È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 

I nuovi tram di Venezia

Ultimo Aggiornamento: 09/01/2018 17:05
Autore
Stampa | Notifica email    
08/07/2014 08:42
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
OFFLINE
Post: 1.928
Registrato il: 03/04/2006
tranviere veterano
Manco farlo apposta,in meno di 24 ore è saltato il vaso di Pandora. Per giunta atteso.
Tram, ospedale e Passante: la procura guarda a Mestre

Dopo aver aperto il capitolo Veneto Strade con i documenti sequestrati a Baita ora nel mirino dei magistrati c’è l’Ati con la Mantovani che ha realizzato il metrobus

Oltre al Mose. Ora l’attenzione degli inquirenti, che hanno spazzato via il comitato politico d’affari governato dal duo Baita-Mazzacurati, si sposta su altre grandi opere realizzate a Venezia negli ultimi dieci anni: passante di Mestre, ospedale dell’Angelo e tram. Inevitabile che questo avvenisse. Una scelta obbligata per i sostituti Stefano Ancillotto, Paola Tonini e Stefano Buccini e per gli uomini della Guardia di Finanza. Anche perché, durante le indagini iniziate tre anni fa e che hanno portato in carcere oltre 35 persone tra politici, amministratori e imprenditori, più di un indagato, a iniziare da Giovanni Mazzacurati e Piergiorgio Baita, ha spiegato che le imprese da far lavorare erano scelte a tavolino e politici e amministratori compiacenti venivano ricompensati con “mazzette” o con sponsorizzazioni e incarichi a parenti e amici vari. Questo valeva per destra e sinistra, a seconda di chi c’era nei posti dove si decideva. Regola valida per tutte le grandi opere pubbliche.
Sul Passante di Mestre la Procura di Venezia ha già messo le mani, lo scorso anno, dopo aver trovato documenti relativi a “Veneto Strade”, nella società sanmarinese che Baita ha usato allo scopo di procurarsi fatture false e creare così “fondi neri”: l’analisi dei documenti sequestrati continua. Stessa analisi ora inizia per tram e ospedale di Mestre che sono un affare da 388 milioni di euro: 168 milioni il tram e i restanti 220 l’ospedale. Entrambe le opere sono state realizzate da Associazione temporanea d’imprese. E guarda caso molte delle società che vi partecipano sono coinvolte nell’inchiesta Mose. A cominciare dalla “Mantovani” di Piergiorgio Baita. La domanda è ovvia: Se le regole imposte da Baita e Mazzacurati valgono per il Mose, perché non dovrebbero essere imposte, stessi protagonisti e stesso periodo, per le altre grandi opere? La risposta ora la cercano i magistrati.
Il progetto definitivo del tram (linee Favaro Veneto-Mestre-Venezia e Mestre-Marghera) è stato aggiudicato nel 2004 (in seguito alla gara d'appalto bandita dalla giunta di Paolo Costa) all'Associazione Temporanea d'Imprese di cui fanno parte la mandataria Gemmo, la Lohr Industrie, Metropolitana Milanese Spa, Net Engineering Spa, Studio Altieri Spa, Sacaim, Impresa Costruzioni Ing. Mantovani e Clea Impresa Cooperativa di costruzioni generali. Il tram è entrato in funzione il 20 dicembre 2010. Tra il 2004 e il 2005, la realizzazione del tratto Favaro-Mestre ha subíto uno stop, non previsto, perché erano finiti i soldi. Mancavano all’appello 10 milioni di euro poi arrivati dallo Stato. Mentre si attende l’entrata in funzione del proseguimento fino a Marghera e si attende, il prossimo anno, di arrivare a piazzale Roma, ora si accendono i riflettori della magistratura.
Gli stessi inquirenti vogliono capire come sono andate le cose per l’ospedale dell’Angelo, progettato e realizzato nel decennio d’oro dell’éra Galan-Chisso in Veneto. È considerato, da chi lo ha realizzato e da chi lo ha voluto, «il più completo esempio italiano di finanza di progetto in un’opera pubblica (in inglese project financing)». Ma per molti altri un sistema per aggiudicare le opere «agli amici». Il 22 novembre 2002 viene costituita la società Veneta Sanitaria Finanza di Progetto formata dall'Ati che ha vinto il bando di gara per la realizzazione dell'ospedale. La società gestirà per 24 anni l'ospedale per quanto riguarda la manutenzione, i negozi, la ristorazione e altri servizi. L’Ati è composta da: Astaldi, Mantovani, Mattioli, Gemmo, Cofathec e Studio Altieri. Guarda caso diversi nomi sono gli stessi. Coincidenza? Forse. I magistrati vogliono capire come in realtà è andata."

http://mattinopadova.gelocal.it/

Primo: è curioso che questo articolo sia finito nelle cronache padovane e non veneziane.
Secondo: è curioso come le stesse opere e gli stessi fatti accaduti a Padova sono state fatte e sono accadute a Venezia.
Terzo: E' veramente inammissibile come dei partiti politici si siano letteralmente scagliati contro un solo partito che vincitore in una di queste realtà abbia esso stesso svuotato le porcherie di questi individui già Ministri della Repubblica od Europarlamentari. Ed i miei sospetti erano già stati scritti 8 anni fa. Anche in diversi forum dove la malafede,tutta italiana,la fa da padrona.
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:38. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com