In autunno, è noto, si acuiscono tutti i malumori: cadono le foglie e a me come ad altri pure qualche capello.
A fasi cicliche il nostro Forum è attraversato talvolta da qualche tempesta che, finora, è sempre rientrata con buona pace di tutti.
Debbo dire che non m'ero accorto fino a ieri notte di queste tensioni, mi erano sfuggite discussioni e malumori. Poi, di colpo, mi sono imbattuto prima nella discussione di Torino dove questa ragazza dopo un inizio conversativo normale è successivamente finita, forse perchè a corto di argomenti, con l'offendere chiunque le passasse elettronicamente al fianco: sessorepressi...omosessuali latenti e così via. Assurdo per un Forum sui trasporti, mi sono pure chiesto, malignamente, se fosse vero essere una ragazza.
Poi la storia della foto postata da Augusto nella discussione sui tram extraurbani milanesi. In ritardo, a nonno morto come si dice qui, ho scritto quel che pensavo ma giustamente Antonio ha rimosso il mio intervento, come gli altri, per ridare alla discussione milanese la propria identità. Scrivevo che se Augusto nel Cd ricevuto avesse trovato questa foto anonima, e io gli credo, era ovviamente libero di sospette e maligne responsabilità: cosa avrebbe poi dovuto dimostrare omettendone l'autore? di spacciare sé stesso come il fotografo di una immagine scattata quand'era bimbo, se non prima?
Augusto ha solo peccato lievemente di ingenuità, per distrazione senz'altro, nel non scrivere Anonimo. Da questo aprire una simile caccia alle streghe mi è parso esagerato: sarebbe stato sufficiente segnalarglielo, col garbo delle persone dabbene, per ovviare da parte sua prontamente alla dimenticanza.
Le presenze si sono ampliate, finalmente sono arrivati i primi milanesi e romani e poi si è parlato molto dei tram, autobus e filobus di Bologna, dei filobus di Ancona e Modena, dei tram Atac e Stefer, degli extraurbani milanesi e Bolzano, c'è molto fermento in quello su Firenze e in tanti altri ancora oltre ai sempre inarrestabili argomenti su Torino e Napoli. Ovviamente, per la legge dei grandi numeri, entrando aria nuova è altrettanto possibile segnalare la presenza di persone che non si attengono alle regole o che scambiano questo contenitore per il tinello di casa propria.
Quello che chiedo ad Augusto è di non desistere dalle sue dotte riflessioni: mi piace leggere di numerazioni rinumerate, di finestrini prima apribili e poi saldati, di castelletti del trolley ridisegnati, di righine gialle che erano più gialle, di datazioni dalla posizione del sole e dalla ruggine dei pali, binari spostati, fili modificati, facce note e meno note di tranvieri e bigliettai...