Ovviamente non mi riferivo ai mille problemi burocratici che comporta il ritorno al servizio di ferrovie e rotabili, quelli ci sono, ma se si ha la volontà di arrivare a un risultato si affrontano e si superano. Il mio discorso era molto più generico, e si riferiva al fatto che le ferrotranvie... "inutili", magari già smantellate ma ancora non soppresse, rimangono sul groppone dei concessionari (con tutto ciò che comporta in termini di oneri economici ed umani), anche per decenni rispetto alla chiusura dei rispettivi esercizi (basta leggere recenti Ordini di Servizio di Met.Ro, che in questo periodo sta restituendo ai Comuni competenti per territorio le particelle catastali della diramazione San Cesareo-Frascati delle Vicinali, il cui esercizio fu forzatamente sospeso nel 1944 per danni di guerra e mai più riattivato).
Omar76, 02/10/2007 23.18:
Sai da quanto sarebbero già in giro la 772 e la 773? [SM=x346230]
E' vero, e ho spesso letto feroci critiche al GRAF al riguardo. La volontà di fare qualcosa di concreto non manca (io per primo mi farei in quattro per lavorarci), ma per arrivare ad un qualsiasi risultato pratico occorre superare un problema di molto superiore a tutti quelli che hai elencato, quello della forza lavoro. Non è infatti un problema di gestione dell'Associazione, come spesso ho visto scrivere da persone che hanno preferito abbandonarla, perché chiunque vada ad occupare le "poltrone" di Presidente, Segretario e Consigliere in luogo delle persone al momento in carica non farà certo comparire i soci attivi con lo schiocco delle dita. Finché la forza lavoro si riduce a pochissime persone, che nemmeno possono coordinare la propria disponibilità per i diversi impegni lavorativi e familiari, è ovvio che le povere automotrici (come anche il filobus, i locomotori, il carro merci ed altro materiale esistente non di proprietà del GRAF o di altra associazione), continueranno a deteriorarsi o prenderanno la via di altre città (come i tram ex STEFER di Grottarossa, come il 410 CaNSA oggi a Ovada, come un autobus ex Marzano al Museo Nazionale dei Trasporti). Occorrerebbe uno sforzo comune di tutti gli appassionati, ma anche ad arrivare a questo risultato (che si tradurrebbe di fatto in una sinergia tra Associazioni), resterebbe da risolvere il duplice problema di dove mettere il materiale destinato al restauro statico ed affrontare i mille problemi legati a quello che dovrebbe tornare a circolare (collaudi, burocrazia, etc), tenendo presente che la collaborazione delle aziende potrebbe non sempre essere attiva (come per la 907), ma ridursi al classico "voi rimetteteli in sesto, io li faccio circolare". Questo tenendo sempre presente che molte aziende non sarebbero nemmeno in grado di portare avanti dei restauri, dal momento che non hanno conservato nulla (o quasi), del passato, e dovrebbero comunque affidarsi agli appassionati per disegni tecnici, memoria, pezzi di ricambio, etc...
Giampi5, 02/10/2007 22.41 :
Eppure un treno - precisamente la 801 - sia pure per gravità o per spinta su un breve tratto di binario da 23 anni in disuso è riuscito a camminare
Vedi post dell'11 luglio.
L'801 che scende per gravità sui binari di Colonna (ha toccato i 22 Km orari su binari che scricchiolavano paurosamente), è un immagine simbolo di quanto le difficoltà si possono superare...