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Stefer

Ultimo Aggiornamento: 24/01/2017 11:32
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08/01/2007 16:45
 
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tranviere junior
Dalla foto si direbbe un treno serie 01, il complesso EM424 ad un anno e mezzo circa dall'incidente avvenuto nel sottovia Prenestino dopo essere stato riparato è rientrato in regolare servizio.
21/01/2007 16:20
 
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tranviere junior
Il complesso bloccato EM424 dopo essere stato magistralmente ripararto nelle officine di centocelle causa lo scontro con l' ET822 avvenuto l' 8 giugno 2005, è rientrato in regolare servizio



Ecco il treno nelle nuova livrea a Largo Alessi in direzione Pantano
17/02/2007 22:46
 
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apprendista tranviere
davvero stupenda discussione...

a proposito nel 1993 andai con mio padre ad ostia per vedere il vecchio materiale stefer accantonato.. se riuscissi a scannerizzare le foto ho qualche piccolo ricordino [SM=x346227]

...il treno è visione laterale della vita.. occhio a non sbagliar lato o sei fregato!
22/02/2007 14:45
 
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questa me mancava
In questo periodo sto estrapolando notizie e immagini dal periodico mensile “Vita dell’Atac”, e nel numero luglio-agosto 1965 ho trovato (tra le altre di cui avremo poi modo di discutere), questa curiosa notizia che riguarda la STEFER: è un accenno a un non meglio precisato progetto per la trasformazione della tranvia extraurbana Roma-Genzano (ma sarebbe meglio dire ripristino: era l’ultima rimasta in esercizio, che alla data di pubblicazione era stata chiusa già da sette mesi), con una monorotaia tipo “Alweg”. L’attestamento romano a Osteria del Curato mi fa credere che si tratti di una delle tante… stronzate (perdonate l’espressione, ma la trovo più che indicata), che cominciarono a circolare all’indomani dell’avvio dei primi lavori per la metropolitana A (inaugurati a piazza Cinecittà il 12 marzo 1964), che per l’appunto era previsto dovesse attestarsi in tale località (che oggi si preferisce chiamare “Anagnina”).



24/02/2007 07:09
 
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tranviere junior
Ultimissime...
17 febbraio



CLICCARE SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE




CLICCARE SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE

[Modificato da XJ6 07/03/2007 19.43]

07/03/2007 15:38
 
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Buon pomeriggio a tutti: esiste un nuovo sio di fotografie aeree del mondo, ma con una risoluzione ottima, migliore di Google Earth: il sito è local.live.com/
Occorre posizionarsi su Roma e....si vedono addirittura le traversine !!!
Ho visto dall'alto il deposito di Centocelle della Roma Fiuggi e il sito di Colonna.
Nel deposito di Centocelle ho notato che c'è una vasta area vuota, priva di binari e altro: che sia stata "ripulita" dai binari ?
08/03/2007 13:09
 
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tranviere junior
In effetti agli inizi degli anni '30 il piazzale, aveva molti più binari di adesso, probabilmente furono poi tolti una volta che il traffico merci si ridusse drasticamente fino a scomparire del tutto.
10/03/2007 08:39
 
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E a Collatina?
Le immagini dovrebbero essere molto più recenti di quelle visibili su google, e guardando dall'alto il sito di Collatina non mi spiego la presenza di una seconda vettura MRS...
A maggio, quando andammo sul posto, c'era solo la 2181...
10/03/2007 09:14
 
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Collatina
A Febbraio 2007 erano presenti la Pcc 8039 e la MR-S 2181,quindi confermo quanto asserisce apptras.
Saluti
Marco
14/03/2007 08:39
 
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visita graf a rocca di papa
Venerdi 9 si è svolta una visita organizzata dal GRAF alla funicolare di Rocca di Papa.
Entrando nella parte della struttura in disuso fin dal 1962 (perché la biglietteria è rimasta in servizio per molti anni con la STEFER, e poi con l’ACOTRAL, per le autolinee), l’impressione di tutti è stata grande, e non per tanto per l’impianto in se, certamente notevole e di grandissimo interesse sia storico che tecnico: siamo tutti rimasti colpiti dal fatto che ogni cosa, dai macchinari agli attrezzi alla documentazione aziendale, è rimasta al suo posto come se la vecchia funicolare fosse stata chiusa da pochi giorni, e non da 43 anni. Intatta è la sala macchine, con motori, argano, quadri di controllo: intatti sono i magazzini degli attrezzi, il deposito dei lubrificanti, e perfino il magazzino delle scope (con tanto di ramazza d'epoca ancora poggiata su un muro). La vettura 1 si è conservata fin troppo bene considerando gli anni di abbandono: i vetri rotti, la sporcizia, la (fortunatamente poca), ruggine, non mancano, ma gli interni in legno sono intatti, e così anche i comandi a disposizione del manovratore (freno d'emergenza, comandi apertura porte).



Al termine della visita abbiamo poi formato un gruppo ristretto e con la guida di due grandi esperti (Peppe de Grisantis e l’ing. Formigari), abbiamo ripercorso tutte le tracce, ancora per gran parte visibili, della tratta terminale che da Valle Violata arrivava dapprima a Valle Oscura, e quindi a Valle Vergine: in quest’ultima località la stazione inferiore è oggi una privata abitazione del tutto restaurata (ma la traccia dell’anello è ancora visibile), a Valle Oscura le tracce della prima funicolare (quella chiusa nel 1932) sono scomparse da moltissimo tempo, ma la conformazione del territorio lascia immaginare tutto a chi conosce la storia e le antiche immagini del posto. Partendo da Valle Vergine la sede tranviaria è ancora oggi per gran parte visibile. E' una sorta di sentiero sterrato rialzato rispetto alla strada che corre parallela, dove però ancora resistono residui della massicciata, e forse (non siamo andati a guardare tra la vegetazione), le basi di qualche sostegno della linea aerea. Proseguendo verso il raddoppio Blasi si incontrano tre ponti, uno dei quali sovrappassa la strada parallela costruita dopo la chiusura della tranvia: il raddoppio è stato inglobato dall'incrocio di due strade, ma dall'asfalto sta riemergendo quello che ha tutta l'aria di essere il bordo del salvagente che costituiva la fermata del tram del posto, l'ultimo blocco prima di terminare la corsa. La pietra riemersa reca incisa una scritta indecifrabile (potrebbe essere STFER, ma non è sicuro). La sede tranviaria prosegue poi tra i muri di cinta di due abitazioni, ma da questo punto la vegetazione è troppa per poterla percorrere a piedi.




A Valle Violata esiste ancora, seppure molto rimaneggiato, l'edificio della stazione tranviaria (vedi foto qui sopra). La zona è oggi intensamente edificata, ed irriconoscibile rispetto alle immagini che conosciamo di questo bivio.
Il Comune di Rocca di Papa ha da tempo in progetto la riattivazione della funicolare, e non sono solo chiacchiere. Se dipendesse solo da loro tornerebbe in esercizio anche domani. L'idea è quella di pedonalizzare la parte alta del territorio (che in effetti scoppia di traffico), creando un parcheggio a Valle Vergine (che sarebbe anche capolinea per gli autobus), ma vista l'urbanizzazione generalizzata del territorio, che rende problematico attrezzare un area di sosta, la vecchia funicolare sarebbe utilissima oggi come ... linea urbana vera e propria, per consentire ai residenti delle case costruite attorno a Valle Vergine di salire in paese senza ricorrere all'automobile o all'autobus.
Facciamo voto che le buone intenzioni del Comune trovino il favore della COTRAL (attuale proprietaria dell'impianto), e della Regione.

[Modificato da apptras 14/03/2007 8.40]

14/03/2007 12:39
 
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Il ponticello su via delle Barozze è la traccia più evidente, ma anche lungo la stradina sulla sinistra è possibile indovinare il percorso. Inoltre qualche anno fa in occasione del taglio del bosco da via delle Barozze si vedeva bene il tracciato a mezza costa.
Ciao e complimenti per la visita [SM=x346220]
15/03/2007 12:01
 
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Funicolare Rocca di Papa
Buongiorno a tutti , sono Maurizio di Roma.
Da vari anni raccolgo immagini e informazioni sulla funicolare di Rocca di Papa , sia quella ad acqua sia quella elettrica.
Ho letto con interesse i vostri messaggi in merito.

Ho varie immagini d'epoca che conto di inserire nel forum per partecipare alla discussione in corso

Tempo fa su Via delle Barozze notai una indicazione del tipo "Ristorante vecchia funicolare" svoltai li e dopo un po' c'era un piazzale con alcune costruzioni (forse il ristorante) e un parcheggio. Poi di fronte la collina fino al paese.E' li che si trovava l'impianto del 1911?





[Modificato da mauus 15/03/2007 16.03]

23/03/2007 11:44
 
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apprendista tranviere
Ciao, sempre interessanti ed esaurienti i resoconti di apptras sui residui visibili della Tramvia dei Castelli. Mi ha sempre affascinato scoprire i resti del "tramvetto" che, come mi raccontavano, partiva dove partiva il Cinecittà e Capannelle e arrivava addirittura alla lontanissima Velletri.
Prima di tutto, fin quando sono esistiti i Tram di Capannelle e di Cinecittà, non avevo mai visto nulla di queste linee all'infuori del capolinea di Termini e forse di qualcosina a San Giovanni; non avevo mai visto nulla della linea come era fatta. E rimasi sorpreso negli anni successivi, nel capitare a Cinecittà, a Capannelle o nel primo tratto dell'Appia Nuova nel vedere le imponenti opere che costellavano quelle linee: le sedi riservate, le grate che in alcuni tratti proteggevano la linea (Appia), il sistema di alimentazione con pali e traverse stranissime che mai avevo visto sulle tramvie atac, le fermate poste in mezzo a giardini (cinecittà, piazza quinto curzio); pensavo: chissà nel tratto extraurbano che residui ci saranno; addirittura un amico di famiglia (non sò a che pensava in quel momento: vi posso garantire che era serissimo) diceva che a Velletri esisteva ancora l'anello nella piazza con i tram abbandonati ammucchiati e in rovina: ovviamente, oggi dico che questo amico confondeva Velletri con Capannelle!!!!!
Una volta uno zio ci doveva portare a Terracina; evviva, speravo io, ci si arriva con l'Appia così potrò studiare questo percorso; ovviamente lo zio prese la Pontina senza troppi complimenti.
Le mie prime uscite in area "tram dei castelli" risalgono al 1984-1985 in zona Anagnina/Morena/Ciampino. Oggi sò che là passava il tram, ma se allora avessi scommesso qualche lira, avrei puntato alla stragrande che là non fosse mai passato: non c'era nulla di nulla; forse la pensilina dei bus "vecchio tipo" alla Fatme (Ericsson); poi, a scuola, si fece anche una gita a Velletri nel 1987 e dalla macchina provai a gettare uno sguardo, ma non trovai nulla; in realtà sull'Appia qualcosa c'era: io che mi aspettavo praticamente la sede con filo e binario (!) chiaramente rimasi deluso. Pensavo al capolinea di Velletri con edificio: ma ovviamente nisba.
Albano poi Genzano, passandoci dentro, mi faceva dire: quà il tram non ci passava.
Nel 1988 altre gite ai castelli e scoperta con sorpresa del ponticello sulla ferrovia fs Roma Velletri con tanto di binario. E di qualche binario prima dell'aeroporto di Ciampino; nel 1989 vidi là sul binario abbandonato dell'Appia un giro del Lazio (quando arrivava a Roma); per la cronaca vinse Charly Mottet (uno dei mancati successori di Hinault che comunque fu un ottimo ciclista).
Poi nel 1990 rifecero l'Appia e tolsero tutto, presso l'aeroporto, ma il ponticello sulla roma velletri fs ancora c'è, con tanto di binario sopra (e lo si può vedere con local.live.com
Per la cronaca, non ho mai pensato (prima di scoprire i libri di Formigari e Muscolino) che il tram arrivasse a Frascati via Grottaferrata, a Marino. Pensavo, in base ai resti e a confuse chiacchiere, che arrivasse a Genzano e forse a Velletri. Mai considerati ad esempio luoghi storici, come la rimessa Acqua Lucia o il Bivio di Grottaferrata: e chi li conosceva)?
A me piacerebbe tanto avere una sorta di mappa di ciò che resta di questo tram; ho letto che:
-presso il bivio Lanuvio c'è incastrato nell'asfalto qualche tratto di binario (foto dal sito webdi Mauro e Nadia del tram dei castelli).
-Marino-Albano: sembra ci sia un tratto di binario in sede propria ancora in essere.
-ponticello sopra la ferrovia fs per velletri.
-anello di Rocca di Papa: sede senza rotaie visibile.

Ho letto che il tratto dell'Anagnina in un senso di marcia, quello curvilineo dopo Morena, era la vecchia sede del tram e mi hanno detto che da pochi anni è stata trasformata in strada: è vero? quindi, che sò, nel 1993 ad esempio, potevano esserci ancora i binari.

Un saluto a tutti
Alessandro
23/03/2007 13:39
 
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1993 no di sicuro, forse 1963.
E comunque il tratto è il Grottaferrata-Villa Senni, praticamente il tratto a senso unico a scendere (fino al semaforo).
altre tracce: alcune SSE Morena (all'incrocio tra Anagnina e via della Stazione di Ciampino), villa Muti (tra Grottaf. e Frascati).
Ciao
23/03/2007 14:53
 
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Ciao Ricc404: ho appena "incrociato" su live search la zona che dicevi e penso di aver individuato l'edificio della SSE Morena (di colore chiaro a 2 piani: quindi, uscendo da Roma, il tram impegnava il lato Destro della via Anagnina.

Un saluto.
23/03/2007 16:06
 
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Ecco il ponticello Tranviario sulla ferrovia roma velletri: ma la sede tranviaria è demolita da una parte:

23/03/2007 16:11
 
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Chi la dura......



spero sia andato tutto bene: l'immagine è convertita a 500*324 px.
27/03/2007 14:45
 
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Altre immagini
Altre due immagini della funicolare ad acqua, trovate su internet

www.delladio.it





Possibile secondo voi che anche il ponte sia stato smantellato?

[Modificato da XJ6 27/03/2007 21.47]

30/03/2007 13:40
 
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le "vicinali" a Frascati
Un contributo ed un "giallo".

Frascati Scalo: era certamente in un'area parallela alla strada per Monteporzio Catone (tratto in leggera salita prima dell'incrocio per Colonna): è tuttora visibilissimo il FV in puro stile "vicinali" a destra della strada (uscendo da Frascati), leggermente sopraelevato.

Frascati Città: le foto la indicano vicino alla stazione FS ed ai piedi della scalinata che conduce alla piazza d'ingresso (dove era anche il capolinea del tram).

Non mi è chiaro il percorso dei binari tra le due stazioni. Le strade che uniscono i due punti sono strette e con un pò di pendenze. C'era forse un piccolo tunnel? Se ne sa qualcosa?
30/03/2007 14:12
 
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tranviere junior
Il percorso tra le due stazioni non lo conosco,quella sotto riportata se ti interessa è la storia della diramazione.

La diramazione fu aperta all'esercizio insieme al primo tratto di linea, Roma-Genazzano.Lasciata la Casilina a S. Cesareo, si incontra dapprima la fermata di La Faeta e si giunge poi a Montecompatri; segue Monteporzio Catone cittadina situata a 450 metri slm e la linea, dopo una fermata a Frascati Scalo, termina alla stazione di Frascati Città, (cittadina che diede i natali a Marco Porzio Catone) con un percorso di 15 km da S. Cesareo. Sulla diramazione erano esercitate anche delle corse locali Montecompatri-Frascati e Frascati Scalo-Frascati Città.

La S. Cesareo-Frascati fu gravemente danneggiata nella seconda guerra mondiale e non più riaperta all'esercizio.
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