è stata portata a 750v

Non discuto sulla guida ottica, su cui sei sicuramente più esperto di me. Credo che il contratto sia stato già firmato, anche se il giornale non è molto chiaro: non saprei... Comunque credo che non possano comunque circolare i 24m, perché il TRC non avrà deposito in un punto della linea, quindi i mezzi dovranno andare a ricoverarsi nel deposito Start (forse), affrontando il traffico cittadino, dove i 24m non sono ammessi. Se uno va alla stazione di Rimini, può vedere che al capolinea c'è un varco di uscita (foto sotto), di collegamento con il percorso stradale "regolare". Quindi credo niente 24m! Tant'è che il Phileas era stato ordinato nella versione 18m, se non ricordo male. E credo che si stia optando per questa versione anche con il Solaris.
Da Newsrimini del 16 marzo 2015:

"Il tema del comitato di coordinamento del TRC che si è riunito oggi alla sede della Regione Emilia Romagna – spiega una nota della Provincia – era la sostituzione dei veicoli, dopo il fallimento della ditta olandese che produceva il mezzo ‘Phileas’, e l’avanzamento dei lavori e lo stato degli adempimenti in capo ai sottoscrittori dell’accordo di Programma.
Sull’argomento mezzi, è stato dato mandato a larga maggioranza – contrario il solo Comune di Riccione – ad Agenzia Mobilità di definire tutti gli aspetti formali per proseguire il rapporto di appalto con la Vossloh Kiepe GmbH e la Vossloh Kiepe s.r.l.. Queste, già componenti dell’A.T.I. costituita con la società fallita, hanno proposto la fornitura di un veicolo prodotto dalla Solaris Bus & Coach denominato Metrostyle, predisposto per l’installazione di un sistema di guida assistita di tipo ottico prodotto da Siemens che garantisce capacità di trasporto e di esercizio omologhe a quelle già in capo al “Phileas”."

Nel post precedente, quando stavo parlando di Start che spreca denaro, non parlavo del denaro della rotatoria, ma di quello del vicino parcheggio di Via Clementini. Certo che il Comune ha realizzato da solo la rotatoria! D'altronde, Start che interesse ne ricaverebbe?
Per quanto riguarda il parcheggio, ti invito a guardare la mia foto in fondo. Sul cartellone predisposto dal Comune di Rimini c'è scritto che "Start sta realizzando la nuova area di sosta a pagamento con relativo punto bus". Infatti, è lì che io sono critico! Perché Start non fa solo il punto bus per il 4 e si disinteressa del parcheggio. Sul documento emesso per il bando, c'è scritto che Start farà un parcheggio di proprietà privata ad uso pubblico. Se il "privato" è Start posso capire, altrimenti no! (alcuni file sotto)
Io vorrei sapere, da cittadino, chi è il privato? Se è Start, spero almeno che riutilizzerà quei soldi per migliorie al TPL e per fare quell'anello sulla rotonda e filoviarizzare Viale Clementini.
Sui Volvo. Scherzi?? Non intendevo mica fargli fare servizio regolare!! Se l'USTIF ha revocato la circolabilità, ci sarà un motivo!! Sarebbe bello mantenere il bifilare storico per fare qualche corsa di rievocazione per i cittadini e i turisti. Il mio "riabilitare all'uso" era inteso nel senso di far sì che si possa muovere, ma non certo per fare un servizio regolare, solo per qualche rievocazione, che sarebbe il mio sogno.
Mi dispiace che con tutte le mie parentesi e i miei incisi, si sia capito male. Prometto in futuro di non abusarne! Quando si parla di Rimini, lo ammetto, sono un po' irruento, perché Rimini è la mia città e ci sono affezionato e voglio giustamente vederci chiaro, visto che ci vivo!

Le rotatorie realizzate fanno parte del progetto dell'asse mediano.

Il golfo realizzato lato monte vicino antiteatro è a carico del comune. in merito alle variazioni sul tpl questo è un articolo che descrive le variazioni:
http://www.altarimini.it/News78300-rimini-grande-mercato-entroterra-servizi-notturni-arrivano-nuovi-orari-e-percorsi-dei-bus-per-lestate.php

l'area ex padane è di proprietà start; il comune ha dato la possibilità di realizzare un parcheggio pubblico (a pagamento) tranne due giorni a settimana dove l'area potrebbe essere occupata per il trasferimento del mercato ora collocato rocca-piazza malatesta e piazza cavour.

Alcuni elementi sono qui:
http://www.skyscrapercity.com/showpost.php?p=124561585&postcount=1464

Aggiungo qualche foto che ho scattato io (ovviamente prima che l'area fosse rimessa a nuovo), per far capire di che cosa sto parlando. Il parcheggio, per chi si ricorda, è stato per lungo tempo sede e deposito dei mezzi FER (Ferrovie Emilia-Romagna). Poi, nel 2010 circa, il Comune ha acquisito l'area e le corriere pare si siano spostate al deposito principale. Io lì non le ho mai viste, però...
Il motivo per il quale le corriere FER avevano deposito lì è principalmente storico. Le Ferrovie Padane (FP), o meglio la gestione Commissariale Governativa delle Ferrovie Padane dal 1933 in poi (prima gestione commissariale in Italia, formula che in Italia, come si vede, ha avuto fortuna) aveva in gestione la Ferrovia Rimini-Novafeltria, aperta nel 1916. Il piazzale del nostro parcheggio non era altro che il piazzale della stazione centrale di FP. Per i riminesi questo luogo è rimasto nella memoria con il nome di "Padane" proprio per questo motivo storico: da lì si prendeva il treno per andare a Novafeltria, gestito dalle Ferrovie Padane, appunto (peraltro, più avanti lungo la circonvallazione medievale di Rimini, si vede ancora oggi la stazione di Rimini Porta Montanara della stessa linea ferrata). Anch'io, per esempio, non chiamo solitamente quel luogo "parcheggio di via..." ma "Padane". Da noi si usa così. Nel 1960, la ferrovia fu chiusa per motivi principalmente economici e il servizio ferroviario fu sostituito da autocorriere Ferrovie Padane (nota: le Ferrovie Padane sono recentemente confluite in FER. Se non sbaglio ora FER è dentro TPER, ma non sono sicuro). Di fianco alle autocorriere, a pochi metri di distanza, dove ancora non erano stati rimossi i binari, tra le erbacce, oltre dieci anni dopo la chiusura della ferrovia, si trovavano ancora le carcasse languenti del locomotore, delle littorine, delle numerose carrozze e del mitico "cubo", la locomotiva che portava sino al porto di Rimini, sul raccordo ferroviario, allacciato anche con la stazione FFSS, il carbone della miniera di Perticara. Poi alcune carcasse furono spedite alla fiamma ossidrica, ma il materiale di trazione (locomotore ALn 52.10 e le littorine ALn 35.01/02/03) fu acquistato da FCE. Oggi rimane solo l'ALn 52.10 che si trova a Riposto (CT) in attesa di demolizione (io non lo vorrei, e infatti ho già sollecitato il Comune affinché faccia qualcosa). Il "cubo" svolge servizio su una splendida ferrovia-museo svizzera, completamente restaurato. Le littorine se ne sono andate già da tempo. Poi oggi è arrivato il nostro parcheggio con i nostri dibattiti (Start?, Comune?). Tutto qui, solo una precisazione storica.

Quindi il Comune sta realizzando il golfo del capolinea del TPL, mentre Start il parcheggio? Non dovrebbe essere il contrario, secondo un' intelligente logica?? Va bene, mi adeguo.
L'altra domanda che mi sorge: a chi vanno gli introiti del parcheggio?? A Start, com'è giusto che sia, dato che è anche proprietaria dell'area, che poi li potrà riutilizzare per un'eventuale miglioramento della filovia o del TPL?
Oppure al Comune, dato che l'area è "ad uso pubblico"?
Grazie robom.
Del mercato, delle rotatorie e delle variazioni sapevo già, grazie lo stesso per la precisione (io davo tutto per scontato, avete ragione a precisare). Non voglio aprire la questione dello spostamento da Piazza Malatesta (giusto a mio avviso), perchè altrimenti non la finiremmo più!
A me tutta la questione sembra un paradosso... Pazienza!!

a questo link trovi la convenzione:

https://www.scribd.com/doc/240523051/approvazione-convenzione

Grazie del link. Che bel sito!!! Non l'avevo mai visto. Il problema è che (poi sarò sicuramente distratto io a non averla vista, magari)... non trovo la convenzione.

quando visualizzi il documento (delibera giunta comunale n.239 del 16.09.2014) devi andare a pagina 4.

adesso "il cubo" mi incuriosisce.... ci sono foto? o almeno il link alla ferrovia svizzera che lo utilizza?
io ho conosciuto il cubo delle FS, ovvero la locomotiva a vapore GR800 quando era rimessata a roma trastevere
oggi mi sa che è esposta a pietrarsa

Ok, l'ho trovata. Grazie mille per l'aiutino!!! Non ce l'avrei mai fatta da solo! Complimenti per i vari post sul sito, una bella miniera di notizie!!

Sul "cubo" (soprannome della locomotiva Krauss FP 4) della Rimini-Novafeltria ci sono varie foto. Il modo più semplice per trovarne una è andare su Wikipedia e scrivere "Ferrovia Rimini-Novafeltria". Si trova una bella foto in fondo alla pagina. La ferrovia-museo svizzera su cui presta servizio è la ferrovia Blonay-Chamby. Venne acquistata nel 1970, nel momento in cui il piazzale delle Padane fu svuotato da binari e carcasse varie per essere completamente adibito al deposito di autobus. Su Rimini Sparita, nella sezione Gallerie Fotografiche, c'è un album dedicato a Davide Minghini (1915-1987), celeberrimo fotografo riminese, che contiene una foto del Piazzale delle Padane degli anni '60. Minghini ha scattato varie foto al piazzale delle Padane nell'era post-ferroviaria. Alcune si possono trovare sulla pagina Facebook di Roberto Renzi, una vera miniera (tra le foto di R. Renzi, ce ne sono diverse sul "cubo"). Per il link, penso basti scrivere su Google "Ferrovia Blonay-Chamby".

Dopo questa breve parentesi sulle Ferrovie Padane e sulla Ferrovia Rimini-Novafeltria, voglio riprendere la discussione sulla filovia. Il 1976 è un anno storico, perché entrano in servizio gli indimenticabili e leggendari Volvo-Mauri B59/59 Ansaldo. Ho in programma una visita al deposito ex ATR di Via Coletti a Rimini. Per entrare a vedere le sagome, che ancora mi suscitano parecchie emozioni, dei Volvo-Mauri basta chiedere, a quanto mi ha riferito Roberto Renzi, ai responsabili del deposito, vale a dire alla portineria de La Romagnola, che ha preso in concessione, credo, il deposito come rimessa per i suoi mezzi. La Romagnola è una cooperativa sociale che si occupa di trasporto e assistenza ai disabili e i ragazzi che ne fanno parte sono davvero in gamba. La portineria è aperta solamente la mattina. Io ho in programma una visita: per chi volesse venire con me, sono disponibile. I Volvo-Mauri rimasti sono ricoverati nell'erba in fondo al deposito. Restano le vetture 1014, 1015 e 1016. L'altro giorno la Cooperativa aveva fatto convenientemente tagliare l'erba attorno ai nostri "filoeroi", che ormai stava crescendo incontrastata. Ricordo, come già accennato nei miei post precedenti, che la 1017 è stata acquistata da un appassionato di Poggio Torriana, per essere restaurata ed esposta nel suo giardino a fini museali. Pare che Poggio Torriana (comune recentemente costituitosi dalla fusione dei precedenti comuni di Poggio Berni e Torriana) sia una zona molto affezionata ai trasporti riminesi: a Camerano, frazione di Poggio Berni, vicino alla chiesa, c'è la residenza di un appassionato che conserva gelosamente nel suo giardino una locomotiva a vapore delle FS (precisamente la 740.192).
Consiglio letterario: nella mia collezione di libri sui trasporti riminesi, oggi è entrato un nuovo volume, l'Atam, Azienda Trasporti Autofiloviari Municipali. Tante piccole storie, una grande storia di Enzo Corbelli. Libro ricco di illustrazioni, anche sul nostro filobus Mauri, ma non solo, ci sono anche dei documenti e delle foto della SITA (Società Italiana Trasporti Automobilistici), con sede a Firenze, alle dipendenze della FIAT di Torino, prima concessionaria della Filovia Rimini-Riccione.
Le foto a fine pagina risalgono all'8 maggio 2015 e sono state scattate da me.

Ieri ho letto il breve volume di Manlio Masini dal titolo Rimini in tram, pubblicato nel 1985 durante l'era ATAM. Il volume contiene una prefazione molto interessante realizzata da Enzo Addeo, allora presidente della municipalizzata, e Ercole Fabbri, direttore generale ATAM (tra l'altro defunto parente di alcuni miei amici), che riassume arditamente tutta la storia filoviaria riminese. Si parla infatti del passaggio dalla SITA (presso cui lavorava mio bisnonno Alfredo Gugnelli, come filoviere prima e bigliettaio poi: si ferì infatti al dito medio manovrando le aste e ne perse l'uso) all'ATAM con la gestione provvisoria diretta del Comune di Rimini e si delinea il bilancio 1985 come "l'ultimo bilancio ATAM" (anche se in realtà non lo sarà), auspicando un allargamento dei servizi attraverso un percorso di assimilazione degli altri operatori di trasporto del territorio provinciale: questa agognata assimilazione si realizzerà nella TRAM (Trasporti Riuniti Area Metropolitana), che si costituirà nel 1992. Si parla anche di un progetto di una metropolitana, in grado di collegare più velocemente Rimini e Riccione. Quella metropolitana auspicata nel 1985, anche se un po' diversa da come era stata allora pensata, si sta realizzando oggi con il TRC.
Piccola curiosità: nel libro dedicato all'ATAM, si parla del servizio di autolinee Rimini-Novafeltria. La scadenza della convenzione ventennale di gestione della filovia con la SITA di Firenze (31/10/1959) e la gestione provvisoria diretta della filovia da parte del Comune di Rimini (31/10/1959-febbraio/marzo 1960) coincidono grossomodo con il periodo della cessazione del servizio ferroviario della Rimini-Novafeltria (15/10/1960). Appena l'ATAM subentra realmente alla SITA nell'aprile 1960, si consuma la tragedia ferroviaria della chiusura della linea ferrata. L'arrivo dell'ATAM a Rimini corrisponde con l'inizio dello sviluppo del trasporto su gomma per le masse: è il segno di una nuova epoca, il miracolo economico. La rapida affermazione del trasporto su gomma a Rimini porta anche all'abbandono delle trattative per ripristinare la linea ferroviaria Rimini-San Marino (danneggiata dalle bombe nel 1944), che viene lasciata nell'incuria più totale e lentamente smantellata dai vandali di turno, senza nemmeno emettere un ufficile decreto di dismissione (la linea risulta ancora oggi sospesa per motivi di guerra agli organi competenti). In Italia, lo smantellamento ufficiale avviene fra il 1958 e il 1960. A San Marino, vengono frettolosamente ricoverati nella galleria più vicina alla stazione di testa (la Galleria Montale a S. Marino Città) tutti i vagoni e le elettromotrici della ferrovia. Rivedranno la luce solo l'8 e il 9 giugno 2011, su iniziativa del Governo sammarinese, sollecitato dall'Associazione Treno Bianco Azzurro di San Marino e dal gruppo Facebook fondato dalla riminese Elisabetta Piccioni dedicato alla ferrovia. Attualmente, la motrice AB 03 è restaurata e funzionante all'ingresso della Montale, mentre a Dogana, davanti alla ex fermata, si trova un carrellino, inaugurato venerdì scorso, 12 giugno, 83esimo anniversario dell'inaugurazione (1932).
Come vedete, l'avvento dell'ATAM ha segnato un epoca, l'epoca del turismo di massa a Rimini, l'epoca della riminizzazione, l'epoca del miracolo economico riminese, l'epoca dell'urbanizzazione selvaggia e dello sviluppo del trasporto su gomma e del lento addio alle rotaie non solo nel circondario, ma anche in Romagna.