Voglio parlarvi delle Napoli che ho visto durante il mio viaggio del 25 settembre.
Sì, perchè ne ho viste almeno due!
La Napoli che ti aspetti, dei rumori, dei colori, del sole (c'era il sole solo a Napoli!!!! In tutto il resto del viaggio, compreso quello di ritorno verso la Puglia, c'era pioggia fitta fitta), del traffico caotico, dell'impossibilità di parcheggiare.
La Napoli che ti aspetti, dell'amabile disponibilità di Augusto nel programmarmi il percorso verso il deposito (sono sicuro che mi avrebbe portato in spalla pur di non farmi perdere :-), del nobile accento del Prof. Cozzolino nel conversare (bastava chiudere gli occhi per ritrovarsi personaggio di un film di De Crescenzo).
La Napoli che ti aspetti, del non bisogno di permessi per accedere al deposito di Fuorigrotta, chiuso ma non chiuso, nostro per qualche ora, come a dimostrazione pratica del senso di repubblica. Nostro perchè cittadini, nostro perchè lo amiamo.
La Napoli che ti aspetti, del recipiente messo sotto un gocciolamento del soffitto del deposito solo per far bere gli uccellini, del volto scavato dell'anziano (neanche troppo in verità) tranviere che ha voluto raccontarci storie antiche di tram (mi piace pensarlo alla guida della sua vettura con gli scugnizzi "appesi" che si lasciano scarrozzare in giro per la città).
La Napoli che ti aspetti, della rassegnata pazienza dei tranvieri alla guida dei tram in direzione del deposito di San Giovanni davanti alla lunga fila di auto in sosta sul loro percorso, della meravigliata espressione (sic!) dei proprietari delle auto davanti allo scampanellio del tram che voleva passare (d'altronde erano arrivati prima loro, no?). Della estrema gentilezza dei responsabili del deposito di San Giovanni nel guidarci alla sua visita, del regalino finale (è d'uopo!) delle tabelle di linea a noi appassionati, quasi a volerle preservare da future distruzioni.
La Napoli che ti aspetti, del parcheggiatore abusivo ma originale. Non un abusivo qualsiasi ma con 40 anni di onorata carriera di abusivo, per cui affidabile (tanto che gli ho consegnato le chiavi della mia macchina nuova nuova, ancora tutta da pagare). Neanche esoso ed invadente, fra l'altro.
La Napoli che ti aspetti, delle gustosissime fritture e della pizza speciale (che a Napoli si fa proprio così!); dell'encomiabile impegno di Paolo Abbamonte a far sì che tutto andasse per il meglio, anche nella ricerca del bar che ci avrebbe fatto bere quel caffè che solo qui si beve (davvero squisito!).
La Napoli che ti aspetti, della napoletanità di tutti i partecipanti nelle sue varie sfumature.
Ma anche la Napoli che non ti aspetti!
Attento c'è il rosso!!! (ma il rosso a Napoli non era un'opinione?)
I ragazzi sui motorini con i caschi!!! (solo in centro in verità)
Mettiamo le cinture prima di partire!!! (Cosa???)
Attento c'è il vigile, nascondi il cellulare!!! (pensavo che i vigili a Napoli girassero lo sguardo davanti ad un'infrazione :-)
La "precisione" dei miei colleghi napoletani!!! (ma non erano gli svizzeri, quelli?)
Con la nostalgia di quando la globalizzazione ancora non c'era ma rassegnato alla sua ineluttabilità, chiudo il mio intervento ringraziando tutti i partecipanti a questa giornata e autoinvitandomi a ripetere al più presto questa esperienza indimenticabile.
Nicola Matarrese
[Modificato da Nicola M. 17/10/2004 11.24]